BILDERBERG 2010
COSA HANNO DECISO I BURATTINAI DEL
MONDO PER IL PROSSIMO FUTURO?
COLLASSO ECONOMICO E GUERRA ALL'IRAN!
(A cura di Claudio Prandini)
Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero. Sarà piegato l'orgoglio degli uomini, sarà abbassata l'alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno (Is 2, 12;17) |
INTRODUZIONE
Bilderberg 2010: obiettivo povertà mondiale, bloccare il
risveglio civile dei popoli, guerra all'iran e caduta
dell'euro, CON LO scopo D'instaurare il prima
possibile un governo mondiale
Uno scambio di informazioni tra organizzatori della conferenza Bilderberg 2010, sentito da un giornalista londinese del quotidiano «Guardian», rivela che gli elitisti, che attualmente si trovano presso l'hotel Dolce di Sitges, in Spagna, considerano le persone con reddito medio “una minaccia” ai loro ordini del giorno, evidenziando il fatto che i globalisti sono intenti a sviscerare la classe media e abbassare il tenore di vita mediante un aumento della povertà.
I dettagli della conversazione sono stati rivelati da Charlie Skelton negli ultimi blog Bilderberg per il sito web «Guardian». Skelton è stato l'ultimo giornalista a lasciare l'Hotel Dolce di Sitges. Aumentare la consapevolezza, l'attenzione dei media e le proteste contro il Gruppo Bilderberg incute inquietudine agli elitisti. Inoltre ciò che spaventa ancor maggiormente gli affiliati del gruppo Bilderberg è l'incremento e l'accelerazione del risveglio globale al nuovo ordine mondiale.
In una riunione del Consiglio per le Relazioni Esteri a Montreal tenutasi lo scorso mese, il prominente membro del gruppo Bilderberg Zbigniew Brzezinski ha reso attenti i compagni elitari su come i pericoli di un “risveglio politico globale” stiano minacciando di far deragliare la transizione verso un governo mondiale. “Per la prima volta in tutta la storia umana l'opinione pubblica è politicamente risvegliata – ciò è una nuova realtà globale – non è stato così per la maggior parte della storia umana”, ha asserito Brzezinski, aggiungendo che la gente è diventata “consapevolmente risvegliata delle ingiustizie globali, le disuguaglianze, mancanza di rispetto, lo sfruttamento”.
I membri del gruppo Bilderberg odiano ogni attenzione rivolta a loro e sono furiosi che gli sforzi degli attivisti, in combinazione con la crescita di Internet come strumento di media indipendente, sono diventati, negli ultimi anni, metodi invasivi per spiare sul loro intrigante segreto. Essi hanno ora molta paura di essere completamente esposti e di attirare migliaia di attivisti.
Questi elitisti non sopportano il fatto che alcuni gruppi di attivisti hanno ancora i mezzi finanziari per esercitare il loro diritto di protestare. Motivo principale affinché gli elitisti trovino opportuni sistemi per indebolire il tenore di vita delle popolazioni introducendo tasse più elevate, misure di austerità, prelievi fiscali sul CO2 ed altri loschi progetti.
L'élite vede un ceto medio prosperoso, o persino coloro che stanno beneficiando di un reddito più modesto, come “minaccia” contro il loro monopolio di potere. Effettuando la loro promessa “di una rivoluzione postindustriale”, alleata con “un'economia verde” che in realtà paralizzerà le economie una volta prospere, gli elitisti sperano di rendere tutta la popolazione povera al punto che la loro principale preoccupazione non sarà più quella di protestare contro la riunione di 200 elitari presso una località di villeggiatura di lusso ma quella di come arrivare alla fine del mese.
I membri della Commissione Trilaterale, che abitualmente frequentano anche la conferenza annuale del Bilderberg, si sono lasciati sfuggire che una guerra contro l'Iran è stata seriamente discussa e che, sfruttando le ricadute della crisi economica, spingeranno per una regolamentazione finanziaria centralizzata. Un micidiale colpo militare contro l'Iran ed il il crollo futuro dell'Euro sono dunque i loro piani per i prossimi mesi.
Come sottolinea Skelton, l'unica “minaccia” per i membri del gruppo Bilderberg è che la gente venga a sapere cosa abbiano realmente deciso in questi giorni a porte chiuse.
