ENERGY DRINK:

IL SU DI GIRI CHE PUÒ ESSERE

MORTALE SE ASSUNTO CON ALCOLICI

 

la Francia autorizza le bibite con caffeina e

 taurina. Ma tra gli esperti europei è polemica

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

 

Prima di andare in vacanza concludiamo con un tema che riguarda ancora i giovani e che un nostro gentile lettore ci ha suggerito. Chi ha superato, come il sottoscritto, i 20/25 anni da un bel po' gli riesce difficile capire la voglia di sballo a tutti i costi che caratterizza la gioventù di oggi. La colpa però non è tanto dei giovani, ma del mondo degli adulti che ha creato una civiltà vuota di Dio e fondamentalmente disperata. Le giovani generazioni, in genere, sono sempre la cartina di tornasole della società in cui vivono. Più una società è in crisi e più questa crisi si ripercuote sulle giovani generazioni... Accade così che quando una società ha fatto del denaro e del successo a tutti costi il suo dio, importandolo soprattutto dal mondo anglosassone e americano, è chiaro che le nuove generazioni non possono non risentirne attraverso modelli sbagliati, confezionati per loro dai media e dall'ambiente sociale in cui vivono.

 

Lo sballo serale con bibite che, come dice una pubblicità della Red Bull, "ti fanno volare" e che spesso sono assunte assieme ad alcolici per aumentarne gli effetti, è la rappresentazione tragica di un disagio giovanile non compreso fino in fondo dal mondo degli adulti. Gli adulti preferiscono non capire perché il comprendere comporterebbe per loro il dover mettere in discussione il mondo che essi hanno accettato e creato. Se i giovani muoiono ubriachi  al volante il sabato notte di chi è la colpa? Loro certamente... ma soltanto loro? E finché non verrà data una risposta seria a questa domanda i giovani, purtroppo, continueranno a morire ubriachi e sballati,  senza neanche capire che ci stanno a fare a questo mondo!!

 

Il guaio, per quanto riguarda queste bibite energetiche, è che chi le produce tende ad adottare forme di pubblicità aggressive che assomigliano a quelle adottate dagli spacciatori di droga. In una città italiana è successo che si distribuivano lattine gratuite davanti alle scuole, così da avere per il futuro nuovi potenziali compratori-dipendenti. Questo è il nuovo capitalismo selvaggio portato dal globalismo angloamericano che sta distruggendo e impoverendo il mondo, come ha detto lucidamente l'attuale ministro dell'economia Giulio Tremonti.

 

 

Scoppia la guerra sugli energy drink

 

Fonte web - 06 giugno 2008

 

TRENTO. Per due mesi la Red Bull ha distribuito lattine gratis all'esterno delle scuole superiori di Trento sollevando le preoccupazioni di genitori e dirigenti scolastici che hanno contattato il Crtcu. Il colosso austriaco è stato così denunciato all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e al Giurì per la pubblicità dal Centro che vuole fermare questa campagna commerciale «pericolosa».

Hanno iniziato verso febbraio a regalare lattine di energy drink già aperte all'uscita delle scuole (l'ultima volta è stata due settimana fa) assieme a volantini con frasi del tipo: «Per autisti che amano tirare tardi, per studenti affaticati dallo studio, per la donna con 10 lavoro e per quando dalla discoteca canta il gallo». Tambosi, Galilei, Pozzo sono alcuni degli istituti, all'esterno dei quali un furgoncino della Red Bull distribuiva lattine.

Alcuni genitori allarmati hanno telefonato al Crtcu. Le segnalazioni hanno fatto scattare due denunce da parte del centro dei consumatori che ha inviato anche alla commissaria europea dei consumatori una richiesta di adottare soluzioni uniformi sulle bibite energizzanti. «Sono andata a prendere mio figlio a scuola - racconta una mamma - e ho notato questo furgone colorato con delle ragazze attraenti che distribuivano lattine e, in qualche modo, costringevano gli studenti a prenderle. C'era anche chi saliva sull'autobus con più lattine. Il fatto è che le davano gratis e non deve passare il messaggio che si possono avere le cose gratis, in discoteca prenderanno così anche la droga».

