GRUPPO BILDERBERG:

MENTRE ALLA GENTE VIENE DATA L'ILLUSIONE DI VIVERE IN UNA

 DEMOCRAZIA, DIETRO LE QUINTE C'È CHI DECIDE IL SUO FUTURO.

 

COS'HA DECISO L'ÉLITE NEL SUO INCONTRO SEGRETO A ROMA IL 13 NOVEMBRE SCORSO

 CON LA PRESENZA DI MONTI? L'ITALIA COMMISSARIATA DALLA MASSONERIA

COL PLACET DI GRAN PARTE DEI POLITICI CATTOLICI E DELLA CEI!

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

Hotel de Bilderberg, a Oosterbeek (Paesi Bassi), sede della prima conferenza Bilderberg del 1954

 

 

INTRODUZIONE

Bilderberg a Roma, Corsetto: “Esposto a

Procura per violazione legge Anselmi”

Fonte web

(L’UNICO) “Ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, per chiedere che la magistratura inquirente indaghi sulle attività e sulle personalità che riguardano il cosiddetto ‘Club Bilderberg’, nei giorni scorsi scoperto da alcuni organi di stampa mentre si riuniva nella Capitale.

Lo annuncia Riccardo Corsetto portavoce dell’Associazione ‘L’Unico – Max Stirner‘.

“Gli articoli di stampa degli ultimi giorni, che parlano della riunione a Roma di gotha della finanza a cui avrebbe partecipato anche il capo del Governo italiano insieme ai suoi ministri, ha convinto gran parte della pubblica opinione che in tale ‘Club’, segreto e occulto, potrebbero programmarsi attività dirette ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale, contravvenendo pertanto a quanto prescritto dalla legge Anselmi dell’82 in materia di associazionismo segreto, e determinando quindi le condizioni di una sostanziale interruzione della democrazia, e della sovranità del Popolo italiano ed europeo.” (L’UNICO)

IL TESTO INTEGRALE DELL’ESPOSTO

Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA

Il sottoscritto RICCARDO CORSETTO residente a ROMA in XXX XXXXXXXXXX

PREMESSO CHE

La Legge 25 Gennaio 1982, n. 17, (pubblicata nella G. U. 28 gennaio 1982, n. 27, dal titolo “Norme di attuazione dell’art. 18 della Costituzione in materia di associazioni segrete e scioglimento della associazione denominata Loggia P2″ così recita all’art.

1: “Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall’art. 18 della Costituzione, quelle che, anche all’interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci, svolgono attività diretta ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale”.

CONSIDERATO

che nei giorni tra il 10 e il 15 novembre c.a. si è tenuta a Roma – secondo quanto riportato anche dalla stampa nazionale – la 61^ riunione del cosiddetto ‘Club Bilderberg’ che riunirebbe personalità influenti dell’economia, della finanza, della politica, nonché rappresentanti di vertice dello Stato e dell’attuale Governo italiano;

che a tali riunioni si sarebbero incontrati i soci del c.d. ‘Club Bilderberg’, tenendo segrete congiuntamente finalità e attività sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci;

che all’ultima riunione avrebbe preso parte l’attuale presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana, insieme ad alcuni suoi ministri di spicco,

CHIEDE

vista la segretezza di tale associazione, e l’influenza delle personalità che ne prendono parte, che la Procura della Repubblica di Roma verifichi se all’interno del c.d. Club Bilderberg, si programmino – come buona parte della pubblica opinione crede – attività dirette ad interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonché di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale, contravvenendo pertanto a quanto prescritto dalla legge citata in premessa, e determinando quindi le condizioni di un sostanziale svuotamento della democrazia, e della sovranità del Popolo italiano ed europeo.

Roma, 16/11/2012

 

 

Intervista esclusiva a DANIEL ESTULIN, autore

del Club Bilderberg e Impero l'Invisibile

 

Riunione del Bilderberg a Roma il 13 novembre 2012

 

 

BILDERBERG ROMA/ Ecco i nomi di chi ha partecipato

e perché. Obiettivo finale: svendere l’Italia.

