ANCORA SULLA SIRIA:

CHE DIO SALVI LA SIRIA E IL SUO POPOLO!

IN ATTESA DI VEDERE SE LA PROPOSTA RUSSA AVRÀ LA MEGLIO

ALLE NAZIONI UNITE NON CI RESTA CHE PREGARE.

 

INTANTO LA STRAGE DI CRISTIANI IN SIRIA, DA PARTE DEI TERRORISTI

ISLAMICI, AUMENTA NEL SILENZIO DELLE NAZIONI UNITE.

 

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Siria, lettera degli abitanti di Maloula: «I terroristi

esigono che ci convertiamo all’islam»

Fonte web

Gli abitanti di Maloula, villaggio a prevalenza cristiano conquistato ieri dalle forze ribelli, scrivono al Congresso Usa: «Quello che attende i cristiani delle nostre città nelle mani di terroristi come al-Nusra è terrificante»

Signore e signori,

permetteteci di farvi sapere quanto avvenuto oggi nella nostra città di Maloula, prima di ricordarvi dell’importanza di questa città. Alle quattro del mattino, ora di Damasco, i gruppi armati del cosiddetto “Esercito siriano libero”, i terroristi di Jabhat al-Nusra e gli assassini dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno attaccato la nostra città, pacificamente situata nella provincia di Qalamoun. Poi hanno saccheggiato monasteri, chiese, trafugando le loro icone storiche, prima di esigere da tutti gli abitanti di convertirsi all’islam.

Sì, ecco cosa è successo all’alba di questo giorno nella nostra piccola città di Maloula. I gruppi armati si sono diffusi dappertutto, esponendo tutta la loro artiglieria in piazza dopo aver bloccato tutti gli accessi ai luoghi santi.

Questi atti criminali, questi saccheggi sistematici delle città cristiane, questo terrorismo che colpisce gli abitanti fa parte di un piano globale che ha lo scopo di cacciare i cristiani dalle loro terre d’origine. Ecco cosa stiamo vivendo ora che lo Stato è ancora forte. Cosa succederà quando non sarà più così, una volta che l’esercito degli Stati Uniti ci avrà bombardato?

Quello che attende i cristiani delle nostre città e villaggi, nelle mani di organizzazioni terroriste come Jabhat al-Nusra, è semplicemente terrificante. Possiamo forse sperare che tutte le terribili aggressioni subite dai monasteri e dalle chiese dalla cristianità – come a Ghassanieh, a San Simeone, a Homs – finiranno per risvegliare la coscienza del mondo perché riconosca il crimine terrorista commesso ai danni della Siria?

siria-maloulaNoi non elencheremo neanche i massacri perpetrati in tutte le città e i villaggi dove abitano quelle che voi chiamate “minoranze”, perché li conoscete già nei dettagli!

Signore e signori, permettete che vi ricordiamo la storia di Maloula, che risale a migliaia di anni fa: all’epoca armena, quando dipendeva dal regno di Homs, all’epoca romana, quando si chiamava Celeokoboles, all’epoca bizantina, quando a partire dal IV secolo è diventata il centro di un episcopato di prima importanza durato fino al XVII secolo.

Permetteteci di parlarvi del Monastero di San Sergio, costruito nel VI secolo d.C. secondo la semplice architettura dell’epoca dei primi martiri. San Sergio era uno dei cavalieri di origine siriana giustiziato sotto il regno di re Maximanus nell’anno 297 d.C. Questo è una monastero che è rimasto intatto fino ad oggi!

siria-ribelli-maloulaPermetteteci di parlarvi del Monastero di Santa Tecla, dove sono conservati i resti della santa, figlia di un principe seleucide e cresciuta da san Paolo. Un luogo ben visibile da tutta la piccola città e dove l’acqua sarà per sempre “acqua benedetta”. Un luogo sorto davanti alla caverna dove lei si è rifugiata dopo essere sfuggita alla persecuzione dei romani. Un luogo che da allora è rimasto un simbolo della spiritualità e una testimonianza della vita dei santi. Qui i religiosi si prendono anche cura di tutti i pellegrini che vengono da ogni parte del mondo. Da lì si possono contemplare i rifugi rudimentali dove i primi cristiani hanno digiunato, meditato e pregato. Questo a riprova che Maloula è una città monastica dove si prega Dio il giorno come la notte.