L'energy drink era in vendita anche nel bar del polo tecnico di via Brigata Acqui, «ma l'ho fatto togliere» commenta il preside del Pozzo Giudo Calliari. «Il compito della scuola è crescere uomini responsabili, ogni cosa ha bisogno di impegno e fatica, non deve passare il messaggio "tutto e subito"». Una modalità di marketing troppo aggressiva, secondo Carlo Biasior, giurista del Crtcu: «Con tutto quello che si sta facendo per i giovani questo marketing inneggia a mettersi alla guida in qualsiasi condizione, tanto c'è la Red Bull che ti tiene sveglio. La pubblicità rivolta ai minori e adolescenti è disciplinata da regole precise, che in questo caso sono state violate, visto che nella campagna si incita a stili di vita non corretti».

«Per uno sportivo questa bevanda può andare bene - commenta il dottor Fabio Diana - ma la caffeina combinata con la taurina può creare dei problemi a ipertesi, cardiopatici e a quelli che soffrono di ipertensione. All'inizio dà carica ed energia, ma poi c'è l'assuefazione e in alcuni casi può creare anche sonnolenza». Il Crtcu chiede infine alla Commissione europea di rendere obbligatoria tra le avvertenze in etichetta la pericolosità, sconsigliandone l'assunzione ai soggetti sensibili, evitando il simultaneo consumo di alcol e tabacco.

 

 

 

Lattina di Red Bull

 

 

 

 

Energy drink: una preoccupazione per i

consumatori ed una proposta per il

Ministero della Salute

SIF - Società italiana di Farmacologia e Nutrizione

Negli ultimi anni in Italia e nel resto del mondo si è registrato un aumento consistente del consumo di bevande denominate Energy Drinks. Poiché esse sono pressoché sconosciute alla popolazione over 30, una loro sommaria descrizione è necessaria.

Questo tipo di bevanda viene venduta in lattine e contiene caffeina (in genere una quantità lievemente superiore o equivalente agli 80-85 mg di una tazzina di caffè e decisamente superiore ai 23 mg di una classica Coca Cola), a volte altri stimolanti quali, guaranà (contenente altra caffeina) o ginseng.

La più venduta (in virtù anche di una fortissima pressione pubblicitaria) è la Red Bull. Essa contiene come ingredienti principali oltre alla caffeina, l’aminoacido taurina e glucuronato.

Nate come bevande energetiche, gli Energy drinks sono diventati i protagonisti di un nuovo modo di consumare l’alcool. Tra i giovani, l’assunzione di cocktail a base di Energy Drink e alcolici, e soprattutto superalcolici, è oggi una moda molto diffusa.

Nonostante l’enorme popolarità a livello mondiale, in alcuni paesi europei ed extra-europei non è stata concessa l'autorizzazione all'immissione in commercio degli Energy Drinks.

In Francia, il Ministero della Sanità ha stabilito che gli Energy Drinks potrebbero avere effetti indesiderati sul metabolismo e sulla pressione arteriosa e li ha classificati come medicinali, impedendone di fatto la distribuzione. Anche la Danimarca e la Norvegia non ne hanno autorizzato la vendita.

In Gran Bretagna, infine, il commercio di tali bevande è consentito liberamente, ma è sconsigliato l’uso alle donne in gravidanza, ai minori e alle persone a rischio cardiovascolare.

 

Gli Energy Drinks sono

bevande pericolose?

 

 

Come è ben noto la risposta individuale agli effetti farmacologici della caffeina è molto variabile.

In alcuni soggetti, l’assunzione di Energy Drinks può causare un eccessivo aumento della frequenza cardiaca ed un incremento della pressione arteriosa.

Come tutte le bevande contenenti caffeina, dovrebbe essere sconsigliata in pazienti affetti da cardiopatie congenite quali la sindrome del QT lungo.

Inoltre, negli sportivi che li assumono prima di uno sforzo fisico prolungato, l’attività diuretica della caffeina può peggiorare lo stato di disidratazione provocato dalla perdita di liquidi con la sudorazione.

Insomma, pur non trattandosi di bevande che presentano una spiccata tossicità se assunte da soggetti sani, sono comunque bevande che in determinate condizioni possono essere pericolose per la salute.

Ancora più pericolosa è l’abitudine ad assumere cocktail a base di Energy Drinks ed alcool.