Fonte  web

I centotrenta potenti del mondo, coloro che decidono le sorti dell’economia (e non solo) mondiale, si sono incontrati a Roma il tredici novembre scorso. Si tratta del cosiddetto Gruppo Bilderberg le cui riunioni sono sempre avvolte dal massimo della segretezza. L’incontro doveva tenersi all’Hotel Russie ma, per maggiore riservatezza - data la concomitanza con il festival del Cinema - è stato spostato in Campidoglio. I beneinformati pensavano che il meeting si dovesse tenere alle 18 ma è stato invece spostato a un’ora dopo quando gli ospiti stranieri si sono riversati in piazza del Campidoglio.

I PARTECIPANTI ITALIANI E STRANIERI

Alle 19.45 è stato visto entrare Ignazio Visco, governatore della Banca Centrale; un quarto d’ora dopo il ministro del LavoroElsa Fornero, seguito dal presidente del Consiglio Mario Monti, avvistato intorno alle 20.30. Tra i ministri del governo tecnico erano presenti anche Corrado Passera (delega alloSviluppo Economico) e Francesco Profumo titolare del dicastero all’Istruzione

Tra gli altri invitati Mauro Moretti, ex sindacalista della Cgil; Angelo Cardani, presidente di Agcom; Fulvio Conti dell’Enel; Anna Maria Tarantola presidente della Rai;Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit; Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni; Franco Barnabè di Telecom Italia, Alberto Nagel ad diMediobanca, Enrico Cucchiani di Mediaintesa e Rodolfo de Benedetti del GruppoCir.

Dall’estero sono invece arrivati Tom Enders, Ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, il canadese Edmund Clark boss della Td Bank, Kenneth Jacobs numero uno di Lazard e l'americano capo dell'Alcoa Klaus Kleinfeld.

C’erano anche il francese Henri Castries presidente del gruppo Axa, il tedesco Josef Ackermann presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Executive Committee Deutsche Bank, lo statunitense Keith Alexander comandante dell’Us Cyber Command e direttore dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale, lo spagnolo Joaquin Almunia vicepresidente Commissario per la concorrenza Commissione Europea, lo statunitense Roger Altman presidente della Evercore Partners, il portoghese Luis Amado presidente del Banco Internacional do Funchal, il norvegese Johan Andresent proprietario e amministratore delegato della Ferd, il finlandese Matti Apunen direttore Finnish Businness and Policy Forum Eva, il turco Ali Babacan vice primo ministro per gli affari economici e finanziari, il portoghese Francisco Pinto Balsemao presidente e Ceo di Impresa ed ex primo ministro, il francese Nicolas Baverez Partener della Gibson Dunn & Crutcher LLP, il francese Christophe Béchusenatore e presidente del Consiglio Generale del Maine et Loire, e il turco Enis Berberoglu editore del quotidiano Hurriyet.

Tutti i nomi presenti sono personaggi abitualmente chiamati a partecipare agli incontri del Bilderberg anche quando si tengono in altre nazioni. A questi se ne aggiungono altri che restano segreti nonostante gli insiders provino in tutti i modi a stanarli.

I TEMI DELLA DISCUSSIONE

Di cosa si è discusso in questo vertice mondiale di governanti e banchieri di tutte le specie?Dell’andamento economico del globo, questo è certo nonostante non arrivino conferme ufficiali. E tenendosi in Italia, nel vertice si sarà discusso molto probabilmente di eurozona e degli andamenti economici di nazioni che non ce la fanno a stare al passo con la tabella di marcia imposta dai mercati.

Indiscrezioni raccontano però che, oltre a euro-questioni, durante l’incontro siano state affrontate anche tematiche legate alla politica italiana.

E infatti la domanda che si pongono gli italiani è che cosa ci facesse il premier Mario Monti a questo incontro insieme alla sua squadra di governo, praticamente al completo salvo rare eccezioni. Monti è un habitué del Bilderberg, tanto è vero che in passato ha già preso parte ad altri incontri insieme a Paolo Scaroni di Eni e Franco Barnabè di Telecom Italia.

