L'«Al Qaeda» D'OCCIDENTE

OVVERO L'ALTRO TERRORISMO

DI CUI NESSUNO PARLA

I vescovi africani contro i piani per

trapiantare una cultura abortista in Africa

 

"Se vai a reprimere una popolazione, è molto importante non farlo

come un dannato Yankee, ma per conto delle Nazioni Unite.

Perché in tal modo non è considerato un genocidio"

(Alan Guttmacher, medico americano sostenitore del

 controllo delle nascite e dell'aborto nel mondo)

 

(A cura di Claudio prandini)

 

 

 

 

 

Protocollo di Maputo:

un piano d'attacco alla vita in Africa!
 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Come la presunta omonima organizzazione terroristica di matrice islamica, composta da una miriade di gruppi tenuti insieme da una comune cultura fondamentalista combattente, così l'«Al Qaeda d'occidente» è composta da quelle numerose Fondazioni ed ONG tenute in insieme da una comune cultura altrettanto fondamentalista militante, ma non in nome di un Dio ma bensì in nome del progresso inteso come supremazia del più forte e del primato dell'economia sulla persona. Ha ragione dunque monsignor Angelo Amato, segretario della congregazione per la Dottrina della fede, a definire tutte quelle Fondazioni e Ong - di cui molte americane - che stanno diffondendo l'ideologia utilitaristica dell'aborto e del controllo delle nascite nel mondo - in modo particolare in africa e in america latina - come il «terrorismo dal volto umano» che «quasi invisibile»” viene da «centrali oscure» del male, da «potenze anonime che martellano le nostre menti con messaggi falsi».

 

In confronto l'«Al Qaeda» islamica fa la figura del rozzo principiante in confronto con quella più sofisticata e ricca di mezzi che è l'«Al Qaeda d'occidente»! Sono milioni su milioni infatti gli aborti (cioè di morti ammazzati... Peggio dei nazisti!) portati a termine in questi 50 anni grazie a queste Fondazioni e Ong internazionali le quali, agendo sia sui governi che sulla cultura di massa attraverso i mass media, hanno fatto in modo che il germe dell'utilitarismo materialista aprisse le porte all'aborto, all'eutanasia, alla manipolazione genetica e in sostanza al sogno eugenetico dei suoi padri fondatori.

 

Illuminante ciò che l'allora Card. Ratzinger ebbe a scrivere al riguardo: «C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo. Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, mobilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa uno questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure. Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare e di denunciare coraggiosamente la “grande trappola” per i poveri del mondo e la nuova schiavitú al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione.

La concezione dei diritti dell’uomo che caratterizza l’epoca moderna, e che è cosí importante e cosí positiva sotto numerosi aspetti, risente sin dalla sua nascita del fatto di essere fondata unicamente sull’uomo e di conseguenza sulla sua capacità e volontà di far sí che questi diritti vengano universalmente riconosciuti. All’inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell’uomo ha protetto l’universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi. Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei piú poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda cosí spesso, come dice l’autore, «sulla gelosia, l’angoscia, la paura e persino l’odio»? Come può un’ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l’aborto, la contraccezione sistematica e persino l’eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?»
(Vedere qui).

 

Questa che segue è un po' la storia dei fondatori, delle idee e delle principali organizzazioni che hanno portato avanti - e che stanno tutt'ora operando a livello globale - il controllo delle nascite mediante la contraccezione e l'aborto. Oggi questo pensiero ci arriva sapientemente cucinato anche in salsa ecologista da Al Gore (vedere qui), ma in fin dei conti l'ex vice presidente degli Stati Uniti non fa altro che ripetere la stessa strofa dei pionieri del pensiero eugenetico e dai fautori del capitalismo totalitario, di cui la famiglia Rockefeller ne è stata un fulgido esempio.

 

 

 

 

IL PREAMBOLO

 

 

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 5 luglio 2007 (ZENIT.org).- Dal 30 giugno al 4 luglio si è svolto presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria, nella Città del Vaticano, il XV Meeting di Missiologia sul tema “Fare missione oggi – fra spiritualità e sfide bioetiche”.

L’incontro ideato e animato da padre Giuseppe Buono del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) e dalla dottoressa Patrizia Pelosi, ha voluto approfondire le sfide etiche quali la lotta contro i piani di riduzione delle nascite, gli aborti e le sterilizzazioni e l’annuncio del Vangelo della Vita nelle terre di missione, in America Latina, Asia e Africa.