L’uso della miscela Energy Drinks /alcool nasce dalla voglia, da parte di chi la consuma, di una bevanda che abbia gli effetti euforizzanti dell’alcool, ma che contemporaneamente non stordisca.

Gli Energy Drinks possono in effetti dare l’illusione di combattere efficacemente gli effetti sedativi dell’alcool.

Ma lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali coma la fatica e la sonnolenza sono solo attenuati e restano in agguato, poiché la concentrazione ematica di alcool non viene modificata.

Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si può materializzare con il suo sgradevole corteo di sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, sonno.

Infine la disidratazione, che è una condizione aggravata sia dalla caffeina che dall’alcool ed eventualmente anche dall’esercizio fisico praticato dai giovani in discoteca.

I pericoli cui abbiamo accennato sono attualmente oggetto di discussione anche nella comunità scientifica, e sono stati denunciati di recente in alcuni articoli apparsi in letteratura.

 

In particolare, i rischi derivanti dall'assunzione

simultanea di Energy drinks + alcool consistono:

 

 

  • nella possibilità che soggetti che non hanno una sufficiente percezione del loro stato di ebbrezza possano essere responsabili di incidenti;

  • nella mancata percezione degli effetti sgradevoli dell’alcool, tale da indurne l’assunzione di quantità eccessive e di conseguenza aumentare le probabilità di sviluppo di dipendenza da alcool.

E’ possibile che qualcuno ritenga queste preoccupazioni eccessive e obietti che si tratta di sostanze legali, che bisogna considerarla una sorta di trasgressione soft e che infine qualcosa bisogna pur bere.

La stessa confezione degli Energy Drinks, colorata e scintillante, in fin dei conti attraente, tende ad attenuare giudizi troppo severi.

Certo la reazione generale sarebbe diversa e sicuramente più allarmata se pensassimo a giovani e giovanissimi che associano nottetempo gin, vodka o whisky a dosi massicce di caffè.

Nonostante le conoscenze attuali siano circoscritte a Energy Drinks assunti da soli e quindi a un rischio di tossicità tutto sommato modesto e limitato a determinate condizioni fisiopatologiche, riteniamo che si debba affrontare il problema in maniera scientifica e razionale.

Considerato che:

è vero che la caffeina viene bevuta diffusamente, ma nella sua “veste” abituale essa è automaticamente associata a possibili effetti cardiovascolari, mentre negli Energy Drink la stessa pericolosità può essere sottostimata;

la miscela Energy Drink ed alcool si va diffondendo sempre di più;

il problema di fondo resta la dispensazione dell’alcool tra i giovani.

Si chiede al Ministero della Salute di imporre che sia aggiunta sulle etichette degli Energy Drink una avvertenza che sconsigli l’uso in soggetti cardiopatici ed ipertesi e avverta sui rischi derivanti dall’associazione con alcool.

Un'iniziativa simile - sia pure non drastica e incisiva come quella adottata in Paesi che ne hanno vietato la distribuzione - è stata presa dalla Gran Bretagna che sconsiglia l'uso di Energy Drinks in dosi elevate, tra i minorenni o in associazione a superalcolici.

 

 

 

Gli effetti dell'alcol dopo una sbronza

 

 

 

 

Secondo uno studio, bere smodatamente

sta diventando una moda sempre più

diffusa nei paesi del Mediterraneo

Euroscienze

Uno studio condotto in alcune parti della Spagna sulle abitudini degli adulti riguardo al bere ha riscontrato che il bere smodato è in aumento e suggerisce all'UE di intervenire su tale questione politica.

Benché l'abitudine di bere smodatamente venga tradizionalmente associata ai paesi dell'Europa settentrionale, lo studio, pubblicato nel numero di ottobre della rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research», afferma che nella regione spagnola di Madrid il consumo incontrollato di bevande alcoliche è in aumento tra i giovani adulti, soprattutto se istruiti e di sesso maschile.

La relazione ha inoltre rilevato che chi beve smodatamente tende a consumare alcol sotto forma di superalcolici piuttosto che di birra o vino, il che indica una chiara tendenza ad abbandonare la tradizione mediterranea di bere un paio di bicchieri al giorno per accompagnare i pasti.

