LE APPARIZIONI MARIANE
DI ZEITUN, IN EGITTO
di
Bruno Severi - fonte web
“Ed apparve un portento grande nel cielo: una Donna
vestita di sole e la luna sotto i suoi piedi, e sul suo capo
una corona di dodici stelle” (Apocalisse
12:1)
1968 - Foto apparizione di Maria
a Zeitun, il Cairo in Egitto.
INTRODUZIONE
Nel corso di tutta l’era cristiana sono state assai numerose le apparizioni della Madonna. I paesi, per così dire, baciati da questo divino intervento sono stati nel passato principalmente due: l’Italia e la Francia. Man mano che il messaggio evangelico veniva diffuso in tutto il mondo, le apparizioni mariane hanno iniziato ad interessare paesi assai lontani, per storia e cultura, spesso esotici. Non mancano, pertanto, nel lungo elenco di questo tipo di apparizioni, paesi come il Messico, il Guatemala, il Laos, il Giappone, il Vietnam, la Cina, il Ruanda, la Corea, ecc. E’ stato calcolato che nel solo XX° secolo ci siano stati 386 casi di apparizioni mariane dei quali 299 non hanno avuto ancora un giudizio definitivo, 79 sono stati già riconosciuti come privi di ogni fondamento certo, e solamente 8 sono stati giudicati come vere manifestazioni del Divino dalla Chiesa cattolica. In questi ultimi anni, sembra che un paese particolarmente interessato da questi fenomeni sia gli Stati Uniti. Dal 1985 al 1994, di apparizioni mariane che hanno destato un certo scalpore ne sono state segnalate oltre 20.
Occorre, tuttavia, tenere ben presente che tra i tanti casi che con cadenza quasi regolare le cronache ci fanno conoscere, solo pochi riescono a superare il filtro rappresentato dall’esame, dallo studio approfondito e dalle critiche delle autorità religiose preposte a giudicare questi fenomeni. La Chiesa cattolica è sempre assai prudente nell’approvare o meno la genuinità delle apparizioni. Quando qualcuno afferma di essere stato testimone di una o più apparizioni, il vescovo della diocesi ha il compito di interessarsi del caso attenendosi a questo stabilito nel 1978, sotto il pontificato di Papa Paolo VI, dalle norme emanate dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. In primo luogo deve verificare se si tratta di vera apparizione e non di allucinazione patologica, o che non sia il frutto di plateali menzogne1. Potrebbe anche trattarsi dell’opera subdola del maligno. Ricordiamoci che per la Chiesa, un’autentica apparizione è un carisma – gratia gratis data – che si presenta ad una sola o a più persone per il bene spirituale del prossimo e/o della Chiesa nel suo insieme.
Se il Vescovo della diocesi interessata ritiene che i fatti siano meritevoli di più approfondite indagini, allora incarica per la loro valutazione una commissione di esperti (psicologi, teologi ed altri professionisti). Essa valuta i fatti interrogando i visionari e chiunque altro possa dare una qualche testimonianza e visitando il luogo nel quale si è verificato il fenomeno. Esamina poi gli eventuali messaggi e le conseguenze dell’evento: guarigioni inspiegabili, fenomeni miracolosi o portentosi concomitanti o successivi, ed il possibile aumento della devozione e della fede. Di particolare importanza riveste il contenuto dei messaggi, quando presenti. Esso deve essere pienamente in linea con gli insegnamenti ufficiali della Chiesa e non provocare divisioni al suo interno. Terminato questo lavoro sul campo, la commissione esprime per votazione il proprio giudizio sulla possibile genuinità dell’apparizione presa in esame: “constat de supernaturalitate”, oppure “non constat de supernaturalitate”. Giudizio consegnato, insieme a tutta la documentazione raccolta, al vescovo che eventualmente lo trasmette agli organi superiori della Chiesa.
A questo punto, di solito passano numerosi
anni prima che la Chiesa, affidato il caso ad una sua particolare commissione
interna, esprima ufficialmente l’esito della lunga e minuziosa inchiesta. Sono
possibili quattro differenti tipi di valutazione (Samples, 1991; Foster, 1995):
1- L’apparizione non è riconosciuta come espressione di un disegno divino perché
accompagnata da messaggi non conformi al Credo Cristiano;
2- all’apparizione manca la prova certa sulla sua origine divina. Viene lasciata, tuttavia, una certa libertà ai singoli fedeli di accordarle o meno la propria devozione;
3- per la Chiesa i messaggi non contengono nulla che sia contrario al Credo Cristiano. Essa non garantisce, però, dell’autenticità dell’apparizione;
4- si riconosce nell’apparizione un
intervento divino.
Appare, di conseguenza, chiaro che dei tanti casi di cui le cronache ci rendono
informati, solo un’esigua minoranza riesce a superare tutti i livelli di
giudizio ed a ottenere la promozione al rango di vera apparizione miracolosa
della Vergine. Piuttosto sporadico è il giudizio della scienza, ossia la
verifica della realtà dei fenomeni ottenuta servendosi di apposita ed affidabile
strumentazione scientifica. Inoltre, quando la scienza se ne interessa ed
esprime il proprio parere, quest’ultimo può non essere in accordo con quello
dato dalle autorità religiose. Ma occorre anche sottolineare che il giudizio
della scienza spesso si è rivelato non unanime essendosi spesso formati partiti
favorevoli e partiti contrari nei riguardi dello stesso fenomeno. Questo per
dire che non esiste sempre un giudizio univoco della scienza, ma esistono bensì
in questo, come in altri campi, valutazioni anche diametralmente opposte sullo
stesso fenomeno e che riflettono i giudizi ed i pregiudizi dei singoli studiosi.