PRECIPITATI NEL CAOS: L’EUROPA E LA
CONFERENZA DEL BILDERBERG
Il gruppo Bilderberg si è riunito dal 4
al 7 giugno a Sitges, una località turistica a 30 km da Barcellona. Come al
solito, le informazioni al riguardo ci vengono fornite da James Tucker e Daniel
Estulin i quali hanno rivelato che in cima all’agenda del meeting di quest’anno
c'è la recessione globale e le proposte per l’elaborazione di collassi economici
che possano giustificare l’istituzione di una governance economica di portata
mondiale.
Con l’intenzione di prolungare la crisi economica per almeno un altro anno, il
gruppo Bilderberg spera di poter trarre vantaggio dalla situazione per poter
formare un “ministero della finanza globale” all’interno dell’ONU. Sebbene la
decisione fosse in realtà stata presa l’anno scorso nel meeting tenuto in
Grecia, Tucker sostiene che il piano è stato affondato dai “nazionalisti
statunitensi ed europei (il gruppo Bilderberg indica genericamente come
“nazionalisti” tutte le forze con orientamenti nazionali che abbracciano l’idea
di sovranità e indipendenza nazionale)
Per un anno intero, fin dall’ultimo incontro, i rappresentanti dell’esecutivo
globale hanno cercato di convincere il pubblico del mondo ad accettare un “nuovo
ordine finanziario”. L’idea è comparsa in dichiarazioni fatte da N.Sarkozy,
G.Brown e dall’appena eletto Presidente del Consiglio europeo H. Van Rompuy, ma
– sullo sfondo di una fase relativamente indolore della crisi – quest’attività è
rimasta limitata a condizionamenti psicologici senza risvolti pratici. Come
Jacques Attali ha, piuttosto ragionevolmente, descritto nel suo After the Crisis
l’Europa non può pretendere di riformare l’architettura della finanza globale
finché non si sarà fornita delle istituzioni necessarie per soddisfare i propri
bisogni.
La crisi del debito greco che sta mettendo a repentaglio il sistema finanziario
europeo fornisce un pretesto per misure drastiche, e sia la crisi che le misure
illustrano chiaramente la strategia che ricorre al caos per riordinare gli
accordi esistenti. Il caos generato in maniera deliberata è rigorosamente
controllato da istituzioni finanziarie, le grandi banche e hedge funds e
funziona come un efficiente meccanismo di governance e di ristrutturazione
sociale.
L’attacco finanziaro alla Grecia si è prontamente trasformato in offensiva
contro l’euro e, come è diventato via via più chiaro, gli sviluppi sono solo
parzialmente correlati ai difetti dell’economia greca. L’intensità della crisi
che ha momentaneamente costituito una minaccia per l’integrità economica e
perfino politica della UE, non può essere spiegata esclusivamente dagli appetiti
di sfacciati giocatori finanziari. Ci dovevano essere cause più serie dietro la
situazione e in un certo qual modo gli obiettivi perseguiti da coloro che
l’hanno creata possono essere capiti dalle dichiarazioni di G. Soros. In altre
parole gli europei sono costretti a scegliere tra il collasso dell’eurozona e la
centralizzazione della governance.
Jacques Attali ha delineato uno specifico piano di centralizzazione. In esso si
suggerisce ai paesi della UE di creare istituzioni proprie per monitorare le
attività degli operatori finanziari. Vi si propone anche l’istituzione di un
ente di credito europeo di nuova formazione che non essendo legato alle banche
centrali e di investimento europee né ai governi, garantirebbe assistenza a
credibili istituzioni finanziarie locali, investirebbe nei loro fondi ed
estendere i prestiti dietro specifiche condizioni. Attali inoltre invoca la
formazione di un ministero di finanza europeo che dovrebbe avere fin da subito
il potere di elargire prestiti a nome della UE e la creazione di un Fondo di
Bilancio Europeo con il mandato di supervisionare i bilanci dei paesi il cui
indebitamento progressivo costituisce l’85% del PIL. In altro modo, avverte
Attali, ci si dovrebbe attendere una crisi più severa.
Sotto pressioni statunitensi, A. Merkel ha finalmente acconsentito a misure
drastiche ( pare che Sarkozy abbia perfino minacciato di far tornare la Francia
alla sua moneta nazionale in caso lei facesse lo stesso) e agli inizi di maggio
i ministri della finanza ed economia della UE hanno firmato un accordo sui
meccanismi di stabilizzazione dei bilanci nella Eurozona, che prevede
l’istituzione di un cuscino di sicurezza di 60 miliardi di euro per riscattare
con urgenza i paesi che lottano con le loro finanze pubbliche e l’allocazione di
400 miliardi di euro in prestiti garantiti. Il FMI ha inoltre promesso altri 250
miliardi in caso di necessità. Questo denaro deve servire come cauzione sul
debito sovrano della Eurozona, una missione che per la prima volta nella sua
storia, la Banca Centrale Europea si avvia a intraprendere. Misure atte a
facilitare le transazioni finanziarie erano state annunciate dalle banche
centrali di diverse parti del globo inclusa la Federal Reserve che sta per
iniettare con urgenza dollari americani nella BCE così come nelle banche
britanniche e svizzere.
