CARISMI, NUOVA PENTECOSTE

E MEDJUGORJE

a cura di Claudio Prandini

 

Questa settimana pubblichiamo una vecchia intervista con Padre Tardif su temi che però rimangono sempre di attualità nella vita della Chiesa, ovvero i Carismi e l'attesa di una nuova éra gloriosa per tutta l'umanità portata da una seconda Pestecoste. A questo proposito, poiché nella Chiesa c'è molta ignoranza su questa realtà profetica, in ogni suo livello, vogliamo portare alcune testimonianze a riguardo della nuova Pentecoste che deve venire.

 

a) voci di papi:

Pio XII profeticamente accennò nel 1949 al tempo in cui Dio, dopo aver mandato il suo castigo (i giorni delle tenebre) sulla terra, darà all'umanità un tempo di pace e di giustizia: «Brevi o lunghi che siano questi giorni delle tenebre, noi sappiamo che passeranno, e attendiamo l'Ora di Dio, l'ora in cui - dopo aver lasciato imperversare l'uragano sulla povera Umanità - la Onnipotente mano del Padre Celeste con cenno impercettibile li tratterrà e sperderà per varie vie meno aperte alle menti e alle speranze umane, e saranno restituite alle Nazioni la giustizia, la calma, la pace» (Dal Bollettino dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria Immacolata - Torino, luglio 1949, n. 4-5,). Ancora Pio XII: «Noi preghiamo che Gesù affretti il giorno che deve venire, nel quale una novella effusione dello Spirito Santo avvolgerà tutti i soldati di Cristo e li manderà a portare la salvezza tra le miserie della terra» (Oss. Rom. del 24/12/54).
Giovanni XXIII: «Che i fedeli prosternati davanti agli altari della Vergine, chiamata giustamente Sposa dello Spirito Santo, implorino la effusione dei doni del Paraclito, affinché una Nuova Pentecoste venga a rallegrare la famiglia cristiana» (Oss. Rom. 1/5/1959). E ancora un anno dopo: «Rinnovate, per i nostri tempi, i miracoli di una nuova pentecoste» (Oss. Rom. 24/6/1960).
Paolo VI in occasione dell'Anno Santo 1975: «... Il regno di Dio è vicino! ... sforzatevi di comprendere che è l'ora del passaggio del Signore. Le condizioni stesse del nostro tempo sembrano essere il preludio di una epifania cristiana dello Spirito: questa si manifesterà forse con l'avvento di fatti prodigiosi o ancora con testimonianze dolorose nelle quali il sangue e le lacrime dei santi, cioè dei cristiani veramente fedeli, saranno una apologia più eloquente di ogni parola umana». E ancora: «Esortiamo pure voi, figli carissimi, a cercare quei segni dei tempi che sembrano precedere un nuovo Avvento di Cristo fra noi» (Angelus del 5/12/1976).
Giovanni Paolo II l'8 dicembre 1985 ha detto: «Ci proponiamo di lavorare con voi tutti all'attuazione di questa civiltà dell'amore, che è il disegno di Dio per l'umanità, in attesa della venuta del Signore» (Questi brani sono raccolti nel libro di PIERO MANTERO, Il grande libro delle profezie, il futuro del mondo e dell'umanità secondo la rivelazione privata, ed. Segno, Udine 1993, pp. 5-6).
Ancora Giovanni Paolo II nel 1993, nel suo incontro a Denver (Colorado-USA) con 250.000 giovani provenienti da molti paesi, ebbe a dire: «Noi entriamo nell'avvento della 2° venuta del Cristo e dobbiamo prepararci con la preghiera e la testimonianza».

