DIMISSIONI DEL PAPA:

LE PROFEZIE SI STANNO COMPIENDO!

SIAMO IN UNA GRAVE CRISI DELLA CHIESA CON UNO

 SCISMA CHE POTREBBE ESSERE ORA DIETRO L'ANGOLO...

 

La Massoneria ecclesiastica, in mille modi subdoli, ha cercato di ostacolare l'azione del Papa spingendolo alla fine alle dimissioni per poter indire un nuovo Conclave, nel tentativo di mettere a capo della Chiesa Cattolica uno dei suoi e, secondo le varie profezie, ci riuscirà. Sarebbe la reale vittoria della Massoneria sulla sua più acerrima nemica… Dopo, la strada verso il New World Order sarebbe completamente spianata!

"La Chiesa di Roma corre il pericolo di uno scisma. Metti in guardia i tuoi sacerdoti. Fagli porre fine a quelle false teorie sull’Eucarestia, i sacramenti, la dottrina, il sacerdozio, il matrimonio e la pianificazione familiare. Sono stati sviati dallo spirito menzognero - da Satana - e confusi dalle idee del modernismo. Gli insegnamenti e le leggi divine sono valide per tutti i tempi e applicabili ad ogni periodo." (31 maggio 1965, messaggio della Madonna a Ida Peerdeman e rivolto al Papa Paolo VI (Amsterdam). Questa apparizione è stata riconosciuta dalla Chiesa)

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

INTRODUZIONE

PAPA BENEDETTO XVI SI DIMETTE PER IL BENE DELLA CHIESA

Fonte web

Lo ha annunciato lo stesso Papa Ratzinger durante il Concistoro per i Martiri di Otranto e in lingua latina. Dal 28 febbraio prossimo, lascia il Pontificato, rassegnando le dimissioni che sono possibili come rinuncia secondo il diritto canonico. Il Papa era apparso molto provato anche fisicamente negli ultimi tempi, tanto da usare una pedana mobile durante le liturgie in san Pietro.

Il Pontefice ha detto che sente il peso del suo incarico. La prima reazione è stata quella del decano del Collegio Cardinalizio, Cardinal Sodano che ha definito la decisione del Pontefice come un fulmine a ciel sereno. Molte le reazioni nel mondo alla decisione del Papa.

Tuttavia, bisogna considerare che lo stesso Papa ultimamente era sembrato giù di tono, molto abbattuto per le vicende dei corvi e di una Curia che apparentemente gli sta vicina, ma che nei fatti non sempre lo ha aiutato a gestire le cose nel modo migliore.

Con Ratzinger, sempre che non ci ripensi, si chiude un pontificato breve, ma intenso, che ha rimesso in moto la liturgia antica, ha rilanciato la palla ai tradizionalisti, ha rivisto l’organizzazione della Curia e forse la stessa disciplina imposta dal Papa non è piaciuta agli ambienti progressisti.

Presto, nei tempi compatibili, sarà indetto un Conclave per la elezione del nuovo Papa. Tra i favoriti ci sono il Cardinale di Milano Scola, il cardinal Piacenza e tra gli stranieri quello di Vienna. Un grazie comunque a Papa Benedetto XVI, per come ha diretto la chiesa, un grande Papa, di immenso valore e di grande spessore intellettuale e morale, messo a dura prova dagli ambienti progressisti massonici, ma anche dalla intransigenza a volte insulsa della Fraternità san Pio X, con la quale aveva avviato un bel discorso.

 

 

Piano e direttive della Massoneria ai suoi adepti nella Chiesa

 

 

Dietro il sacrificio estremo di un intellettuale

le ombre di un «rapporto segreto» choc

 

L'addio legato a una crisi di sistema fatta

di conflitti, manovre e tradimenti

Fonte web - Massimo Franco

Non essendo riuscito a cambiare la Curia, Benedetto XVI è arrivato ad una conclusione amara: va via, è lui che cambia. Si tratta del sacrificio estremo, traumatico, di un pontefice intellettuale sconfitto da un apparato ritenuto troppo incrostato di potere e autoreferenziale per essere riformato. È come se Benedetto XVI avesse cercato di emancipare il papato e la Chiesa cattolica dall'ipoteca di una specie di Seconda Repubblica vaticana; e ne fosse rimasto, invece, vittima. È difficile non percepire la sua scelta come l'esito di una lunga riflessione e di una lunga stanchezza. Accreditarlo come un gesto istintivo significherebbe fare torto a questa figura destinata e entrare nella storia più per le sue dimissioni che per come ha tentato di riformare il cattolicesimo, senza riuscirci come avrebbe voluto: anche se la decisione vera e propria è maturata domenica.

Quello a cui si assiste è il sintomo estremo, finale, irrevocabile della crisi di un sistema di governo e di una forma di papato; e della ribellione di un «Santo Padre» di fronte alla deriva di una Chiesa-istituzione passata in pochi anni da «maestra di vita» a «peccatrice»; da punto di riferimento morale dell'opinione pubblica occidentale, a una specie di «imputata globale», aggredita e spinta quasi a forza dalla parte opposta del confessionale. Senza questo trauma prolungato e tuttora in atto, riesce meno comprensibile la rinuncia di Benedetto XVI. È la lunga catena di conflitti, manovre, tradimenti all'ombra della cupola di San Pietro, a dare senso ad un atto altrimenti inesplicabile; e per il quale l'aggettivo «rivoluzionario» suona inadeguato: troppo piccolo, troppo secolare. Quanto è successo ieri lascia un senso di vuoto che stordisce.

E nonostante la sua volontà di fare smettere il clamore e lo sconcerto intorno alla Città del Vaticano, le parole accorate pronunciate dal Papa li moltiplicano. Aggiungono mistero a mistero. Ne marcano la silhouette in modo drammatico, proiettando ombre sul recente passato. Consegnano al successore che verrà eletto dal prossimo Conclave un'istituzione millenaria, di colpo appesantita e logorata dal tempo. E adesso è cominciata la caccia ai segni: i segni premonitori. Come se si sentisse il bisogno di trovare una ragione recondita ma visibile da tempo, per dare una spiegazione alla decisione del Papa di dimettersi: a partire dall'accenno fatto l'anno scorso da monsignor Luigi Bettazzi; e poco prima dall'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, che si era lasciato scappare questa possibilità durante un viaggio in Cina, ipotizzando perfino un complotto contro Benedetto XVI.