Da fonti interne a Palazzo Chigi arrivano però soltanto dei rumours: Mario Monti avrebbe presentato una relazione su come far uscire l’Italia dalla crisi economica in cui è sprofondata. Manovre finalizzate a perseguire gli scopi dei vertici più alti delle banche mondiali, che coincidono però con le tanto agognate misure di impoverimento del Paese Italia messe in campo negli ultimi dodici mesi. Sempre secondo indiscrezioni emerge che si è parlato anche di un eventuale commissariamento dell’economia dei paesi più deboli della zona euro tra i quali oltre alla Grecia e alla Spagna guarda caso figura proprio l’Italia.

Perché mai l’incontro è stato previsto proprio a Roma e come mai alcuni ministri del Governo sono stati invitati alla mensa del Re? Probabilmente – e siamo nel campo delle ipotesi, perché di conferme ufficiali non ne arriveranno mai - i potenti del mondo hanno chiesto garanzie politiche ed economiche proprio ai banchieri di casa nostra, sempre disponibili e asserviti nei confronti delle lobby mondiali.

LE CONSEGUENZE PER L’ITALIA: ACCELERATA SUL MONTI BIS

Gli osservatori più attenti ritengono che si sia chiesto all’Italia di rispettare i patti e garantire, quindi, con il risanamento del debito pubblico attraverso la tassazione ai cittadini, la stabilità economica che le banche pretengono. Non per nulla la maggior parte degli appartenenti al Bilderberg rappresentano i più potenti istituti di credito del mondo. Tutto questo però potrebbe portare al disastro per l’Italia.

Una tesi portata avanti anche dal giornalista russo Daniel Estulin, specialista delle influenze del Bilderberg sull’economia mondiale, che parlando di Mario Monti, ha svelato il piano per la distruzione dell’Italia, risultante dal rispetto dei patti con il Bilderberg.

Qualunque governo che cercherà di ripagare questo debito distruggerà il proprio paese, tutto quello che finora si è fatto è stato obbligare i cittadini a pagare il debito pubblico gonfiato dagli interessi usurai della finanza internazionale e aggravato nell’eurozona, dall’impossibilità di ricorrere, a costo zero, all’ossigeno della moneta sovrana. Dal momento che non possiamo pagare e non può farlo nemmeno il governo, allora ci si rivolge alle istituzioni finanziarie internazionali. Chiunque tenta di farlo distruggerà il proprio paese”.

Con molta probabilità a Mario Monti è stato chiesto di impegnarsi ancora personalmente nella politica italiana per permettere che il sistema bancario continui ad avere la meglio sulla nostra economia. E questo, con qualsiasi altro premier, non sarebbe stato possibile come con il Professore.

IL DOPO BILDERBERG E LE DICHIARAZIONI IN KUWAIT

Solo in questa chiave è possibile spiegare le dichiarazioni che lo stesso Mario Monti ha rilasciato nella sua recente visita in Kuwait dove ai petrolieri asiatici si è presentato come l’unico in grado di poter fornire garanzie in vista di futuri investimenti in Italia.

"Non posso garantire per il futuro – questo ha dichiarato Mario Monti a chi gli chiede se abbia fornito in Kuwait garanzie sull'affidabilità dell'Italia dopo il suo mandato - chi governerà deve avere come obiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione. Le valutazioni sono ai minimi e servono capitali per la crescita. Abbiamo illustrato a potenziali investitori che è il momento in cui i titoli a reddito fisso e le valutazione delle imprese in Italia sono bassi”. Tradotto: venite a comprare che vendiamo a prezzi stracciati.

Dopo la riunione del Bildeberg lo stesso Monti ha assicurato però che “i conti pubblici stanno avviando un percorso di risanamento e le riforme sono sulla strada giusta: questo permetterà ai paesi euro, nel loro insieme e individualmente, di diventare più solidi e stabili".

Il premier ha anche ricordato che l'Italia ha adottato tutti gli strumenti necessari per rendere il paese più attraente agli investitori del Golfo.