Tutto questo può essere considerato come la prima fase verso l’amministrazione
monetaria europea centralizzata. Non è chiaro ancora come i “grandi architetti”
vedono la governance finanziaria globale e quale ruolo intendono assegnare alle
istituzioni finanziarie esistenti come l’FMI. Le opzioni vanno dalla
costituzione di istituzioni completamente nuove alla possibilità di usare l’FMI
come centro di regolamento sovranazionale diretto da un consiglio di 24 grandi,
un G-24.
Il piano imposto all’Europa dai circoli dell’élite finanziaria implica
l’affrontare il problema dell’indebitamento con l’aiuto di nuovi presititi che
potranno solo esacerbare anziché risolvere il problema dei bilanci. Secondo i
dati di Eurostat, il debito sovrano dell’Eurozona crescerà dal 77,7% all’ 83,6%
del PIL. Inoltre, la comunità di esperti ha ampiamente riconosciuto che i dati
del debito per la Grecia, Portogallo e altri paesi della UE sono
inverosimilmente bassi e non riflettono le reali proporzioni del problema.
Gli esperti della Lombard Odier, una banca svizzera, stimano che l’ammontare del
credito inesigibile della Grecia costituisce l’875% del suo PIL, il che
significa che per onorarlo il paese dovrebbe investire – senza alcun utile
immediato – una cifra che supera il proprio PIL di un 8.75. La media
corrispondente nella Eurozona è di 4.34. e negli Stati Uniti di 5.
Senza risolvere i problemi strutturali, le misure lenitive stanno spianando la
strada alle istituzioni sovranazionali invocate da Attali. Il 21 maggio scorso,
i ministri della finanza della UE, in un meeting presieduto dal presidente della
Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet e dal presidente del Consiglio
Europeo H. Von Rompuy, hanno adottato il piano tedesco per un coordinamento del
bilancio molto più ampio che comprende penalità per gli stati che infrangono le
regole di bilancio della UE. Le sanzioni comprendono la sospensione del diritto
di voto per i recidivi, sospensione dei fondi per lo sviluppo strutturale, ecc.
Era stato anche proposto di sottoporre i bilanci nazionali al vaglio della UE
prima del loro dibattimento nelle legislature nazionali. Una relazione sarà
preparata entro il 17 Giugno – data del summit della UE – con la bozza di una
politica comune dell’Eurozona. Un altro - ancor più ambizioso - progetto come il
controllo sui bilanci nazionali dell’Eurozona da parte di un triumvirato
composto dalla Commissione europea, la BCE e l’Euro Group, verrà ugualmente
discusso.
Gli svantaggi dei pacchetti per il salvataggio sono la peggior parte del
problema. Nell’evocare la minaccia di collasso finanziario, i paesi della UE
hanno introdotto una serie di misure di austerità estremamente impopolari come i
congelamenti di salari e pensionamenti per gli impiegati pubblici, tagli nel
welfare, aumento dell’età pensionabile, ecc. La Grecia è stato il primo ma non
l’unico paese a essere colpito.
Il governo tedesco progetta di tagliare le spese di 10 miliardi annui tra il
2011 e 2016. La Francia ha abolito la pensione annuale per le famiglia a basso
reddito. Sotto la pressione dell’FMI, la Spagna sta avviando una riforma
complessiva che include congelamento dell’indice pensionistico, riduzione dei
salari e licenziamenti nel settore pubblico, abolizione dei pagamenti di
sostegno alle famiglie con bambini appena nati, ecc. Gran Bretagna, Italia e
altri stanno percorrendo la stessa strada.
Le conseguenze delle suddette misure sono difficili da calcolare considerato che
l’Europa sta già affrontando un notevole tasso di povertà e problemi di
disoccupazione (quest’ultima ha raggiunto il 10% della popolazione
economicamente attiva e continua a crescere e almeno 80 milioni di persone si
trovano attualmente sotto la soglia di povertà).
Molto probabilmente, il governo ombra mondiale – il gruppo Bilderberg –
somministrerà al pubblico l’oblio attentamente calcolato dei problemi sociali
per permettere alle èlite di scaricare gli asset in crisi, conservare il
controllo della situazione e deviare le proteste dalle vere cause dei problemi.