Ma la ricerca rischia di essere una «via crucis» nella crisi d'identità del Vaticano. Riaffiora l'immagine di Joseph Ratzinger che lascia il suo pallio, il mantello pontificio sulla tomba di Celestino V, il Papa che «abdicò» nel 1294, durante la sua visita all'Aquila dopo il terremoto, il 28 aprile del 2009. Oppure rimbalza l'anomalia dei due Concistori indetti nel 2012 «per sistemare le cose e perché sia tutto in ordine», nelle parole anodine di un cardinale. O ancora tornano in mente le ripetute discussioni col fratello sacerdote Georg, sulla possibilità di lasciare. Qualcuno ritiene di vedere un indizio della volontà di dimettersi perfino nei lavori di ristrutturazione dell'ex convento delle suore di clausura in corso nei giardini vaticani: perché è lì che Benedetto XVI andrà a vivere da «ex Papa», dividendosi col palazzo sul lago di Castel Gandolfo, sui colli a sud di Roma.

L' Osservatore romano scrive che aveva deciso da mesi, dall'ultimo viaggio in Messico. Ma è difficile capire quando l'intenzione, quasi la tentazione di farsi da parte sia diventata volontà e determinazione di compiere un gesto che «per il bene della Chiesa», nel breve periodo non può non sollevare soprattutto domande; e mostrare un Vaticano acefalo e delegittimato nella sua catena di comando ma soprattutto nel suo primato morale: proprio perché di tutto questo Benedetto XVI è stato l'emblema e il garante. «Il Papa continua a scrivere, a studiare. È in salute, sta bene», ripetono quanti hanno contatti con lui e la sua cerchia. «Non è vero che sia malato: stava preparando una nuova enciclica». Dunque, la traccia della malattia sarebbe fuorviante.

Smonta anche il precedente delle lettere riservate preparate segretamente da Giovanni Paolo II nel 1989 e nel 1994, nelle quali offriva le proprie dimissioni in caso di malattia gravissima o di condizioni che gli rendessero impossibile «fare il Papa» in modo adeguato. Ma l'assenza di motivi di salute rende le domande più incalzanti. E ripropone l'unicità del passo indietro. Il gesuita statunitense Thomas Reese calcola che nella storia siano state ipotizzate le dimissioni di una decina di pontefici. Ma fa notare che in generale i papi moderni hanno sempre scartato questa possibilità. Eppure, gli scritti di Ratzinger non hanno mai eluso il problema, anzi: lentamente affiora la realtà di un progetto accarezzato da tempo. «I due Georg sapevano», si dice adesso, alludendo al fratello Georg Ratzinger e a Georg Gänswein, segretario particolare del pontefice.

Forse, però, colpisce di più che fosse all'oscuro di tutto il cardinale Angelo Sodano, ex segretario di Stato e numero uno del Collegio Cardinalizio; e con lui altre «eminenze», che parlano di «fulmine a ciel sereno». È come se perfino in queste ore si intravedesse una singolare struttura tribale, che ha dominato la vita di Curia con amicizie e ostilità talmente radicate da essere immuni a qualunque richiamo all'unità del pontefice. Sotto voce, si parla del contenuto «sconvolgente» del rapporto segreto che tre cardinali anziani hanno consegnato nei mesi scorsi a proposito di Vatileaks, la fuga di notizie riservate per la quale è stato incriminato e condannato solo il maggiordomo papale, Paolo Gabriele. Si fa notare che da oltre otto mesi lo Ior, l'Istituto per le opere di religione considerato «la banca del Papa», è senza presidente dopo la sfiducia a Ettore Gotti Tedeschi. Rimane l'eco intermittente dello scandalo dei preti pedofili, che pure il pontefice ha affrontato a costo di scontrarsi con una cultura del segreto ancora diffusa negli ambienti vaticani.

E continuano a spuntare «buchi» di bilancio a carico di istituti cattolici, dopo la presunta truffa milionaria a danno dei Salesiani: un episodio imbarazzante per il quale il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha inutilmente cercato la solidarietà e la comprensione della magistratura italiana. È questa eredità di inimicizie, protagonismi, lotta fra correnti, faide economiche con risvolti giudiziari che sembra aver pesato più di quanto si immaginasse sulle spalle infragilite di Benedetto XVI. È come se avesse interiorizzato la «malattia» della crisi vaticana di credibilità, irrisolta e apparentemente irrisolvibile. Conferma il ministro Andrea Riccardi, che lo conosce bene: «Ha trovato difficoltà e resistenze più grandi di quelle che crediamo. E non ha trovato più la forza per contrastarle e portare il peso del suo ministero. Bisogna chiedersi perché».

Ma nel momento in cui decide di dimettersi da Papa, Benedetto XVI infrange un tabù plurisecolare, quasi teologico. Fa capire alla nomenklatura vaticana che nessuno è insostituibile: nemmeno l'uomo che siede sulla «Cattedra di Pietro». E apre la porta a una potenziale ondata di dimissioni. Soprattutto, addita al Conclave la drammaticità della situazione della Chiesa. Dà indirettamente ragione a quegli episcopati mondiali, in particolare occidentali, che da mesi osservano la Roma papale come un nido di conflitti e manovre fra cordate che da tempo pensano solo alla successione. L'annuncio delle dimissioni avviene in coincidenza con l'anniversario dei Patti lateranensi; e nel bel mezzo di una campagna elettorale: al punto che ieri alcuni leader si chiedevano se interrompere per un giorno i comizi. Ma già si guarda avanti. Bertone ha chiesto di incontrare per una decina di minuti il capo dello Stato Giorgio Napolitano prima della festa in ambasciata di oggi pomeriggio. E il «toto-Papa» impazza, con le scommesse fuorvianti sull'«italiano» o il «non italiano». Stavolta, in realtà, sarà un Conclave diverso. Il sacrificio di Benedetto XVI, per quanto controverso, mette tutti davanti a responsabilità ineludibili.

