CODICE DA VINCI:

UN ATTACCO AL CRISTIANESIMO

PREVISTO DALLA BIBBIA

 

 

Luca Cranach (1472-1553) - La bestia dell'Apocalisse

 

Premessa

di Claudio Prandini

 

Qualcuno, leggendo il titolo forse storcerà il naso... Si tranquillizzi! È solo un titolo volutamente ad effetto, che però racchiude una verità teologica profonda, cioè la presenza storica e reale del male nel mondo! Mi spiego... Di per sé questo lavoro letterario che è Il Codice da Vinci, ora  divenuto una vera e propria miniera d'oro per molti, sarebbe passato quasi inosservato come un po' tutti i romanzi più o meno eccentrici e strampalati! Tuttavia, ciò che lo rende pericoloso, fino ad essere un vero e proprio attacco alla fede cristiana e alla Chiesa, è la sua pretesa di raccontare cose vere, come afferma lo stesso autore Dan Brown: "«Ho scritto 12 libri di saggistica sinora, e ho deciso di smettere. [...] Credo che la verità si possa diffondere meglio attraverso i romanzi» (fonte web).

Se a questo si aggiunge la popolarità raggiunta con ben 48 milioni di copie vendute e il film che presto uscirà il 19 maggio in tutto il mondo, il sospetto di una vera e propria campagna di attacco alla fede cristiana da parte di ambienti esoterico-massonici, di cui lo stesso Dan Brown probabilmente fa parte, è più che mai verosimile! Dan Brown & C. hanno dalla loro, purtroppo, una alleata molto potente: l'ignoranza religiosa di vaste masse di popolazione, tanto che lo stesso Benedetto XVI  l'anno scorso ha detto ai vescovi tedeschi, in occasione della GMG 2005 a Colonia, che "... dovremmo riflettere seriamente sul modo in cui oggi possiamo realizzare una vera evangelizzazione: non solo una nuova evangelizzazione, ma spesso una vera e propria prima evangelizzazione" (cfr. Benedetto XVI, La rivoluzione di Dio, ed. paoline, p. 109).

Solo se leggiamo la storia attraverso le Sacre Scritture riusciamo a vedere, in un romanzo come il Codice da Vinci che si spaccia per vero, la presenza del maligno che combatte la fede e la Chiesa di Cristo. Non per niente nel romanzo di Dan Brown si rifanno vive le vecchie eresie dei primi secoli che, come antiche armi da museo ricompaiono restaurate e pienamente funzionanti, rappresentate soprattutto dallo gnosticismo e dall'arianesimo.

La Bibbia parla spesso del maligno che assedia e che tenta... Ecco come l'Apocalisse descrive simbolicamente questa battaglia:  "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita... Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli... Or quando il drago si vide precipitato sulla terra... il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù" (Ap. 12,1-9;13;19).

La Donna rappresenta innanzitutto la Chiesa, che partorendo Cristo al mondo attraverso la predicazione e la testimonianza della Chiesa primitiva, attira l'ostilità aperta del dragone infernale, mediante le persecuzioni! Ora il Figlio, cioè Gesù, dopo la sua missione, sale presto al Padre e la Chiesa nascente, per sopravvivere ma anche per spirito missionario, si disperde pian piano per tutto l'impero romano e nel cuore del credente (il deserto ove Dio le aveva trovato un rifugio). Poi l'Apocalisse ci dice che il diavolo, il dragone, non potendo più stare in cielo, ora si trova sulla terra e la seduce. La seduce con le lusinghe del denaro, del potere, del sesso libero, con false ideologie e con la menzogna.  Così egli ha sempre combattuto e fatto guerra alla Donna e alla sua  stirpe (i cristiani), fino ad oggi! E continuerà a farlo fino alla fine del mondo... La vicenda del Codice da Vinci rientra dunque in questa guerra tra il Dragone, Cristo e i discendenti della Donna! La vittoria finale spetta però all'Agnello, come afferma ancora l'Apocalisse, poiché chi combatte la Donna e la sua discendenza combatte in essi anche l'Agnello e il Verbo di Dio: "Essi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re..." (Ap. 17,14).

Quindi, nulla di nuovo sotto il sole e nessun timore deve preoccuparci più di tanto, anche perché Gesù disse a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa!" (Mt 16,18)

 

--------------------------------------------

 

I CATTOLICI BOCCIANO IL CODICE DA VINCI

LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA SARÀ NELLE SALE

 CINEMATOGRAFICHE IL 19 MAGGIO
di Alberto Giannino

 

 

 

 

fonte web

 

In questi giorni si ritorna a parlare del "Codice da Vinci" che presto sarà presentato al Festival di Cannes, e poi dal 19 maggio sarà presente sugli schermi cinematografici di tutto il mondo, dopo la fortunata versione scritta che ha suscitato le violente proteste dei cattolici. Vediamo il perché.