Dalla prospettiva della Russia, la conclusione è ovvia: l’intensificazione della
sua integrazione nell’Europa “libera” rafforza il controllo finanziario e
informativo sulla Russia esercitato da parte delle èlite globali che cercano di
strapparle il ruolo di giocatore indipendente nel quadro geopolitico.
La rete di potere di cui fa parte il Bilderberg
LA VERA STORIA DEL GRUPPO BILDERBERG
Due recensioni del libro di Daniel Estulin "La vera storia del gruppo Bilderberg" (TrineDay 340 pagine): i risultati di un indagine durata anni sull'intoccabile gruppo elitario di cui la stampa ufficiale dice poco o nulla, nonostante le sue segretissime riunioni vedano assieme tutti gli uomini e donne più ricchi e potenti della terra.
SMASCHERANDO GLI ASPIRANTI PADRONI DELL'UNIVERSO
DI BEV CONOVER
Online Journal
"Sotto gli auspici della corona olandese e della famiglia
Rockefeller, gli uomini più potenti del mondo s’incontrarono per la prima volta
nel 1954 nel lussuoso hotel Bilderberg, nella cittadina olandese di Oosterbeck.
Per un intero fine settimana discussero sul futuro del mondo. Al termine,
decisero di incontrarsi una volta all’anno per scambiarsi idee ed analizzare gli
affari internazionali. Si diedero il nome di Bilderberg Group. Da allora si sono
radunati annualmente in hotel lussuosi qui e là per il mondo, nel tentativo di
decidere il futuro dell’umanità.
Tra gli esclusivi membri di questo club troviamo Bill Clinton, Paul Wolfowitz,
Henry Kissinger, David Rockefeller, Zbigniew Brzezinski, Tony Blair e molti
altri capi di stato, uomini d’affari, politici, banchieri e giornalisti da tutto
il mondo", scrive il giornalista Daniel Estulin nel paragrafo d’apertura
dell’introduzione del suo nuovo, imperdibile, libro “La vera storia del
Gruppo Bilderberg”.
"Tuttavia, in più di 50 anni d’incontri, alla stampa è sempre stata negata la
presenza, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli
intervenuti, né mai è stato svelato l’ordine del giorno", osserva Estulin.
Per 50 anni Estulin è stato una spina nel fianco dei “Bilderbergers”,
inesorabile nel dare la caccia ai loro segreti punti d’incontro, nell’ottenere
informazioni dall’interno che rivelavano cosa succedesse dietro le porte chiuse,
persino fotografando i partecipanti e rivelando tutto pubblicamente. Adesso ha
messo queste informazioni in un libro che ogni persona a cui stanno a cuore
libertà e democrazia dovrebbe leggere.
I Bilderbergers sono così segreti che cercano fino all’ultimo momento di
nascondere il posto del loro incontro. Si partecipa solo su invito, e se il nome
di un invitato è svelato pubblicamente prima, lui o lei rimane a casa.
Forse queste tre citazioni possono spiegare il perché di tanta segretezza. Il
giornale londinese The Times, nel 1977, definì i Bilderbergers “una
congrega dei più ricchi, dei più economicamente e politicamente potenti e
influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per
pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso”. Il fondatore del
Bilderberg Group, il principe Bernardo d’Olanda, disse: “E' difficile rieducare
gente allevata al nazionalismo all’idea di rinunciare a parte della loro
egemonia a favore di un potere sopranazionale”. (Al defunto principe è
subentrata sua figlia, la Regina Beatrice, che partecipa regolarmente agli
incontri del gruppo Bilderberg.) C’è poi l’ex Ministro della Difesa britannico,
Denis Healey, che disse: “Quel che accade nel mondo non avviene per caso. Sono
eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o
commerciali; e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che
maneggiano i soldi”.
Da Eisenhower in poi ogni presidente americano ha fatto parte o del Bilderberg
Group o del gruppo più vecchio, ma parallelo, il Council on Foreign Relations (CFR),
o è stato da essi ratificato.
Come la mette Estulin, in una corsa a due cavalli non c’è gara se ambedue sono
tuoi. E' per questo che non importa quale partito politico sia in carica, perché
in realtà nulla cambia oltre all’involucro. Le marionette che bevono alle
fontane di champagne dei potenti fanno la volontà dei loro padroni. Per cui il
popolo diventa superfluo.