Appena il mio governo si è insediato – ha anche sostenuto - abbiamo avviato una politica di risanamento dei conti basata su rigore ed equità, che ci permetterà di raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio”. Lo ha fatto citando anche le riforme strutturali adottate dal suo governo: quella del sistema pensionistico che rende sostenibile il sistema previdenziale per i conti pubblici, la riforma del mercato del lavoro e tutta una serie di provvedimenti per aumentare la concorrenza e favorire la liberalizzazione dei servizi e delle professioni.

Una serie di passaggi che fanno intuire quello che molte forze politiche vorrebbero che fosse reso pubblico. Il Bilderberg ordina a Monti di continuare a governare per la stabilità del sistema nel nostro Paese. A danno di chi? Dei cittadini che continueranno a vedersi impoveriti ogni giorno di più mentre i soldi pagati con le loro tasse andranno a colmare - in maniera insufficiente - il debito pubblico. Creando però disoccupazione, povertà e disperazione. E ricchezza per le banche, ça va sans dire.

 

 

Borghezio sui nuovi partecipanti al Bilderberg e i

Conti TRUCCATI dell'Italia per entrare nell'Euro

 

Presa Diretta - Il Governo Monti e i Poteri Forti

 

 

Borghezio: "il Bilderberg ha deciso: dopo Monti

sarà Monti: sono usciti allo scoperto"

Fonte web

Il vulcanico eurodeputato leghista torna ad attaccare il Bilderberg:

Non è certamente un caso il fatto che Monti sia uscito alla scoperto all'indomani della cena segreta con i capataz del Bilderberg. Evidentemente, i burattinai mondialisti hanno deciso fin da ora quello che dovrà decidere il Capo dello Stato dopo le elezioni: il successore di Monti sarà Monti, punto e basta.

E' già avvenuto in passato, persino per l'incoronamento di Presidenti degli Stati Uniti. Bilderberg e Trilateral, sono, infatti, in grado di decidere sulle leadership che stanno a cuore ai superpoteri finanziari.

E così, scegliere gli uomini di fiducia che consentano ai loro amici, per esempio, di fare shopping presso il sistema industriale e bancario di Paesi in ginocchio, come dalle recenti avances all'estero di Mario Monti.

Come si esprimerebbe la mafia "Mamma comanda, picciotto va e fa".

D'altronde queste superlogge segrete sono, né più né mene, che una mafia finanziaria...

On. Mario Borghezio

Deputato Lega Nord al P.E.

 

Bilderberg a Roma, Borghezio: "abbiamo diritto di sapere"

Fonte web

Comunicato stampa di Mario Borghezio, unico politico che rompe il muro di silenzio sulla riunione del Bilderberg tenuta ieri a Roma, alla quale hanno partecipato anche Fornero e Monti. Il deputato leghista da sempre cerca di rompere le uova nel paniere ai potenti del Bilderberg. Alcuni anni fa, come europarlamentare cerco' di intrufolarsi all'incontro, ma gli uomini della sicurity lo malmenarono. Rispetto ai membri Bilderberg anche gli Eurodeputati sono poca cosa...

"Se alla cena e al summit segreto del Bilderberg a Roma interviene il Premier Monti e/o qualcuno dei suoi ministri, abbiamo il diritto di sapere!

Se vi partecipano direttori di giornali, importanti anchorman, manager pubblici che influenzano la politica, l'economia e la finanza, abbiamo diritto di sapere!

Se i temi in oggetto della riunione segreta a Roma riguardano, direttamente o indirettamente, il nostro Paese, abbiamo diritto di sapere!

Se, ancora una volta, tutto avverrà nell'ombra, con esclusione totale di ogni orecchio e sguardo indiscreto, in un'atmosfera orwelliana di assoluta e blindata segretezza, siamo di fronte alla più evidente fattispecie di partecipazione ai lavori di una società segreta che tutto lascia pensare essere pienamente individuata dalle norme di cui alla legge, tuttora vigente nel nostro Paese, contro le società segrete.

C'è un giudice non 'dormiente' alla Procura della Repubblica di Roma?