Nel suo intervento, monsignor Robert Sarah, Arcivescovo emerito di Conakry (Guinée) e Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha denunciato con forza il tentativo di liberalizzare l’aborto in tutto il continente africano.

Il presule ha ricordato che al Vertice dell’Unione Africana a Maputo, l’11 luglio 2003, i Paesi africani hanno adottato il Protocollo sui Diritti delle Donne in Africa, che all’articolo 14.2c autorizza l’aborto. Il Protocollo di Maputo è entrato in vigore il 26 ottobre 2005 dopo aver raggiunto le necessarie ratifiche da parte di almeno 15 Paesi.

Attualmente, sono 38 i Paesi che hanno sottoscritto il Protocollo, mentre 16 lo hanno già ratificato. Libia, Rwanda a Senegal hanno ratificato il Protocollo, esprimendo però riserve sull’articolo 14.2c

Secondo il Segretario della Congregazione vaticana, quella di coniugare “la promozione della difesa della vita con la missione è per l’Africa la sfida del terzo millennio”.

“L’Africa soffre già di tanti problemi – ha osservato monsignor Sarah – per questo non può vedere la vita calpestata. Gesù è venuto per portare la vita”.

Il Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha ricordato che la Santa Sede aveva denunciato “l’imperialismo contraccettivo” già alla Conferenza dell’ONU sulla popolazione che si è svolta a il Cairo nel 1994.

“L’aborto è lontano dalla cultura e dal popolo africano – ha sottolineato monsignor Sarah – e le conferenze episcopali di diversi Paesi stanno criticando il Protocollo di Maputo”.

Proteste vigorose contro il Protocollo che autorizza l’aborto sono venute, tra gli altri, dalle Conferenze Episcopali dell’Uganda, del Mozambico e dall’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Centrale (ACEAC).

Secondo quanto riportato dall'agenzia “Fides” i Vescovi di Burundi, Rwanda e Repubblica Democratica del Congo hanno scritto nel corso della loro Nona Assemblea Plenaria (21 e 22 giugno 2007) che “contrariamente a quello che pretende di cercare, la preservazione dei valori africani quali la legalità, la pace, la libertà, la dignità, la giustizia, il Protocollo di Maputo distrugge i valori africani in generale e della donna in particolare”.

L’ACEAC afferma che: “In effetti, si vuole allineare l’Africa e le donne africane ad una concezione estranea alla cultura africana: rifiuto della maternità, qualificata come una forma di schiavitù, diritto all’aborto come attentato al diritto alla vita del nascituro, edonismo e libertà sessuale, diritto di gioire liberamente della propria vita sessuale quale che sia il proprio orientamento sessuale”.

“Questo Protocollo – hanno concluso i Vescovi dell’ACEAC – costituisce una distruzione lenta ma sicura dei valori africani fondamentali: rispetto della vita, importanza della famiglia, maternità, fecondità, matrimonio, tutti questi valori sono ignorati dal Protocollo”.

Monsignor Sarah ha concluso la sua relazione spiegando che “per salvare l’Africa bisogna respingere questi piani di morte, e sostenere il lavoro dei missionari con la preghiera, l’ascolto in silenzio di Dio e l’educazione”.

 

 

 

 

 

UN PO' DI STORIA PER

CAPIRE IL PRESENTE

 

Salute e popolazione, l'origine

eugenetica delle ong che danno la linea

 

Fonte web

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO nell'acronimo inglese) e il Fondo Mondiale delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) sono le principali agenzie ONU di riferimento per conoscere le condizioni di vita e  lo stato di salute della popolazione del mondo. I dati raccolti ed i suggerimenti contenuti negli innumerevoli rapporti forniti da WHO e UNFPA  sono un irrinunciabile punto di partenza per qualsiasi politica di sviluppo e di welfare, nazionale ma soprattutto sovranazionale, una fotografia indispensabile degli abitanti del pianeta.Meno noti al grande pubblico i principali partner delle agenzie suddette, e cioè quelle ong o affini che collaborano alla realizzazione dei progetti di intervento ma anche alla raccolta dei dati e al monitoraggio delle situazioni di crisi.

Molte pubblicazioni ufficiali di UNFPA e di WHO infatti sono in collaborazione, o comunque attingono ampiamente a studi e lavori di due grandi organizzazioni non governative: la Federazione Internazionale per la Pianificazione Familiare (IPPF, International Planned Parenthood Federation) e l'istituto di ricerca da essa nato, l'Alan Guttmacher Institute.