Tutto questo è Maloula. Un luogo celebre meta di pellegrinaggi, dove una spaccatura nella montagna si riempie e si svuota dell’acqua in funzione delle stagioni, e dove i pellegrini sono venuti a cercare la benedizione, la guarigione e la purezza fin dalla notte dei tempi.

Gli abitanti di Maloula

 

 

Verso una guerra mondiale?

 

 

Murdoch, Rothschild e Cheney

prenotano il petrolio siriano

Fonte web

Murdoch e Dick CheneyMurdoch, Rotschild e l’intramontabile Dick Cheney: sono soci in affari per il petrolio al confine con la Siria, ma i media non ne parlano. Quali media? Milioni di americani prendono per buone le notizie della “Fox News”, del Wall Street Journal o si informano attraverso altri media mainstream di proprietà del magnate australiano. «Generalmente, questi organi d’informazione sono a favore di un’azione militare contro la Siria, ma non informano i loro spettatori e lettori che il signor Murdoch ha investito interessi nella guerra con la Siria», accusa Christopher Bollyn. Che rivela: «Murdoch è comproprietario di una compagnia israelo-americana alla quale è stato concesso il diritto di cercare petrolio nelle alture del Golan – il territorio siriano occupato da Israele». E’ perlomeno «amorale», conclude Bollyn, «che la “Fox News” non riveli queste informazioni al suo pubblico», che a quel punto sarebbe costretto a dubitare dell’attendibilità delle informazioni che riceve, dal momento che Murdoch otterrebbe enormi vantaggi personali dalla caduta del regime di Damasco.

Israele, aggiunge Bollyn in un post su “The Rebel” tradotto e ripreso da “Come Don Chisciotte”, ha accordato idiritti per la ricerca di petrolio all’interno della Siria, nel Golan appunto, alla Genie Energy. L’editore Rupert Murdoch e un finanziere dal cognome che parla da solo, lord Jacob Rothschild, sono i principali azionisti della Genie Energy. La compagnia, continua Bollyn attingendo informazioni direttamente dal sito ufficiale dell’azienda, si interessa anche di gas da argille negli Stati Uniti e di olio di scisto in Israele. E anche l’ex vicepresidente americano Dick Cheney, eminenza grigia della Casa Bianca all’epoca delle guerre di Bush, fa parte del comitato consultivo della compagnia. Secondo il diritto internazionale, dice sempre Bollyn, è illegale che Israele accordi diritti di ricerca del petrolio su territori occupati: lo chiarisce Craig Murray in un intervento apparso già nel febbraio 2013, dal titolo “Israele accorda diritti petroliferi in Siria a Murdoch e Rothschild”.

Jacob Rothschild«Il tentativo di Israele di sfruttare le risorse minerarie del territorio occupato delle alture del Golan è completamente illegale per il diritto internazionale», afferma Murray. «Singapore ha fatto causa al Giappone presso la Corte Internazionale di Giustizia per lo sfruttamento del suo petrolio durante la seconda guerramondiale». Il contenzioso era basato sulla norma internazionale in base a cui una potenza occupante è in diritto di utilizzare pozzi petroliferi già in funzionamento e utilizzati dal paese sovrano che è stato occupato, ma questo non autorizza lo sfruttamento di ulteriori future risorse: «Tra le autorità e i precedenti legali non c’è alcun disaccordo sul fatto che la realizzazione di nuovi pozzi – per non parlare delle fratturazioni idrauliche – da parte di una potenza occupante è illegale».

Il fatto che Jacob Rothschild e Rupert Murdoch abbiano investito nei tentativi di ricerca di petrolio nei territori siriani occupati, conclude Bollyn, suggerisce che siano a favore del rovesciamento del governo Assad di Damasco, «in modo da indebolire la Siria e dividere la nazione più o meno alla stessa maniera della Jugoslavia negli anni ’90». Non stupisce, peraltro, che nell’operazione-Golan compaia il nome di una vecchia volpe come Cheney, vero e proprio veterano della tattica “distruggi e ricostruisci”, viste anche le polemiche seguite ai maxi-appalti per la ricostruzione post-bellica dell’Iraq affidati alla multinazionale texana Halliburton, da cui Cheney proveniva.

 

 

La Siria e la terza guerra mondiale

 

 

Cresce il dissenso alla guerra in

Siria? Pronto il false flag!

