SIRIA:

IL GIOCO SPORCO DELL'AMERICA E DI ISRAELE CHE

RISCHIA DI ANNIENTARE I POPOLI DELLA TERRA.

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

KERRY A CENA CON "HITLER"

Nello scatto, del 2009, l'allora senatore del Massachusetts è al

tavolo con il presidente siriano. Che ora paragona a Hitler

 

 

INTRODUZIONE

 

Prossima tappa per la realizzazione del Nuovo

Secolo Americano: guerra alla Siria e all’Iran

Fonte web

Il PNAC, ossia il Progetto per un nuovo secolo americano, è una lobby che dal 1997, anno della sua nascita, si assume lo scopo di promuovere una leadership globale a guida statunitense. Tra i fondatori di questo “istituto di ricerca”, il cui presidente è Wiliam Kristol, spiccano i nomi di Dick Cheney, già segretario alla Difesa nell’amministrazione di George Bush padre  e vicepresidente in quella del figlio, e di Donald Rumsfeld, già segretario alla Difesa sotto Ford e Bush figlio. Il PNAC ha fortemente sostenuto la recente  politica imperialista degli States, dalle guerre in Afghanistan e Iraq in poi. Non solo: questa gruppo di pressione, che praticamente sotto la presidenza Bush ha aumentato a dismisura il suo potere, nel 2000 aveva già elaborato il piano necessario per arrivare alla completa “americanizzazione” del mondo (o di maggior parte di esso): Rebuilding America’s Defenses:

(http://www.newamericancentury.org/RebuildingAmericasDefenses.pdf).

In questo documento sono indicati i potenziali nemici degli USA e alleati, i cosiddetti “Stati canaglia”: dall’Iran alla Siria, alla Libia e alla Corea della Nord. Dopo l’inizio della guerra in Libia (20 marzo 2011) il progetto sta giungendo al suo compimento, e dopo di esso verrà attuata la nuova strategia di guerra: non più contro il “terrore” o gli “stati canaglia” ma guerra permanente contro il mondo:

(http://it.peacereporter.net/articolo/28435/Guerra+globale+permanente).

Ora è finita con la morte mediatica di Osama Bin Laden (2 maggio 2011) e Mullah Omar (21 maggio 2011) la stagione della guerra al terrore, ad al Quaeda o ai talebani: come ho già scritto (http://coriintempesta.altervista.org/blog/al-qaeda-e-la-cia/) Al Quaeda e il fondamentalismo islamico sono tornati ad essere utili per le nuove guerre dell’Occidente, e non a caso è stato detto che Osama e Obama sono arrivati a una “convergenza postuma”:

(http://it.peacereporter.net/articolo/28565/Osama+e+Obama%2C+convergenza+postuma).

Ora è iniziata a seconda fase del Progetto del Nuovo Secolo Americano: destabilizzazione e guerra contro gli stati tendenti al nazionalismo laico e al “socialismo islamico” e controrivoluzione e repressione dei fermenti di libertà e (vera)democrazia delle masse arabe.

(http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8297):

in seguito ci sarà il ritorno del “pericolo  rosso” e dunque sarà la volta della guerra (fredda e calda) contro la Cina e infine contro i paesi socialisti come Cuba, Boliuvia, Venezuela, Nicaragua e nuovamente Vietnam. Ma procederanno passo per passo. Per ora la prossima tappa per la realizzazione del Nuovo Secolo Americano è la  guerra alla Siria e all’Iran.

Staremo a vedere.

 

 

STA PER SCOPPIARE LA TERZA GUERRA MONDIALE?

 

 

La CNN fabbrica le notizie sulla Siria

Anderson Cooper della CNN è stato scoperto a fabbricare false notizie sulla Siria per giustificare l’intervento militare.