 

 

Nella Chiesa è in atto uno scisma che presto potrebbe venire alla luce

 

 

DIMISSIONI BENEDETTO XVI: la profezia del Papa Nero?

 

Rileggiamo invece i segreti di Fatima

Fonte web - Blondet

Maurizio BlondetUn fatto senza precedenti almeno nella storia della Chiesa moderna. Per ritrovare le dimissioni di un Pontefice bisogna infatti risalire ad epoche antiche, in cui la Chiesa viveva momenti di grande crisi, ad esempio lo Scisma di Occidente, quando e'erano un papa ad Avignone e uno a Roma. E' il caso di Gregorio XII costretto ad abdicare dopo che si era trovato un accordo per un solo Pontefice. Oppure quello molto più famoso di Papa Celestino V, che si dimise di sua iniziativa dopo pochi mesi di pontificato. Adesso invece Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per il prossimo 28 febbraio per motivi di anzianità e stanchezza fisica. Qualcuno sta già tirando fuori profezie millenaristiche come quella di Malachia, che avrebbe appunto identificato in Benedetto XVI l'ultimo Papa, prima dell'a\/Vento di un Papa Nero, per alcuni dei quali e lo stesso Benedetto in quanto nel suo stemma pontificio e raffigurato un re di colore. Secondo Maurizio Blondet contattato da ilsussidiarionet, "siamo davanti a un capolinea per la Chiesa cattolica. Non Credo nelle profezie tipo quella di Malachia, che secondo me e roba che va bene per i rotocalchi, nessuno è mai stato in grado di dimostrare come e ehi abbia scritto quella profezia. Credo invece che andrebbe riletta la vicenda di Fatima e soprattutto il terzo segreto".

Secondo Blondet infatti (ma come lui altri studiosi cattolici, ad esempio Antonio Socci) il terzo segreto di Fatima non e mai stato rivelato del tutto. "Bisognerebbe riflettere su tutto il contenuto dei segreti di Fatima, dove si parla di una crisi profonda della Chiesa. E non solo quelle apparizioni: numerose altre apparizioni degli ultimi anni della Vergine hanno in comune questo stesso contenuto, la crisi della Chiesa. Una spaccatura che mette in pericolo tutto l'organismo della Chiesa". Come altri studiosi cattolici dunque anche Blondet sostiene che il terzo segreto di Fatima non sia stato rivelato nella sua interezza: "E' stato rivelato solo in parte a distanza di 60 anni. Doveva essere rivelato prima del concilio di papa Giovani XXIII, il quale non lo fece perché disse che non lo riguardava. Non lo rivelo perché parlava di gravissima crisi interna alla Chiesa e proprio Papa Ratzinger ne ha rivelato una parte che parla di persecuzioni esterne: il Papa che viene colpito da fucilate e frecce". In molti hanno ritenuto che quella figura fosse pero Giovanni Paolo II quando fu colpito nell'attentato di San Pietro: "In realtà io Credo che più che un Pontefice, quel segreto facesse riferimento a tutte le persecuzioni di cui sono vittime oggi i cristiani, pensiamo alla Nigeria e al Pakistan ad esempio.

Ma il contenuto intero del messaggio non venne mai rivelato perché il contenuto sarebbe stato scandaloso proprio per la Chiesa al suo interno, intendo una spaccatura". Per Blondet le dimissioni di Benedetto XVI sono qualcosa di incredibilmente inedito per la Chiesa moderna: "Non credo a qualcuno che in queste ore sta dicendo che il Papa abbia deciso il suo ritiro perché una certa parte della Chiesa non fedele al suo magistero sia stata messa nell'angolo. Per la sua figura umana, questo Papa non ha mai dato peso a certe sottigliezze politiche. Credo invece che si apra un capitolo nuovo della storia della Chiesa". Fatima insomma avrebbe rivelato sia le persecuzioni esterne che quelle interne alla Chiesa: "Consiglio di leggere quello che ha scritto Antonio Socci nel suo libro e nel suo sito, dove parla a proposito del terzo segreto di Fatima di "necessità di una passione della Chiesa, che naturalmente si rilette nella persona del Papa, ma il Papa sta nella Chiesa e quindi soffre con la Chiesa".

Blondet sottolinea il clima di odio in cui spesso si trova a vivere la stessa Chiesa italiana: "C’e un odio evidente e crescente nei confronti della Chiesa. Lo vediamo ogni qualvolta essa esprime un parere ad esempio su aborto o eutanasia. la gente quasi schiuma di rabbia quando sente queste osservazioni, è un fenomeno nuovo. Una volta gli italiani erano sostanzialmente cattolici, magari dicevano: io non riesco a seguire la Chiesa, male riconoscevano il diritto di esercitare la sua autorità morale. L'uomo moderno invece si e definito in un essere zoologico che non ha neanche più paura della morte, ma solo della sofferenza. Un uomo che dice di se stesso: finito di godere me ne andrò e con me finirà tutto".

 

 

La Parola della profezia biblica 1

 

La Parola della profezia biblica 2

 

La Parola della profezia biblica 3

 

 

 

LA PAROLA DEI VEGGENTI CONTEMPORANEI

GOCCE DI LUCE: GESù PARLA AD UN'ANIMA

Fonte web

01 07 09 “L’ inferno è vuoto di diavoli, sono tutti sulla terra”. In questo tempo i posti di maggior rilievo, di prestigio, sono occupati dagli adepti di satana. Sui seggi di potere, i capi che governano per lo più gli appartengono, sono suoi, e così la gente dello spettacolo, molta parte della Chiesa. Il suo miraggio è riuscire a salire l’ultimo gradino, dato che tutto è già invasato dalla sua presenza, se ne è fatta sua appartenenza, ed è quello del soglio di Pietro, e riuscirà a salirvi. Quando vi sarà giunto potete ben credere che tutto sarà suo, ogni cosa sotto il suo domino, ma sarà un regno breve. Io tornerò a riprenderMi ciò che è mio, il mio trono sulla terra, che non può essere occupato dal malvagio, e brucerò lui e tutti i suoi adepti, facendoli precipitare agli inferi.