Fonte web

Nel libro “Ingannati” ho dedicato un capitolo ai cosiddetti “false flag“, gli attentati sotto falsa bandiera che una parte, di solito la più forte, quella intenzionata ad avviare un conflitto, inscena per avere la scusa di attaccare l’altra parte, tipicamente quella più debole. Senza il false flag dell’11 settembre non si sarebbero potute scatenare le due guerre di aggressione a due stati, Irak e Afghanistan, che non ci avevano fatto niente; senza l’invenzione dei ribelli (armati e pagati dai servizi segreti occidentali) e dei presunti (mai avvenuti in realtà) bombardamenti di Gheddaffi sulla folla non si sarebbe potuto creare il consenso al bombardamento della Libia, solo per citare gli ultimi, ma non mancano i numerosi riferimenti anche del passato, quelli che scatenarono la guerra contro Cuba (il Maine), contro il Vietnam (incidente del golfo del Tonchino), per l’ingresso nella seconda guerra mondiale (Pearl Harbur, che avvenne effettivamente, ma di cui – pare – si sapesse in anticipo).

Cosa sta succedendo oggi? Sta succedendo che il fronte per l’attacco alla Siria non appare più così compatto, forse le preghiere e i digiuni cominciano ad avere effetto (grazie!), i parlamenti (per quei pochi governi che ancora ascoltano i parlamenti, come quello inglese: Hollande ha già detto che bombarderà anche senza l’approvazione del parlamento) esrpimono parere contrario, e il “povero” (si fa per dire, come ho scritto ieri) Obama è costretto a fare gli straordinari per convincere i compagni di merende a massacrare un po’ di siriani (le ragioni per fare questo: vedi: “Perchè il NWO odia la Siria”).

Ma, si sa, gli sforzi diplomatici contano poco. Per questo si sono inventati i False Flag: attentati di effetto, di grosso impatto emotivo, da spiattellare in faccia ai pacifisti, agli scettici, per dirgli:Visto? Sei ancora sicuro che dobbiamo starcene con le mani in mano?“.

E per una guerra importante come questa, potenziale miccia di un conflitto mondiale, con la Russia intenzionata a difendere il piccolo alleato, e sicuramente non disponibile a fare una figuraccia con i suoi alleati nel non mantenere le promesse che ha già fatto (=difendere la Siria in caso di attacco USA), serve qualcosa di veramente grosso.

Copio e incollo (e traduco con Google translator) dal sito di Ed Griffin, che riprende rivelazioni fatte ad Alex Jones (infowars). In sostanza: una sorgente anonima dell’apparato militare rivela che delle testate nucleari sono state spostate segretamente, senza nessuna autorizzazione scritta (in modo che non possano essere tracciate) in South Carolina; contemporaneamente un senatore fa dichiarazioni pubbliche dicendo che se gli USA non attaccano la Siria questo darà il via libera all’Iran per fare un attentato negli USA (ma come ragionano questi Yankee??? Mi pare un po’ contorto: se non attacchi i miei amici io ti faccio un attentato? Ma come sono stati educati questi? A pane e duelli western all’OK Corral, non hanno altro in mente?); la motivazione, contorta, sarebbe: siccome siete così deboli che NON attaccate la Siria, noi vi facciamo un attentato in casa vostra. Tiè, così impari a non attaccare i miei amici. Mah!

Ma nel fare questa dichiarazione il senatore commette un paio di errori: dichiara che l’attentato sarebbe nucleare, e sarebbe in Sud Carolina. Amico: o lo stai preparando tu, o mi devi spiegare come fai a sapere questi dettagli.

Copio e incollo:

Alex Jones and Anthony Gucciardi warn that a high-level military source told them that nuclear warheads are secretly being moved from Dyess Air Force base in Texas to South Carolina. [They are being moved without authorization, no signatures required, and no record established. That means they now can be categorized as "missing nukes". Curiously, at exactly the same time, Senator Lindsay Graham warned that, if the US does not attack Syria, Iran might set off nuclear bombs in South Carolina. Think about that. This has the earmarks of becoming the biggest false-flag attack since 9/11. Only 9% of the American people currently are in favor of a US attack on Syria. How many would change their minds if they were led to believe that Iranian and Syrian agents nuked South Carolina? Furthermore, anyone who suggests that the bombs were provided by the US military could be classified as a domestic terrorist or traitor and be indefinitely detained. Even though this information may turn out to be in error, we have decided to share it just in case it is accurate. It is better to err on the side of safety. If this information is accurate, disseminating it widely may actually cause the plan to be aborted. It would not have the desired impact on public opinion if large numbers of Americans were warned in advance. So, at the risk of appearing to be alarmists, we urge you to pass this information to as many people as you can – as quickly as you can. It just might save an untold number of lives and prevent the beginning of World WarIII.] StoryLeak2013 Sep 5 