I dati Oms sulla mortalità delle donne relativi all'aborto in condizioni di non sicurezza, la diffusione e l'uso delle varie tecniche contraccettive, programmi di educazione sessuale e prevenzione dell'HIV: difficile trovare qualcosa che non porti anche il marchio di IPPF e Alan Guttmacher Institute nell'ambito della cosiddetta "salute riproduttiva".

Non è certamente in discussione l'attendibilità dei numeri e delle statistiche proposte. Talvolta è discutibile il modo in cui i dati vengono presentati o discussi; le procedure abortive, ad esempio, nei rapporti generali Ippf non sono dettagliate ma sicuramente incluse in diciture più generali, quali i ricoveri in clinica o gli interventi non contraccettivi. Anche la terminologia usata appare bizzarra: le gravidanze non volute sono spesso considerate analogamente alle malattie sessualmente trasmesse.

Più interessante, e meno diffusa, è la storia di chi questi dati li raccoglie e li ha forniti.

L'Ippf nasce nel 1952 a Bombay, in India, ed è una federazione di otto associazioni nazionali di pianificazione familiare (Family Planning Associations, FPA), quasi tutte di stampo eugenista; la FPA di Hong Kong era nata nel 1936 come Lega Eugenetica, ed aveva cambiato nome nel 1952, analogamente a quella olandese, che nel 1946 da Lega Neomaltusiana Olandese era diventata Società Olandese per la Riforma Sessuale. Le presidenti delle FPA di India e Singapore aderiscono alle rispettive Società Eugenetiche; nel Regno Unito la FPA ha sede al 69 di Eccleston Square a Londra, quartier generale della Società Eugenetica, ha fra i sostenitori Bertrand Russel, H.G. Wells (il famoso autore de "La guerra dei mondi") e Marie Stopes, la quale nel 1921 aveva fondato la Società per il Controllo Costruttivo delle Nascite e il Progresso Razziale. Incredibile la vicenda della affiliata tedesca Ippf della Germania Ovest, dal nome Pro Familia (nome che successivamente sarà adottato dalla FPA della Colombia), fondata nel 1952 dal Medico Hans Harmsen, che ne rimane presidente fino al 1967 e presidente onorario fino al 1984. Nel 1931 Harmsen aveva elaborato un progetto di politica della popolazione che poi sarebbe diventato la base teorica della politica razziale nella Germania nazista. Aveva quindi supportato la sterilizzazione forzata dei disabili, curandone l'applicazione anche all'interno della Innere Mission, una rete di ospedali e cliniche protestanti di cui era amministratore medico. Noto e influente, insieme a Franz Lohse ha curò gli atti del famigerato Congresso Internazionale della Scienza della Popolazione, tenuto a Berlino nel 1935.

 

Pioniera del movimento di controllo delle nascite, la Sanger è anche un'entusiasta aderente alla Società Eugenetica Americana e ha frequenti contatti con gli eugenisti e i neomaltusiani europei. Fondatrice di numerose associazioni promotrici del controllo delle nascite, organizza a Ginevra nel 1927 la Prima Conferenza Mondiale sulla Popolazione,  ed ha un ruolo fondamentale nell'internazionalizzazione del movimento.               

Alan Frank Guttmacher (1893-1974) was a trained obstetrician and gynecologist in Baltimore, Md. and New York City who began advocating for easier access to birth control and legalized abortion in the United States after witnessing a woman die due to a botched abortion as a medical intern.

Margaret Sanger (1879-1966)

Alan F. Guttmacher ((1893-1974)

 

 

Più conosciuta la storia della FPA americana, fondata nel 1942 da Margaret Sanger, che diventerà anche presidente onorario della Federazione internazionale. Pioniera del movimento di controllo delle nascite, la Sanger è anche un'entusiasta aderente alla Società Eugenetica Americana e ha frequenti contatti con gli eugenisti e i neomaltusiani europei. Fondatrice di numerose associazioni promotrici del controllo delle nascite, organizza a Ginevra nel 1927 la Prima Conferenza Mondiale sulla Popolazione,  ed ha un ruolo fondamentale nell'internazionalizzazione del movimento. Nel 1930 a Zurigo, durante la settima Conferenza internazionale per il Controllo delle Nascite, fonda il Centro Informativo Internazionale per il Controllo delle Nascite, con lo scopo di "diffondere la conoscenza sul controllo delle nascite in tutto il mondo". L'attività internazionale viene supportata da corrispondenti in 30 nazioni. Non a caso gli storici, sottolineando la trasnazionalità del movimento eugenetico, ne hanno segnalato la presenza in ben trenta paesi nel mondo nel corso del XX secolo.