Non soltanto in America però. Il Bilderberg Group e i suoi gruppi paralleli, tra
i quali il CFR, la Trilateral Commission (fondata da David Rockefeller e da
Brzezinski), il Royal Institute of International Affairs (RIIA), con sede a
Chatham House, Londra, e la congrega dei loro membri sono al lavoro in tutto il
mondo occidentale e stanno tentando di mettere le grinfie sul resto. L’Unione
Europea è una loro creatura.
Quando la Bilderberger Margaret Thatcher, l’alta sacerdotessa della
privatizzazione, si tirò indietro quando si trattò di adottare l’euro come
moneta per il Regno Unito, i Bilderbergers la liquidarono da primo ministro,
rimpiazzandola con John Major.
Proprio come il CFR, che nella sua storia ha abbracciato diverse ideologie,
finanziando bolscevichi, comunisti, socialisti, nazisti e fascisti, il
Bilderberg Group ha le mani in pasta ovunque. Perciò nel 1980 decisero che
Francois Mitterrand dovesse essere riesumato e rimesso al potere in Francia.
Dopo aver partecipato all’incontro del 1999, Romano Prodi fu proclamato
presidente dell’Unione Europea nell’autunno dello stesso anno; quando poi
concluse il suo mandato, nel 2005 fu eletto primo ministro in Italia.
Estulin vuole essere ben chiaro che questa gente userebbe qualsiasi mezzo –
lecito o illecito – per raggiungere il suo vero scopo, che è quello di
soggiogare il mondo al Nuovo Ordine Mondiale o Compagnia Unica Mondiale, come
preferiscono chiamarla loro: guerre, colpi di stato, omicidi, controllo delle
banche, dei gruppi finanziari, delle aziende, dei media, del’educazione
(instupidendo tutti eccetto una élite da usare per la gestione), e persino la
religione, per tenere la gente a bada.
Estulin osserva che David Rockefeller scrisse nelle sue Memorie: “Alcuni
credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli
interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come
‘internazionalisti’ e di cospirare con altri nel mondo per costruire una
struttura politica ed economica integrate – un nuovo mondo, se volete. Se questa
è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo”.
Integrati in questo gruppo sono i neoconservatori “coloro che hanno stabilito
che la sicurezza di Israele deve essere anteposta alla sicurezza degli Stati
Uniti ed essere al centro di ogni decisione politica riguardo agli affari esteri
statunitensi”. Richard Perle è un abitudinario degli incontri del gruppo
Bilderberg, mentre Michael Ledeen ha partecipato all’incontro del 2005.
Rupert Murdoch, il magnate mediatico, Conrad Black (ultimamente caduto in
sfavore), Sumner Redstone, direttore generale della Viacom (sussidiaria della
CBS), Katherine Graham del Washington Post (deceduta), gli opinionisti del
Washington Post Jim Hoagland e Charles Krauthammer, il redattore del New York
Times Arthur Sulzberger e gli opinionisti Thomas L. Friedman, William F. Buckley,
jr. e Bill Moyers sono stati tutti tra gli invitati agli incontri del Bilderberg
Group.
"Le idee e la linea politica che vengono fuori dagli incontri annuali del gruppo
Bilderberg sono poi usate per creare le notizie di cui si occuperanno le
maggiori riviste e i gruppi editoriali del mondo. Lo scopo è quello di dare alle
opinioni prevalenti dei Bilderbergers una certa attrattiva per poterle poi
trasformare in politiche attuabili, e di far pressione sui capi di stato
mondiali per sottometterli alle ‘esigenze dei padroni del mondo’. La cosiddetta
‘stampa libera mondiale’ è alla completa mercé del gruppo e dissemina propaganda
da esso concordata", sostiene Estulin.
Questo non è che un assaggio delle informazioni che Estulin è riuscito a
raccogliere nel suo esemplare libro di 340 pagine, corredato da fotografie,
documenti e note.
Se tutto ciò può sembrare inverosimile, basta guardarsi attorno. L’America è
stata spogliata della sua base industriale. I posti di lavoro più ambiti sono
stati o sono in via di essere deviati all’estero, mentre gli americani stanno
lavorando di più e più a lungo nel settore dei servizi, per paghe inferiori e
con pochi o inesistenti vantaggi. Gli americani sono stati instupiditi nelle
scuole pubbliche e private, nelle università e nei collegi. Il loro unico valore
attuale è quello di consumatori di prodotti perlopiù stranieri. Sono tenuti
sotto controllo da religione, sport, idioti “reality” televisivi, video giochi e
qualsiasi altra cosa che serva a spegnere il pensiero.
