I DOMINATORI
DEL MONDO
GLI "ILLUMINATI"
NUOVO ORDINE MONDIALE,
GLOBALIZZAZIONE E CRISI
DELLA FAMIGLIA
(A cura di Claudio Prandini)
"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?" (Matteo 16,26)
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Vidi un'altra bestia che saliva su dalla terra. Aveva due corna come quelle d'un agnello, e una voce come quella d'un drago... Essa esercita tutto il potere del mostro in sua presenza, e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare, come un dio, il mostro... La bestia ebbe il potere di dare la vita alla statua del mostro, perché potesse parlare e far uccidere tutti coloro che non lo adoravano. La bestia fece mettere un marchio sulla mano destra e sulla fronte di tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome del mostro o il numero che corrisponde al suo nome. Qui ci vuole saggezza. Chi è intelligente calcoli il significato del numero del mostro, un numero che corrisponde a un uomo. Il numero è seicentosessantasei." (Ap 13, 11-18) |
Controllo delle masse?
Ecco come lavorano
gli Illuminati
Spesso accade a coloro che cercano informazioni in rete, di
incontrare articoli, resoconti o documentazioni sul cosiddetto “Nuovo Ordine
Mondiale” o sugli “Illuminati”.
Capita così di frequente che ho deciso di approfondire tale argomento, cercando
di rispondere ad alcune domande: ma chi sono gli “Illuminati”? Da dove
provengono? Fino a che punto compenetrano la nostra realtà, la nostra storia? E
a che scopo?
Sigillo degli Illuminati, stampato nei dollari statunitensi |
Analizzando
superficialmente i messaggi che ci provengono dalla realtà esterna, si può già
intravedere l’accenno di una risposta a tali quesiti. E’ un dato di fatto per
cominciare, che i mezzi di comunicazione più comuni (televisione, cinema,
quotidiani, libri e riviste) diventino giorno dopo giorno più scadenti,
uniformando e appiattendo le informazioni (soprattutto tivù e giornali),
passando una realtà sempre più squallida e sovvertendo – in maniera non casuale,
come vedremo in seguito - la scala di valori che ogni individuo equilibrato con
un po’ di cultura, buon senso e rispetto per la vita, avrebbe come saldo punto
di riferimento nella propria esistenza.
Per dirla
in parole povere risulta difficile da accettare che un matrimonio tra vips possa
diventare notizia di apertura di un serio TG che abbia la pretesa di informare
la gente. E ancora mi è difficile accettare che tale TG si riduca a 20 minuti
con pubblicità per poi lasciare spazio alla tanto attesa e sospirata ricetta di
cucina a cui, pare, gli italiani non sappiano rinunciare.
Per non
parlare dei reality che tanto hanno preso piede nel nostro paese ma che - a
detta di Maurizio Costanzo - sono ancora più diffusi all’estero, o che
dire dei programmi dove la gente si rinnova grazie alla chirurgia plastica,
rendendola una pratica talmente normale che, come riportato poco tempo fa su
tutti i quotidiani, persino le teenagers inglesi a Natale o per il compleanno
chiedono ai loro genitori di rifarsi il seno. Oppure pensiamo ai pianti e alle
disgrazie in TV dove si vedono solo comuni cittadini che mettono in piazza i
loro problemi familiari, abituandoci sempre più all’idea che ci possa essere
qualcuno (o qualche milione di telespettatori) che ci osservi e conosca anche i
nostri fatti più intimi.
Solo per quanto detto, un normale osservatore constaterebbe che
qualcosa non funziona nel sistema. Come non funziona il fatto che nonostante
l’avanzare della tecnologia l’uomo si riduca a lavorare di più, a dedicare
sempre meno tempo ai rapporti umani diventando quasi incapace di gestirli,
diventando sempre più stressato, insofferente e, lasciatemelo dire, frustrato.
Qualcosa non quadra ma questo qualcosa non è limitato alla nostra
realtà cittadina, né nazionale, si tratta di qualcosa che esula dalle nostre
conoscenze perché sta dietro alle quinte, dietro a ciò che viviamo. Qualcuno la
chiama dietrologia!