Sino ad ora abbiamo parlato di casistiche riguardanti principalmente l’ambito cattolico. Però occorre ricordare che anche altre Chiese Cristiane, ma di diversa confessione, talvolta hanno visto al loro interno manifestarsi tali ed identiche apparizioni.In questo articolo desidero soffermare l’attenzione su una serie impressionante, sia per numero che per qualità, di apparizioni mariane avvenute in Egitto in anni molto recenti ed in seno alla chiesa cristiana ortodossa copta. Queste manifestazioni hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte delle più alte autorità religiose locali e, in un caso, anche della Chiesa cattolica.
L’ANTEFATTO
Come appassionato di parapsicologia, ma anche di altre fenomenologie di
frontiera, non avevo mai sentito parlare delle apparizioni mariane accadute a
Zeitun (o Zeitoun), in Egitto. Alcuni anni fa, facendo una ricerca bibliografica
all’Istituto di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna, ho trovato in
una rivista un articolo di due psicologi, dei quali uno, il canadese Michael
Persinger, è un noto studioso della fenomenologia paranormale. Questo articolo
trattava della peculiare attività sismica in Egitto in corrispondenza di
apparizioni della Madonna nella chiesa copta di Zeitun (Derr e Persinger, 1989).
Tra i numerosi articoli passati in rassegna quel giorno nella biblioteca
dell’Istituto di Psicologia, questo mi colpì particolarmente ma, non so per
quale meccanismo psicologico (atteggiamento di difesa, di censura, o chissà
cosa), non volli né leggerlo , né fotocopiarlo. Registrai solamente il titolo e
gli autori nella memoria e basta. Dopo circa due anni, ebbi un secondo incontro
con le apparizioni di Zeitun leggendo un libro che ne faceva solo un breve
accenno (Talbot, 1997). Mi decisi, a quel punto, di cercare su altre fonti
qualche notizia più dettagliata, ma senza alcun successo. In seguito, feci una
ricerca su Internet dove finalmente potei raccogliere una buona quantità di
informazioni che mi ha permesso di ricostruire, con sufficiente precisione, la
storia di questo interessantissimo e misconosciuto fatto.
LA STORIA CI DICE
La chiesa copta della Vergine Maria a Zeitun, nelle immediate vicinanze della
capitale egiziana, fu fatta costruire nel 1924 in seguito, si dice, alla visione
della Madonna che ebbe in sogno l’anno prima un certo Khalil Pasha Ibrahim. Ella
gli chiese di costruire una chiesa a lei dedicata promettendo, nel contempo, di
riapparire 50 anni più tardi. Secondo un’altra fonte (Scott Rogo, 1982), la
Madonna avrebbe promesso il suo ritorno non appena la chiesa, della quale aveva
sollecitato la costruzione, fosse stata terminata (la cerimonia di consacrazione
avvenne nel 1925). Comunque siano andate le cose, alle ore 20,30 del 2 Aprile
1968, esattamente 50 anni dopo questi primi eventi, tra le cupole della chiesa
copta di Zeitun ci fu la prima di una lunga serie di apparizioni della Madonna.
Il 2 Aprile è una data che riveste una certa importanza per il fatto che è
l’ultimo giorno di un lungo periodo di festeggiamenti che la chiesa copta
celebra in onore di Maria che, per l’occasione, viene chiamata “Nostra Signora
della Luce”. Altro fatto strano è che la chiesa copta di Zeitun si troverebbe
sulla strada che la Sacra Famiglia avrebbe percorso durante il suo viaggio in
Egitto.
Tra i primi ad accorgersi dell’apparizione furono due meccanici che lavoravano in un’officina di riparazioni auto posta di fronte alla chiesa. Entrambi erano di religione musulmana. Richiamati da qualcosa di strano che stava accadendo nella strada, uscirono di corsa e videro una giovane signora vestita di bianco che camminava sulla cupola principale del tempio. Credendo che fosse una ragazza aspirante al suicidio e che potesse precipitare data l’impossibilità di camminare sulla sfericità della cupola, i due urlarono alla donna di fermarsi. La figura di donna era circondata da un intenso alone luminoso e si inchinava ogni volta che passava accanto alla croce che sovrastava la cupola principale. Qualcuno tra la gente che si stava raccogliendo in strada ad ammirare l’inconsueta scena gridò: “E’ la Vergine Maria”. Tanta era la gente che si raccolse ad ammirare il fenomeno che il traffico stradale ne fu bloccato. Dal momento che da quella prima volta le apparizioni si ripresentarono con notevole costanza (nei primi due anni in media 2-3 volte alla settimana), alcuni esponenti religiosi di alto rango furono incaricati dal Pope di Alessandria di Egitto e Patriarca per l’Africa ed il Medio Oriente, sua santità Anba Kirillos VI, di raccogliere informazioni dirette ed indirette del fenomeno. Anch’essi furono testimoni delle apparizioni di questa figura femminile che passeggiava tra le cupole della chiesa e che, in certi momenti, sembrava benedire con le mani o con movimenti del capo la folla sottostante.
