SECONDA DOMENICA DI PASQUA

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

Una festa non ancora capita ed assimilata in tutto il suo spessore teologico e profetico, sia dai pastori che dal gregge!

Se in Europa oggi è il relativismo quello che scuote le fondamenta della cultura e della spiritualità, nella Chiesa è invece il razionalismo quello che scuote e opacizza l'opera che Gesù ha voluto, per i nostri tempi, attraverso - ma non è l'unico caso - l'umile voce di suor Faustina Kowalska, messaggera e profetessa della Divina Misericordia.

 

a cura di Claudio Prandini

 

 

----------------------------------

 

 

LA MIA DIVINA MISERICORDIA

PRIMA DELLA MIA DIVINA GIUSTIZIA

 

"Segretaria della Mia Misericordia, scrivi, parla alle anime di questa Mia grande Misericordia, poiché è vicino il giorno terribile, il giorno della Mia Giustizia".
 

 

Suor Faustina Kowalska, 1905 - 1938

 

 

fonte web

La prima Canonizzazione del Grande Giubileo dell’Anno 2000 è stata quella di Suor Faustina Kowalska, l’umile figlia della Polonia e grande apostola della Divina Misericordia. Suor Faustina nacque nel 1905 e morì nel 1938 nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Nel convento conduceva una vita silenziosa, piena di lavoro, di preghiera e di sacrificio. Ricevette molti doni soprannaturali, come rivelazioni, visioni, (il dono delle stigmate e della profezia). I grandi doni sono stati accompagnati anche da grandi sofferenze. A questa donna modesta, sconosciuta, senza alcuna preparazione scientifica che lavorava come cuoca, giardiniera, portinaia, Gesù rivolse il suo messaggio per il nostro secolo con parole che stupiscono: “Nell’Antico Testamento Dio Padre inviò al mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi a tutta l’umanità mando te come la mia misericordia. Non voglio punire l’umanità dolente, ma voglio guarire, stringendola al mio Cuore misericordioso… Figlia mia, non fermarti nell’annunziare la mia misericordia… Parla al mondo intero della mia misericordia…” E lei parlava. Il suo messaggio contiene tre compiti:

 

  1. Conoscere e proclamare la verità sull’amore misericordioso di Dio rivelata in modo più pieno in Gesù crocifisso e risorto.

  2. Aspirare alla perfezione cristiana sulla strada della fiducia in Dio (“Gesù, confido in te”) e della misericordia verso il prossimo.

  3. Implorare la misericordia di Dio per il mondo, anche attraverso la prassi delle nuove forme di culto.

 

Suor Faustina proclamava il messaggio della Misericordia dando l’esempio di un’assoluta fiducia in Dio e tenendo un continuo atteggiamento misericordioso verso il prossimo. Nell’omelia della Canonizzazione il Santo Padre ha annunziato che “la seconda Domenica di Pasqua d’ora innanzi in tutta la Chiesa prenderà il nome di Domenica della Divina Misericordia”. Ed ha anche aggiunto: “Cristo ci ha insegnato che l’uomo non soltanto riceve e sperimenta la misericordia di Dio, ma è pure chiamato a ‘usar misericordia’ verso gli altri: Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia. Egli ci ha poi indicato le molteplici vie della misericordia, che non perdona soltanto i peccati. Ma viene anche incontro a tutte le necessità degli uomini. Gesù si è inchinato su ogni miseria umana, materiale e spirituale”. Con questa canonizzazione il Santo Padre ha voluto trasmettere un messaggio molto importante al nuovo millennio: “Lo trasmetto a tutti gli uomini perché imparino a conoscere sempre meglio il vero volto di Dio e il vero volto dei fratelli”.

Le rivelazioni a Suor Faustina sono delle rivelazioni private. Esse non aggiungono nulla di nuovo al deposito della fede trasmesso una volta per sempre dagli apostoli. Ma senz’altro sono un segno che i carismi non si sono spenti nella Chiesa e che lo Spirito Santo può, anche nei nostri giorni, concedere speciali doni a persone scelte. Con interventi straordinari Dio vuole che una data verità di fede appaia in una luce nuova e parli con maggiore efficacia agli uomini. Elevando Suor Faustina agli onori dei Santi e proclamando la seconda Domenica di Pasqua come Domenica della Divina Misericordia, il Santo Padre ha accentuato l’importanza delle apparizioni e delle rivelazioni private per la vita della Chiesa anche nei nostri giorni.