Lo stesso Manifesto piduista di Licio Gelli (il famoso Piano di
Rinascita Democratica) è disgiunto dalle radici più ampie del
malfunzionamento del sistema, anche se rende bene l’idea del controllo sui media
che già egli aveva, a suo tempo, sottolineato come prioritario.
Adam Weisshaupt |
Infatti, per datare tale progetto, è necessario retrocedere
ulteriormente nel tempo fino al lontano 1760 quando un’organizzazione fondata da
Adam Weisshaupt, ebreo di nascita convertito al cattolicesimo e futuro
sacerdote cattolico, chiamata successivamente “Illuminati di Baviera”
aveva già nel suo DNA il controllo mentale e quello dei mezzi di comunicazione.
In testa a tale organizzazione capeggiata da Weisshaupt, professore di legge
canonica presso l’Università di Engelstock, c’era un rinnovato casato,
una famiglia ben nota anche ai nostri giorni, ovvero quella dei Rothschild,
i quali avrebbero, grazie al loro potere economico, finanziato qualunque
iniziativa e qualunque guerra da quel momento oltre che indotto il nostro
professore a recuperare e a modernizzare gli antichi protocolli del Sionismo
(vedi la lettera che il Ministro degli Esteri britannico Lord Arthur James
Balfours inviò il 2 novembre
Tanto per cominciare gli Illuminati promossero e finanziarono
Seguendo la loro precisa e condivisa filosofia di azione, era necessario:
1) portare
le nazioni all’eliminazione di ogni forma di governo e di religione già
esistente
2)
armare e
sostenere entrambe le fazioni opposte in un conflitto con lo scopo di indebolire
gradualmente suddette nazioni per facilitare il crollo di ogni struttura
esistente e rendere i paesi più controllabili allo scopo di creare un unico
governo mondiale (una parte della famiglia Rothschild finanziò Napoleone mentre
l’altra sostenne
Immediatamente dopo le guerre napoleoniche, gli Illuminati si
resero conto che le nazioni erano così provate e impoverite dalle guerre che
avrebbero accettato qualunque compromesso per migliorare la loro posizione, così
i Rothschild ne approfittarono per organizzare il Congresso di Vienna tentando,
con l’occasione, di creare una prima Lega delle Nazioni. Ma lo zar di Russia,
resosi conto del progetto di controllo che risultava dalla proposta, rifiutò di
farne parte. Il capostipite della famiglia Rothschild, Nathan Mayer,
promise che un giorno uno dei suoi discendenti avrebbe vendicato tale ingiuria
distruggendo lo zar, e così accade nella congiura del 1917 (la famosa
rivoluzione d’ottobre che portò all’assassinio dei Romanov la notte tra
il 16 e il 17 luglio 1918).
Logo dell'Impero dei Rothschild |
Subito dopo
Un organo similare fu fondato contemporaneamente in Gran Bretagna, sotto il nome di “British Institute of International Affairs” l’attuale “Royal Institute of Interntional Affairs” in sigla, RIIA.
Il CFR e il RIIA ebbero a loro volta il compito di formare successive, svariate,
organizzazioni di facciata da infiltrare in ogni aspetto della vita
socio-politico-economica dei paesi. Ma a loro volta, le operazioni e le
organizzazioni stesse venivano finanziate e controllate direttamente dall’
Unione Internazionale dei Banchieri, la quale dipendeva, ovviamente, dai
Rothschild. Nacquero così enti e organizzazioni sussidiarie come “L’Associazione
per
Lord Lionel Walter Rothschild |
Ma lo scopo primario del CFR era il totale controllo dei mezzi di
comunicazione di massa. Il controllo della stampa venne affidato ai
Rockefeller. Henry Luce venne finanziato per far nascere una numerosa
serie di riviste nazionali, tra cui “Life”, “Time” e “Fortune”
e molti altri. I Rockefeller sostennero anche i Fratelli Coles con
il loro “Look Magazine” e con le loro altre catene di quotidiani
nazionali. Eugene Myer, uno dei fondatori del CFR, acquistò il “Washington
Post”, il “Newsweek”, il “Weekly Magazine” e molte altre
pubblicazioni.