Lo stesso Pope fu presente al manifestarsi di questi straordinari fenomeni. Egli, in seguito, diede la sua approvazione sulla genuinità di questi fatti. Anche il Cardinale cattolico Stephanos I°, incaricato dal Papa Paolo VI° di fare indagini scrupolose, si espresse a favore: “Senza dubbio si tratta di una reale apparizione….” (Zaki, 1978). Paolo VI° (Immaculata, aprile 1979), ufficialmente riconobbe le apparizioni di Zeitun come manifestazioni divine. Anche le autorità civili fecero le loro indagini senza trovare alcunché che facesse sospettare qualche trucco. In particolare, la polizia ispezionò un ampia zona circostante la chiesa (per un raggio di 15 miglia) per trovare marchingegni che potessero essere la causa fraudolenta dei fenomeni, ma senza alcun risultato. Lo stesso presidente della Repubblica Egiziana, Abdul Nasser, un fervente marxista, fu uno dei tantissimi testimoni. La notizia si sparse con la velocità del fulmine e le sere seguenti una folla vastissima ed eterogenea, fatta di cristiani, musulmani, ebrei, agnostici ed atei, venuti da tutto il paese e anche dall’estero, si radunò attorno alla chiesa. In alcune notti si dice che la folla abbia raggiunto il numero di 250.000 persone. I problemi di ordine pubblico che ne seguirono furono brillantemente risolti: chiusura forzata del traffico in tutta la zona, eliminazione di alberi e manufatti vari dal piazzale della chiesa per far posto alla folla, stretto controllo della situazione da parte della polizia presente in forze, ecc.
La TV egiziana ha fatto svariate riprese, centinaia di fotografi professionisti hanno fatto migliaia di fotografie, ed è stato calcolato che in tre anni più di un milione di persone sia stato testimone delle apparizioni di Zeitun. Un organismo governativo egiziano, il “General Information and Complaints Department” ha diffuso nel 1968 questa dichiarazione: “Sono state condotte indagini ufficiali che ci hanno portato a concludere che è innegabile che la Santa Vergine Maria sia apparsa alla chiesa di Zeitun con un corpo chiaro e luminoso che è stato visto da tutti i presenti, sia cristiani che musulmani”. Qualcuno ha fatto rimarcare come un fatto tanto eccezionale come quello solo a stento abbia varcato i confini egiziani e, nel mondo, siano state date vaghe notizie di queste apparizioni solo anni dopo il loro accadere. Fanno eccezione, per quel che ho potuto appurare, due soli brevi articoli del “The New York Times” datati 5 maggio e 21 agosto 1968. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che questa mancata diffusione su scala mondiale sia da riferirsi al fatto che gli eventi straordinari sono accaduti nell’ambito della chiesa copta e non di quella cattolica….
TIPOLOGIA DELLE APPARIZIONI
Un particolare importante è che le numerose apparizioni (alcune centinaia), che
si protrassero per ben 3 anni, erano spesso di lunga durata. Quella del 30
aprile 1968 durò 2 ore e 15 minuti. Inoltre, erano visibili a chiunque e non
c’era alcun problema a fotografarle. Avvenivano sempre nel cuore della notte ed
erano precedute o accompagnate da inconsueti fenomeni luminosi. La Madonna
(anche noi a questo punto, ed anche in seguito, ci uniformiamo provvisoriamente
a questa identificazione), nel corso delle centinaia di apparizioni a Zeitun,
non ha mai detto una sola parola. La sua presenza, in primo luogo, ed i gesti di
benedizione elargiti alla folla e gli inchini alla croce che sovrastava la
cupola centrale, per i credenti sono valsi molto più di qualsiasi parola e sono
apparsi ricchissimi di profondi e, talora, insondabili significati. Secondo la
descrizione di Padre Boutros Gayed (1996), rettore della Chiesa di Zeitun e
fratello del Pope Shenouda III, le apparizioni hanno mostrato queste
caratteristiche:
1. La Madonna appariva dotata di una propria intensa luminosità. Indossava una
tunica lunga sino ai piedi ed a volte il capo era coperto da uno scialle. Spesso
era circondata da stelle brillanti più grandi del normale. Poteva apparire
l’intero suo corpo o solo il suo busto.
2. La Vergine era solita spostarsi tra le cupole della chiesa, in particolare in vicinanza di quella centrale. Passando davanti alla croce sulla cupola maggiore ella si inchinava e la croce acquistava una fulgida luce.
3. Talvolta portava un bambino tra le braccia.
4. In altre occasioni la sua sagoma non era ben definita, ma sempre luminosa. Oppure si vedeva una nuvola luminescente dalla quale la Madonna prendeva progressivamente una forma definita.
5. L’apparizione della Madonna era preceduta o accompagnata da bianche colombe che volavano attorno alla chiesa. Anch’esse erano luminose, più grandi del normale e si spostavano nel cielo senza alcun battito delle ali. Di solito sembravano materializzarsi dall’interno di nuvole luminose che comparivano misteriosamente tra le cupole della chiesa, oppure comparivano all’improvviso dal nulla. In un’occasione furono viste in numero di sette spostarsi velocemente nel cielo disposte a formare una croce.
6. A volte si osservava solo un bagliore luminoso arancione o azzurro chiaro che risplendeva per alcuni istanti per poi scomparire. Oppure si vedeva chiaramente una nebbia luminescente che avvolgeva ogni cosa e dalla quale emanava un piacevole odore di incenso.
7. Padre Boutros Gayed ricorda di avere visto la Madonna passare davanti al
disco della luna piena coprendola alla vista.
In concomitanza di queste apparizioni, tra coloro che vi hanno assistito o che
hanno successivamente visitato la chiesa, sono stati segnalati numerosissimi
casi di guarigioni inspiegabili e di altri fatti miracolosi. A questo si
aggiunga l’aumento nel fervore religioso di tanta gente e la conversione di
persone sino a quel momento non credenti.
ALTRE APPARIZIONI MARIANE IN EGITTO
Il quadro sin qui descritto, già così sconvolgente, aumenta la sua complessità
ed il suo interesse nel constatare che non è stato affatto un fenomeno isolato.