26 01 10 “Io soffio sulla mia Chiesa. Nessuno l’ama come Io l’amo: è mia sposa, ma malata…”. “Mia piccola Maria, per la discussione che avete avuto dopo il Cenacolo sullo stato della Chiesa, Io ti dico che è una critica veritiera. La mia Chiesa è malata, è sporca, ripiegata nei compromessi e nella diplomazia. E’ simile ad un bubbone di male infetto, che finirà come ogni male per scoppiare. Ora si ricerca di ricoprire, di nascondere, e di dare un’immagine dimessa, falsa, per mantenere la sua apparenza, per dare una visione d’unità, che non è vissuta all’interno. Io soffio sulla mia Chiesa, nessuno l’ama come Io l’’amo: è mia sposa, ma è malata del cancro del male, che la pervade e la corrode. Io tornerò a liberala, verrò per sanarla. Ora manca l’ultima tappa, l’ultimo tratto di cammino, al soglio di Pietro, del nemico. Quando l’iniquo verrà per sedervisi, Io giungerò a cacciarlo, e a liberare così l’intera mia Chiesa.

14 04 10 “Il Santo Padre sa che l’attacco che riceve ora alla Chiesa viene dal nemico”. “Mia piccola Maria, Io entro nel tuo cuore e vedo le creature per cui preghi, quelli che ami, quelle che vorresti aiutare, e su tutte accorro e benedico. Accorro anche verso il Santo Padre, per cui offri la Santa Messa. Egli soffre molto, pur se cerca di celare la sua sofferenza nel sorriso e, nella sua vegliarda età, cerca di porre tutte le energie per corrispondere al meglio al “sì” dato per il Soglio di Pietro. Il Santo Padre sa che l’attacco che riceve ora alla Chiesa viene dal nemico, che cerca di scardinarla, di portarne oscuramento. Questo è solo l’inizio della sua purificazione; ciò che sta vivendo è solo il principio della sua grande persecuzione. Essa viene attaccata di un male del quale è stata colpevole, e ora ne dovrà pagare le responsabilità, non solo per quello inerente nei vari casi della pedofilia, i più eclatanti, ma particolarmente per l’atteggiamento di chiusura, di nascondimento, di non andare a curare, a porre nella Verità e nella Luce i suoi sbagli, l’atteggiamento di chi copre per mantenere solo un’ immagine di santità, che spesso non ha vissuto. Responsabilità di guida, di direzione, perché ciò è derivato dalla mancanza di vita spirituale, dell’insegnamento nei seminari in cui è mancata la preghiera, le ore di adorazione, il culto al Cuore mio e di mia Madre, che si fanno baluardo, difesa, corazza, per il sacerdote agli attacchi del nemico. Responsabilità derivanti agli oltraggi e i sacrilegi all’Eucaristia, per cui così poco si è combattuto, la superficialità alla sua cura, la non curanza e la freddezza verso di Essa; e poi il disamore e la lontananza all’amore di Maria, che forma e feconda, Lei Madre dei sacerdoti, al Sacerdozio. E così la Chiesa decade, cade nelle sue miserie, nei peccati, nei compromessi, nella voglia di potere, nella connessione al male, che l’oscura.
Da questo stato di malato grave, la purificazione che ne deriva, l’offerta dei Santi, dei miei Santi Sacerdoti, coloro che mi sono rimasti fedeli, del Santo Padre, che si fa offerta e vittima per la Chiesa, sarà di riscatto. Non è per perire, ma per la sua risurrezione, per farsi trasparente, cristallina, verace, benedetta e santa. Io dirò: “Sei tornata, mia Sposa! Ed Io di nuovo ti sposo, e ti amerò ancor più di ardente amore!”. Amate la Santa Chiesa! Onoratela! Pregate per Essa! Non l’abbandonate nei tempi di oscurità e nel bisogno, nel tempo della battaglia. Essa è la vostra casa, il rifugio del cristiano ove mi trovo, ove Io vivo. Offrite ciò che potete, pregate perché siate tra i miei, suoi figli che l’aiutano a farsi di nuovo bella, pura e santa. Ti benedico”.

22 02 11 “L’iniquo ha per meta il Soglio di Pietro, dato che quasi tutti i troni della terra sono ormai suoi, e per avere potere assoluto”. “Mia piccola Maria, decade la preghiera con le sue cinta di difesa, decade la vita sacramentale e unitiva con Dio, e così crollano i baluardi e le difese dei muri che proteggono e osteggiano il potere di satana che acquista vigore e cerca così di sconquassare i popoli per far sì che si formi il suo esercito, che ha per mira proprio quello di colpire, di occupare e distruggere il Soglio di Pietro. Oggi che ricordate la Cattedra di Pietro, i Santi Pastori della Chiesa, che sono in Cielo, si presentano al trono dell’Altissimo, offrendo l’opera, il sacrificio, i meriti del proprio Papato, che in ogni tempo ha avuto le sue battaglie, le sue persecuzioni, le sue controversie, dato che satana cerca sempre di attaccare; e continua il suo persistente attacco per risiedere sul suo trono. Non sarà possibile il suo trionfo per molto poiché è Soglio irrorato dallo Spirito Santo nel quale vive il lume della Luce di Dio, ove il Pensiero del Creatore dimora sovrano, ove la Verità sovrasta Regina. Mai come in questo periodo storico viene criticata e osteggiata la sua Sapienza, che all’apparenza se ne fa elogio e riverenza, con bei discorsi e applausi, ma in privato c’è molta disobbedienza, pur da alcuni grandi della Chiesa. Il Santo Padre può anche errare nella sua vita personale, ma non ha difetto, né errore nella sua Dottrina poiché in lui parla la Verità di Dio: è Magistero del Pensiero del Signore stesso, che è Verità e Sapienza infinita. Eppure dietro tanto plauso e finta ammirazione c’è il disaccordo ad esso perché si scaglia e si scontra con il pensiero umano, che si corrompe ai suoi desideri.
L’iniquo ha per meta il Soglio di Pietro, dato che quasi tutti i troni della terra sono ormai suoi, e per avere potere assoluto e poter gridare verso il Signore Dio, Colui che è Tre volte Santo, che è la Magnificenza assoluta e increrata, ma creante: “Nazareno, ti ho vinto!”.
L’iniquo giungerà a sedere su questa Santa Cattedra ma non potrà governare per molto; il suo potere sarà breve poiché è Soglio che brucia del Fuoco divino: tale a carbone verrà riarso e brucerà su di esso. Eppure, nel suo breve governo, avrà tempo per portare, al suo pensiero oscuro, molti a sé. Giunge, giunge il Fuoco della Spirito, che brucia ogni scoria di falsità e, con esso, l’iniquo e ogni forma di iniquità. Il Soglio di Pietro sarà poi ancor più luminoso, lucente e infuocato delle Vampe dell’Altissimo Signore, che illumina del suo insegnamento non solo la Chiesa Cattolica, ma tutti i popoli della terra. Ti benedico”.