Il mondo del cinema hollywoodiano venne occupato dalla famiglia
Lehmans, Kuhn, Loeb e altre, ultima ma non meno importante dalla
Goldman Sachs (la più potente banca privata d’affari al mondo) e da varie
unioni internazionali di banchieri, le stesse che controllano le radio e le TV
di stato.
In merito agli altri aspetti della vita di una nazione a cui accennavo, gli
Illuminati si occuparono di selezionare gli uomini più intelligenti in ogni
campo, come quello delle arti, della letteratura, dell’educazione, della
scienza, della finanza e dell’industria. Il piano di operazione già scritto e
diffuso dallo stesso Weisshaupt tra gli adepti, era il seguente:
“E’
lecito l’uso del potere monetario e della corruzione sessuale per ottenere il
controllo degli uomini che già hanno raggiunto le alte sfere di potere a vari
livelli dei governi o in altri campi. Una volta che le persone influenti sono
cadute nell’inganno, nelle bugie e nelle tentazioni create dagli Illuminati esse
devono essere tenute strettamente legate alla Loggia attraverso lettere
minatorie, minacce di rovina finanziaria, di diffamazione pubblica e di danno
fisico, persino grazie alla paura della morte stessa dell’individuo e dei suoi
famigliari.”
Inutile
dire che la mossa successiva era infiltrarsi addirittura nelle università più
rinomate per selezionare gli “eletti” fin dalla tenera età.
I giovani più dotati e di buona estrazione famigliare venivano scelti dagli
Illuminati i quali si facevano carico delle spese legate alla loro istruzione e
al loro sostentamento fino all’età matura per l’inserimento nella Cerchia. Essi
venivano istruiti ed educati con lo scopo di diventare agenti in grado di
proporsi ai vari governi delle nazioni come specialisti ed esperti consiglieri
nei vari settori della politica e dell’economia. Il fine ultimo era ed è avere
propri uomini all’interno di ogni realtà nazionale per perseguire il piano di un
unico governo globale.
Lo stesso Principe Filippo, marito della Regina Elisabetta, venne
educato a Gordonstown (come anche il Principe Carlo) grazie
all’insistenza di Lord Luis Mounbatten, suo zio, un parente dei
Rothschild, e divenne un Ammiraglio della Flotta Navale Britannica dopo
Un altro
dei punti cardine della filosofia degli Illuminati è la diffusione del razzismo
e delle così chiamate ideologie, al fine di dividere (“dividi et impera”,
dividi e controlla!) sempre più larghe masse di popoli in fazioni opposte,
armarli e lasciarli combattere gli uni contro gli atri. Ma soprattutto far
crollare le istituzioni politiche e religiose esistenti! A questo lavorò il
Prof. Karl Ritter dell’Università di Francoforte e dopo la sua morte tale
incarico fu portato avanti e completato dal filosofo tedesco Freidrich
Wilhelm Nietzche che fondò il Nietzcheanesimo: corrente filosofica che aveva
come perno portante la teoria del “superuomo” divenne anche successivo
fondamento del Fascismo e del Nazismo che sfociarono nella Prima e Seconda
Guerra Mondiale e nello sterminio, che ben consociamo da parte di Adolf
Hitler (egli stesso finanziato da famiglie come Krupp, Warburgs e
Rothschild).
E’ particolarmente interessante, come le teorie sviluppate e indotte in campo politico-economico poi vadano ad influenzare in maniera massiccia anche gli altri aspetti della realtà di un paese, in quanto è chiaro, per chi ha già un’infarinatura, che pure la nascita e lo sviluppo della “scienza” psichiatrica possedevano gli stessi fondamenti sopra menzionati. Tanto è vero la psichiatria stessa è stata un indispensabile strumento di selezione “genetica” (vedi Eugenetica), altresì detto razzismo.