Altre apparizioni simili si sono verificate negli anni successivi in Egitto.
- Edfu. Alle ore 20,10 del 21 agosto 1982, la Beata Vergine Maria è apparsa
nella chiesa copta di Edfu, presso Assuan. Le apparizioni si sono prolungate
sino al mese di novembre di quello stesso anno ed hanno trovato il
riconoscimento da parte del vescovo Hedra di Assuan. In seguito, il Pope della
Chiesa Copta Shenouda III ha dato la propria approvazione riguardo all’origine
divina di queste apparizioni.
- Santa Demiana. Nel quartiere periferico di Soubra, a Il Cairo, ulteriori
apparizioni mariane hanno iniziato ad aver luogo il 25 marzo 1986 e si sono
protratte sino al 1990-91. Il teatro degli avvenimenti è stata la chiesa copta
di Santa Demiana Martire. Si tratta di una chiesa molto dimessa incastonata tra
le strettissime viuzze di un’area molto popolare della capitale. Verso il
tramonto, la prima apparizione fu vista, dagli abitanti delle case adiacenti la
chiesa, nello spazio tra le sue due torri. La Vergine Maria apparve in una forma
molto luminosa circondata da un alone di luce intensa. Nei giorni seguenti, una
folla sempre più numerosa accorse per assistere alle successive manifestazioni
di questa figura, tanto da intasare le viuzze circostanti. Un
giornale locale, il Watani, con un articolo del 13 Aprile, ci informa che in
effetti i fenomeni luminosi che hanno interessato la chiesa di santa Demiana
hanno avuto inizio prima del 25 marzo, ma senza destare subito un particolare
interesse. Questo si è acceso, ed è dilagato, solo il 25 marzo quando si è
constatato che, oltre ai bagliori ed alle nuvole luminescenti che rivestivano la
sommità della chiesa, c’era anche una figura femminile prontamente riconosciuta
come la Madonna. Pure in questa occasione, Sua Santità il Pope Shenouda III ha
istituito un’ulteriore commissione per stabilire l’origine di quei fenomeni. La
commissione, recatasi sul posto nel corso della notte dell’undici aprile, ha
potuto osservare, dalle 3,40 alle 5 del mattino, “la Santa Vergine in una forma
chiara circondata da un alone luminoso”. Da un’analisi più approfondita condotta
nelle serate successive, ed alla quale hanno contribuito anche le testimonianze
di semplici cittadini accorsi ad assistere al fenomeno, la commissione papale ha
potuto concludere le sue ricerche affermando:
- Le apparizioni della Vergine sono state ripetute e si sono manifestate in
diverse forme.
- Sono state viste colombe sulla sommità della chiesa. Da essa si diffondeva un forte profumo d’incenso.
- Un’intensa luce apparentemente non naturale si diffondeva dall’interno di una delle due torri verso l’esterno. Questa luce ha continuato a risplendere anche quando è stata sospesa per un’ora l’erogazione della corrente elettrica nell’intero quartiere.
- Le apparizioni non erano limitate alle sole ore notturne, ma potevano manifestarsi anche in pieno giorno.
- Esse, oltre che sulla superficie esterna della chiesa, sono state osservate anche nel suo interno.
- Oltre alla Madonna, anche altri santi personaggi sono comparsi, come Santa Demiana, vari altri santi ed il bambino Gesù tenuto in braccio dalla Madonna.
- Spesso la Madonna appariva contornata da lingue di fuoco che assumevano, successivamente, le forme ed i colori più disparati.
- Le apparizioni avevano durata variabile
(da pochi secondi ad ore) e potevano ripetersi più volte in una stessa notte.
Anche per la fenomenologia di Santa Demiana è stato possibile raccogliere una
documentazione fotografica.
- Shentena El-Hagar. Nuovi fenomeni simili sono accaduti alla chiesa copta di un
piccolo villaggio egiziano, Shentena El-Hagar (Menufiya) tra
l’agosto ed il settembre del 1997. Da un resoconto giornalistico sappiamo che i
primi ad accorgersene sono stati gli abitanti delle case circostanti la chiesa
che si sono precipitati ad avvisare il parroco. Essi hanno visto dapprima un
intenso bagliore luminoso argenteo che rivestiva la grossa croce del campanile.
Da questa luce è emersa una figura verosimilmente umana che è stata riconosciuta
come la Madonna. I testimoni sono stati in grado di fornire precisi dettagli di
questo personaggio: aveva una croce al di sopra della testa, il suo abito era
blu e teneva le mani sollevate come in un gesto di preghiera. Il vescovo di
Menufiya, Benjamin, così ne dà testimonianza al giornale “Middle East Times”:
“L’ho vista tre volte. Ella apparivata all’interno di tre cerchi di luce. Una
volta teneva le mani alzate al cielo come se pregasse. La seconda volta ella
camminava a destra e a sinistra guardando la folla sottostante. Nell’ultima,
ella si è trasformata in una grande colomba argentea che solcava il cielo”.