Nel 1934 la Sanger effettua viaggi informativi in Scandinavia ed Unione Sovietica, ed insieme all'inglese Edith How Matryn nel 1935-1936 intraprende un tour mondiale per diffondere idee e metodi per il controllo delle nascite.

Ma per comprendere appieno il significato che Margaret Sanger attribuisce all'espressione "controllo delle nascite" è sufficiente leggere uno qualsiasi dei suoi scritti. Prendiamo, per esempio, "Il cardine della civiltà", pubblicato nel 1922 con prefazione di H. Wells: "Il problema degli elementi dipendenti, delinquenti ed imperfetti nella società moderna, ripetiamo, non può essere minimizzato per la piccola proporzione numerica addotta rispetto al resto della popolazione. La proporzione sembra piccola? I pericoli attuali possono essere pienamente compresi quando abbiamo acquisito informazioni definite sul costo finanziario e culturale di queste classi per la comunità, quando diventiamo pienamente coscienti del peso dell'imbecille sull'intera razza umana; quando vediamo i fondi che dovrebbero essere disponibili per lo sviluppo umano, per la ricerca scientifica, artistica, filosofica, essere stornati ogni anno, per centinaia di milioni di dollari, per la cura e la segregazione di uomini, donne e bambini che non dovrebbero essere mai nati". E ancora: "Il problema d'emergenza della segregazione e sterilizzazione deve essere affrontato immediatamente. Ogni ragazza o donna affetta da deficienza mentale di tipo ereditario, specialmente se idiota, dovrebbe essere segregata durante il periodo riproduttivo. Altrimenti, quasi certamente genera bambini imbecilli, che a loro volta certamente ne generano altri inferiori. I maschi imperfetti non sono meno pericolosi. La segregazione portata avanti per una o due generazioni dovrebbe darci solo un controllo parziale del problema. D'altra parte, quando ci rendiamo conto che ogni persona debole di mente è un potenziale inizio di un'infinita progenie di imperfezione, preferiamo la politica della sterilizzazione immediata, della sicurezza che la maternità sia assolutamente proibita ai deboli di mente. Questa è una misura di emergenza".

Alan Guttmacher (e qui torniamo all'Alan Guttmacher Institute, che supporta con il suo lavoro informativo l'Oms) è un collaboratore di Margaret Sanger. Medico affermato, fin dagli anni venti è stato esponente di spicco del Movimento del controllo delle nascite e convinto sostenitore dell'uso della spirale nei paesi sottosviluppati. Vice presidente della Società Eugenetica Americana dal 1956 al 1963, è comunque nel board nel 1955 e dal 1964 al 1966. E' Presidente della FPA americana dal 1962 al 1974.. Insieme a Clarence Gamble e Robert Latou Dickinson, fu coinvolto nel gruppo eugenetico "Birthright" (più tardi Human Betterment Association of America), attivo nella promozione della sterilizzazione.  In qualità di Responsabile del Comitato Medico della Ippf intraprese numerosi viaggi in Asia, Africa ed America Latina. In particolare, nel 1968 fu designato dall'Ippf ad assistere il governo del Botswana nello sviluppo di politiche di pianificazione familiare.

Intervistato come rappresentante della Planned Parenthood, dichiarò: "Se vai a reprimere una popolazione, è molto importante non farlo come un dannato Yankee, ma per conto delle Nazioni Unite. Perché in tal modo non è considerato un genocidio". E aggiunse "Se gli  Stati Uniti si rivolgono ai neri o ai gialli e dicono loro di rallentare il tasso riproduttivo, siamo sospettati immediatamente di avere motivi per mantenere il dominio dell'uomo bianco. Se puoi mandare una forza di colore delle Nazioni Unite, avrai una maggiore influenza".

In suo onore nel 1968 è stato istituito l'Alan Guttmacher Institute, di fatto l'istituto di ricerca dell'Ippf ed ente no profit con un budget attuale di 10 milioni di dollari, provenienti da donazioni private, da fondazioni ma anche da contributi di agenzie governative e intergovernative.

Nei siti ufficiali delle suddette associazioni  la parola eugenetica non compare quasi mai. L'Alan Guttmacher Institute, l'Ippf e le associazioni affiliate di pianificazione familiare non si sono mai preoccupati di prendere pubblicamente le distanze dai loro padri fondatori; piuttosto continuano a negarne l'appartenenza alle organizzazioni eugenetiche (contro ogni evidenza, anche e soprattutto quella degli scritti che ci hanno lasciato).