Tutti i
lati del poliedro sono uniti l’uno all’altro. Tutti si compenetrano.
La miglior arma di difesa in questa condizione sia dipanare il bandolo della
matassa e capire ciò che sta alla base degli accadimenti. Per fare questo è
necessario aprire la nostra mente, lasciando non solo le certezze da parte, ma
mettendole seriamente in discussione, come pure tutto quello che ci è stato ‘insegnato’
(o inculcato?) a scuola.
Il passo successivo è l’interpretazione della realtà, leggendone i segnali e i
messaggi.
Nel momento in cui non ci si accontenta più delle informazioni
che il regime passa; nel momento in cui si mette in moto una propria ricerca
personale e si analizzano gli accadimenti cercando di rispondere alla domanda ‘Cui
Prodest’, e cioè, a chi giova? Vedrete che forse, determinate cose che prima
non vedevamo, verranno alla luce.
Il problema a questo punto sono i bambini, perché non hanno quei filtri
psicologici che noi adulti (non proprio tutti però) abbiamo.
E’ un dato di fatto che la fascia di età più sensibile ai condizionamenti
mentali è quella dell’infanzia/adolescenza. Il target maggiore dei messaggi
deformati di coloro che stanno “dietro alle quinte” sono ovviamente i bambini, i
ragazzi. E ciò non è casuale!
La conferma
è infatti l’aumento delle pseudopatologie mentali identificate, o meglio
inventate, dagli “esperti” psichiatri (vedi l’aumento ingiustificato della
Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività, ADHD, ‘definita’ –
per alzata di mano, come pure la totalità delle patologie scritte - nel
Manuale Diagnostico e Statistico delle Malattie Mentali, DSM), con la
conseguenza che in Italia, negli ultimi 5 anni, le prescrizioni di psicofarmaci
(droghe psicotrope, eccitanti, ansiolitici, ecc.) sono aumentate del 280%,
raddoppiando perfino gli Stati Uniti (circa il 150%): patria mondiale delle
droghe minorili.
Un
tristissimo primato che dovrebbe far riflettere e comprendere a tutti la gravità
del fenomeno, perché ‘drogare’ un bambino nella fase delicatissima della
propria crescita e/o sviluppo, significa ‘creare’ un adulto corrotto
(dipendente magari da sostanze chimiche). Il caso del leader dei Nirvana,
Kurt Cobain, è emblematico. Per la diagnosi di iperattività infantile,
gli fu prescritto uno psicofarmaco che usò fin dalla tenera età di 7 anni. Una
volta cresciuto, la dipendenza fu ‘alleviata’ e ‘sostituita’ da
alcool e droghe pesanti che lo hanno portato a spararsi. La psichiatria moderna è arrivata al punto da definire ‘malattia’ perfino la
‘difficoltà dell’apprendimento della matematica’!
Come difendersi? A mio avviso la comprensione, la presa di coscienza, l’informazione (parola composta: in-formazione, che significa dare forma alla coscienza!) e l’analisi sono armi indistruttibili che vanno oltre al condizionamento dei mass media, oltre all’azione delle istituzioni, oltre l’assopimento dei sensi operato attraverso numerosi mezzi, tra cui quelli sopra elencati.
C'è un pifferaio magico che cerca di
trascinare l'umanità nell'abisso...
I profeti di un
mondo che cambia
Ritengo sia ozioso
disquisire se sia in atto un complotto o se tutto avvenga per forza di cose ed
eventi.
È sufficiente attenersi ai dati di fatto.
E il dato che balza agli occhi è che un'élite mediatico-politico-finanziaria sta
operando senza sosta per sostituire le categorie mentali esistenti con altre, di
origine controllata.
Queste nuove categorie sono antitetiche a quelle della nostra civiltà.
Nella antropologia avanzata sono capovolti i ruoli uomo-donna, livellati quelli
tra animale e uomo (ridotto ad animale parlante).