19 05 11 – IV di Pasqua – giovedì
“Celestino abdica, lascia il papato, poiché così umile, mite e buono”. “Mia piccola Maria, Io vedo in te anche le creature più lontane, e su tutte raggiunge il mio sguardo. Stasera voi ricordate San Celestino V, uomo consacrato, e Papa Santo. Sì, Papa santo, nonostante la rinuncia. In Paradiso egli vive nella dignità di questo stato, rivestito dei paramenti sacri e nobili di Pietro, e da Santo. Celestino abdica, lascia il papato, poiché così umile, mite e buono, mentre le autorità dei sacri palazzi spingevano, influenzavano e cercavano in tutti i modi di piegare le sacre Leggi, la Verità di Dio, a scopi umani, approfittando della mitezza di Celestino. Egli lascia il Soglio di Pietro perché ciò non accada, e ne fa offerta a Dio per tutti i suoi giorni, accogliendone le critiche, le persecuzioni, l’incomprensione, la solitudine interiore cocente che vivrà continuamente sino all’ultimo giorno. Celestino ne fa dono perché ne nasca una Chiesa Santa, per far sì che ci sia un cambiamento serio, una conversione che conduca a santità. Da crocifisso accoglie l’isolamento, e non omette parola, lasciando il giudizio al Cielo. Nel Vangelo di stasera Io mi addoloro dei miei che conosco, poiché c’è fra di loro colui che mi tradisce ed è con Me a mangiare, alla mia stessa mensa. E’ il Giuda di allora, e i Giuda di tutti i tempi. I Giuda dei miei Apostoli che ancor oggi sono il mio più grande dolore, che come sacri Ministri mi dissacrano, mi vendono, mi oltraggiano nella Legge divina e nel mangiare il mio Pane  Santissimo. Quanti sacerdoti che vivono ormai indifferenti, pigri e nel disamore! Non sono tanto gli assassini, i malfattori, che pur lacerano, scavano il mio Cuore di dolore: sopra di essi si erge la sofferenza del tradimento dei miei Consacrati. Chi viene a Me e si consacra a Dio, viene per servire, per essere mangiato, per dare la sua vita, e non per essere servito né per dominare e prevaricare sugli altri, né per godersi la vita. Cosa fare? Figli miei, perché ci sia il ritorno di essi ci vuole molta preghiera e sacrificio, dato che si è divenuti tali, perché è mancata la preghiera, e con la perdita della preghiera si perde l’umiltà, e satana entra, entra e lega; fa il suo gioco, particolarmente con i miei Ministri. E’ la sua più grande vittoria contro di Me. Ecco i Santi Papi, i Santi Sacerdoti, tutta la Gerarchia Celeste, pregano e benedicono e vogliono posare il loro manto di umiltà, di fedeltà, d’amore di Dio su di essi, ma quanta preghiera, quanta offerta ci vuole perché i miei sacerdoti possano tornare ed accogliere questi doni e farsi benedetti e santi come la preziosità di Celestino V! Ti benedico”.

24 05 11 – V di Pasqua – martedì
“Verrà l’era della pace, ma passerà attraverso la penitenza e la purificazione”. “Mia piccola Maria, non temere! Quando giungeranno quei giorni ti avrò già trovato il rifugio. Io sono il Principe della pace! Sono venuto per portare la mia pace, e sempre vorrei donarla. C’è però bisogno che il cuore voglia riceverla, che apra per accoglierla. Io ancora desidero dare pace, maggiormente la riverserei, ma i più mi rifiutano, mi si oppongono, non vogliono; e la mia pace non li raggiunge. Se la porta non si apre, non si entra. La mia pace non è quella del mondo, non è divertimento o la stare bene, ma è pace nello Spirito, che allieta e dà pace a tutto ciò che vivete. Perché tanti odi, perché tante guerre, tanta discussione tra i giovani, tante divisioni nelle famiglie?... Non vive più in essi il Principe della Pace, ma l’altro: il principe del mondo che viene e sconquassa e, con il suo male putrido, tutto sporca e avvilisce, divide e corrompe; giunge in ogni settore, in ogni realtà, …và e contamina con il suo peccato, toccando persino l’innocenza dei bimbi, l’unione nei focolari; porta la ribellione nei cuori, il tormento nelle persone. Non c’è pace. Quando il nemico avrà ottenuto vittoria sul Soglio di Pietro potrà gridare il suo intero possesso: ogni cosa posta sotto il suo potere malefico; ma giunto a questo traguardo, è giunta anche la sua fine e il suo precipizio. Verrà l’era della pace, ma passerà attraverso la penitenza e la purificazione poiché non è stato ascoltato, a suo tempo, il mio richiamo, non è stata accolta la mia pace, il mio invito d’amore: mi avete scacciato e lasciato piangere fuori della porta, guardando tanta devastazione. Siete voi che avete dato spazio e aperto il cuore, la mente e le mani al nemico; gli avete dato questo potere, scacciando Me, il Signore che vi ama, e ne avete così avuto un raccolto di frutti amari e velenosi. Io non vorrei questo dolore e questa tribolazione, ma non c’è altra via se non questa della purificazione per far sì che l’uomo torni al bene, torni alla pace. Ricevete voi, figli, la mia pace, fatevi ricettori di essa: ve ne colmo la mente, il cuore, le mani, sicché la portiate ovunque; siate, pur nel piccolo vostro ambiente, suoi operatori. Vi fate lievito di essa perché da voi rinasca un’umanità nuova, un’umanità di pace. Ti benedico”.