Si tratta di un romanzo che ha già venduto 48 milioni di copie e sia l'editore Jason Kaufmann che l'americano Dan Brown possono ritenersi soddisfatti per il successo editoriale e il messaggio religioso divulgato (Gesù è solo Uomo, e non Dio). La tristezza ci viene se pensiamo che i due hanno studiato a tavolino l'opera dissacratoria di Gesù di Nazareth, dell'Imperatore romano Costantino, della Chiesa, dell'Opus Dei, e del Papato. La Chiesa Papata non è mai andata giù a certi ambienti protestanti, cosi come la divinità di Gesù, la sua Chiesa e l'Opus Dei che è stata molto vicina per 26 anni a papa Giovanni Paolo II e, adesso, al suo successore papa Benedetto XVI.

E allora quale migliore pensata, se non quella di scrivere un romanzo irreale, fantasioso, pieno di falsità, che ha anche degli accenti morbosi per catturare l'interesse di chi non possiede una solida cultura religiosa? Tanto è vero che tale romanzo viene consigliato anche in qualche scuola dove, fra i giovani, trova non pochi proseliti. L'Opus Dei viene descritta, in questo romanzo, non come una Prelatura personale del Papa, che fa del bene, che assiste spiritualmente migliaia di persone e che fa opere di carità in tutto il mondo, ma come una holding i cui dirigenti fanno transazioni finanziarie da milioni di euro e, alla fine, l'autore, auspica lo scioglimento della Prelatura stessa da parte del nuovo Papa. Un attacco violentissimo verso l' "Opus Dei" che esiste dal 1928, fondata da un santo, Josemaria Escriva', che ha 2.000 fra diaconi e presbiteri incardinati in diverse diocesi del mondo e 84.000 persone nei cinque continenti.

Dopo l'attacco premeditato alla Prelatura dell'Opus Dei, l'autore si propone di smantellare la divinità di Gesù, ma c'è un grosso ostacolo: la Bibbia, la parola di Dio, che è una delle fonti principali della religione cattolica. E che cosa scrive l'autore? "La Bibbia è un prodotto dell'uomo, non di Dio". Ma come tutti i biblisti (compresi quelli protestanti) ci hanno insegnato, la Bibbia è un libro ispirato divinamente, scritto da uomini, alla maniera umana, e nel possesso delle loro facoltà. E, per queste ragioni, l'autore è Dio. (Costituzione dogmatica, Dei Verbum). Tanto è vero che la domenica a Messa dopo le tre letture diciamo: "Parola del Signore", o "Parola di Dio". Ma il signor Brown deve portare a termine il suo disegno di aggressione verso la divinità di Gesù non poteva non ridimensionare il ruolo della Bibbia come parola di Dio, e difatti insiste sul fatto che è opera umana. L'ispirazione divina per lui non c'entra nulla.

Dopo aver conseguito l'obiettivo, l'autore passa subito a parlare di Gesù Uomo (per lui è pacifico che Gesù-Dio non esiste). E Brown elogia il Gesù storico, come fanno molti atei e protestanti : "è una figura di grande influenza, forse il leader più enigmatico e seguito che il mondo abbia conosciuto, ha abbattuto re, ispirato moltitudini e fondato nuove filosofie". E ancora: "è stato un uomo grande e potente, ha ispirato milioni di uomini verso una vita migliore." In questo modo Brown proclama, come fanno molti atei, la grandezza di Gesù Uomo, ma contestualmente, proclama la morte di Dio, tesi tipica protestante della teologia americana degli anni 70 (cfr. W. Hamilton).

Naturalmente, Brown, si dimentica, in 500 pagine, di parlare della divinità di Gesù, del Cristo della fede e non si domanda mai : "Chi è Cristo veramente"? Risponde San Giovanni, al primo capitolo del suo Vangelo: è il Verbo, è Dio, è Colui per virtù del Quale tutte le cose furono fatte. E San Paolo confermerà: è Colui che «è avanti a tutte le cose; e tutte le cose sussistono per lui» (Col. 1, 17); ed è Colui che un giorno, il giorno finale «della restaurazione di tutte le cose» (della «apocatastasi»: Att. 3, 21) nel quale Egli con la sua potenza «assoggetterà a sé tutte le cose» (Fil. 3, 21). Cioè Cristo è l'alfa e l'omega, il principio e il fine (cfr. Ap. 1, 8; 21, 6; 22, 13), non solo per i destini dell'uomo, ma per il cosmo intero, che in Lui ha il suo punto focale, donde ogni senso, ogni luce, ogni ordine, ogni pienezza. E quante altre affermazioni (Cfr. Matt. 11, 27; Gv. 8, 52-58; 17, 1-6) e testimonianze dovremmo raccogliere (Cfr. Matt. 27, 43; 27, 54; Gv. 20, 28) se una, un fatto dominante, la risurrezione, non le condensasse tutte e le certificasse, dando alla Chiesa nascente e alla successiva tradizione la fede nella divinità di Cristo.