Nelle concezioni sociali avanzate non c'è spazio per la famiglia, per i corpi
intermedi e soprattutto per la Chiesa cattolica.
Politicamente tutto è ridotto al rapporto tra Stato, forze economiche ed
individuo.
Il resto è ingerenza.
La cosa curiosa è che, mentre in passato il nuovo era propugnato in nome del
progresso, in vista di un futuro radioso, di sorti magnifiche e progressive, il
capovolgimento attuale ci viene proposto come ineluttabile, come effetto di
fenomeni non governabili.
Con le loro frasi: «è la vita, bellezza; tu cerbiatto devi correre più
svelto del leone, altrimenti, ecc.». Non ti danno una motivazione per il
cambiamento.
Minacciosi, ti impongono semplicemente di stare al passo coi tempi, pena
l'emarginazione.
Lo possono fare perché
sono seduti sulle macerie del passato, perché hanno cancellato nei più la
memoria della nostra civiltà, basata sull'evento inaudito dell'Incarnazione di
Dio, sulla filosofia greca e sul diritto romano.
Coloro che hanno preso il potere con le rivoluzioni gloriose, democratiche o
comuniste hanno fatto polpette del nostro passato.
Non passa giorno che la Chiesa non sia chiamata sul banco degli imputati per
«inquisizione», «crociate» ed ora anche per occultamento della vera storia di
Nostro Signore da parte di lugubri signori col ditino alzato, la boccuccia
serrata e l'occhio fremente di indignazione (Corrado Augias). Naturalmente gli
stessi sorvolano infastiditi sui milioni di esseri umani uccisi in nome delle
loro decadenti ideologie.
Trotzsky da solo, in pochi mesi, ha decimato l'Ucraina ribelle al ritmo di mille
fucilazioni giornaliere, Lenin incitava suoi commissari del popolo con
telegrammi di questo tono: «fucilatene ancora, fucilatene di più»).
Molte persone cadono irretite dalla indubbiamente efficace propaganda del nuovo
potere, inclusi coloro da cui dovrebbero essere difese, politici, preti, vescovi
e persino prìncipi della Chiesa.
Ma il nuovo potere
non si limita a demonizzare la storia del cristianesimo, ne depreca l'essenza.
Nello «State of the World Forum», tenuto a San Francisco nel 1999, il
cristianesimo era stato criticato in quanto «antropocentrico» e dannoso
all'ambiente. Già il Forum del 1995 (tema: «Lo stato del mondo») aveva
proclamato le credenze cristiane come decadenti ed esaurite.
Con la demonizzazione del passato e l'esaltazione del cambiamento, il nuovo
ordine pone le basi per la conquista delle menti.
In fondo è la prassi hegeliana, la tesi che nega, superandola, l'antitesi.
Il nuovo ordine si configura in tutto come una credenza, come una nuova
religione.
E nella nuova religione non mancano né l'etica, né la liturgia.
Non si creda che il loro giogo sia leggero.
I comandamenti degli «illuminati» non sono né i due di Cristo, né i dieci di
Yahweh.
Come numero si avvicinano ai seicentotredici precetti giudaici: non fumare, non
mangiare troppo, fai jogging o yoga, non discriminare, non precluderti alcun
desiderio sessuale, battiti per la diffusione della democrazia, fai la raccolta
differenziata, ecc.
I comandamenti sono
ormai introiettati.
Il prigioniero, chiusa la porta della cella, ha gettato le chiavi ai suoi
carcerieri.
I vicini spiano l'osservanza delle regole sulla raccolta differenziata.
Non solo in Canada, come segnalato su questo giornale, ma anche in Olanda
(commento di un biondo velista: «loro sì che sono avanzati, noi siamo
indietro»; hegelismo puro).
Gli editti del «politically correct» non tollerano alcuna deroga o
trasgressione.
Le leggi degli Stati li stanno imponendo a suon di sanzioni.
Alla faccia del principio di tolleranza (valeva solo per difendere i ribelli,
gli eretici e i devianti di ogni specie, la carne da cannone della rivoluzione).