Aggiungo anche la descrizione di un testimone indiretto, che riassumo in questi termini: “ La Vergine Maria è apparsa a mio padre ed a mio fratello, oltre a diverse altre persone, per tre ore. All’inizio è comparsa una stella rossa discesa dal cielo e che si è mossa attorno alla chiesa sino a quando non sono apparse due grosse colombe bianche. In seguito, si è vista una forte luce emanare dalle campane all’interno del campanile. Entro questa luce si è concretizzata la Vergine Maria sotto forma di un corpo di luce molto luminoso. Poi si è disciolta la luce che la circondava mostrando la Vergine più chiaramente accanto alle due colombe. I lineamenti del corpo non erano molto netti, tuttavia la si è vista più volte fare una specie d’inchino verso la folla. Come detto, oltre a mio padre e a mio fratello, c’era una ingente folla che ha visto le stesse cose così come le ho descritte. Alcuni tra i presenti hanno detto di avere visto la Madonna anche all’interno della chiesa.”. Un prete copto che ha assistito ai fenomeni, così li descrive: “ Palle di fuoco, stelle cadenti incandescenti, luci incredibili, cerchi di fuoco attorno alla croce ed ali scintillanti in movimento”. Un altro religioso così riferisce: “Allora Ella apparve sulla chiesa con due angeli al fianco e si spostava benedicendo la gente”.
Una delegazione di religiosi d’alto rango ha svolto delle indagine ed è stata spettatrice dei fenomeni. In base alle loro dichiarazioni, il Patriarcato della Chiesa copta ha emesso il seguente documento: “Una luce supernaturale è apparsa nella chiesa di Shentena El-Hagar, Menufiya, specialmente verso la fine di agosto, ed ha attirato migliaia di persone che hanno inneggiato al fenomeno spirituale che è continuato per diversi giorni in distinte occasioni”. Sfortunatamente (non sono riuscito a conoscerne la ragione), non è stato possibile raccogliere una documentazione filmata o fotografica. Il solito verificarsi di guarigioni miracolose ha accompagnato lo svolgersi di questi fenomeni. Mentre scrivevo questo articolo sono riuscito, attraverso Internet, a mettermi in contatto con un ingegnere americano che è stato testimone delle apparizioni di Zeitun. Gli ho chiesto di descrivermi la sua esperienza e, in particolare, di confermarmi che le fotografie che si trovano in giro delle apparizioni di Zeitun corrispondono o no a quanto da lui osservato.
Una delle
fotografie più famose compare anche nella sua pagina WEB che tratta, appunto, di
queste miracolose apparizioni. Con estrema cortesia, egli ha acconsentito che
citassi in questo articolo la sua diretta esperienza che mi ha così riassunto:
(la traduzione dall’inglese è mia): “Nell’aprile 1968 ho visto la Santa Vergine
Maria, all’una di notte di un venerdì, proprio nella forma illustrata nella
fotografia che appare nella mia pagina WEB su Zeitoun. Essa era a figura intera,
con la veste fluttuante. Teneva le mani lungo i fianchi con i palmi aperti come
per fare un invito. Questa figura si è spostata lentamente sopra la cupola per
lungo tempo e, quando scomparve, corpi celestiali con forma di colomba volarono
per tutto il cielo sopra la chiesa. Ci siamo tornati diverse volte ed abbiamo
visto per lo più gli oggetti celestiali con forma di colomba. Essi apparivano
sempre dopo la mezzanotte e prima dell’alba. Un sentimento di riverenza e di
sollievo indescrivibile mi è rimasto per un lungo tempo. Prima di lasciare
l’Egitto per gli USA, dove dovevo completare gli studi universitari di
ingegneria, nel periodo tra l’aprile del 1968 ed il luglio del 1969 sono andato
a Zeitoun una dozzina di volte. Mi sistemavo in una delle strette viuzze che
contornano la piccola chiesa e, guardando in alto verso il cielo, cantavo in
mezzo ad una fitta folla o pregavo Gesù e la sua Madre Benedetta, la Vergine
Maria Theotokos (Madre di Dio in Verità)”. Mi ha anche riferito che la sua
famiglia è stata testimone degli eventi straordinari accaduti alla chiesa copta
di Santa Demiana. Egli è impiegato come ingegnere alla “Boing Aerospace Company”
di Saint Louis (Missouri) ed ha il grado universitario di Ph.D.
LE INTERPRETAZIONI DELLE CHIESE CRISTIANE
Per i cristiani, quelli cattolici soprattutto, l’origine divina di questa
fenomenologia rappresenta una possibilità reale. Non tutte le apparizioni sono
genuine, ma nihil obstat che una ristretta minoranza lo sia. Più scettica è la
Chiesa Protestante. La realtà delle apparizioni mariane è fortemente contestata
per questioni ideologiche di fondo. Al limite, può ammettere che i presunti casi
di apparizione siano particolarmente frequenti, specialmente in questo
declinante millennio, ma può riconoscere in essi non un disegno di Dio, bensì un
intervento del Demonio. Infatti, c’è chi vede dietro a questi eventi
un’astuta strategia del Maligno mirante a confonderci o c’è chi ritiene che
questa complessa e misteriosa fenomenologia sia un segno della prossima venuta
della fine dei tempi di apocalittica memoria. Insomma, sarebbe uno di quei
segnali (avvento di falsi profeti, di guerre, carestie, inconsueti fenomeni
celesti, ecc.) profetizzati nel Nuovo Testamento che annuncerebbero la fine dei
tempi ed il presentarsi imminente del giudizio universale (Matteo, 24; Luca,
21). Un'altra chiave di lettura particolarmente cara ai protestanti e a diversi
studiosi scettici è che si tratti, come vedremo meglio in seguito, di
allucinazioni sia individuali che collettive. Oppure, che la Chiesa cattolica
abbia ogni interesse a vedere il miracoloso dietro ad ogni angolo per fini
propri facilmente individuabili e, per questa ragione, se ne serva.