E per ultimo Benedetto XVI: «Lasciatevi infiammare dal fuoco dello Spirito, affinché una nuova Pentecoste possa realizzarsi tra noi e rinnovare la Chiesa» (Cfr. Benedetto XVI, La rivoluzione di Dio, p. 54, Ed. san Paolo e editrice vaticana, 2005),

 

B) voce di un Cardinale:

"La Chiesa sta arrivando alle soglie del Terzo millennio, che sicuramente sarà quel Millennio di cui parla l'Apocalisse, nel quale il demonio sarà incatenato" (Cardinale Stickler, maggio '98)

 

C) Dalla Sacra Scrittura:

1 «Dopo questo,
io manderò il mio spirito
su tutti gli uomini:
i vostri figli e le vostre figlie
saranno profeti,
gli anziani avranno sogni
e i giovani avranno visioni.
2 In quei giorni manderò il mio spirito
anche sugli schiavi e sulle schiave.
3 Farò cose straordinarie
in cielo e sulla terra:
ci saranno sangue, fuoco
e nuvole di fumo.
4 Il sole si oscurerà
e la luna diventerà rossa come il sangue,
prima che venga il giorno del Signore,
giorno grande e terribile.
5 Ma chi invocherà il mio nome sarà salvo.
Sul monte Sion e in Gerusalemme
sopravvivranno quelli che io ho scelto». (Gl 3,1-5)

Metterò dentro di voi il mio spirito e vi renderò capaci di ubbidire ai miei ordini, di osservare e di applicare le leggi che vi ho dato. (Ez 36,27)

15 Ma ancora una volta il Signore manderà su di noi il suo spirito. La terra deserta diventerà un giardino, e il giardino una foresta,
16 e in essi regneranno la giustizia e il diritto.
17 Poiché ognuno farà quel che è giusto, vi sarà pace e sicurezza per sempre.
18 Il popolo di Dio, libero da preoccupazioni, vivrà nella pace, in una dimora sicura,
19 anche se la foresta cadrà e la città sprofonderà.
20 Sarete felici e potrete seminare vicino a ricchi ruscelli e lasciare i vostri asini e buoi pascolare liberamente dovunque. (Is 32,15-20)

Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.
Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza. (sal. 84)


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CHI ERA PADRE E. TARDIF

Fu un grande taumaturgo ed esponente del Rinnovamento Carismatico Cattolico mondiale, considerato dall'Arcivescovo di Santiago (Mons. Flores)"...Uno dei più grandi uomini della Chiesa Cattolica negli ultimi decenni...". Morì a Cordoba (Argentina) l'8 giugno 1999, alle ore 8 ora locale (le ore 15 in Italia), tornando così alla Casa del Padre. Il 6 giugno di quell'anno aveva compiuto 71 anni.
 

 

 

Incontro con Padre Tardif

Intervista di Marino Parodi.
 

 

 

Dal suo ultimo libro "Segni e carismi" - Edizioni SEGNO, Udine,

 

Vederlo in azione è vedere in azione lo Spirito Santo. Non tanto per l'aspetto spettacolare, benché anche nel corso di questo viaggio in Italia padre Emiliano Tardif abbia riempito gli stadi e le guarigioni miracolose anche questa volta si siano puntualmente manifestate, bensì perché in lui, come in tutti i grandi carismatici, il carisma è talmente presente da comunicare a un tempo un fascino tutto particolare quanto una armonia soprannaturale capace di far gustare un assaggio di infinito. Incontriamo padre Tardif a Salerno, dopo una giornata campale: sono quasi le dieci di sera ed è da questa mattina che il carismatico celebra messe di guarigione, predica alle grandi folle, incontra e benedice ammalati praticamente senza fermarsi. L'incontro avviene nella abitazione di padre Michele Vassallo, suo principale punto di riferimento in Italia nonché grande amico e collaboratore. Eppure padre Tardif non pare neppure troppo stanco: squisito e solare come al solito, comunica sempre volentieri, giacché per lui comunicare è evangelizzare, aprire porte allo Spirito Santo.
 

Padre Tardif, anche lei, come i maggiori carismatici e mistici da tempo ormai fanno, insiste giustamente sulla grandiosa prospettiva della "Nuova Pentecoste" che il Signore sta preparando, che anzi è già iniziata. Infatti il recente rifiorire dei carismi ne è un chiaro segno. Tuttavia, lei sa meglio di tutti quanto i carismi spesso incontrano difficoltà all'interno della Chiesa. Qual è a suo avviso il modo migliore per far comprendere alla Chiesa, che non l'ha ancora compresa, l'insostituibile ricchezza dei carismi?
 