E del resto eravamo stati avvertiti.
Gorbaciov, nel discorso di apertura al Forum del 1995, aveva presentato la
«Carta della terra», «manifesto di una nuova etica per un nuovo mondo, un
vero decalogo della 'nuova era', base per un codice di condotta universale che
dovrà guidare il mondo… questi nuovi concetti si dovranno applicare a tutti...
Il meccanismo che useremo sarà quello di rimpiazzare i dieci comandamenti».
Molto chiaro.
Quanto alla liturgia,
c'è ne sono svariate in un anno.
Si parte con la «Giornata contro l'AIDS» (1° dicembre).
La domenica succesiva c'è la «Maratona per Theleton».
C'è la «Giornata per la ricerca contro il cancro», in cui si invita a comperare
la stella di Natale, la «Giornata contro la droga» (30 giugno), c'è la domenica
delle «azalee» e della «lotta contro i tumori» (ma non è un doppione?), la
domenica della «fibrosi cistica», la domenica della «sclerosi multipla» (ma
perché, quella semplice, non interessa?).
La domenica prima di Pasqua viene consacrata all'«epilessia», quella dopo
Pentecoste al «sollievo delle persone sole».
È arrivata la «Giornata anti-tabacco».
Alla ripresa del campionato di calcio (alla fine dell'anno liturgico), la prima
domenica è dedicata all'«UNICEF», la seconda è «contro l'atassia», la terza è
«per il cuore» e «contro l'adrenoleucodistrofia»...
La «Giornata dell'ONU» cade in ottobre.
Naturalmente il culmine annuale di queste, per lo più lugubri, festività è il
«Giorno della memoria», in cui si susseguono discorsi, dibattiti, film,
documentari, sedute di autocoscienza.
Segue il caricamento in massa degli scolari sugli autobus per portarli ai lager
(solo a quelli nazionalsocialisti, ovviamente).
A queste si aggiungono le altre feste laiche: l'«8 marzo», il «1° maggio», la
«Giornata della Gioventù» (24 marzo), il «14 febbraio» e il «12 maggio» (feste
degli innamorati e della mamma, due invenzioni dei pubblicitari Buitoni).
Sono in fase di proposta di legge altre celebrazioni: la festa nazionale degli
alberi, la giornata della dignità omo-bi-trans-sessuale, la commemorazione di
Porta Pia.
C'è anche una liturgia giubilare che si esplica in occasione di ricorrenze come
decennali della rivoluzione francese (dirette radio 24 ore su 24), Olimpiadi,
campionati mondiali vari.
Nelle cerimonie di inaugurazione vediamo demoni (Barcellona '92), riti pagani
(Giappone 2002, Atene 2004), spiriti (Bormio 2005).
È il progresso.
Ma l'annebbiamento
della ragione e lo scippo delle festività non erano sufficienti.
I ladri di anime vogliono impadronirsi anche della psiche.
E per questo servono i psicotrattamenti.
L'odio per i nemici e l'alternanza di commozione e di baldoria.
I nemici additati alla pubblica esecrazione sono i fumatori, gli obesi, i
fondamentalisti, i nazionalsocialisti e (manco a dirlo) i cattolici dogmatici.
La commozione va in onda ogni giorno, condita (non guasta) da richieste di
denaro.
La baldoria le è ancella e le fa da contorno.
Questa, ad oggi, la situazione.
Ma, attenzione, stiamo vivendo in un periodo di transizione che è destinato a
finire.
Perché poi, il «nuovo ordine», non quello propalato alle masse, ma quello
segretamente progettato nelle latomie, in un estremo tentativo di imporsi, si
rivelerà per quello che effettivamente è.
Ed è allora, e solo allora, che sarà sconfitto.
APPROFONDIMENTO
La “cospirazione aperta” di H.G.
Wells per l’impero mondialista
GLI ILLUMINATI E LA GLOBALIZZAZIONE
Il piano di distruzione della famiglia