ATTENTO A CIÒ CHE ASCOLTI...

POTREBBE  ESSERE DROGA

 

L'allarme viene dalla Guardia di Finanza e sarebbe l'ulteriore

 stadio di una infernale congiura contro le nuove generazioni

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

Con video tratto dal TG5

 

 

INTRODUZIONE

La Gdf lancia l'allarme: fenomeno in espansione

Dal Messaggero

"ROMA (1 luglio) - «Marijuana, Cocaine, Opium, and Peyote, 4 dosi su Cd» a 16,6 euro. Strano, ma vero. Almeno leggendo certi siti sulla cyber-droga, un fenomeno in crescita, già diffuso tra gli utenti spagnoli. L'allarme viene lanciato dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza che parla del fenomeno dell'"i-doser": file audio, scaricabili gratuitamente o a pagamento attraverso siti web e forum telematici che ricreerebbero gli effetti della droga.

Come funziona. Il capo del Nucleo speciale frodi telematiche, colonnello Umberto Rapetto ha spiegato il funzionamento della cyber-droga: ci sono particolari onde, comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, ovvero le frequenze su cui «lavora» il cervello umano, che sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale. Le onde alfa, ad esempio, che vanno da 7 a 13 hertz, hanno un potenziale effetto rilassante, ma ce ne sono altre che ottengono l'effetto opposto, cioè euforizzante o eccitante. Rapetto spiega che la polizia all'estero usa questi suoni «come deterrenti, ad esempio nelle discoteche per calmare i ragazzi». «Il loro uso - aggiunge - è anche documentato storicamente in campo militare». Il basso costo delle dosi, che partono dai 5 euro, crea allarme. Anche se, spiega la
Gdf, non ci sono ancora chiari studi su quali siano gli effetti...".

Alcuni però non ci credono e parlano di bufala. E' il caso di "Telefono antiplagio" nel suo comunicato stampa (vedere qui). Tuttavia, tutti sanno come le onde sonore possono influenzare certe parti del cervello umano provocando stati d'animo particolari come euforia, rilassamento, piacere, oppure al contrario, tristezza, paura (pensiamo ad esempio com'è importante provocare certi stati d'animo negli spettatori di film orror, attraverso determinati suoni, per cercare di far entrare il più possibile lo spettatore nella trama del film), angoscia, ecc. E stiamo parlando di onde sonore udibili... Ma cosa succede se le onde sonore diventano onde infrasonore, cioè non percettibili a livello conscio dal nostro cervello, ma che ugualmente arrivano al nostro sistema nervoso centrale? Il funzionamento e gli effetti a medio e lungo termine di queste Cyber-droghe sono ancora sconosciuti, ma una cosa è chiara: c'è chi cerca in tutti i modi di portare allo sballo e alla distruzione la nostra gioventù. Credo che questo fenomeno abbia una parentela molto stretta con i così detti "messaggi subliminali", ben più conosciuti, poiché entrambi usano l'inconscio per influenzare e danneggiare l'individuo a cui sono diretti. Per questo nella parte dell'Approfondimento ho messo del materiale che parla della natura e della portata dei messaggi subliminali, che possono essere sia audio che visivi oppure entrambe le cose.
 

 

Copertina di un cd di cyber-droga

 

 

Attenzione alle nuove droghe
Cyber-droghe: dalla siringa alle cuffie

Marcello Pamio – 8 luglio 2008

Nel 1981 esce nelle sale cinematografiche il film “Brainstorm: generazione elettronica”, interpretato da Christopher Walken e Natalie Wood.
La storia racconta della scoperta sensazionale fatta da una importante industria: una macchina in grado di registrare immagini, sensazioni ed emozioni e trasmetterle da una mente all'altra. I servizi segreti statunitensi ne intuiscono subito le potenzialità applicative in ambito bellico e di controllo mentale.
L’attrice Natalie Wood muore prematuramente prima che fossero terminate le riprese…
La sua morte è tuttora avvolta in un alone di mistero: caduta durante la notte dal suo yacht Splendor, sul quale era in compagnia del marito e dell'attore Christopher Walken, il suo corpo è stato trovato al largo dell'isola di Santa Catalina.