20 08 11 – sabato sera – “La mia Chiesa non decade poiché è sostenuta dalla Potenza dello Spirito Santo… Non prevarrà il male su di essa!”. “Mia piccola Maria, Io vedo le tue intenzioni e già le curo. Stasera la Parola v’interpella: “Chi sono Io per voi? Chi sono Io per te? Quanto valgo nella tua vita? Quanto posto ho nel tuo cuore?”… A tu per tu, soli con la vostra coscienza, viene data subito la risposta: se vive in voi questo amore primario, oppure quante sono le cose e le persone che mi precedono…!? Solo quando vive questo primario amore voi vi fate pietra, muraglia, Chiesa, che non permette che l’avanzata del nemico possa sovrapporsi e sconfiggere voi e la Chiesa. Il nemico antico, da sempre, mi combatte per distruggere la mia Chiesa e i figli dell’uomo, ed Io mi pongo a difesa. Vi ho dato la Chiesa perché in essa mi incontriate, mi viviate, mi amiate, vi faceste, in questo modo, i miei grandi combattenti che, posti in trincea con Me, vi fate pronti ad allontanare, a sconfiggere l’avanzata del male. La mia Chiesa, formata nella sua fragilità umana, che si corrompe, e dalla melmosa valanga che pone il nemico con i suoi attacchi, non decade poiché è sostenuta dalla Potenza dello Spirito Santo che ha posto dei limiti, sicché non prevarrà il male su di essa, perché è penetrata e irradiata dalla Luce dello Spirito, Luce di Verità e sapienza, Luce che acceca il diavolo; ed è anche sostenuta da tante anime che in tutti i tempi, dono di Dio, vengono al mondo nei miei Santi che vivono della priorità dell’Amore divino, che si pongono pietra su pietra, per formare la difesa a un muro che non potrà essere valicato. Può sembrare che il nemico possa vincere delle battaglie, ma la Chiesa non potrà mai esser vinta e sconfitta, dato che Dio la possiede. Venite a Me, figli miei,! Rifugiatevi in Me che sono Colui che sempre lo sconfigge; con Me voi ne sarete continuamente vittoriosi; Io vi dono e vi ricolmo di questo Amore che non vi fa scandalizzare delle miserie, degli scandali e degli errori che pur vivono nella Chiesa ma, ritemprati della Grazia del mio Amore, vi fate antidoti che la guariscono e la risanano e la fa vivere. Ti benedico”. Anche quando la Chiesa avrà prove terribili, come quando verrà l’iniquo, il pastore idolo, che siederà indegnamente sul Soglio di Pietro, ma per poco tempo, la Chiesa sarà più viva che mai, e ciò per la Potenza di Dio e anche per la testimonianza coraggiosa e fedele di tanti che saranno veri testimoni della fede e che saranno pronti a dare anche la vita per essa e per Gesù. E poi il  Signore, anche in questo tempo, sono certo che non lascerà la sua Santa Chiesa senza un vero Pastore nascosto, mite, umile e santo, che Lo saprà rappresentare degnamente, anche allora, sulla terra per guidare e consolare i “piccoli del Regno”.

21 08 11 – domenica - ”Se non ci sarà preghiera e penitenza il diavolo avanzerà e potrà porsi anche sul Soglio di Pietro, ma breve sarà il suo governo…”. “Mia piccola Maria, Io prendo in Me, nel Cuore, le intenzioni che a tempo debito si attueranno, ma già Io me ne prendo cura. Stasera la Parola vi richiama al Santo Padre, e vi chiedo di pregare per il Papa. Pregate poiché la sua posizione è prestigiosa, onorevole, ma di grande responsabilità: porta un fardello gravoso in tempi tanto difficili, e il suo passo si fa lento per la sua età. Pregate perché molta è l’opposizione contro di lui nella Chiesa; il suo Magistero viene ostacolato; egli vorrebbe portarlo alle radici della mia Verità, ma trova lento il cammino per l’opposizione che deve affrontare. Molta è la condanna perché lo si taccia di tradizionalismo, di pensare a ciò che è medievale e superato, mentre egli vuole tornare alle radici della profondità del cristianesimo. Pregate perché abbia Luce, conforto, sostegno, fortezza, per far sì che possa diffonderne il massimo nella sua vocazione: l’espressione della sua santità. Pregate perché molti sono gli avvoltoi, i corvi, le serpi che vivono all’interno della Chiesa, e vari sono coloro che ambiscono a risiedere sul Trono di Pietro... Il nemico ambisce porre tra i suoi adepti colui che fa il suo gioco e che porterebbe il suo volere di male, colui che mi si oppone e mi è nemico, e vive. Pregate perché le profezie, pur autentiche, sia che vengono per purificare, per penitenza dell’uomo, o per attacco del diavolo per portarne la sua devastazione e il male del suo regno nel mondo, possano esser mitigate, annullate, cambiate con la preghiera e la penitenza. Molto potete…! Se non ci sarà preghiera e penitenza il diavolo avanzerà e potrà porsi anche sul Soglio di Pietro, ma breve sarà il suo governo, dato che è Cattedra di Verità nella quale lo Spirito vive, e brucerà chi vi si siederà indegnamente: colui che è nella menzogna. Per evitare qualsiasi influenza negativa e nefasta, pur nel breve tempo, Io chiedo di pregare. Il Santo Padre ha grande responsabilità sulle coscienze degli uomini: la sua parola è guida e luce al mondo, al quale molte creature si attengono, nel quale i Pastori fanno riferimento per guidare le coscienze dei fedeli. Pregate perché la santità del Santo Padre costruisca e si espanda, sia reale e si esprima nella sua massima espansione. Ti benedico”.

 

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26 Maggio 2012 - Hanno intenzione di spodestare Papa Benedetto XVI dalla Sede di Pietro con mezzi subdoli.