Fonte web

Il principale “testimone” che i media mainstream usano come fonte sulla Siria è stato colto a fabbricare notizie false. I recenti video dimostrano che “Danny il siriano”, il presunto attivista che accattona l’intervento militare sulla CNN, è in realtà solo un attore e un bugiardo a pagamento. Mentre Assad è sicuramente un capo di Stato tirannico, l’invasione statunitense del Paese è lo scenario peggiore per il suo popolo. Facendo notare che i media mainstream orchestrano la loro copertura di questi eventi, non neghiamo che ci siano stragi e violenze in Siria in questo momento. Tuttavia, dimostriamo che la versione corrente dei media principali sugli eventi, viene scritta e inscenata in modo propagandistico. Il video seguente mostra le contraddizioni durante la trasmissione, dove si chiede ai membri della troupe di “tenere pronti i suoni della sparatoria”, per la videoconferenza con Anderson Cooper, sulla CNN.

“Danny il siriano” è anche apparso in numerosi altri notiziari, e ogni volta il suo racconto su eventi specifici cambiava. Non è la prima volta che i media mainstream vengono smascherati fare propaganda, succede sempre, soprattutto in tempo di guerra. Alcune delle più esaltate notizie sulla guerra del nostro periodo, non sono effettivamente reali, ma semplicemente delle acrobazie da relazioni pubbliche, progettate nelle operazioni di guerra psicologica. Nessuno negli USA può dimenticare l’immagine della statua di Saddam Hussein abbattuta e coperta con una bandiera statunitense, eppure pochi si rendono conto che si tratta di una bufala, una messa in scena nell’operazione psicologica coordinata tra i militari e i media. Nel luglio del 2004 il giornalista Jon Elmer pubblicò uno studio dell’esercito sulla guerra, che mostrava che questa scena della statua era stata infatti totalmente fabbricata. Nell’articolo, Elmer scrive “l’infame abbattimento della statua di Saddam Hussein sulla Firdos Square, nel centro di Baghdad, il 9 aprile 2003, fu una montatura gestita dalle truppe statunitensi e non la reazione spontanea degli iracheni. Secondo lo studio, un colonnello dei marine decise di abbattere la statua, e un’unità per operazioni psicologiche dell’esercito trasformò l’evento in propaganda… I marines portarono dei bambini iracheni a tifare, al fine di rendere la scena autentica, dice lo studio. Le accuse secondo cui l’evento era stato organizzato vennero avanzate nell’aprile dello scorso anno, per lo più da oppositori della guerra, ma furono ignorate o ridicolizzate dal governo degli USA e dai media più visibili.“[1]
La bufala della statua è solo un esempio della lunga serie di menzogne e di operazioni psicologiche che riguardano le diverse guerre in Iraq. All’inizio dell’operazione Desert Storm, nel 1990, la società di pubbliche relazioni Hill and Knowlton spese milioni di dollari per conto del governo, fabbricando notizie che avrebbero venduto la guerra al pubblico statunitense. Uno degli scherzi più commoventi generati da questa spinta alla guerra, fu la testimonianza di una 15enne kuwaitiana, conosciuta solo con il suo nome di battesimo, Nayirah. In una testimonianza videoregistrata, poi diffusa sui media, disse “mi sono offerta volontaria all’ospedale al-Addan, Mentre ero lì, ho visto i soldati iracheni arrivare armati e recarsi nella stanza dove… dei bambini erano nelle incubatrici. Presero i neonati dalle incubatrici, si presero le incubatrici e lasciarono i bambini sul pavimento a morire dal freddo.”

Orribile eh? Beh, per fortuna non è mai successo, anche questa fu una notizia fabbricata volta a disumanizzare il popolo iracheno. Il tutto venne svelato quando i giornalisti scoprirono che la testimone Nayirah era in realtà la figlia dell’ambasciatore (kuwaitiano) negli USA, blandita dagli specialisti delle operazioni psicologiche militari. Se il governo e i media cooperano nell’ingannare il pubblico statunitense durante i periodi di guerra, allora non ci dovrebbe essere alcun dubbio, nella vostra mente, che le stesse tecniche siano utilizzate durante i periodi di pace, e soprattutto nelle elezioni.
La seguente clip è un’altra classica notizia inscenata e trasmessa dalla CNN:

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[1] Un rapporto dell’esercito conferma che la scena della statua di Saddam abbattuta era una Psy-op. The New Standard

JG Vibes è un giornalista investigativo, autore di Intellihub.com ed editore. È anche l’autore dell’e-book “Alchimia del Rinascimento moderno”, artista e proprietario di un’etichetta discografica.