Nel 1995 esce “Strange Days” il film prodotto e scritto da James Cameron.
La storia in questo caso si svolge durante gli ultimi giorni del 1999 in una Los Angeles trepidante nell’attesa del Nuovo Millennio. Le droghe, in questa visione futurista molto “noire”, si chiamano “wire-trip clips”: in pratica delle “registrazioni di esperienze” digitali. Attraverso un congegno chiamato Squid, vengono registrate dalla corteccia cerebrale delle persone che vivono una esperienza particolare (violenza, stupro, rapina, ecc.) tutte le sensazioni, emozioni, suoni e trasferite poi dentro un minidisk.

Con un lettore apposito chiunque può rivivere quelle esperienze, come se fossero reali.

In luglio 2008 il Gat, il “Nucleo speciale frodi telematiche” della Guardia di Finanza scopre su internet un traffico di “cyber-droghe”, in pratica “brani musicali”, “sequenze sonore” che riescono avere sulla psiche delle persone che le ascoltano, effetti simili alle droghe tradizionali.
Purtroppo non si tratta di un film di fantascienza ma è l’ennesimo caso in cui la realtà supera la più fervida immaginazione.
Questi brani o sequenze, utilizzano frequenze infrasonore (dai 3 ai 30 Hz) che agiscono direttamente nel sistema nervoso centrale provocando reazioni che vanno dall’eccitazione al rilassamento.

I nomi di questi “file” venduti in rete, sono gli stessi delle medesime droghe: “Marijuana”, “Cocaina”, “Acid-QH”, “Hand of God”, “Trip”, “Peyote”, “Out of body”, “Ecstasy”, ecc.

Attualmente le “i-dose” (i-pod, i-phone, ecc.), cioè le “dosi virtuali”, vengono cedute a prezzo simbolico, ma a differenza delle droghe classiche, queste possono essere consumate (ascoltate in cuffia) e poi passate agli amici.
La prima “dose” è gratuita, come fanno i veri pusher, e poi il cliente si affeziona (diventa dipendente) e alla fine le paga.
Il colonnello della Guardia di Finanza Umberto Rapetto, durante una intervista alla giornalista Emanuela Falcetti su Radio Rai, specifica che “questi suoni non sono udibili, le mischiano (droghe). Le mischiano o alla musica o, immagino, anche a dei messaggi di voce, eccetera, che possono arrivare agli adulti.”
“Il nostro cervello reagisce e può avere degli impulsi che possono portare ad un’euforia incredibile oppure a rilassarci in maniera strepitosa. (…) È un cosa che è stata rilevata in termini scientifici e noi ce ne siamo preoccupati sotto quest’ottica, di sicurezza sociale”
Ecco la conferma che anche la scienza ufficiale è a conoscenza della possibilità che alcune “vibrazioni”, “frequenze” sonore possono interagire direttamente nel cervello!

Alla domanda della Falcetti in merito alle istruzioni per l’uso, il colonnello risponde che purtroppo non si tratta di una bufala “perché è tecnicamente possibile”.
La tecnica esiste eccome: le ingerenze esterne mediante frequenze sonore, onde elettromagnetiche, sono un dato di fatto: i messaggi subliminali (a sfondo sessuale e/o satanico) inseriti nella musica, i vari progetti di controllo mentale come l’Mk-Ultra, ne sono la prova, e purtroppo la punta dell’iceberg.

Quello che dovrebbe far pensare è che la tecnica usata nelle cyber-droghe, è molto versatile: una frequenza sub-sonica, non si percepisce, e quindi può essere inserita nei messaggi vocali, nelle suonerie dei cellulari (distribuite gratuitamente o acquistabili per pochissimi euro!), nei brani musicali, mischiata all’audio televisivo, ecc.
Lo sa molto bene anche la “radionica”: la tecnica di riequilibrio energetico che nasce agli inizi del secolo scorso.

Il grande pioniere britannico George de la Warr , la definiva come: “la scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose”.[1]
In questo caso però non si tratta dell’azione del pensiero sulla materia, ma delle vibrazioni sonore (frequenze, suoni) sulla materia fisica organica.
La Fisica speciale afferma da oltre un secolo che tutto è energia; la Fisica quantistica va oltre spiegando che tutto è collegato e che lo spazio vuoto non esiste.