Effettivamente, in alcuni ambienti della Chiesa i carismi sono disconosciuti e rifiutati, talvolta non solo da parte di sacerdoti, ma addirittura di vescovi e cardinali. Tale chiusura viene giustificata tendenzialmente con l'idea secondo cui i Sacramenti o il Vangelo basterebbero. Si tratta di un grave equivoco: troppo spesso oggi la Chiesa catechizza, senza più evangelizzare. Troppo spesso non è più capace di annunziare Cristo agli increduli, non ha più segni da dare a coloro che sono lontani, poiché in qualche modo li ha persi.
Eppure il Signore non cessa di inviarci, oggi più che mai, grandi segni proprio per dare credibilità al suo annuncio, per salvare l'umanità. Papa Paolo VI, in una sua catechesi del 16 novembre 1974, affermava che il Signore elargisce il dono dei miracoli proprio perché questi, attraverso la meraviglia e l'ammirazione, chiamano alla fede. "Voglia Dio che il Signore aumenti ancor più una pioggia di carismi per far feconda, bella e meravigliosa la Chiesa, capace di manifestarsi anche al mondo profano e laicizzante". Ora, il Signore ha certamente ascoltato questa preghiera, per cui ci addolora il constatare lo sbarramento che i carismi incontrano. Non voglio criticare né vescovi né cardinali, ma non si può certo smettere di esercitare i carismi per non dispiacere a qualche vescovo o cardinale. Nel corso del congresso carismatico negli Stati Uniti, arrivai a dire, qualche anno fa, che, se a un vescovo non piacciono i carismi, il problema non si risolve abolendo i carismi, bensì evangelizzando il vescovo. Il vangelo infatti trabocca di segni e il Signore ci manda ad evangelizzare con la promessa che è Lui ad accompagnarci, coi suoi segni appunto. Occorre la massima attenzione per non permettere che nella Chiesa si spengano i carismi. Occorre anzi lavorare intensamente affinché tutti scoprano il carisma nell'evangelizzazione. Basta leggere San Paolo per rendersi conto di quanto questi doni del Signore siano preziosi e insostituibili. La strada migliore per far comprendere il valore dei carismi è insomma la testimonianza, nella preghiera, in un autentico cammino di fede. Naturalmente, occorre poi evitare qualunque fanatismo e tenere sempre presente il discernimento.

 

Del resto, nella Chiesa dei primi secoli i carismi erano il pane quotidiano...
 

Infatti: soltanto nei secoli successivi, a seguito del progressivo processo di sempre maggiore strutturazione e di consolidamento della gerarchia e della autorità, si iniziò a porli sotto controllo, finendo talvolta con l'ostacolarli. La Chiesa delle origini, che era molto più spirito che struttura, viveva invece la realtà dei carismi con grande naturalezza. Basta una lettura degli Atti degli Apostoli per rendersene conto: profezie, miracoli e segni divini di ogni genere sono all'ordine del giorno.
 

Così la "Nuova Pentecoste" sarà in un certo senso il ritorno della Chiesa antica...
 

Sì, ma sarà anche un'epoca gloriosa, come mai prima d'ora. Il profeta Gioele annuncia segni in cielo e prodigi sulla terra e lo stiamo vedendo. Pensiamo allo straordinario fiorire di carismi in tutto il mondo, ai numerosissimi mistici e soprattutto mistiche ai quali il Signore affida quotidianamente i suoi messaggi destinati a tutta l'umanità. Mi piace ricordare un episodio autobiografico, a questo proposito: nel marzo del 1987, verso le cinque del pomeriggio, stavo predicando a Coatzacoalcos (Messico), quando tutto ad un tratto una nuvola coprì il sole. Muovendosi la nuvola, sembrava che il sole danzasse nel cielo. In quindicimila persone assistemmo al fenomeno! Ecco uno degli innumerevoli segni della infinita grandezza di Dio!.
 

Lei ritiene che ci siano sistemi per imparare i carismi?
 