 

 

LA TERZA GUERRA MONDIALE è inevitabile, vediamo perchè

 

 

Armi chimiche in Siria, Mosca:
“Le prove Usa non convincono”

Il ministro degli Esteri Lavrov: «No a ultimatum, noi e Pechino preferiamo la via diplomatica». Dubbi anche dalla Lega Araba. Mauro: bene la pausa di riflessione

Fonte web

Il ministro degli Esteri Lavrov:Oggi la Russia ha ribadito di non essere affatto convinta delle prove presentate dagli Stati Uniti e da suoi alleati sul presunto attacco chimico alle porte di Damasco, che l’Occidente sostiene sia stato perpetrato dal regime di Bashar al Assad. E, nonostante la ferma condanna, anche la Lega Araba non è certa dell’uso di armi chimiche: «La nostra posizione non significa che siamo completamente certi che il regime di Assad abbia commesso questo crimine, ma la responsabilità ricade sul governo in carica, che deve proteggere il popolo siriano».

«Ciò che ci è stato mostrato prima e più recentemente dai nostri partner americani, così come dai britannici e dai francesi, non ci convince assolutamente», ha detto invece il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un intervento nel prestigioso Istituto di relazioni internazionali (Mgimo) di Mosca, aggiungendo che persistono «molti dubbi» sulle immagini dell’attacco postate su internet: «Ci sono state mostrate immagini dove non c’è nulla di concreto: né carte geografiche, né nomi (...)».

Il ministro ha accusato l’Occidente di nascondere i commenti di «molti esperti» che hanno espresso «seri dubbi» sulla veridicità della riprese video dell’attacco pubblicate in rete. «Se dichiariamo che queste sono immagini dell’uso di armi chimiche e degli effetti sulle vittime, allora c’è una gran quantità di incongruenze e assurdità» ha detto Lavrov. La disputa tra occidente e Russia sulla Siria getta la sua ombra sul G20 che verrà ospitato dal presidente Vladimir Putin a San Pietroburgo giovedì e venerdì prossimi. (....)

 

 

LA FUTURA GUERRA-NESSUNO SI SALVERA'

 

 

Icke: Non c’è speranza per il medio Oriente, né per l’umanità

 IN genere, se non c’è un risveglio di massa della coscienza.

 

David Icke spiega chi realmente manipola

dietro le quinte in Medio Oriente

Fonte web

(…) Parlo dell’Egitto ora perché è il tema del momento ma, come detto, potrei andare ovunque nel mondo e trovare la stessa mentalità e percezioni della realtà.

Ciò che ha fatto scoppiare la orrenda violenza in Egitto è stato generato dagli scontri tra l’esercito egiziano (portato e pagato dagli USA) ed i seguaci della Muslim Brotherhood – Fratellanza Musulmana (una creazione degli USA e della Gran Bretagna) che hanno fatto seguito al colpo di stato che ha rimosso il candidato della Fratellanza, ufficialmente eletto, il Presidente, ora ex presidente, Mohamed (ovviamente) Morsi.

Il governo degli Stati Uniti (la cabala parassita, in altre parole) dona 1.3 miliardi di dollari all’anno all’esercito egiziano, che ha tenuto al potere per trent’anni il tiranno Hosni Mubarak, fino al piano USA/UK/Israele (la cabala) di gettare la miccia sul Medio Oriente attraverso il dividi e domina (pardon… “la Primavera Araba”), incluso la sua rimozione con la “rivoluzione dei popoli”.

I militari (gli stessi militari controllati dagli USA che tennero Mubarak al potere) hanno quindi preso le redini dello stato in sospeso delle “elezioni democratiche”, che hanno visto Mohamed Morsi, della Fratellanza Musulmana, diventare Presidente nel giugno del 2012. Tredici mesi dopo, nel luglio di questo anno, i militari (gli stessi militari controllati dagli USA che tennero Mubarak al potere) hanno rimosso Morsi in un colpo di stato e ancora una volta si sono fatti carico del Paese.