IL PARERE DEI CRITICI E DI ALTRI STUDIOSI
Sulla rivista della associazione degli scettici australiani, “Skeptic”, ho
trovato un articolo di un certo Harry Edwards (1994) che, facendo riferimento ad
alcune delle più note apparizioni mariane (Guadalupe, Lourdes, Fatima e
Medjugorje), arriva a queste sconsiderate conclusioni: “Tutti i visionari
rientrano nella medesima categoria; hanno età compresa tra i 6 e i 16 anni, sono
contadini, pastori o semplici popolani senza cultura, devoti alla loro
religione, indottrinati dalla Chiesa cattolica a credere nei miracoli e nel
soprannaturale in genere. Senza eccezioni, essi appartengono a famiglie povere e
si può ipotizzare che l’avere queste apparizioni divine possa confortarli ed
elevare la loro considerazione agli occhi della gente. I ragazzini hanno vivida
immaginazione, fantasticano, vedono cose che gli adulti non vedono, ed amano
serbare dei segreti – tutti attributi dei potenziali veggenti. Dato l’ambiente
favorevole, un background religioso ed una valida motivazione, uno è già sulla
strada delle allucinazioni. Il soprannaturale è contraddetto da tutto ciò che
impariamo attraverso i nostri cinque sensi e le leggi naturali; “vedere” o
“udire” al di là dei cinque sensi e delle leggi di natura deriva da uno stato
soggettivo basato su concetti senza fondamento”.
Per Edwards il problema è già risolto, anzi non esiste, non è mai esistito. La partigianeria e la parzialità di questo critico emerge ancor più chiaramente quando fa un breve riferimento proprio alle apparizioni oggetto di questo articolo. Vediamo cosa dice ancora Edwards: “Un altro luogo di culto meno noto nel quale la Beata Vergine Maria si dice sia apparsa è Zeitoun, a Il Cairo, dove nel 1968 alcuni operai musulmani videro una visione in cima ad una chiesa copta ortodossa; poi, nel 1986, ella riapparve sopra la chiesa di Santa Demiana, sempre a Il Cairo. Le incandescenti relazioni tra copti cristiani e fondamentalisti musulmani possono avere avuto a che fare con tutto ciò”. Centinaia di apparizioni durate per anni ed osservate da più di un milione di persone, fotografate e filmate a non finire vengono, da Edwards, ridotte ad una sola indeterminata visione da parte di alcuni operai musulmani. L’insinuazione di carattere politico-religioso completa il quadro. Lascio al lettore ogni ulteriore commento. Mi limito solo a sottolineare il metodo usato da una certa categoria di critici di questo stampo. Davanti ad un fenomeno ampio e complesso, oltre che non facilmente spiegabile come quello delle apparizioni, questi critici selezionano alcuni casi (quelli che fanno al caso loro), fanno su di essi alcune frettolose considerazioni demolitrici, per poi generalizzarle a tutto il settore. Nel far questo, evidenziano massimamente i punti ritenuti deboli e minimizzano o tacciono tutti gli altri. E’ come se uno studioso, avendo riscontrato che un mistico cristiano ha avuto dei problemi psicologici, potesse affermare che tutti i mistici cristiani sono dei malati mentali. E’ chiaro che il metodo scientifico, ed anche il buon senso, sono tutt’altra cosa. Che un simile articolo, come quello di Edwards, sia stato accettato e pubblicato da una rivista che riflette la posizione ideologica del club degli scettici australiani, mi crea delle perplessità anche su questi ultimi. Purtroppo, questo modo di far critica è diffusissimo in tutto il mondo ed ho solo voluto darne un esempio.
Un tentativo più serio di spiegare le apparizioni di Zeitun è stato fatto dai già citati Derr e Persinger (1989) su un’autorevole rivista di psicologia. Quello che essi ipotizzano è che esista una connessione assai stretta tra manifestazioni sismiche ed alcuni tipi di fenomeni luminosi. Essi hanno raccolto tutti i dati relativi ai terremoti occorsi in Egitto tra il 1967 ed il 1971 per vedere se c’era una corrispondenza temporale tra essi ed i fenomeni luminosi occorsi alla chiesa di Zeitun. Vale la pena riportare alcuni brani significativi tratti dal loro articolo: “Quando fotografati, questi fenomeni apparivano come bagliori di luce. Principalmente c’erano due distinti tipi di eventi: piccole luci di breve durata in movimento (le colombe) e più durature formazioni, del tipo effetto a corona, disposte in genere nelle parti apicali della chiesa. Le descrizioni di carattere più dettagliato dei fenomeni, come le visioni, spesso apparivano come flash; i loro dettagli di solito riflettevano il background religioso degli spettatori”. Più avanti, i due studiosi concludono: “Le caratteristiche di questi fenomeni luminosi suggeriscono con forza l’esistenza di tensioni tettoniche entro quell’area. Secondo l’ipotesi delle tensioni tettoniche, dei fenomeni luminosi anomali sono generati da brevi e locali cambiamenti nelle tensioni che precedono i terremoti all’interno della stessa regione.
Fattori psicologici determinano dettagli maggiormente elaborati di queste esperienze perché ci sono stimolazioni dirette nel cervello degli osservatori così come contributi indiretti da storie di rinforzo”. Come fa giustamente notare William R. Corliss (1997), i terremoti di cui i due studiosi fanno cenno si sono manifestati a ben 400 km. di distanza e non è chiaro come possano avere provocato degli effetti luminosi così lontano. Aggiungo io, “Perché solo e sempre a Zeitun ed in particolare sulla sommità della sua chiesa copta e non anche, e contemporaneamente, in altri mille luoghi più o meno vicini?”. Inoltre, le corrispondenze temporali tra i terremoti e le manifestazioni luminose non sono state così precise come previsto dalla teoria, anzi, tutt’altro. E questo è riconosciuto anche dagli stessi autori che pensano di non avere tenuto conto di importanti e fondamentali variabili che ancora non sono riusciti ad individuare. Infine, avendo io avuto la possibilità di analizzare alcune fotografie di queste apparizioni, alcune di esse non sembrano affatto rappresentare dei semplici bagliori luminosi, bensì una sagoma umana femminile piuttosto ben definita che, per certi particolari, fa pensare immediatamente alla Madonna. Non posso, però, garantire al cento per cento che le foto non siano truccate, anche se ciò mi sembra abbastanza improbabile.