Democrazia, libertà e sovranità nazionali sono anatemi per gli “aspiranti
padroni del mondo”. Ma il gruppo Bildergerg ed equivalenti, con i loro esperti
in giro per il pianeta si sono attivati per fare a meno di tutte e tre le cose.
Elezioni sono state manipolate. Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna sono
sull’orlo di diventare stati di polizia attraverso l’uso gonfiato della finta
“guerra al terrore”. Tutto quel che rimane da farsi per attuare il loro grande
piano è di rimpiazzare le ultime vestigia di stati sovranazionali con una serie
di unioni regionali, da controllarsi attraverso le Nazioni Unite, rendendo
illegale ogni tipo di nazionalismo.
Ma potrebbero aver esagerato, poiché pare che il grande piano stia
sfilacciandosi. Non tutti gli europei sono disposti ad adbicare alla propria
sovranità nazionale a favore dell’UE. I canadesi, che ne sanno molto di più
degli americani circa il progetto di una Unione del Nord America, sono
diametralmente opposti a tale piano. Una rinata Russia, con l’accortezza degli
emarginati, ha idee proprie. E a dispetto di tutti gli investimenti fatti dagli
occidentali in Cina, Pechino sta rivelandosi un problema perché si rifiuta di
far fluttuare lo yuan per ovviare al pasticciaccio finanziario che gli avidi
banchieri e finanzieri del gruppo Bilderberg hanno compiuto, il che potrebbe
spiegare perché il Gruppo Carlyle ha venduto il 9.9% di se stesso ai cinesi
nella speranza di attrarli dalla sua parte.
Come dice il vecchio adagio, sapere è potere, e Daniel Estulin, con il suo libro
La vera storia del Gruppo Bilderberg sta dispensando ai suoi lettori le
informazioni necessarie per mettere in guardia familiari, amici e colleghi nella
speranza di distruggere il grande piano dei Bilderbergers. Sta a noi mettere
questo libro tra le mani del maggior numero possibile di persone, perché per
promuoverlo Estulin non sarà per nulla aiutato dai media.
Di comune accordo, la gente ha il potere di salvarsi e questo è ciò che più di
tutto fa paura ai Bilderbergers e ai loro accoliti. Ma il potere è inutile se il
popolo si rifiuta di esercitarlo arrendendosi a coloro che vogliono renderli
schiavi.
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CHI GOVERNA IL MONDO E PERCHE’ E’ IMPORTANTE LO SAPPIATE SUBITO
DI CAROLYN BAKER
Speaking Truth to Power
Una recensione di "The True Story
Of The Bilderberg Group" [La vera storia del Gruppo Bilderberg], di Daniel
Estulin.
“E' difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all’idea di rinunciare
a parte della loro egemonia a favore di un potere sopranazionale”.
Fondatore del Bilderberg Group, principe Bernhard.
Farò una domanda retorica: qualcuno può, per piacere, spiegarmi come sia
possibile che liberali progressisti come John Edwards e Hillary Clinton, così
come benfattori umanitari quali i Rockefellers, con molti progetti sociali in
corso, e ogni casa reale in Europa, possano perennemente partecipare alle
riunioni del Bilderberg essendo evidentemente a conoscenza che l'obiettivo
finale di questo deplorevole gruppo di imbroglioni è un Impero Mondiale
Fascista?
Daniel Estulin
Daniel Estulin è un giornalista madrileno e reporter investigativo che ha
intrapreso lo scoraggiante e pericoloso compito di fare ricerche sul Gruppo
Bildeberg, e che illustra quanto ha scoperto nel libro, recentemente pubblicato
da Trine Day, intitolato "The True
Story Of The Bilderberg Group". Intrigante quanto i suoi struggenti racconti
sull'essere stato pedinato e quasi ucciso in un paio di occasioni mentre
lavorava al libro è il modo in cui Estulin connette i punti tra il Gruppo
Bilderberg, gli eventi mondiali, politici famosi e tycoon aziendali e i due
altri segreti mostri dell'elite al potere, il Council on Foreign Relations (CFR)
e la Trilateral Commission (TC). Il suo progetto è durato 15 anni ed è stato
motivato dalla curiosità di Estulin su come sia possibile che i media mainstream
non abbiano mai seguito in profondità gli incontri del Gruppo Bilderberg, le
ricchezze dei cui membri, messe assieme, superano la ricchezza sommata di tutti
i cittadini Usa.