Un po’ di storia che non sentirete mai da alcun mainstream media …

L’allora Presidente Mubarak fu costretto a dare le dimissioni dopo settimane di proteste di massa nella Piazza Tahrir del Cairo, nel 2011, promosse dai media corporativi globali come una parte essenziale della “rivoluzione dei popoli” del Medio Oriente. Tuttavia come ho dettagliato nel mio Ricordati chi sei, la ‘rivoluzione’ in Egitto fu orchestrate dalla ambasciata USA al Cairo e dalla rete di fiduciarie e organizzazioni collegate al frontman (prestanome- figura preminente) dei Rotschild e di Israele, nonché finanziere e miliardario, George Soros.

Una di queste organizzazioni è la International Crisis Group (Gruppo di Crisi Internazionale) fondato da una lista di fronti della cabala mondiale, che includono la Carnegie Foundation, la Ford FoundationBill & Melinda Gates Foundation e l’Open Society Institute di Soros, che si specializza in false rivoluzioni di popoli.

L’egiziano Mohamed El Baradei, stanziato in Austria, ex capo della Atomic Energy Agency, amministrata dall’ONU, era nel Consiglio dei Fiduciari dell’International Crisis Group, prima di pigliare l’aereo verso il Cairo, immediatamente dopo lo scoppio delle proteste di massa contro Mubarak. Costui si offrì come potenziale nuovo leader del Paese.

El Baradei proseguì con il fondare il Constitution Party (Partito della Costituzione) dopo la caduta di Mubarak e fu strumentale nel colpo di stato contro il Presidente Morsi, nel mese scorso. È stato quindi nominato Vice Presidente dell’Egitto, in luglio, dopo il colpo militare ma poi ha dato le dimissioni e fatto ritorno a Vienna. Dubito che abbiamo sentito parlare di lui per l’ultima volta.

Il Presidente Morsi giunse al potere dopo il periodo di aperto governo militare, a seguito della dipartita di Mubarak, ma dopo alcuni mesi divenne l’obbiettivo di proteste di massa dopo aver pubblicato una dichiarazione costituzionale che gli conferiva poteri illimitati; la ragione di questo era il supposto bisogno di proteggere dalla dissoluzione dei giudizi, che erano stati nominati nell’era Mubarak, l’assemblea eletta.

Le proteste crebbero fino al punto in cui i militari usarono le sommosse per giustificare il loro colpo di stato, nel mese scorso, che rimosse Morsi. Tutto ciò portò alla violenza che ha visto centinaia morire in scontri tra i militari, coloro che li sostenevano, i sostenitori della Fratellanza Musulmana di Morsi e coloro che protestavano per la rimozione forzata di un presidente eletto.

Questo è dove siamo ora, con Morsi detenuto dai militari in una località segreta, mentre ironia delle ironie, Hosni Mubarak è stato scarcerato dalle carceri dove si trovava dalla sua sconfitta quale presidente e pare verrà posto agli arresti domiciliari dalla attuale amministrazione controllata dai militari …la stessa che lo ha tenuto al potere per 30 anni.

Spero mi seguiate in tutto questo perché certo non è facile nel mezzo di questi “scherzi segreti” della politica del Medio Oriente, dettata dalle ombre USA, Gran Bretagna e Israele, dove i “bravi ragazzi” di un giorno possono diventare i “cattivi ragazzi” il giorno dopo, a seconda del risultato che stanno cercando.

Gli USA e la Gran Bretagna, per esempio, hanno lanciato una Guerra al terrore e la invasione dell’Afghanistan con la scusa di estirpare gli estremisti islamici a cui diedero il nome collettivo di ‘Al-Qaeda’. Tuttavia essi armarono, sponsorizzarono e sostennero gli stessi psicopatici di ‘Al-Qaeda’ perché rimuovessero Gaddafi in Libia e continuano a fare lo stesso, adesso che hanno preso di mira Assad in Siria.