Traduzione di Googletran:

Alex Jones e Anthony Gucciardi avvertono che una fonte militare di alto livello ha detto loro che le testate nucleari sono segretamente spostati da Dyess Air Force Base in Texas al South Carolina. [Vengono condotti senza autorizzazione, senza firme richieste, e nessun tracciamento. Ciò significa che ora possono essere classificati come “armi nucleari mancanti”. Curiosamente, esattamente nello stesso momento, il senatore Lindsay Graham ha avvertito che, se gli Stati Uniti non attaccano la Siria, l’Iran potrebbe esplodere bombe nucleari in South Carolina. Pensateci. Questo ha le caratteristiche di diventare il più grande attacco false flag dal 9/11. Solo il 9% degli americani attualmente sono a favore di un attacco degli Stati Uniti contro la Siria. Quanti cambierebbero idea se portati a credere che agenti iraniani e siriani attaccherebbero la Carolina del Sud? Inoltre, tutti coloro che suggeriscono che le bombe sono state fornite dai militari degli Stati Uniti potrebbero essere classificati come terroristi o traditori ed essere a tempo indeterminato detenuto. Anche se queste informazioni possono risultare in errore, abbiamo deciso di condividerle perchè poitrebbero essere corrette. E ‘meglio sbagliare sul lato della sicurezza. Se queste informazioni sono corrette, la diffusione è ampiamente può effettivamente causare il piano di essere interrotta. Non avrebbe avuto l’impatto desiderato sulla opinione pubblica se un gran numero di americani sono stati avvertiti in anticipo. Così, con il rischio di apparire per essere allarmisti, vi invitiamo a passare queste informazioni al maggior numero di persone possibile – il più rapidamente possibile. E ‘solo potrebbe salvare un numero incalcolabile di vite umane e impedire l’inizio della prima guerra mondiale

 

 

Siria, finalmente qualche verità sulla Tv Italiana, La Rai

 

 

Piccinin compagno di prigionia di Quirico:

devo dirlo: non è stato Assad a usare il gas

Fonte web

"Non è stato Assad a usare il gas". "E' un dovere morale dirlo. Non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco". Così ancora Pierre Piccinin alla radio RTL-TVi, motivando così le sue convinzioni: "Ne abbiamo la certezza perché abbiamo sorpreso una conversazione dei ribelli. Anche se mi costa dirlo perché dal maggio 2012 sostengo la giusta lotta della democrazia dell'esercito libero siriano".

"Per il momento, per una questione di etica, Domenico ed io siamo determinati a non fare uscire (i dettagli di) questa informazione", ha affermato Piccinin facendo riferimento all'interrogatorio di Quirico in programma oggi e al suo quotidiano. "Quando la Stampa riterrà che è venuto il momento di dare dettagli su questa informazione, lo farò anch'o in Belgio". Piccinin racconta che, quando lo scorso 30 agosto lui e Quirico hanno appreso dell'intenzione degli Usa di agire in seguito all'uso, attribuito al regime, delle armi chimiche "avevamo la testa in fiamme", perché "eravamo prigionieri laggiù, bloccati con questa informazione e per noi era impossibile darla".

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Le immagini esclusive della battaglia di Maloula

Video

 

Evasione di massa di terroristi: una operazione

“mascherata” della CIA e del Mossad?

Il governo USA aveva emesso il giorno 2 Agosto un allerta mondiale per i viaggi di tutti i propri cittadini in vigore fino al 31 di agosto, dovuto ad una minaccia non specificata della rete terrorista di Al Qaeda. Il giorno stesso il Dipartimento di Stato USA ha decretato la chiusura temporanea delle ambasciate in Medio Oriente e nel nord Africa.

 

Dieci attacchi chimici di cui gli Usa non ci vogliono far parlare

Washington non solo non dispone dell’autorità legale per un intervento militare in Siria. Gli manca anche l‘autorità morale. Stiamo parlando di un governo che durante la storia ha fatto uso di armi chimiche, contro persone innocenti, molto più prolifiche e letali di quelle per cui ora viene incolpato Assad, costretto a doversi difendere dalle accuse provenienti dal complesso militare-industriale occidentale dal grilletto facile, deciso a soffocare ulteriori indagini prima di colpire.