Ciò che il libro di Estulin dice chiaramente è che il gruppo, insieme al CFR e
alla TC, è diventato un governo ombra la cui maggiore priorità è cancellare la
sovranità di tutti gli Stati nazione e soppiantarla con il controllo corporativo
globale delle loro economie sotto la sorveglianza di uno "Stato di polizia
globale elettronico". (xv)
L'autore sottolinea che non tutti i membri del gruppo sono persone "cattive",
egli suggerisce che l'appartenenza sia in qualche modo strutturata in un sistema
di cerchi concentrici in uno schema con un nucleo centrale e vari livelli di
relazione tra il nucleo e cerchi esterni di appartenenza. Praticamente ogni
famoso protagonista della politica e della finanza mondiale è membro di una
delle tre organizzazioni citate sopra, e le loro affiliazioni politiche vanno
dal liberale al conservatore, per esempio: George W. Bush, George Soros, Gerald
Ford, George McGovern, Jimmy Carter. Di questo club privato Estulin afferma:
Questo mondo parallelo rimane invisibile nelle lotte quotidiane di gran parte dell'umanità, ma, credetemi, e lì: una scacchiera di doppiezza e bugie, parole con un doppio significato e allusioni, minacce e corruzione. È un mondo surreale di agenti doppi e tripli, di lealtà mutevoli, di assassini professionisti psicotici, agenti da operazioni segrete sottoposti al lavaggio del cervello, soldati di ventura e mercenari, le cui primarie fonti di guadagno sono le più sporche e deplorevoli missioni sovversive guidate dai governi--missioni del genere di quelle che non possono mai essere mostrate.(15)
Questo mondo, secondo Estulin, è così perverso e malvagio che " ha lasciato un
marchio indelebile nella mia anima". (16) Come potrebbe essere altrimenti? Dal
momento che il Gruppo Bilderberg e gli altri due membri del suo terzetto, il CFR
e la TC hanno cominciato a saccheggiare l'intero pianeta. I loro membri
gestiscono le banche centrali del mondo e hanno la possibilità di controllare i
tassi di interesse, le forniture di moneta, i tassi di sconto, il prezzo
dell'oro e quali paesi ricevano o no i loro prestiti. La partecipazione è solo
su invito, molti dei membri iniziali sono stati scelti uno ad uno, non tra
gruppi di estrema destra ma tra nient'altro che i
socialisti Fabiani che
appoggiavano un governo globale.
Un'altra agghiacciante citazione che Estulin include è di William Shannon:
I Bilderbergers sono in cerca dell’era del post-nazionalismo: quando non avremo più paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali. Sarebbe a dire, un'economia globale; un governo mondiale (selezionato piuttosto che eletto) e una religione universale. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderbergers si concentrano su di un ‘approccio maggiormente tecnico’ e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale.
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IL BATTESIMO BILBERBERG DI BILL
CLINTON
Nel 1991 Bill Clinton partecipò alla conferenza Bilderberg a Baden-Baden dove,
afferma Estulin, egli fu "consacrato" alla presidenza Usa, e subito dopo egli
intraprese un inaspettato e non annunciato viaggio per Mosca. Sembra, dice
Estulin, che sia stato mandato lì perché venissero "sepolti" i documenti del suo
periodo studentesco nel KGB quando era contro la guerra in Vietnam, prima di
annunciare la sua candidatura alla presidenza, cosa che avvenne circa due mesi e
mezzo dopo. Oggi Clinton è membro di tutti e tre i gruppi: Bilderberg, CFR, e
TC. Hillary Clinton è membro del Gruppo Bilderberg.
Estulin fa notare che "quasi tutti i candidati presidenziali di entrambi partiti
hanno fatto parte di almeno una di queste organizzazioni, come molti membri del
congresso e senatori Usa, gran parte di coloro che decidono le linee politiche,
specialmente nel campo delle relazioni estere, molti membri della stampa, gran
parte della leadership di CIA, FBI, IRS, e di molte delle rimanenti
organizzazioni governative a Washington. I membri del CFR occupano quasi tutte
le posizioni di gabinetto alla Casa Bianca" (80). Quando si considera che gran
parte dei membri di spicco dei media mainstream sono anche membri di quella che
la nipote di Theodore Roosevelt, Edith Kermit Roosevelt, definì "mafia legale",
come si può ancora affermare che gli americani ottengono le notizie da fonti
indipendenti?