‘Al-Qaeda’ è infatti la creazione della CIA e il nome significa ‘La Base’ o ‘Il Database’ poiché è stato creato dal database della CIA, quello dei cosiddetti combattenti Mujahedeen, che furono usati come individui sacrificabili nella guerra su procura dell’America contro la Unione Sovietica, in Afghanistan negli anni ‘80.

Questo conflitto fu covato da Zbigniew Brzezinski che era Consulente dellaNational Security (sicurezza nazionale) durante l’amministrazione di Jimmy Carter. Brzezinski è stato un altro fedele sostenitore dell’International Crisis Group, collegato a Soros. Lo chiamano un ‘gruppo di crisi’, perché è specializzato a crearne.

Allo stesso modo, la cabala parassita controlla la Fratellanza Musulmana che è stata descritta come una organizzazione che cerca di stabilire governi in Medio Oriente, che siano fondati sulla imposizione estrema di una presunta legge islamica.

In realtà, il cerchio interno della Fratellanza serve gli interessi di coloro che stanno sfruttando l’Islam per prendere controllo del Medio e Vicino Oriente con la visione di distruggere la religione, una volta che avranno assorbito quei paesi, nello stato globale fascista che stanno pianificando.

La Gran Bretagna e l’America hanno fondato la Fratellanza Musulmana dopo il crollo dell’Impero Ottomano nel 1924 e continuano a controllarla, in unione ora con Israele.

Robert Dreyfuss, autore di Devil’s Game: How the United States Helped Unleash Fundamentalist Islam (Metropolitan Books, 2005) [Il Gioco del Diavolo: come gli Usa hanno contribuito a far vita al Fondamentalismo Islamico], ha scritto: ‘… dall’inizio del 1967 fino a tutti gli anni ‘80, Israele ha aiutato la Fratellanza Musulmana a stabilirsi nei territori occupati. Ha assistito Ahmed Yassin, il leader della Fratellanza, nel creare Hamas, scommettendo che il suo carattere islamico avrebbe indebolito il PLO’. ( Palestine Liberation Organization, Organizzazione per la Liberazione della Palestina)

La PLO (Palestine Liberation Organization) è stata la rappresentanza più significativa degli interessi palestinesi ed è stata ora sostituita da Hamas. Dreyfuss ha anche detto: ‘… durante gli anni ‘80, la Fratellanza Musulmana di Gaza e della West Bank non sostenne la resistenza verso la occupazione israeliana. La più parte della sua energia andò a combattere la PLO, specialmente le sue fazioni di sinistra più estrema, nei campus universitari’.

David Shipler, un reporter del The New York Times, dice che il governatore militare di Gaza ha detto che Israele ha finanziato i fondamentalisti islamici perché si opponessero alla PLO. Shipler ha detto: ‘Parlando politicamente, i fondamentalisti islamici a volte erano considerati utili a Israele, perché avevano conflitti con i sostenitori secolari della PLO. La violenza tra i due gruppi è scoppiata di tanto in tanto nei campus universitari della West Bank. Il governatore militare israeliano della Striscia di Gaza, Brigadiere Generale Yitzhak Segev, una volta mi disse come avesse finanziato il movimento islamico come contrappeso alla PLO e ai Comunisti. “Il Governo di Israele mi diede un budget e il governo militare lo diede alle moschee”, disse’.

Hamas, il ‘movimento islamico di resistenza’ che affermava di opporsi ad Israele e che ora guida il governo palestinese nella Striscia di Gaza controllata da Israele, fu fondato da Israele nel 1987. La PLO, capeggiata da Yasser Arafat, disse che Hamas operava con il diretto supporto di ‘regimi arabi reazionari’ (vedi Arabia Saudita) insieme ad Israele. Arafat disse ad un quotidiano italiano: ‘Hamas è una creazione di Israele, che al tempo del Primo Ministro Shamir, diede loro dei denari e più di 700 istituzioni, tra cui scuole, università e moschee’.