 

 

 

 

Nelson Rockefeller (1908-1979)

Uno dei tanti "Bin Laden" d'occidente

 

 

 

 

 

Chi pianifica le politiche

 di "crescita zero"?

 

 Il giorno che la famiglia Rockefeller

decise di frenare le nascite nel mondo

Aleksander Minak

 I settori pubblici e privati devono operare insieme per accelerare  negli Usa lo sviluppo degli aborti legali. Da 1,2 milioni all'anno essi devono salire a 1,8 milioni. Era il 14 marzo 1973 quando J.H. Knowles, presidente della Fondazione Rockefeller, enunciò questo programma a New York, davanti al Consiglio  nazionale sviluppo pianificazione familiare. Nel '73 la Corte suprema aveva appena depenalizzato l'aborto, ma per Knowles la politica ìpermissivaî non era sufficiente: occorreva una ´promozione attiva` dell'aborto di massa.

La cosa fu organizzata come se si trattasse di promuovere un maggior consumo di Coca Cola. Vi si impegnò, anima corpo e portafogli, Nelson Rockefeller, capo della dinastia che possiede la Standard Oil e la Chase Manhattan  Bank, controlla giornali e network televisivi (Abc, Cbs), che ha fondato il club dei supermiliardari del mondo noto come Commissione trilaterale. Nelson (e` morto nel '79) e` stato inoltre governatore dello Stato di new York e vicepresidente degli Usa. Una famiglia potente. Che ha promosso l'aborto in America con la fondazione già dal 1952, del ìPopulation council", condotto da uomini della fondazione Rockefeller. Ente privato, il Council  gode pero` di entrate pubbliche, in quanto finanziato dal ministero della Sanita` e dall'Agenzia internazionale per lo sviluppo (Aid). Per ammissione degli stessi Rockefeller, ogni dollaro da loro versato al Council ha attivato 24 dollari pubblici per propagandare - attraverso 22 mila centri di base ´per la pianificazione familiare` - l'aborto e le pratiche contraccettive.

Ma gli Stati Uniti sono solo uno dei Paesi in cui si svolge la ´promozione attiva` della famiglia Rockefeller: per
questa, l'aborto e` soprattutto un genere d'esportazione, destinato in particolare al Terzo Mondo. Attraverso i canali dell'Aid e le solidarieta` occulte della Trilaterale e della massoneria americana, l'ideologia abortista  dei Rockefeller ha informato da gran tempo i vertici dell'Onu. L'ex Segretario U'Thant e` stato amministratore
del ´Population Council`. Un'ottantina di sezioni della Pianificazione familiare operano in altrettanti Stati sotto l'egida degli organismi Onu, i quali condizionano la concessione di aiuti ai Paesi poveri al fatto che questi accettino di adottare politiche di contenimento  della popolazione.

Perche' questa volonta` dei clan supercapitalisti di promuovere aborto e contraccezione? Alla base ci sono visibili interessi concreti dei supercapitalisti stessi: le famiglie con figli non sono buone consumatrici, non cambiano l'auto o il frigorifero con la frequenza che pare necessaria ai fabbricanti di beni di consumo. Il Fondo monetario internazionale inoltre, che e` l'organo supernazionale che unisce le banche creditrici (di cui la Chase Manhattan e` la maggiore) dei paesi del Terzo Mondo, impone a questi Paesi severe misure di austerita` perche' essi possano pagare ai banchieri gli interessi sui debiti e questa austerita` comprendono la necessita` di bloccare il numero di ´bocche da sfamare` in questi Paesi, secondo idee di neocolonialismo malthusiano che hanno trovato espressione persino in un progetto (Global 2000) elaborato all'amministrazione Carter, nota creatura dei laboratori della Trilaterale.

Global 2000 non riusci` a nascondere la vera preoccupazione dei miliardari, che e` questa: l'aumento ella popolazione e` in realta` un fattore potentissimo di cambiamento e di innovazione; e` stato sotto l'impulso demografico che l'umanita` ha imparato, ad esempio, a sfruttare piu` efficienti forme di energia, dalla legna al carbone e poi al petrolio. Ma ogni ´innovazione` epocale ha comportato il tramonto di vecchi centri di potere a favore di nuovi centri di potere, per esempio la fine dei signori del carbone e l'ascesa dei signori del petrolio.