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Sono lieto di riaverti con Me. È importante starMi vicino adesso, figlia Mia. Il tempo è breve e hai molto lavoro da fare. Oggi chiedo ai Miei seguaci, figlia Mia carissima, di pregare tanto per il Mio amato Vicario Papa Benedetto XVI. Lui, il Mio Servo Santo, è sottoposto a una terribile persecuzione che si consuma dietro le porte chiuse della Santa Sede. Ti avevo detto prima che i Gruppi Massonici che hanno fatto del vizio la loro morsa all’interno del Vaticano vogliono il Mio amato Papa fuori. E hanno intenzione di spodestarlo dalla Sede di Pietro usando mezzi subdoli. Egli, come ti ho detto in passato, dovrà fuggire perché non avrà molta altra scelta. Questo succederà a breve. Devi pregare tanto affinché possa rimanere il più a lungo possibile, poiché non appena egli sarà uscito l’impostore, il Falso Profeta, prenderà il suo posto. Quante lacrime piango per la Mia amata Chiesa sulla terra in questo momento. Tutti i Miei servi sacri che accettano la Mia Santa parola, come è data a te in questo momento, ora Mi sentono.

Bisogna rimanere fedeli alla Santa Messa e mantenere il Sacrificio quotidiano. Poiché molto presto vi costringeranno a ingoiare una bugia. Il Sacrificio quotidiano, in onore della Mia Crocifissione e della trasformazione del vino nel Mio Sangue e del pane nel Mio Corpo, verrà modificato, contorto e Io verrò umiliato attraverso nuove leggi introdotte dal Falso Profeta. Non dovete mai accettare nulla che non sia Verità. Non dovete accettare mai eresie all’interno delle mura della Mia Santa Sede. Se lo fate allora vi sarete rimossi da Me. Molti di voi dovranno offrire la Santa Messa in segreto, e avrete bisogno di ottenere tutto il coraggio che vi necessita pregandoMi e chiedendoMi di farvi forti. Le modifiche inizieranno proprio nella Santa Eucaristia. Vi sarà presto detto che la Santa Comunione, la Mia Vera presenza è, in effetti, qualcos’altro. Vi sarà detto che ha altri significati. Ma questa è una terribile bugia.

La Santa Eucaristia è il Mio Corpo e il Sangue offerti a voi per permetterMi di nutrirvi con il Mio Santo Spirito, per darvi il nutrimento necessario per le vostre anime. Quando arriverà il momento in cui a voi, Miei Servitori Sacri, presenteranno una nuova moderna interpretazione, allora saprete che la contaminazione è già iniziata. Sarà allora che avrete bisogno di prepararvi. Riunitevi e difendete la Verità della Mia Crocifissione. Non accettate le menzogne, i cambiamenti nella Santa Messa e nella Santa Eucaristia. Perché se lo fate, allora la Mia Presenza verrà a mancare a tutti i figli di Dio. SeguiteMi. Questa è la sfida più grande che abbiate mai affrontato, ma io vi darò le Grazie per discernere la verità dalla sacrilega finzione che vi verrà chiesto di accettare nel Mio Santo Nome. Dovete chiedere il Mio Aiuto ora attraverso questa crociata di preghiera (56). È per i Sacerdoti che cercano Protezione per la Santa Eucaristia.

O Caro Padre, nel nome del tuo Prezioso Figlio,
Che sacrificò Sé Stesso sulla Croce per l’umanità intera
aiutami a rimanere fedele alla Verità
Coprimi con il Prezioso Sangue del Tuo Figlio e dammi le
Grazie per continuare a servirTi in fede, fiducia e onore per il resto del mio ministero.

Fa’ che io non mi allontani mai dal vero significato del Sacrificio della Santa Messa
o dalla presentazione della Santa Eucaristia ai Tuoi figli.
Dammi la forza di rappresentarTi e nutrire il Tuo gregge nel modo
in cui deve essere nutrito con il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del
Tuo figlio, Gesù Cristo, Salvatore di tutti gli uomini.
Amen.

Ricordate, Vi prego, che Io cammino con ciascuno di voi, Miei Amati Servitori Sacri, ogni giorno. Io vi sostengo. Appoggiatevi a Me e Io vi terrò vicino al Mio Sacro Cuore in questi tempi di terribile tormento all’interno della Chiesa cattolica.

Il vostro amato Gesù

 

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12 Aprile 2012 - Il prossimo Papa potrà essere eletto dai membri all’interno della Chiesa cattolica, ma sarà il Falso Profeta.

Fonte web

Mia amatissima figlia, molte persone ancora Mi respingono nel mondo e ciò ha a che fare con l’opinione pubblica. Così tanta oscurità è scesa su tutti i figli di Dio che ben pochi hanno il coraggio di proclamare pubblicamente la Mia Parola. I credenti hanno paura d’insulti verbali e feroci derisioni che dovrebbero sopportare se parlassero apertamente della Mia Santa Parola. Anche i seguaci devoti non hanno il coraggio di alzarsi e combattere le leggi del male, introdotte nei loro paesi, che sfidano la parola del Padre Mio. I sacerdoti sono a disagio di essere visti difendere la verità dei Miei insegnamenti per paura di essere ostracizzati. Ora, più che mai, per la vergogna che devono sopportare a causa degli orribili peccati di alcuni dei propri ordini, trovano impossibile far ascoltare la loro voce. Quando santi servi coraggiosi decidono di alzarsi e difendere la verità dei Miei insegnamenti, essi soffrono terribilmente. Sono accusati di mancanza di tolleranza, mancanza di compassione, mancanza di amore e mancanza di rispetto dei diritti umani.

Vedete, bambini, la verità dei Miei insegnamenti, divulgata attraverso i Miei santi servi viene trattata come una menzogna. Menzogne, quelle versioni distorte della verità contenute nelle Sacre Scritture, sono invece presentate come la verità. Satana ha vinto su così tante anime, compresi i leader all’interno della Mia stessa Chiesa, che ha fatto sì che molte persone innocenti trovassero difficile giurare fedeltà alla Mia Volontà Santa. Come sono stato abbandonato e messo da parte per consentire alle menzogne, piantate nelle menti dei Miei Santi Servitori, di essere accettate dalla maggioranza. Queste bugie malvagie si estendono ben oltre questo. La verità della Mia Scrittura, contenuta nel Libro della Rivelazione, è stata interpretata da molte Mie chiese. Così tante varianti, che sono tutte basate sull’interpretazione umana.