Diversi ricercatori del secolo scorso, soprattutto russi, sono riusciti a stabilire le frequenze specifiche di ogni organo umano (visto che la materia è energia). Questo significa che il fegato, il cuore e tutti gli apparati hanno una loro frequenza specifica. Conoscendo queste frequenze è possibile inviare delle vibrazioni specifiche che possono interagire direttamente con l’organo corrispondente.
Sapete questo cosa implica? Una frequenza corretta può sostenere la funzionalità (salute), mentre un’altra vibrazione potrebbe comprometterla (malattia).

Nel caso specifico delle cyber-droghe, si è riusciti per caso a decodificare la frequenza di lavoro di alcune funzioni del sistema nervoso centrale? Ecco un esempio per capire: il principio farmacologico della cocaina blocca il recupero della dopamina (neurotrasmettitore o neuro-ormone rilasciato dall’ipotalamo), provocando un aumento della dopamina stessa, con i risultati psicofisici che tutti purtroppo conosciamo.
Se un messaggio infrasonoro (frequenza specifica), riesce per esempio a bloccare nella stessa maniera il recupero della dopamina nel sistema nervoso centrale, si otterrà lo stesso effetto fisiologico della cocaina? Rispondere a questa domanda non è facile, ma stando agli ultimi sviluppi sembrerebbe proprio di sì.

A questo punto, cosa possiamo fare?
Certamente i genitori, cioè gli educatori, hanno una responsabilità enorme nei confronti dei propri figli, soprattutto quelli piccoli. Controllare cosa ascoltano i nostri piccoli “adulti in divenire” è un dovere morale e non iperprotezionismo, tanto più se il bambino abitualmente si chiude in camera e ascolta la musica a luci spente e a volume altissimo, per poi uscire frastornato o rimbambito.
I comportamenti e gli atteggiamenti stessi dei bambini dovrebbero essere molto indicativi per i genitori attenti e consapevoli.

Detto questo, la cosa più importante, tenendo conto che in questo caso gli attacchi esterni hanno superato la materialità (le droghe non sono più chimiche: pesabili, misurabili e visibili, ma vibrazionali, non visibili e non tangibili), rimane il rafforzamento del mondo dei pensieri e dei sentimenti.
L’unica nostra arma di protezione.

Una volta rinforzato il corpo fisico mediante una alimentazione sana e vitale, come quella a base di frutta di stagione e verdure a foglie verdi (con ovviamente l’eliminazione totale dei cibi industriali pregni di chimica mortale), si passa al mondo dei pensieri e dei sentimenti.
Il mondo dei sentimenti si sviluppa e si aiuta con l’arte (per esempio: disegno, scultura, pittura, musica, recitazione, espressione corporea come l’Euritmia) e con il ritmo. Oggi la vita frenetica della società non ha alcun ritmo, è puro caos.
Ecco perché “l’arte è la più idonea educatrice dei sentimenti umani”.[2]

Il mondo dei pensieri è per così dire legato al “corpo eterico” o “corpo vitale”. La funzione di questo corpo è duplice, da una parte sostiene la vitalità (energetica) del corpo fisico e dall’altra è “sostanza” dell’attività pensante.[3]
Un “corpo eterico” debole quindi comporta difficoltà nel pensare correttamente.
Se un bambino nel primo settennio, “pensa per immagini” fa una cosa sana, se invece si sforza di “pensare” e “ragionare” come facciamo noi adulti (col vanto e l’orgoglio dei genitori), toglie forze al corpo eterico (bambini perennemente pallidi, privi di vitalità ed energia), e quest’ultimo a sua volta non da forza al mondo dei pensieri in un circolo vizioso perverso.
Nei primi anni di vita un bambino deve muoversi con il corpo, giocare con il corpo e non fossilizzarsi con televisione, videogames e computer (situazioni che deprimono il corpo eterico). Cosa che non viene fatta nelle scuole moderne, dove si predilige invece lo studio mnemonico, i compiti, la logica e il rendimento.