Di qui la necessita` di bloccare la demografia per conservare l'attuale sistema di potere economico mondiale.
Percio` si e` cercato di bandire una ideologia della ´crescita zero` come quella a cui il Mit americano (finanziato dai Rockefeller) e il Club di Roma (Rockefeller e Agnelli) hanno cercato di dare una coloritura scientifica: le risorse della Terra 'si stanno esaurendo', dunque bisogna frenare la crescita della popolazione.

Di qui nascono tutti i movimenti ecologisti e ´verdi` del mondo (compreso Al Gore), sulle cui fonti di finanziamento sarebbe interessante indagare. Una fonte massonica certa, il ginecologo Pier Saimon, gia` gran maestro della Gran Loggia di Francia, ha rivendicato alle Loggie il merito di aver promosso la legislazione abortista in Francia. Secondo lui, gia` nel '53, in una riunione segreta a Ginevra, fu formulata l'idea motrice: ´porre il principio secondo cui la vita e` un materiale nel senso ecologico del termine, e che ci spetta gestirlo`; ´la civilta` moderna, siccome e` in condizioni di controllare il processo biologico, fara` sempre meno riferimento al fatto fisico della vita che alla sua qualita`. Guardiamo le cose in faccia: un mongoloide entra in questo quadro?`.

E' qui la radice del nazismo legalizzato e razionalista, del genocidio banalizzato, quotidiano e di massa, in cui
tutti viviamo senza vergogna.

 

*  *  *

 

(PS:) L'aborto procurato, benchè la legge italiana affermi il contrario, e` uno strumento di controllo delle nascite, e` cioe` uno strumento finalizzato a quella ´crescita zero` predicata dalle multinazionali della pianificazione familiare (contraccezione, aborto, sterilizzazione) che si riconducono, tra l'altro, alla statunitense Fondazione Rockefeller. E l'aborto procurato e` una vera e propria industria. E' quindi del tutto logico che una ragnatela di mostruosi interessi economici e finanziari come e` quella che si cela dietro gli slogan del ´bambino desiderato` e della ´liberta` di scelta` cerchi di massimizzare sempre piu` i propri spazi di mercato e di profitti.

In quest'ottica la piovra Rockefeller con i suoi numerosi tentacoli (Population Council, International Planned Parenthood Federation, Pathfinder Found, Club di Roma, ecc.) conduce un'incessante azione per rimuovere tutti gli ostacoli culturali all'espansione dei suoi profitti. E a livello internazionale un ´ostacolo` di tutto rilievo e` proprio quella dichiarazione universale dei diritti del fanciullo, con la quale le Nazioni Unite sancirono che il bambino ha diritto ´a un'adeguata protezione giuridica sia prima che dopo la nascita`. Perfidamente ´logico` quindi, ma profondamente disumano, il tentativo che i fautori della ´crescita zero` stanno facendo per arrivare all'approvazione da parte dell'assemblea generale delle Nazioni Unite di una nuova Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, ma solo del fanciullo gia` nato. I potenti autori di questo tentativo, infatti, ce la metteranno certamente tutta per prendersi una solenne rivincita, dopo la sconfitta subita nel 1984 in un'altra sede Onu, alla Conferenza mondiale sulla popolazione di Citta` del Messico. Anche allora la bozza della Dichiarazione finale aveva ´dimenticato` la Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo, che viene ripescata. A Citta` del Messico si percepi` chiaramente che la piovra-Rockefeller controllava, come ancora controlla, con i suoi uomini, i posti-chiave del Fondo delle Nazioni Unite per le attivita` in materia di popolazione...
 


 

APPROFONDIMENTO

 

Il “terrorismo dal volto umano” è “quasi invisibile”, viene da “centrali oscure” del male, da “potenze anonime che martellano le nostre menti con messaggi falsi”: cupo e durissimo, monsignor Angelo Amato, segretario della congregazione per la Dottrina della fede, ha descritto così il male che pervade la società contemporanea, denunciando “cliniche abortistiche, autentici mattatoi di esseri umani in boccio”.

 

 

PROTOCOLLO DI MAPUTO SUI

DIRITTI DELLE DONNE IN AFRICA
 

 

DA OCCIDENTE AD ORIENTE
LA GRANDE STRAGE DEGLI INNOCENTI

 

 

Globalizzazione e nuovo ordine mondiale

 

 

Capitalismo totalitario

"DITTATURE: la storia occulta"

 

 

Margaret Sanger e la

razza di purosangue