Arafat disse che un altro Primo Ministro di Israele,Yitzhak Rabin, gli aveva detto, in presenza del Presidente egiziano Mubarak, che Israele aveva sostenuto Hamas. Ogni volta che c’è una chance di ‘accordo di pace’ che impegnerebbe Israele ad un risultato che non vuole, Hamas o la Fratellanza Musulmana porta avanti un attacco terroristico (o lo fa il Mossad israeliano) e questo viene usato come scusa per finire i ‘negoziati’.

Val la pena notare che gli ultimi “dialoghi di pace” in corso tra Israele e i gruppi palestinesi (che non includono Hamas) sono pianificati, come sempre, per non arrivare da nessuna parte se non quella di comprare ancora tempo per Israele per completare la distruzione del popolo palestinese occupato, cosa che iniziò ben prima della costituzione dello Stato di Israele nel 1948.

In molti possono trovare confusa la politica del Medio e Vicino Oriente, ma dietro la complessità, c’è un semplice e ricorrente tema con due obbiettivi principali: gestire la opposizione creando e controllando i gruppi ufficiali che si oppongono a ciò che la cabala vuole fare e dividere e dominare la popolazione presa di mira cosi che questa sia concentrata a farsi la guerra reciproca, lasciando alla cabala libero regno per impadronirsi della loro terra.

Ecco perché gli USA, UK e Israele (collettivamente i ‘Rothschild’) sono dietro la Fratellanza Musulmana; ecco perché Israele creò Hamas come opposizione controllata e perché il governo USA da all’esercito egiziano 1.3 miliardi di dollari all’anno – che sono secondi solo ai 3 miliardi di sterline che da ai vicini dell’Egitto, ovvero a Israele.

Miliardi su miliardi di denaro dei contribuenti USA e il debito viene versato su questa piccola parte del mondo, incentrata su Il Cairo e Tel Aviv/Gerusalemme perché questo conviene alla agenda della Cabala Parassita. Questo include la creazione di fazioni e micce per far scoppiare la guerra tra loro: un chiaro schema che può essere visto in Libia, Siria e ora Egitto.

C’è anche un altro schema, che coinvolge un uomo veramente malvagio, Robert Stephen Ford. Egli fu in realtà il numero due alla ambasciata USA di Baghdad ed era noto come il Ministro Consigliere per gli Affari Politici, quando l’assassino di omicidi di massa, nonchè sionista Rothschild, John Negroponte divenne ambasciatore in Iraq nel 2004.

Si, fu nominato un Ebreo, in effetti, a guidare un territorio arabo occupato, ma son certo che si è comportato con perfetta integrità e correttezza e non ha per nulla perseguito una politica di beneficio a favore di Israele, che include l’Iraq nella sua richiesta per un ‘Grande Israele’.

Negroponte fu l’ambasciatore USA nella dittatura militare in Honduras tra il 1981 e 1985, quando esecuzioni di oppositori politici, stupri, rapimenti e torture facevano parte del quotidiano. Di questo Negroponte era a totale conoscenza e tutto veniva perseguito su ordini di leader militari, addestrati nell’arte del male nell’infausta School of the Americas a Fort Benning, Georgia.

L’aiuto militare USA all’Honduras durante il mandato di Negroponte è schizzato da 5 milioni di dollari a quasi 100 milioni. Ammazzare, stuprare, torturare la popolazione su vasta scala non è un affare che costi poco, ovviamente.

Negroponte fu il capo di Robert S. Ford in Iraq. Ford fu poi nominato ambasciatore in Siria nel gennaio del 2011 – meno di due mesi prima che vi scoppiasse la Guerra civile, allo scopo di usurpare il ruolo del Presidente Assad e mentre infuriava la falsa “rivoluzione del popolo” in Egitto, per rimuovere Mubarak, che veniva orchestrata dalla ambasciata americana al Cairo.

L’ex funzionario della CIA, Michael Scheuer, ha detto che Ford viaggiò per la Siria incitando i gruppi perché deponessero il governo. Ovvio che lo fece. È il suo lavoro. Dove è Ford ora? Sta aspettando di essere nominato come prossimo ambasciatore… in Egitto.