Per esempio, The News Hour con Jim Leher è la pietra angolare della
programmazione della PBS. Leher è un membro del CFR, e quando si esaminano i
finanziamenti di News Hour: Archer Daniels Midland (ADM) il cui presidente
Dwayne Andreas era un membro della Trilateral Commission; Pepsico, il cui
amministratore delegato Indra Krishnamurthy è membro del comitato esecutivo del
Bilderberger e della TC, che genere di notizie ci si dovrebbe aspettare da News
Hour di Leher? considerate anche che molti dei giornalisti di News Hour: Paul
Gigot, David Gergen, William Kristol, e William Safire sono membri di uno o più
di questi tre gruppi. (153)
Similmente, quando consideriamo l'appartenenza ad uno o più di questi gruppi da
parte di quasi ogni presidente americano dalla nascita di queste organizzazioni,
non possiamo più fingere che qualunque candidato presidenziale democratico o
repubblicano offra al popolo americano un'alternativa all'egemonia globale
dell'elite al governo.
Infatti la ricerca di Estulin rivela che "il Council on Foreign Relations crea e
compie operazioni politiche manipolando la realtà della gente attraverso
‘tattiche di inganno’, mettendo membri del Council da entrambi i lati di una
stessa questione. L'inganno è completo quando il pubblico è portato a credere
che i suoi migliori interessi vengano serviti dal compimento della politica del
CFR". (117)
E cosa succede se i "consacrati" diventano troppo autonomi? un capitolo del
libro, "The Watergate Con-Game", risponde a questa domanda. In esso Estulin
suggerisce che Richard Nixon fu incastrato dal Council on Foreign Relations di
cui era membro a causa della sua insubordinazione e indisposizione a
sottomettersi al governo ombra. Presumibilmente l'uscita di scena di Nixon fu
accuratamente preparata per dimostrare ai successivi capi dell'esecutivo il
prezzo che avrebbero pagato ignorando l'agenda di coloro che li avevano
consacrati.
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COM’ERA ALLORA COSI’ E’ OGGI
Nelle pagine finali del libro la ricerca di Estulin tratta con maggiore
rilevanza l'attuale momento storico. Egli si chiede: "perché
David Rockefeller e
altri membri Usa della trilaterale, del Bilderberger e del CFR vogliono
smantellare la potenza industriale degli Stati Uniti?" (184). Egli poi si lancia
in un riassunto della storia economica del ventesimo secolo e fa una delle
affermazioni più forti dell'intero libro: "ciò a cui abbiamo assistito da parte
di questa ‘cabala’ è la graduale demolizione dell'economia Usa, iniziata negli
anni 80". (187)
Nel caso l’aveste notato, questo "graduale crollo dell'economia Usa" non è più
graduale, e ciò che afferma Estulin conferma gran parte delle
affermazioni fatte da
Catherine Austin Fitts sul fatto che l'attuale esplosione della bolla
immobiliare-erosione del credito-scioglimento dei mutui abbia le sue radici
negli anni 80. Anche James Howard Kunstler ha recentemente scritto nel suo blog
intitolato "Shock
and Awe" che è iniziata la grande svendita americana. In altre parole,
mentre un disastro economico prefabbricato porta centinaia di migliaia e forse
milioni di individui e di imprese alla bancarotta, i giocatori chiave nelle Tre
Grandi organizzazioni dell'elite al governo possono impadronirsi del rottame
lasciato, dando pochi centesimi per ogni dollaro di valore -- una brillante e
rapida strategia per impadronirsi del mondo.
Negli ultimi mesi del 2007 stiamo assistendo allo strepitoso successo della
strategia delle Tre Grandi dell'egemonia economica mondiale, dato che la
cacofonia del loro cataclisma economico globale accuratamente progettato si fa
sentire in tutta l'America e nel mondo. Il problema non è mai stato quello di
acquirenti che non leggevano le scritte in piccolo quando prendevano prestiti
bugiardi. Il problema è sempre stato quello dei demagogici politici e banchieri
centrali dell'elite al governo, consacrati dal governo ombra, che hanno infine
abilmente rubato, e continuano a rubare, i governi al popolo per rimpiazzarli
con corporation multinazionali.
Nessuno avrebbe potuto dirlo meglio di David Rockefeller, fondatore della
Commissione Trilaterale, membro del Bilderberg e membro permanente del Council
On Foreign Relations, che ha scritto nelle sue memorie:
Se volete sapere chi davvero governa il mondo e di cosa sono capaci per
stabilire la loro egemonia globalista, dovete leggere il ben documentato libro
di Estulin, "The True Story of The Bilderberg Group".
APPROFONDIMENTO VIDEO
Il club Bilderberg - Intervista a Daniel Estulin - 1
Il club Bilderberg - Intervista a Daniel Estulin - 2
Il club Bilderberg - Intervista a Daniel Estulin - 3
Bilderberg 2010 - Verso il collasso economico e la guerra all'Iran