 

FORME DEL CULTO DELLA DIVINA MISERICORDIA

 

Le forme del culto della Divina Misericordia trasmesse attraverso Suor Faustina, sono le seguenti:

- l’immagine di Gesù Misericordioso;
- la coroncina della Divina Misericordia;
- la festa della Misericordia;
- l’ora della Misericordia;
- la diffusione del culto della Divina Misericordia

 

 

L’immagine di Gesù Misericordioso:
L’immagine occupa una posizione - chiave in tutta la devozione alla Divina Misericordia, essa riproduce la figura di Cristo risorto e benedicente, secondo quanto descritto da Suor Faustina dopo la visione da lei avuta il 22 febbraio 1931, in cui il Signore le chiedeva: “Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: “Gesù confido in Te!”. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella e poi nel mondo intero.”
Gli elementi più caratteristici dell’immagine sono i due raggi. Gesù ne spiega così il significato:
“Il raggio pallido rappresenta l’Acqua, che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue, che è la vita delle anime… Beato colui che vivrà alla loro ombra.”
L’immagine viene chiamata “il recipiente”: “Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della mia Misericordia”.
Il Signore promette molte grazie a chi la venererà con fiducia: “Attraverso questa immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa”; “l’anima che venererà questa immagine, non perirà”; “Prometto pure già su questa terra… la vittoria sui nemici”; “Io stesso la difenderò come mia propria gloria nell’ora della morte”. L’immagine deve ricordare “le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere.”
 


La Coroncina della Divina Misericordia:
Insieme all’immagine viene rivelata una preghiera, come ulteriore ed essenziale elemento al culto della Divina Misericordia. Il testo è stato dettato da Gesù a Suor Faustina nel 1935. Poi Gesù ne ha parlato 14 volte per spiegare lo scopo e le promesse legate alla sua recita, rivelandone la particolare efficacia:
“Esorta le anime a recitare la coroncina”… “Per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno. Chiunque la reciterà otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte”… “I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di salvezza; anche se si trattasse del peccatore più incallito se reciterà questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia della mia infinita Misericordia.”… “Con la recita della coroncina avvicini a Me il genere umano”.
Come si prega? Si può utilizzare una corona del rosario. All’inizio si prega il Padre Nostro, quindi l’Ave Maria e il Credo, poi sui grani del Padre Nostro si recitano le parole seguenti:
“Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero”.
Sui grani dell’Ave Maria si recita:
“Per la Sua dolorosa Passione abbi misericordia di noi e del mondo intero.”
Alla fine si invoca per tre volte:
“Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.”

 

La Festa della Divina Misericordia:
La Festa della Divina Misericordia Gesù l’ha chiesta per la prima Domenica dopo Pasqua, indicando il motivo e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla. Viene preparata con una novena che inizia il Venerdì santo e che consiste nella quotidiana recita della coroncina della Divina Misericordia. Le promesse legate alla celebrazione di questa Festa sono eccezionali:
“Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori.”… “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente di vita conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene.” …“In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto.”
“Nessun’anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia - ha detto Gesù - e perciò la prima Domenica dopo Pasqua deve essere la Festa della Misericordia ed i sacerdoti debbono parlare alle anime della mia grande e insondabile Misericordia”.

Nel 1997, in pellegrinaggio al Santuario di Gesù Misericordioso a Cracovia, dinanzi alla tomba di Faustina Kowalska, Giovanni Paolo II ha ringraziato per aver potuto “contribuire personalmente al compimento della volontà di Cristo, mediante l’istituzione della festa della Divina Misericordia”, che dalla Diocesi di Cracovia, dove lui era Arcivescovo, si è diffusa in tante altre Diocesi del mondo intero. E’ difficile fare una stima di quanti milioni di fedeli ogni anno celebrano nella Chiesa universale, sotto la guida dei propri Pastori, la festa della Misericordia nella prima Domenica dopo Pasqua. Realmente questa devozione della Divina Misericordia si è diffusa rapidamente per un impulso divino, come Giovanni Paolo II ha detto nel giorno della beatificazione di Suor Faustina, il 18 aprile 1993: “E’ veramente meraviglioso il modo in cui la devozione a Gesù Misericordioso si fa strada nel mondo contemporaneo e conquista tanti cuori umani! Questo è senza dubbio un segno dei tempi - un segno del nostro XX secolo”.

Ancora il Santo Padre, nella Udienza generale del 12 gennaio 1994, diceva che: “il messaggio della Misericordia di Dio è un forte richiamo ad una fiducia più viva “Gesù confido in Te”. E’ difficile trovare parole più eloquenti di quelle trasmesseci da Suor Faustina.” E per questo “La Chiesa rilegge il Messaggio della Misericordia per portare con più efficacia alla generazione di questa fine di millennio e a quelle future la luce della speranza.” (Giovanni Paolo II a Cracovia il 7 giugno 1997)

Per l’ora della Misericordia basti ricordare che il Signore disse a Suor Faustina: “Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella mia Misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la Sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, poiché fu in quell’ora che venne spalancata per ogni anima.” Mentre per la diffusione del culto della Divina Misericordia, sempre Gesù confidò che “Le anime che diffondono il culto della mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre (protegge) il suo bimbo ancora lattante e nell’ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso.”…“In quell’ora otterrai tutto per te stessa e per gli altri; in quell’ora fu fatta grazia al mondo intero; la misericordia vinse la giustizia”. (Agenzia Fides 2/4/2005)

 

---------------------------------------

 

LA DIVINA MISERICORDIA

Sito Ufficiale del Santuario della Divina Misericordia

Chiesa Santo Spirito in Sassia, Roma

 

 

---------------

Nota:

Per saperne di più...