Anche alcuni parapsicologi hanno studiato ed espresso parerei sulle apparizioni di Zeitun. Michael Grosso (1985; 1996), ad esempio, afferma che “simili visioni non sono apparizioni della Maria storica, ma sono effettivamente proiezioni olografiche paranormali create dall’inconscio collettivo”. Ispirandosi alle intuizioni di C. G. Jung (1964), Michael Grosso ritiene che il mito (o l’archetipo) della antica e primordiale dea-madre, sistematicamente represso dalla civiltà moderna, sia stato momentaneamente ripristinato e manifestato a Zeitun per via paranormale grazie alle ormai incontenibili energie accumulatesi nell’inconscio collettivo. Oppure, “L’attesa della gente del realizzarsi della profezia comunicata al futuro costruttore della chiesa di Zeitun sarebbe stata la molla che ha creato le condizioni perché da tale attesa si concretizzasse tutta la suddetta fenomenologia”, è quanto sostiene un altro ben noto parapsicologo, Scott Rogo (1982). Sulla questione delle proiezioni olografiche paranormali, rimando a Talbot (1997). Quest’ultimo autore sostanzialmente condivide l’opinione espressa da Michael Grosso sull’origine olografica paranormale delle apparizioni mariane, quella di Zeitun in particolare (Talbot, 1976; 1997). Esistono anche delle interpretazioni di questa fenomenologia su base ufologica, ma non ne tratto per la loro attuale palese inconsistenza.
Un fatto che mi ha colpito è rappresentato dalla curiosa analogia che mi sembra di poter cogliere tra il modo con il quale costantemente si afferma che prenda forma la Vergine Maria e certi fenomeni propri delle sedute medianiche. Nel primo caso, l’apparizione inizia con una massa, una nuvola luminescente, dalla quale sembra prendere forma e consistenza (materializzarsi) la figura identificata come la Madonna. Nel secondo caso, stando ai resoconti dei testimoni, si ottengono delle figure con sembianze umane a partire da masse informi di una sostanza luminescente detta ectoplasma. Ma questo è ancora un argomento minato e non mi sento di insistere oltre. Un altro fatto che mi sembra doversi sottolineare è dato dalla rapidità con la quale le somme autorità religiose copte arrivano a dichiarare ufficialmente il carattere sovrannaturale di queste apparizioni: solo alcuni mesi. Ciò contrasta nettamente con la maggior prudenza e, forse, con il maggior scrupolo, con cui queste indagini e questi verdetti vengono elaborati dalle autorità religiose cattoliche: dopo decine di anni, se non più.
CONCLUSIONI
Le apparizioni mariane di Zeitun e degli altri luoghi descritti sono veramente
qualcosa di particolare. Esse, pur avendo certi elementi in comune con tante
altre importanti apparizioni mariane, hanno anche qualcosa di singolare che le
rende uniche. Anzi, sembra che le differenze superino le somiglianze. Non mi
riferisco tanto al loro numero e alla ricchezza di manifestazioni visive che le
hanno caratterizzate, bensì mi riferisco al fatto che sono state sempre ed
assolutamente mute. La Vergine non ha profferito una sola parola, nessun
messaggio è stato comunicato. Questo, che a prima vista può sembrare un difetto,
lo considero al contrario un pregio che ne avvalora l’oggettività. La
messaggistica delle apparizioni mariane più importanti è sempre stata fonte di
dubbi, di insinuazioni e di sconcerto. Non è sempre stato chiaro sino a che
punto i messaggi potessero essere considerati rivelazioni divine e non invece il
frutto della fertile fantasia dei veggenti. Ma non solo. Basandosi anche sul
fatto che esse sono quasi sempre avvenute in ambito cattolico, si è spesso
insinuato che le apparizioni ed i messaggi potessero essere stati in qualche
modo pilotati o strumentalizzati dalla Chiesa cattolica per scopi sia di
promozione religiosa, sia di natura politica (principalmente al fine di
indebolire o soppiantare altre Chiese cristiane non cattoliche compresenti nel
luogo degli avvenimenti).
La Madonna apparsa in Egitto, se veramente della Madonna si tratta, non ci ha lasciato nulla di detto e, con il suo silenzio e la sua presenza, ha così potuto parlare sia ai cattolici, ai copti, ai musulmani ed ai non credenti. Più che come elemento di divisione, sembra abbia funzionato come elemento di aggregazione. Almeno in questo caso nessuno potrà sospettare trame politiche di bassa lega che hanno favorito, se non letteralmente creato, questi fenomeni. Non credo occorra aggiungere molto di più a quanto già detto. Ho esposto i fatti ricostruendoli in base alle informazioni che, a fatica, sono riuscito a reperire. Ritengo che qualcosa di veramente notevole sia accaduto nella terra d’Egitto, qualcosa che trova implicazioni su vari fronti, non da ultimo quello della fede personale. Sul piano della verifica scientifica, come quasi sempre accade con questo tipo di fenomeni e come già accennato in precedenza, i fatti esposti sono suscettibili di essere presi per buoni, oppure no. Le fotografie, i filmati e le numerosissime testimonianze un qualche valore debbono pur averlo una volta che sia stata accertata la loro genuinità. Come già detto, spesso la valutazione della scienza non sempre riesce ad essere univoca, assoluta. Quello che vale per alcuni scienziati può non essere sufficiente per altri. Stando così le cose, non resta che raccogliere i dati in maniera precisa e coerente, e dopo saranno il tempo e lo studio approfondito a decidere su quanto accaduto. Può anche darsi che non si arrivi mai ad una conclusione definitiva.
