EBREI MESSIANICI, COME

AI TEMPI DEGLI APOSTOLI...

PERSEGUITATI IN PATRIA

 

CHI SONO E QUANTI SONO I SEGUACI DI GESÙ

TRA LA DIASPORA EBRAICA ED ISRAELE?

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Consiglio a tutti di trovare qualche minuto per vedere questo video fatto molto bene sul tema degli Ebrei messianici o Giudei cristiani, che molto spesso sono perseguitati o fatti oggetto di attentati in Israele (come quello che raccontiamo in questa pagina) da parte degli ebrei ortodossi. Si tratta di una sparuta minoranza ma in rapida crescita in questi ultimi anni e non solo nel mondo, ma anche dentro gli stessi confini di Israele.

 

Sono ebrei in tutto e per tutto ma credono che Gesù sia il vero Messia atteso. Per circa 2000 anni la Chiesa Cristiana ha mancato di adempiere alla sua missione di divulgare la buona notizia della venuta del Messia tra la popolazione degli Ebrei nel mondo. Ma ora è tempo di mutare la rotta. È tempo di portare il messaggio di Cristo anche tra gli ebrei, con buona pace dei fratelli "maggiori"... Segno escatologico? Chissà...!

 

 

 

 

VIDEO:

EBREI COME GESÙ

(Il video si può vedere solo se sul proprio

computer è installato RealPlayer. scaricare

la versione freeware cliccando qui)

 

 

 

 

 

 

Ebrei che pregano davanti al muro del pianto

 

 

 

 

 

UN FATTO RECENTE DI CRONACA (2008)

 

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Medioriente, attentato a

ebrei filo-cristiani

 

Ferito un colono. A Gerusalemme misure di

sicurezza rafforzate per la Via Crucis

 

Fonte web

TEL AVIV - Abituati da tempo ad essere oggetto di pressioni verbali, gli “ebrei messianici” di Israele che riconoscono la divinità di Gesù sono ora costretti ad accrescere le misure protettive dopo che due giorni fa in una colonia della Cisgiordania una loro famiglia è stata oggetto di un grave attentato.
Sfruttando crudelmente l’atmosfera del Purim (il carnevale ebraico) qualcuno ha lasciato sull’ingresso dell’abitazione della famiglia Ortiz quello che sembrava essere un normale pacco-dono contenente dolciumi. Quando però il quindicenne Amiel l’ha aperto, è stato investito da una fortissima esplosione. In un primo momento nella città-colonia di Ariel, dove abitano, si è pensato ad un attentato palestinese. Ipotesi poi rientrata quando si è appreso che la vittima era un membro di una famiglia già attaccata verbalmente in passato da altri coloni perché ritenuta impegnata in “attività missionarie” cristiane. Amiel è stato ricoverato in ospedale privo di conoscenza e sottoposto ad un intervento chirurgico che si è prolungato per tutta la notte. A stento i medici sono riusciti ad evitare l’amputazione di una gamba. Ancora non è chiaro se il ragazzo abbia perso la vista.
Intanto, decine di migliaia di pellegrini cattolici si sono stipati ieri nelle anguste vie della Città Vecchia di Gerusalemme per partecipare alla tradizionale processione del Venerdì Santo che ricorda la crocifissione di Gesù. La polizia israeliana ha dovuto ricorrere a tutto il proprio personale per assicurare protezione sia ai pellegrini che affollavano Gerusalemme, sia a quanti festeggiavano il Purim nelle principali città israeliane.

 

 

Gli ebrei che credono in Gesù come Messia

stanno aumentando in tutto il mondo.

 

 

Chi sono gli Ebrei Messianici?

Fonte web

Fin dai tempi di Gesù gran parte del popolo ebraico non ha accettato il Nazareno come il Salvatore e il Messia atteso e profetizzato. Nei tempi passati un ebreo che credeva in Gesù doveva rinnegare la propria origine ebraica, allontanarsi dalla sua famiglia e cancellare il suo passato. Quindi nel mondo giudaico un ebreo che crede in Gesù non è più ebreo. Ma, come lo erano Gesù, i suoi discepoli e gli Apostoli, così ci sono sempre stati, attraverso quasi 2000 anni, degli Ebrei che hanno accettato Yeshua (Gesù) come il Santo e il Redentore atteso da Israele.

Dio che è pieno di compassione per il Suo popolo e fedele alle Sue irrevocabili promesse ha in questo tempo illuminato tantissimi Ebrei circa la messianicità di Gesù di Nazaret, pur rimanendo Ebrei osservanti. Essi conservano le tradizioni, i comandamenti e tutte le festività ebraiche che Dio stesso ha ordinato nella Torah al Suo popolo.

Quindi, rispettano la Legge, le preghiere nelle sinagoghe, la liturgia ebraica, la circoncisione, indossano il tallit, il kipah e i tefillim, rispettano il giorno di Sabath (sabato) come giorno di riposo comandato, osservano la Kasherut, la dieta prescritta nella Scrittura ed altre usanze. A queste osservanze si aggiunge la fede nelle Sacre Scritture del Nuovo Testamento e una fede personale in Gesù Cristo come Messia e Salvatore. Questi Ebrei si denominano "Ebrei Messianici" e s'identificano con diverse correnti del Movimento messianico.