Presidente Monti, Lei è Presidente del Governo italiano in nome e per conto del Bilderberg?"

On. Mario Borghezio

Deputato Lega Nord al P.E.

 

 

Nuovo Ordine Mondiale - DAVID ICKE

 

 

Bilderberg, "riunione straordinaria

per decidere le sorti dell'Europa"

Fonte web

1. PER DECIDERE L’EURO-COMMISSARIAMENTO DI ITALIA, SPAGNA E GRECIA, I GREMBIULINI DEL GRUPPO BILDERBERG, QUASI COME SE FOSSE UNA PROVOCAZIONE, DOMANI SBARCANO IN GRAN SEGRETO A ROMA MA SCELGONO IL POSTO SBAGLIATO: L’HOTEL DE RUSSIE - 2. IN PIENO CENTRO, L’HOTEL È INVASO NELLE STESSE ORE DA TROUPE A CACCIA DI STARLETTE, ATTRICI, PAPPONI E VELINE VENUTI A SMIGNOTTEGGIARE PER IL FESTIVAL DEL CINEMA - 3. REQUISITI I MUSEI CAPITOLINI PER UNA CENETTA DA 1000 EURO A CRANIO PER 80 PERSONE

DAGOREPORT

Nel momento politico più drammatico per l'Italia e per l'Europa il gruppo Bilderberg, quasi come se fosse una provocazione, ha scelto proprio Roma per tenere da domani la sua 61° sessione di lavori che si concentrerà soprattutto sul commissariamento dei paesi euro più a rischio Italia, Spagna e Grecia. Della riunione non c'è' traccia neppure sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione mondiale che raccoglie manager, banchieri e imprenditori da tutto il mondo.

Marlieke de Vogel, segretaria organizzativa del Gruppo Bilderberg è però disperata: l'incontro segretissimo di Roma del più potente circolo finanziario para-massonico mondiale, previsto per domani, rischia un clamoroso flop. Perche' mai, visto i successi di questi meeting super riservati che si tengono ininterrottamente dal 1954 e che prende il nome dall'albergo olandese dove si tenne il primo incontro?

Semplicemente perchè i geni dell'organizzazione hanno piazzato gli ospiti che vengono per discutere i destini del pianeta, all' indomani della conferma di Obama e con le borse in fibrillazione, nel prestigioso Hotel de Russie di via del Babuino, angolo piazza del Popolo, invaso però nelle stesse ora da troupe televisive alla ricerca di starlette, attrici, papponi e veline venuti a smignotteggiare per il Festival cinematografico di Roma.

Addio quindi alla segretezza e a quell'aria super ovattata che caratterizza tutti gli incontri che il Bilderberg organizza solitamente solo in posti ultra riservati due volte l'anno lontano da telecamere e pettegolezzi. L'ultima riunione si è' tenuta nella riservata cittadina di Chantily in Virginia, Usa, dal 31 maggio al 2 luglio.

Il catering che sovrintende l'organizzazione, ha previsto un aperitivo all'ingresso e poi la visita, divisa in due gruppi, della sala degli Orazi e Curiazi, del Tabularium e nell' Esedra di Marco Aurelio dove si svolgerà' la cena.Ma a Roma, si sa, tutto finisce a puttane e così, tanto per non farsi notare, l'ottantina di congiurati si trasferirà in gita domani pomeriggio con decine di pulmini con i finestrini oscurati e i lampeggiatori e le sirene a palla, ai Musei Capitolini che chiuderanno i battenti addirittura in anticipo, alle 17, per permettere ai grembiulini una visita guidata a partire dalle 19 facendo infuriare centinaia di turisti che verranno allontanati con conseguente blindatura dell'intera area.

A proposito, pare che il vecchio Enrico Bondi abbia avuto sotto gli occhi il preventivo per la visitina guidata e la cenetta. Per circa 80 persone pare oltre 100 mila euro, un prezzo di saldo, poco più di 1000 euro a grembiulino... Mangeranno caviale e tartufo ? Berranno solo Crystal? Ma chi paga?

