NEW ORLEANS

IL CASTIGO CHE VIENE DALL'ALTO

(di Claudio Prandini)

 

"L'ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da gran calamità, sanguinose

rivoluzioni,  forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi uragani, che faranno

 straripare  i fiumi e i mari! (16 aprile 1955 - Ven. Madre Elena Aiello)

 

 

Poco prima che l'uragano Katrina distruggesse la città di New Orleans, provocando migliaia di morti e la distruzione della città, Repubblica, in un articolo di Vittorio Zucconi, intitolava "Voodoo, jazz e grandi peccati, trema il popolo delle paludi" e concludeva il lungo articolo con queste parole: "In questa fine di una brutta estate di paure, di caduti al fronte delle guerre, di uragani, di malumori che scuotono e spezzano l'unanimità americana e occidentale, anche noi pagheremmo immediatamente il prezzo di una catastrofe lungo la costa del petrolio, attraverso l'ingordigia insaziabile della speculazione che da oggi tornerebbe a spingere il costo del barile. Sarebbe una pena minore, rispetto al castigo che tra poche ora potrebbe abbattersi su New Orleans, ma giusta. Visto che i vizi di New Orleans sono esattamente anche i nostri".

 

Pochissimi sono a conoscenza che in una estate di 33 anni fa, era il 21 luglio 1972, una rivista pubblicava una fotografia proveniente da New Orleans, in cui si vedeva una statua della Madonna di Fatima che piangeva. Qualcuno vi intravide subito un avvertimento miracoloso per un possibile grande castigo futuro... La Madonna piangeva  per quella città come Gesù pianse per Gerusalemme (Lc 19, 41-44)? Con il senno di poi possiamo dire che la Madre di Dio con quel segno implorava certamente un ravvedimento... che non ci fu! Soffermiamoci allora  sul binomio peccato-castigo messo in rilievo anche da Zucconi, per farne una lettura teologico-spirituale attraverso uno scritto (1994) che può sembrare un po' enfatico, ma che mantiene integro il suo carattere biblicamente illuminante...! Data la sua lunghezza consigliamo di stamparlo e di leggerlo poi comodamente su carta (sono circa 21 pagine). L'autrice appartiene alla chiesa evangelica e dimostra una "sapienza" biblica di giudizio sulla realtà che manca purtroppo a molti cattolici, chierici, teologi o laici che siano! L'idea centrale di Madre Basilea Schlink, fondatrice della Comunità evangelica delle Sorelle di Maria a Darmstadt, Germania, è che anche in queste grandi catastrofi Dio vuole dirci qualcosa! Egli esce dal suo silenzio per mostrare all'uomo che non tutto gli è concesso e che quando il peccato supera un certo livello di tolleranza esso si ritorce inevitabilmente su chi l'ha compiuto! Sulla stessa linea alcuni esponenti religiosi di New Orleans... Così come il reverendo Michael Marcavage, che afferma "È il castigo di Dio contro la Sodoma e Gomorra che ha spalancato le porte al vizio, ai sodomiti e alla celebrazione del peccato". In campo cattolico Maurizio Blondet, giornalista di Avvenire e voce solitaria del cattolicesimo italiano, da vero profeta che è avverte che è "più scientifico rileggere le profezie dei «tempi ultimi». Ne pullulano i testi sacri, di cui la Chiesa si vergogna." ed è vero!

 

Siamo quindi lontani da quel "misericordismo" di una certa teologia contemporanea che ha fatto di Dio solo un Padre sdolcinato e fondamentalmente impotente di fronte al male e al dilagare del peccato!  In questi frangenti, purtroppo, ci sono sempre degli innocenti che pagano, come altri Gesù, per il peccato altrui ed è per questo che non ne andrà perso nemmeno uno per la vita eterna! Tuttavia, ben altre frasi si leggono nel Vangelo contro chi ha fatto del peccato la propria legge: "Poi Gesù si mise a parlare severamente contro quelle città nelle quali aveva compiuto la maggior parte dei suoi fatti miracolosi: le rimproverava perché i loro abitanti non avevano cambiato vita. Diceva: «Guai a voi, abitanti di Corazin! Guai a voi, abitanti di Betsàida! Perché, se i miracoli avvenuti in mezzo a voi fossero stati fatti nelle città pagane di Tiro e Sidone, da tempo i loro abitanti si sarebbero vestiti di sacco e avrebbero messo cenere sul capo per mostrare che volevano cambiar vita. Perciò, vi assicuro che nel giorno del giudizio gli abitanti di Tiro e di Sidone saranno trattati meno severamente di voi. E tu, città di Cafàrnao, credi forse che Dio ti innalzerà fino al cielo? No, tu precipiterai nell'abisso! Perché, se i miracoli avvenuti in te fossero stati fatti a Sòdoma, quella città esisterebbe ancor oggi. Perciò, ti assicuro che nel giorno del giudizio Sòdoma sarà trattata meno severamente di te» (Mt 11, 20-24) .... se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo»" (Lc 13, 5). A New Orleans una statua della Madonna pianse, ma  fu come a Corazim, Betsàida, Cafàrnao...

 

Ultimamente, macellai come Al-Zarqawi in Iraq gridano al castigo divino, strumentalizzando la religione a scopi propagandistici, e non sanno della fine che faranno davanti al vero Dio! Nessun violento e sanguinario può stare al suo cospetto! Gli USA rappresentano certamente una fetta di quella "grande Babilonia biblica", che deve ricevere la sua dose di punizioni divine e alla fine cedere il passo. Ma "Babilonia" rappresenta ormai tutta la terra, la quale sarà arata in profondità dalla giustizia divina, prima che appaiano i "cieli nuovi e la nuova terra" promessi. Nessun popolo o nazione ne sarà totalmente esente. I cristiani lo sanno dalle profezie autentiche dell'Apocalisse e dei vangeli. Questi sono i "segni dell'ora", come ha ben intitolato Blondet nell'articolo sopra citato.

 

 

 

 

 

QUANDO DIO
ESCE DAL SUO SILENZIO