Da ultimo non ci è dato di sapere, nel romanzo, la dottrina di Gesù, i suoi miracoli e la sua Risurrezione. Sull'Eucarestia è meglio stendere un velo pietoso, per le vergognose manipolazioni di Brown di cui è meglio non parlare per il rispetto che abbiamo verso questo Mistero. Non poteva mancare l'affondo al peccato che sarebbe una sciocchezza inventata dalla Chiesa. Il peccato: oggi è una parola taciuta; la mentalità del nostro tempo rifugge non soltanto dal considerare il peccato per quello che è, ma perfino dal parlarne. Pare questa parola fuori uso, quasi un termine sconveniente, di cattivo gusto che toglie alla vita il suo senso profondo, derivante dalla distinzione trascendente del bene e del male, e la avvilisce in una visione finale di angosciosa e disperata fatuità.

Delle due l'una: o Brown non conosce la vicenda storica di Cristo, oppure la nasconde scientemente. E la nasconde molto bene per travisare i fatti storici avvenuti dopo la nascita di Gesù. E allora si inventa un fantomatico Priorato di Sion del 1099 di cui hanno fatto parte Botticelli, Hugo, Newton e Leonardo per portare avanti una tesi sconcertante e mistificatoria. Egli si sofferma sulla tempera a muro de "L'Ultima cena" di Leonardo in cui oltre a Gesù ci sono i dodici apostoli, compreso Giuda che stringe il sacchetto dei trenta denari. Ma Brown nei Dodici, per un strano gioco di riflessi, vede una donna. E la donna c'è, perché sul tavolo c'erano 13 bicchieri, compreso quello di Gesù. Ci domandiamo il dodicesimo Apostolo che fine avrebbe fatto per l'autore?

Tesi molto ardita e molto approssimativa senza alcun riscontro oggettivo. In ogni caso, L'Apostolo seduto vicino a Gesù, per lo scrittore è una donna: per i lineamenti del viso, per le mani lunghe , i capelli di colore rosso. Tesi molto suggestiva e molto irreale. Ebbene: la donna del mistero, accanto a Gesù, è Maria Maddalena, di sangue reale, che Gesù avrebbe sposato e dalla quale avrebbe avuto una figlia di nome Sarah che non mai conosciuto in quanto, durante il suo arresto e la sua crocifissione, Maria Maddalena sarebbe scappata in esilio in Francia. E da lei ha inizio la dinastia dei Merovingi. Ma la cosa più strabiliante è che Gesù avrebbe designato a succedergli non Pietro, ma Maria Maddalena. Poi il progetto sarebbe saltato per le intimidazioni che Pietro fa a Maria Maddalena stringendo tra le mani un pugnale come si vede nel dipinto murale di Leonardo...

Brown prosegue nello stravolgimento storico sul celibato di Gesù al quale non crede, e afferma che ogni padre ebreo era tenuto a trovare moglie per il proprio figlio e che il celibato era condannato. Infine Brown cita le sue fonti storiche oltre alla notevole fantasia: i vangeli gnostici, i vangeli apocrifi, e una raccolta di detti di Gesù (la fonte Q), ma dei quattro Vangeli canonici: Matteo, Marco, Luca e Giovanni, l'autore non fa neppure una citazione: eppure sono due millenni che vengono letti e citati e riconosciuti dalla Chiesa e dal Popolo di Dio. L'ultima nota che fa quadrare il cerchio che evidenzia l'attacco alla divinità di Cristo è la bordata finale all'Imperatore romano Costantino: se non ricordiamo male fu proprio Costantino nel 325 d.c. a convocare il Concilio di Nicea, sotto il pontificato di papa Silvestro I. Contro Ario il Concilio si espresse favorevolmente sulla divinità di Cristo e sulla sua consustanzialità col Padre, realtà religiose che questo libro ha tentato di smantellare con bordate suffragate dal niente.

Ecco i motivi di tanto livore e accanimento verso Costantino, la Chiesa papata, il Cristo della fede e l'Opus Dei. Per queste ragioni, noi cattolici bocciamo senza appello un'opera letteraria faziosa, intrigante e basata su menzogne storiche. In ogni caso, editore e autore, denigrando Gesù si portano a casa milioni di dollari. Tutto ciò lo sapevano già quando avevano pianificato tutto attraverso un accurato studio di marketing. Ma questo, ovviamente, non ce lo diranno mai...

 


---------------------

Note di approfondimento:

La biografia di Dan Brown

Un dossier contro il Codice da Vinci

"Fedeli, portate il film in tribunale"

"Boicottare il botteghino"

Le eresie dei primi secoli: lo gnosticismo e l'arianesimo