Lo vorrà sapere certamente l'austero Mario Monti dato per certo alla cena e forse anche ai lavori del mercoledì assieme al sempre presente Corradino Passera, al ministro dell'istruzione Francesco Profumo, all'immancabile duo femminile Paola Severino ed Elsa Fornero. Anche se per la verità ai lavori non sono mai previsti per tradizione esponenti di governo ma si sa che SuperMario non resiste quando si tratta di Aspen, Bilderberg, Trilateral e consorterie varie...

Inserito nella lista degli ospiti il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, per la delicatezza dei temi che verranno trattati e che in un certo senso lo coinvolgono istituzionalmente, ha fatto sapere al francese Henry de Castries, presidente del Bilderberg che seguirà prudenzialmente gli sviluppi dei lavori da Francoforte per evitare con la sua presenza a Roma inevitabili strumentalizzazioni.Nonostante l'appannamento per la clamorosa sconfitta della sua Roma la più lucida rimane la ministra dell'interno Anna Maria Cancellieri che, sentendo puzza di bruciato ha declinato l'invito cosa che non ha fatto ovviamente Giuliano Amato, indicato nei documenti ufficiali come semplice Presidente della Treccani.

La povera de Vogel e' inoltre sbiancata quando ha notato che tra gli ospiti italiani oltre alla ormai habitué Lilli Gruber, già attovagliata a Chantily, c'e' una new entry del giornalismo come Chicco Mentana proprio per far vedere che La7 di Bebe' Bernabe', gran cerimoniere, è di casa. Flebuccio de Bortoli, con il suo impermeabile bianco ed il bavero alzato per passare inosservato, è in forse fino all'ultimo momento. Attesa anche per l'arrivo probabile di Vendeline von Bredow del ‘'The Economist'' la testata più anti berlusconiana del mondo.

Ma chi sono gli ospiti che per ora hanno confermato? Tra gli italiani l'ex sindacalista della CGIL il ferroviere Mauro Moretti, Alberto Nagel, ad di Mediobanca, Angelo Cardani, presidente di Agcom, Federico Ghizzoni ad di Unicredito, Enrico Cucchiani di Intesa, Fulvio Conti dell'Enel, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola, il neo presidente della CIR Rodolfo De Benedetti il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, ancora indeciso, ed il solito Gabriele Galateri.

Per provare a farsi le ossa anche in questa sessione parteciperà' il sempre verde Enrico Letta presentato, non si capisce perché' mai, come leader del Partito Democratico. Ci tiene moltissimo anche se spera che lo zio Gianni non lo venga a sapere.
Quelli più furbi che hanno capito l'andazzo vedendo il programma ed hanno preferito rinunciare, per non finire paparazzati, sono invece Squinzi, Montezemolo, Della Valle, Mario Greco, John Elkann e Renato Pagliaro.

Tra gli stranieri brillano invece Tom Enders, ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, Edmund Clark, canadese boss della Td Bank group, Kenneth Jacobs gran capo della Lazard, l'americano Klaus Kleinfeld chairman dell'Alcoa (che spera di non essere contestato dopo la chiusura dell'impianto in Sardegna), Jorma Ollila della Shell. Hanno dato forfait immaginando forse il casino di Roma due pezzi da novanta come David Rockefeller e Jean Claude Trichet.

Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo, magari commissariando ancora i governi più deboli come Grecia, Spagna e Italia, ed a passare inosservati grazie ad un imponente servizio d'ordine che ancora una volta paralizzerà il centro di Roma? Una cosa e' comunque ormai decisa: prima di riunirsi di nuovo in Italia passerà molto tempo...

 

 

APPROFONDIMENTO

 

BILDERBERG A ROMA: LE FOTO ESCLUSIVE

Ieri la riunione dei potenti, che ha avuto ben poco risalto, come al solito quando si parla di Bilderberg... l'incontro doveva tenersi all'Hotel de Russie, ma alla fine è stato tenuto in Campidoglio. Ecco alcune foto divulgate da lintellettualedissidente.it

 

Gruppo Bilderberg

Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici. Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media.