Il Mio amato Papa Benedetto XVI è l’ultimo vero Papa su questa terra. Pietro il Romano, è il Mio Pietro, l’apostolo originale, che governerà la Mia Chiesa dal Cielo sotto il comando del Padre Eterno. Poi, quando verrò a regnare, alla Seconda Venuta, regnerà su tutti i figli di Dio, quando tutte le religioni diventeranno una Santa Chiesa Cattolica e Apostolica. Io dico solo la verità, figlia Mia. Devo avvertirti che emergeranno ora molti nuovi sedicenti profeti, che contraddiranno la Mia Parola Santa data a te, il vero profeta degli ultimi tempi. Prima convinceranno i credenti che le loro parole vengono da Me. Le loro parole saranno scelte con cura e il loro significato sarà vago e un po’ confuso. In molti non considereranno questa debolezza e abbracceranno i loro messaggi perché sembreranno essere in linea con la Sacra Scrittura.

Quando molte anime saranno state sedotte, l’attacco avrà inizio. Essi, figlia Mia, sono inviati per preparare i figli di Dio ad accettare il prossimo Papa, che viene dopo il Mio amato Vicario Papa Benedetto XVI. Questo Papa può essere eletto dai membri all’interno della Chiesa cattolica, ma sarà il Falso Profeta. I suoi elettori sono lupi travestiti da agnelli e sono membri del gruppo segreto massonico del male guidato da Satana. Questo è il modo in cui Satana cercherà di distruggere la Mia Chiesa. Purtroppo, egli, il Falso Profeta, attirerà un largo seguito. Coloro che si opporranno a lui saranno perseguitati. Andate, bambini, finché è possibile. Denunciare le menzogne che saranno presentate da coloro che cercano di convincervi della autenticità del Falso Profeta. Siate forti. Rimanete fedeli a Me, il Vostro Gesù. Non dubitate mai della Mia Parola Sacra.

Il Libro della Rivelazione è la vera Parola di Dio. E non mente. Non tutti i segreti contenuti all’interno sono noti a voi ancora. Io rivelerò tutto tramite Maria della Divina Misericordia, anche se la verità sarà violentemente attaccata e trattata come eresia. Ricordate una lezione importante. La Mia Parola, quando ero sulla terra, fu trattata come eresia quando venni la prima volta. La Mia Parola, data a voi ora, alla Mia Seconda Venuta sarà trattata allo stesso modo da parte dei credenti, compresi i miei servi sacri che rappresentano la Mia Chiesa sulla terra. Satana sacrificherà molte anime per soddisfare le sue brame finali di causare il più grande tormento. Siate certi che sarà la Chiesa cattolica, fondata da Me e posta sotto il comando del Mio amato apostolo Pietro, che soffrirà maggiormente negli ultimi tempi. State in guardia in ogni momento. Vi prego di recitare questa Crociata di Preghiera (44) ” Forza per difendere la mia fede contro il Falso Profeta”.

Caro Gesù dammi la forza per focalizzarmi sui Tuoi insegnamenti
e proclamare la Tua Santa Parola in ogni momento.
Non permettere mai che sia tentato di idolatrare il Falso Profeta
che tenterà di presentarsi come Te.
Mantieni forte il mio amore per Te.
Dammi la grazia del discernimento così che io non possa mai rinnegare
la verità contenuta nella Sacra Bibbia, non importa quante menzogne
siano presentate a me per incoraggiarmi a voltare le spalle alla Tua vera parola.
Amen.

La verità è scritta nelle Sacre Scritture. Il Libro della Rivelazione non rivelerà tutto perché Io vengo solo ora, l’Agnello di Dio, ad aprire il libro perché il mondo veda. Ogni interpretazione umana riguardante i 1000 anni non è affidabile. Dovete credere solo alla parola di Dio.

Il Vostro amato Gesù.

 

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VERSIONE DIPLOMATICA DEL TERZO SEGRETO DI FATIMA,

QUELLO CHE IL VATICANO HA TACIUTO

Fonte web

La versione diplomatica del Terzo Segreto di Fatima, mai smentita né confermata dal Vaticano, venne pubblicata all'interno di un articolo pubblicato sul giornale di Stoccarda "Neues Europa", il 15 ottobre 1963, scritto dal giornalista tedesco L. Einrich, il quale, grazie ad una indiscrezione diplomatica, pubblicò il testo del messaggio e aggiunse che era riuscito ad ottenerlo perché alcune copie erano state inviate da Sua Santità alle autorità politiche di Londra, Mosca e Washington affinché cessassero gli esperimenti nucleari.

Ecco il testo:

«Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fa attenzione a quello che ti dico:

Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche, devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potessero commettere. Tu desideri che Io ti dia un segno, affinchè ognuno accetti le Mie parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il prodigio del Sole, e tutti credenti, miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora proclama a Mio Nome:

(....) In nessuna parte del mondo vi è ordine, e Satana regna sui più alti posti, determinando l' andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell' umanità. Avrà in potere i Potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E se l' umanità non dovesse opporvisi, sarò costretta a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con il diluvio.

Verrà il tempo di tutti i tempi e la fine di tutte le fini, se l' umanità non si convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i gradi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli. Anche per la Chiesa verrà il tempo delle sue più grandi prove. Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle loro file, e a Roma ci saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore. Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre Mio. (....)

 

 

APPPROFONDIMENTO

 

VATICANO:COMPLOTTO PER FAR DIMETTERE IL PAPA?

 

La massoneria ecclesiastica, attraverso queste continue fughe di documenti e di lettere, sta cercando di spingere il Papa alle dimissioni per indire un nuovo conclave nel tentativo di mettere a capo della Chiesa Cattolica uno dei suoi. Sarebbe la reale vittoria della Massoneria sulla sua più acerrima nemica... Dopo la strada verso il New World Order sarebbe completamente spianata! cI SIAMO GIà ADDENTRATI NEL TEMA DELLA MASSONERIA NELLA CHIESA - IN PARTICOLARE IN VATICANO - PER CUI CHI VUOLE APPROFONDIRE IL TEMA PUò ANDARE QUI.

 

CHIESA CATTOLICA: VERSO UN NUOVO SCISMA?

IL NUOVO LUTERO POTREBBE VENIRE DALL'AUSTRIA.