Il carisma è fondamentalmente un dono, in quanto tale gratuito. Più che imparare, direi che lo si può rafforzare. Naturalmente tale dono non si può sviluppare se non si usa. Spesso siamo però noi a porre ostacoli. I carismi comportano infatti anche una croce che non tutti sono disposti a portare. L'esercizio di alcuni di questi doni fa sì che alle volte si venga presi per matti o si venga disprezzati: anche la paura di perdere la reputazione gioca il suo ruolo. Eppure, molti fedeli, in particolare sacerdoti, scoprirebbero carismi grandiosi, se abbandonassero questa ed altre paure. Bisogna insomma morire a noi stessi perché lo Spirito possa passare attraverso di noi.
 

A proposito del carisma di guarigione... che a lei, padre Tardif, il Signore ha così abbondantemente elargito, chissà quante volte si sarà sentito porre la domanda che segue. Tuttavia, ripetiamola ancora una volta: perché il Signore guarisce alcuni ammalati ed altri no?
 

Il Signore è libero nel suo agire. Questa sarà comunque la prima domanda che porrò al Signore in paradiso e tornerò a darvi una risposta. Può forse servire a chiarire un poco le idee una mia esperienza personale, risalente ad alcuni anni fa. Nella mia comunità d'origine, nella Repubblica Dominicana, pregammo intensamente, durante una messa di guarigione, per la salute di una santa donna, madre di famiglia, e per quella di una prostituta, entrambe moribonde a causa di un cancro all'ultimo stadio. Il Signore si prese la madre di famiglia, così come noi scegliamo i fiori più belli da un giardino per portarceli a casa, ma guarì immediatamente la prostituta, la quale da allora in poi divenne una formidabile evangelizzatrice del suo ambiente...
 

Tra i vari carismi, ultimamente ha destato un particolare interesse quello, per così dire, della comunicazione con l'aldilà (il quale non ha nulla a che vedere con lo spiritismo, giacché questo è basato sull'evocazione dei defunti, è cioè un fenomeno provocato, mentre il carisma in questione si basa sulla recezione spontanea di messaggi che sembrano provenire dall'aldilà, ndr.). Lei stesso ha riferito di aver ricevuto, durante un grande incontro carismatico, il messaggio di un giovane suicidatosi di recente, il quale voleva tranquillizzare la madre, presente all'incontro, sul suo attuale stato di grazia, in compagnia del Signore. Qual è la sua opinione sul problema?
 

Questo carisma esiste senz'altro: precisamente, è una manifestazione del carisma di conoscenza. Il Signore può senz'altro volere e permettere che entrino in comunicazione col mondo terreno anime che ci hanno preceduto e che vivono ormai nella sua gloria. Attenzione, però: occorre molta prudenza, trattandosi di un campo assai delicato, ove non è difficile ingannarsi e sono possibili diverse infiltrazioni da parte dell'occulto, non escluse le forze maligne, ovviamente. Sarà perciò più che mai necessario esercitare un sano discernimento, criterio che ci viene dal Signore, il quale nel Vangelo ci insegna che bisogna giudicare gli alberi dai frutti. Occorrerà perciò valutare bene, nel singolo caso concreto, se il fenomeno è inserito in un contesto di fede e se aiuta un cammino in questa direzione.
 

A proposito di grandi carismi contemporanei, che cosa pensa di Vassula Ryden?
 

"Penso che si tratti di una mistica autentica e sincera: è il Signore che le parla. La "Vera vita in Dio" è colma di tesori: come avrebbe potuto questa donna arrivarvi da sola? Trovo molto positivo il recente intervento del cardinale Ratzinger col quale, oltre a riconoscere gli evidenti, numerosi e assai positivi frutti della missione di Vassula, ha pienamente autorizzato i fedeli a diffonderne i messaggi. Del resto, il documento precedente della Congregazione per la dottrina della fede era una assurdità: privo di firma, mai ufficializzato, ispirato a una totale mancanza di conoscenza del messaggio e della missione di questa mistica".

 

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A conclusione vogliamo proporre delle testimonianze su Medjugorje poiché, anche se la Chiesa ancora non si è pronunciata ufficialmente, rappresenta sicuramente un fenomeno che sta preparando la nuova Pentecoste che deve venire sulla Chiesa e sul mondo per rinnovare la faccia della terra!
 

MEDJUGORJE OGGI