La “nomination” è giunta dal segretario di Stato USA, il sionista Rothschild John Kerry, l’uomo che sponsorizza i dialoghi tra Israele e i gruppi palestinesi, che sono programmati per andare come sono andati tutti gli altri: ciò che Israele vuole o non vuole, quello ottiene.

Gli intrighi e i raggiri sono cosi evidenti a tutti, anche a coloro che sono marginalmente consapevoli e molti in medio Oriente sono consapevoli dei giochi. È solo che sono sommersi da coloro che guardano agli eventi attraverso la parte finale sbagliata di un telescopio ..e tutto si riduce ad essere auto identità.

Coloro che si “auto-identificano” con coscienza non vedono ‘lati’, ma solo situazioni. Da questa prospettiva, possono vedere come tutti i lati siano soggetti alla stessa manipolazione e quindi non cadono in trappola. Quando ci si “auto identifica” con l’espressione del “povero me, del “povero mente-corpo-me”, ci si auto-identifica con un frammento ed una parte e non il tutto che invece siamo.

Una volta che questa trappola è messa in moto, i frammenti e le parti possono essere giocate contro altre parti e frammenti per dividere e conquistare. Se vi auto-identificate con l’essere una lettera della legge musulmana, sosterrete ovviamente la Fratellanza Musulmana, che ha coltivato l’immagine dell’essere l’istigatore politico della lettera della legge dell’Islam.

Se vi auto-identificate con una forma più secolare dell’Islam o vi opponete all’Islam perché siete Cristiani o altro, darete il vostro supporto ai militari egiziani controllati da Usa/UK/Israele, che lanciano un colpo di stato per destituire il Presidente Morsi perché rappresenta la Fratellanza Musulmana degli USA/UK/Israele.

Non c’è speranza per il medio Oriente, né per l’umanità in genere, se non c’è un risveglio di massa dal corpo-mente alla coscienza.

Non importa quanta ricerca viene fatta per rendere pubbliche le macchinazioni globali.. cosi è stato e sarà. Una auto-identità frammentata deve manifestarsi come una società frammentata e viceversa.

Non dobbiamo combattere per la libertà, dobbiamo solo ricordare che siamo la libertà. Quando abbastanza persone lo faranno… il gioco sarà finito. Ma non prima di quel momento..

PS ultime note sulla Siria:

le ultime affermazioni sul fatto che il regime di Assad in Siria abbia usato delle armi chimiche sui siriani, è solo un altro disperato tentativo, da parte delle forze dell’inganno per giustificare un intervento armato nella guerra civile siriana, manipolata dalla Cabala, istigata da mercenari non siriani, molti dei quali fecero lo stesso in Libia.

Alla guida del clamore che usa la scusa di un falso attacco chimico, un false-flag, al fine di aumentare il supporto occidentale a questi “ribelli”, c’è il Segretario degli Affari Esteri Britannici, William Hague, un uomo che non osa respirare senza chiedere permesso ai suoi padroni Rothschild.

(By David Icke, dalla sua newsletter del 25 agosto 2013, inviata solo agli abbonati / Traduzione a cura di: Cristina Bassi per thelivingspirits.net)

 

 

ASPETTIAMOCI UNA GUERRA TRA STATI UNITI E CINA !!!!!!

 

 

Arriva la “resa dei conti” per la monarchia saudita?

Fonte web

La notizia che Putin abbia deciso di “regolare i conti” con la monarchia saudita, il vero stato “canaglia” del Medio Oriente,  il più deciso nel  finanziare  e supportare  i miliziani ribelli salafiti  in Siria, tagliatori di teste e cannibali,  approfittando di  un eventuale attacco USA contro la Siria, risulta sempre più verosimile e confermata da varie fonti.

La notizia era stata da noi anticipata grazie ad una fonte di informazioni iraniana che si è dimostrata molto attendibile.

In pratica nel momento dell’attacco missilistico USA in Siria, la Russia non rivolgerà le proprie armi contro le navi USA ma bensì  contro le basi e le istallazioni militari saudite visto che, nel recente incontro  fra Putin ed  il principe saudita, questi ha ammesso di avere il controllo dei gruppi terroristi ceceni e ha ventilato la possibilità di scatenarli contro la Russia in occasione delle prossime Olimpiadi invernali da disputarsi in Russia.