Per concludere, mi si permetta un piccolo sfogo personale contro un
atteggiamento molto comune tra gli studiosi, e non solo, e che mi reca un grande
fastidio. Molte persone, quando sono richieste di giudicare eventi insoliti come
questi, anche se non ne sanno nulla e mai se ne sono interessate, si sentono in
dovere di esprimere degli “autorevoli” giudizi. Ma perché cercare sempre e
comunque di dare una spiegazione a fatti che al momento non sono conoscibili o
non sono ancora del tutto chiari? Di enigmi nell’universo ce ne sono tantissimi.
Alcuni di essi potranno trovare una spiegazione in breve tempo, altri chissà
quando, ed altri ancora forse mai. Mi sembra un atteggiamento paranoico dovere
per forza dare delle interpretazioni affrettate ed a tutti i costi con il
rischio di doversi in seguito smentire. Se esiste un fatto reale che non siamo
in grado di spiegare, accettiamolo così com’è, senza sentenziare e senza dire
una parola di troppo. Ciò non ci impedirà di poterlo studiare usando la logica,
il buon senso ed il metodo scientifico. Se al di là di un alto muro, ad esempio,
mi si dice che c’è un oggetto, senza dirmi quale, e mi si chiede di che colore
sia, è sciocco lanciarsi ad indovinare (anche la domanda è sciocca). Più accorto
mi sembra sia tacere e, nello stesso tempo, cercare una scala per superare quel
muro e renderci conto di quello che c’è al di là di esso. Davanti a fenomeni
come quelli sopra esposti, le apparizioni mariane in Egitto, fermiamoci un
momento, non corriamo a dare subito un giudizio. Non c’è nulla di male a non
sapere cosa rispondere. Forse basta solo meditarci un po’, aspettare alcuni
attimi o tempi più propizi. O, forse, no….
Non rompiamo affrettatamente l’incantesimo! E’ anche questo il fascino del
mistero: spiazzare la gente lasciandola letteralmente senza parole.
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1) Occorre chiarire quali siano le differenze tra le visioni, le apparizioni e le
allucinazioni (Hinsie e Campbell, 1970; Swann, 1996). In breve, le prime
originano nella nostra mente e qui vi rimangono. In esse prevale, pertanto,
l’aspetto soggettivo. Le apparizioni vengono sperimentate come qualcosa di reale
che si verifica fuori dalla nostra mente e dal nostro corpo. Mentre esse possono
possedere una loro sorta di oggettività in quanto percepibili, talora, anche da
altre persone, le allucinazioni sono viste e vissute ugualmente come qualcosa
che si presenta all’esterno di noi stessi e le crediamo reali, ma in effetti
sono il frutto della nostra immaginazione o di altri processi mentali talora
patologici. Esistono altre due varianti di questo tipo di esperienze che sono:
le illusioni, nelle quali la percezione di oggetti reali viene interpretata in
modo erroneo, come nel caso di alcuni tipi di miraggio. Infine, le
pseudoallucinazioni che non sono altro che allucinazioni che il soggetto
riconosce coscientemente come tali, ossia che sono prive di una realtà
oggettiva. Essendo spesso sfumati i confini tra queste diverse categorie
percettive, non è raro che i termini che le designano siano usati erroneamente
come sinonimi. Tralascio volutamente, per ragioni di spazio, di considerare
quelle esperienze percettive collegate con lo stato di sonno e di sogno o con
altri rilevanti stati modificati di coscienza.
BIBLIOGRAFIA
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Derr, J.S. e Persinger, M.A. (1989): Geophysical variables and behavior: LIV.
Zeitoun (Egypt) apparitions of the Virgin Mary as tectonic strain-induced
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Grosso, M. (1996): UFO’s and the Mith of NewAge. Mithos Journal, N. 6, Fall.
Hinsie, L. e Campbell, R. (1970): Psychiatric Dictionary. Oxford University
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Jung, C. G. (1964): Flying Saucers: A Modem Myth of Things Seen in the Skies.Civilization in Transition, Collected Works, vol. 10. New York: Pantheon Books.
Samples, K. R. (1991): Apparitions of the Virgin Mary: A protestant look at a
catholic phenomenon. Part 1. Christian Research Journal, pag. 20, Winter.
Scott Rogo, D. (1982): Miracles. Dial Press, New York, pp. 256-257.
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Talbot, M. (1976): UFOs beyond real and unreal. Da: Gods of Aquarius, Brad
Steiger Ed., N.Y.
Talbot, M. (1997): Tutto è uno. URRA Edizioni, pp. 333-334.
Zaki, P. (1978): Our Lord’s Mother visits Egypt in 1968. Zeitun, Egypt: Coptic
Orthodox Church Publ.
Altre opere non citate nell’articolo che trattano delle apparizioni di Zeitun
sono:
Jackson, R., Jackson, J., Kamell, Y.: A Lady of Light appears in Egypt. St
Mark's Avenure
Press
Johnston, E. (1980): When millions saw Mary. Chulmleigh (UK): Augustine Publ.
Palmer, J. (1969): Our Lady returns to Egypt. San Bernardino, CA: Culligan Publ.