Mi sono occupato solamente dei bambini, escludendo appositamente adolescenti e adulti, perché sono gli esseri più indifesi che dobbiamo proteggere da questi attacchi esterni indiscriminati e vergognosi.
Se un ventenne consapevolmente si sballa (per curiosità, dipendenza o per stupidità), con le cyber-droghe, non possiamo farci nulla perché è una sua libera scelta, ma se a un bambino di 6 anni gli viene regalato il nuovo I-pod, piuttosto che l’ultimissimo lettore Mp3, contenenti migliaia di canzoni e musichette, visto che non l’ha cercata la droga virtuale diventa un problema di coscienza per tutti, in primis i genitori.

Scaricare l'audio dell'intervista al colonnello delle Fiamme Gialle Umberto Rapetto

http://www.radio.rai.it/podcast/A0029430.mp3 (Ora non più scaricabile... In alternativa vedere il video verso la fine di questa pagina)
 

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[1] Società italiana di Radionica, http://www.radionica.it/

[2] “Ereditarietà ed individualità”, pag. 58, Giovanni Peccarisio, Il Nuovo mondo edizioni

[3] Idem, pag. 127

 

 

Ancora sconosciuti i reali effetti della Cyber-droga

 

 

 

 

Lo psichiatra:

«Gli effetti, ancora una mistero»
 

Fonte web

ROMA (1 luglio) - Ce ne sono tante quante sono le droghe chimiche e sembra si possano scaricare agevolmente online i software per “somministrarsele”: sono le cyber-droghe, stanno avendo una diffusione enorme ma poco si sa per ora sulla loro reale pericolosità. Ciò che è certo, prevede Daniele La Barbera, direttore della clinica psichiatrica dell'Università di Palermo e super-esperto di dipendenze virtuali, è che «le cyber-droghe, come ci aspettavamo, sono destinate ad avere una diffusione di massa e non è escluso che in futuro i programmi si perfezionino e le droghe virtuali diventino più potenti». Per ora, spiega lo psichiatra, si conoscono poco la diffusione del fenomeno e i suoi effetti. Da quanto riferito da pazienti che le hanno provate, spiega La Barbera, la deduzione più logica è che le droghe virtuali a base di suoni non hanno lo stesso effetto su tutti i consumatorìi in alcuni non fanno assolutamente nulla, in altri provocano stordimento, cefalea e sonnolenza, in altri invece sembra proprio abbiano un effetto comparabile a quello delle droghe tradizionali.

Impossibile dire per ora se le cyber-droghe causino dipendenze, aggiunge lo psichiatra, non ci sono casi ancora su cui basarsi. Le droghe virtuali, spiega La Barbera, vanno a modificare le onde cerebrali, cioè l'attività bioelettrica del cervello, quindi agiscono in modo neurofisiologico. «Non credo per ora ci sia un livello di pericolosità reale - ribadisce l'esperto - però non si può escludere diano dipendenza e comunque quel che è certo è che si sta aprendo un capitolo del tutto nuovo che riguarda il mondo virtuale e che il fenomeno raggiungerà una diffusione di massa». Inoltre col perfezionamento dei software che “producono” le droghe, queste potrebbero divenire più potenti e i ragazzi potrebbero essere portati a sottovalutarne il rischio proprio perché non si tratta di sostanze chimiche.

 

 

Servizio del TG5 sul caso delle Cyber-droghe

 

 

 

APPROFONDIMENTO

 

I MESSAGGI SUBLIMINALI

Parlando in termini generali, "il male" dispone di diversi mezzi di propaganda per cercare di condizionare il modo di pensare delle masse ad esso sottoposte. Oltre ai metodi ben intuibili da tutti: stampa, cinematografia, televisione, eccetera; chi detiene il potere dispone, di forme di condizionamento dette "subliminali".
Un tentativo di condizionamento si dice subliminale nel momento in cui non è avvertibile in maniera cosciente; bensì solo al livello del nostro subcosciente. In altri termini capita che, senza sapere per quale motivo, si finisca col desiderare ciò che viene propagandato. Capita infatti che non si abbia la possibilità di filtrare con il raziocinio ciò che ci viene comunicato; perché quello che viene dettato al nostro subcosciente, tende ad essere catalogato come "vero" e "desiderato" dal nostro cervello.