Ci si può credere o non credere ma la questione del terrorismo ceceno è una vecchia spina per la Russia. Ancora fresco il ricordo della presa degli ostaggi  in un teatro di Mosca e la strage di bambini russi nella scuola di  Beslam, un ricordo molto brutto per la Russia che non perdona quando ha a che fare con questi terroristi  islamici  o con chi li sostiene.

Putin si prepara a “rilanciare” il gioco a seguito della prima mossa americana, quella dell’attacco missilistico che, secondo il “premio Nobel per la pace”, mr. Obama, sarebbe “limitato e ridotto” nel tempo .  Forse Obama crede davvero a quello che dice o forse è consapevole che l’attacco USA scatenerebbe una serie di reazioni  fra le quali quelle su Israele (scontate) da parte della stessa Siria che deve “regolare i conti “con gli israeliani per i tre raid dei caccia israeliani subiti sul proprio territorio senza alcuna provocazione. Per non parlare di come reagirà l’Iran che è ben consapevole di essere il prossimo obiettivo delle “attenzioni” degli USA e di Israele e che potrebbe avere convenienza ad anticipare le sue mosse.

Probabile che Obama abbia calcolato un possibile coinvolgimento dell’Iran ma che non si aspetti una reazione russa e questa volta il gioco lo rilancerebbe Putin colpendo l’Arabia Saudita e mettendo nell’angolo gli strateghi americani che avrebbero l’angoscioso dilemma: rispondere all’attacco russo o limitarsi a “condannare” questo in sede ONU, evitando un conflitto mondiale?

D’altra parte se gli USA si sentono legittimati ad intervenire anche per la propria “sicurezza nazionale” (??) come affermato da Obama  per la  Siria, se ritengono di giustificare ogni attacco di Israele oltre i propri confini (“Israele ha diritto a difendersi” ha proclamato Obama dopo l’ultimo raid aereo israeliano in Siria), non si vede perché lo stesso diritto ad una difesa preventiva non lo possa rivendicare la Russia quando subisce una minaccia da parte di uno stato come l’Arabia Saudita che risulta dichiaratamente sponsor dei terroristi ceceni e dei miliziani salafiti in Siria.

L’Arabia Saudita, alleato di ferro degli USA, non fa parte però  della NATO e non ci sarebbe  quindi un obbligo di reazione diretta da parte degli USA e della NATO, questa quindi sarebbe una geniale mossa di Putin che non potrebbe trovare riprovazione in sede internazionale da una Russia che presentasse le prove del sostegno ai terroristi da parte degli sceicchi sauditi.

Una punizione esemplare per gli sceicchi che, come risulta da informazioni confermate,  sono loro stessi che hanno fornito le armi chimiche ai ribelli siriani per creare il “casus belli” dell’attacco chimico avvenuto nei pressi di Damasco. I sauditi che hanno inviato i propri agenti dei servizi a dirigere a coordinare le azioni dei gruppi dei miliziani terroristi che operano in Siria. Alcuni di questi agenti, fra l’altro, sono stati catturati ed uccisi dall’esercito Siriano che ne ha esibito i documenti in rete senza che i media occidentali ne riportassero la notizia.

http://sp.rian.ru/international/20120807/154604278.html

http://cespe.espe.edu.ec/en/tag/perdida-de-la-soberania-de-siria/

L’ipotesi può anche essere quella che Obama abbia avuto riservatamente questa informazione sulle intenzioni della Russia e, per tale motivo, abbia preso tempo consultando il Congresso per evitare di assumersi da solo tutte le responsabilità.

In ogni caso il conflitto non sarà limitato e di breve durata come si illude “l’abbronzato” premio Nobel  ma avrà molte terribili conseguenze e forti ripercussioni in tutta le regione e non è detto che gli USA ed  Israele  ne usciranno  troppo bene.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Intervista a Bashar al-Assad a “Izvestia”

di Bashar al-Assad Presidente della Siria