David H. Stern, nel suo libro "Messianic Jewish Manifesto", definisce un ebreo messianico: "una persona nata ebrea o convertita al giudaismo, un genuino credente in Yeshua e che riconosce la sua ebraicità" (Ideologia, teologia e il programma per il Giudaismo Messianico, Jewish New Testament Publications, 1991, pag.20).

John Fieldsend parla anche di "un movimento dello Spirito Santo in mezzo al popolo ebraico, nato autonomamente, che riconosce Gesù come il Messia atteso, che riconosce se stesso come parte del Corpo del Messia, che è unito nella fede con i fratelli e le sorelle 'gentili' (non ebrei) che credono in Gesù, ma che conserva la sua autonomia e la sua indipendenza" (Messianic Jews, 1993 Monarch Publications, Prefazione).

Questo movimento dello Spirito si è sviluppato negli ultimi 50 anni in mezzo al popolo di Dio in quasi tutti i paesi del mondo. Attualmente solo in Israele si contano più di 100 comunità messianiche. A livello mondiale si è costituito un dialogo per la riconciliazione e la conoscenza tra i cristiani di varie chiese e tradizioni (credenti gentili) e il movimento messianico (credenti di origine ebraica) dal titolo provocatorio "Verso il Secondo Concilio di Gerusalemme". Il dialogo internazionale tra Cattolici ed Ebrei messianici ha avuto inizio in Italia nel 2003 ad opera della Comunità di Gesù di Bari.
 

 

Jacques e Marie-Loïs, che

l’ha condotto al Signore
 

 

 

 

 

Un ebreo accetta il Messia

Fonte web

Il cammino spirituale di Jacques Elbaz è un buon esempio di ciò che il Signore sta facendo in Israele. Nato a Marsiglia da genitori ebrei, viveva rigorosamente secondo la fede di sua madre ortodossa. Suo padre era meno religioso, ma nella sua famiglia materna ci sono dei rabbini dall’anno 1295.

La famiglia traslocò a Digne quando Jacques aveva 16 anni e siccome non c’era una sinagoga, lui e suo fratello si allontanarono dalla pratica della religione ebraica. È stato durante quel periodo che incontrò Marie-Loïs e se ne innamorò. Cristiana, praticava fedelmente la sua fede.

Man mano che la loro relazione si sviluppava, Jacques si rendeva conto che uno di loro stava per cedere, ed immaginava che sarebbe stata lei. Ma l’amore di Marie-Loïs per il Signore era troppo profondo. La relazione rischiava di rompersi.

Jacques decise allora di assistere ad una riunione con lei. Lì, rimase turbato dalle manifestazioni dei doni spirituali.

La seconda volta ch’egli andò, qualcuno parlò in altra lingua ed egli riconobbe un Salmo in ebraico, mentre chi parlava non conosceva questa lingua.

Alla terza riunione, la sua resistenza crollò davanti all’amore di Dio ed egli cadde sulla sua faccia davanti al Signore, che lo salvò e lo riempì di Spirito Santo la stessa sera.

La sua gioia era così grande che non poteva stare zitto. La notizia scandalizzò sua madre che convocò una riunione di famiglia. Dei parenti offrirono a Jacques del denaro ed ogni sorta di attrattive affinché rinunciasse al Signore, ma egli non poteva. I suoi zii allora si strapparono la camicia e presero il lutto per lui.

La famiglia non ebbe più alcun contatto con lui per diversi anni. Anche sua madre cambiò attitudine verso di lui.

Ma Jacques era talmente entusiasta dell’incontro con il Messia d’Israele, Gesù di Nazareth, che non poteva ritornare indietro.

Chiamata per Israele

Egli si è sposato con Marie-Loïs, Dio li ha chiamati al ministero e, nel 1998, li ha mandati in Israele.

 

 

 

APPROFONDIMENTOTO

 

L’EBRAISMO MESSIANICO: UNA RASSEGNA

Per circa 2000 anni la Chiesa Cristiana ha mancato di adempiere alla sua missione di divulgare la buona notizia della venuta del Messia tra la popolazione degli Ebrei nel mondo. Ma ora è tempo di mutare la rotta.

 

Cisgiordania - Attentato contro una famiglia ebrea

 messianica: un adolescente gravemente ferito

Alcuni membri di comunità ebree messianiche sono sempre di più disturbati da ebrei ortodossi e da certe organizzazioni ebraiche, con incendi contro i loro luoghi di riunione come a Arad o a Gerusalemme, telefonate nel cuore della notte, lettere di minaccia, violenze verbali…

 

A GERUSALEMME I CREDENTI METTONO INSIEME I LORO BENI..

Un’intervista esclusiva, rilasciata ai nostri “inviati speciali” a Gerusalemme da una giovane abitante nell’unico kibbutz messianico esistente in Israele, ci permette di conoscere una realtà di vita che costituisce per noi un esempio ed un incoraggiamento a pregare perché giunga presto il momento in cui tutto Israele riconoscerà in Gesù il suo Messia.

 

Un ebreo ortodosso parla dell'ebraismo messianico

Kivun: Considera il movimento messianico come una corrente all'interno dell'ebraismo?
Meimon: A parer mio, sarebbe meglio se l'ebraismo messianico non ci fosse.

 

Canti ebraici messianici

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