«Benché tradizionalmente i paesi dell'Europa meridionale evidenziassero un consumo pro capite superiore, derivante principalmente dal consumo quotidiano di vino ai pasti, tale tendenza sta cambiando», ha affermato Joan Villalbí, medico presso l'Università autonoma di Madrid.

«Ad esempio, in Spagna il consumo quotidiano in occasione dei pasti sta diminuendo e la birra è l'alcolico più diffuso. L'abitudine di bere, soprattutto tra i giovani nelle serate del fine settimana, è diventata un problema sanitario e sociale, un fenomeno che si rispecchia in altri paesi dell'Europa meridionale», ha aggiunto.

I ricercatori basano le proprie conclusioni sui dati raccolti tra il 2000 e il 2005 mediante interviste telefoniche a 12 037 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni nella regione di Madrid definendo il bere smodato come l'assunzione in un'unica occasione di otto o più unità di alcol per gli uomini e sei o più per le donne.

I risultati hanno evidenziato che il 30,8 percento degli uomini e il 18,2 percento delle donne tra i 18 e i 24 anni bevono smodatamente.

«Benché bere fino ad ubriacarsi non sia socialmente ammissibile in Spagna, bere smodatamente sta diventando accettabile soprattutto tra i giovani», ha concluso Joan Villalbí.

«Bere smodatamente sembra essere una moda importata, in quanto si prediligono i superalcolici quali gin, whisky, vodka, ecc., che non sono culturalmente radicati in Spagna», ha dichiarato José Lorenzo Valencia-Martín dell'Università autonoma di Madrid, uno degli autori dello studio. «Riteniamo che i superalcolici siano particolarmente diffusi tra chi beve smodatamente per gli effetti psicoattivi provocati dall'alcol in un arco di tempo relativamente breve.»

«I giovani prediligono superalcolici e liquori mescolati a cola o altre bibite analcoliche», ha aggiunto Villalbí. «L'industria dei liquori ha promosso molto attivamente i propri prodotti tra i giovani, in particolar modo le bibite frizzanti a contenuto alcolico, e ha aggirato il divieto attuale di pubblicizzare in televisione bevande con più del 23 percento di alcol. Il loro marketing è destinato esplicitamente ai gruppi più giovani, e stabilisce un nesso tra bere, divertirsi e avere successo a livello sociale e sessuale. Vi sono dati che dimostrano una crescita drammatica delle spese in pubblicità di alcolici e il loro impatto in Spagna negli ultimi anni.»

Entrambi i ricercatori ritengono che bere smodatamente faccia parte di un quadro in evoluzione del consumo di alcolici nei paesi europei, un'altra conseguenza di quella che il dottor Valencia-Martín definisce la globalizzazione del bere.

«Ovviamente si tratta di una conseguenza molto rischiosa, in quanto il consumo eccessivo di alcolici è associato a incidenti stradali, comportamenti rischiosi alla guida e lesioni causate da condotta violenta», ha affermato. «Nei paesi mediterranei dobbiamo sensibilizzare la società nei confronti di questo problema, per indurre le famiglie e il governo a collaborare per tenere sotto controllo tale fenomeno tra i giovani.»

Il dottor Villalbí è d'accordo. «Se il bere sta diventando un problema sociale e di salute, con effetti negativi importanti che riguardano anche chi non beve, tale questione non può essere lasciata in mano ai singoli individui o alle iniziative dell'industria», ha spiegato. «Anche i governi devono essere coinvolti e intervenire. Tali risultati creano le condizioni per un maggiore interesse delle politiche comunitarie in questo campo».

 

Video pubblicità della Red Bull... ingannevole se assunta con alcolici

 

 

APPROFONDIMENTO

 

SITO UFFIALE DELLA CASA AUSTRIACA

CHE PRODUCE IL RED BULL

 

RED BULL SU WIKIPEDIA

 

Energy drink: l'illusione del «su di giri»

Anche la Francia autorizza le bibite con caffeina e taurina.

Ma tra gli esperti europei è polemica

 

Red Bull sfida la Coca Cola nei soft drink

A Dieter Mateschitz non è bastato aver inventato Red Bull, le bibita energetica che «ti mette le ali», aver dato il nome a una squadra di calcio austriaca (che fino a giugno è stata allenata da Giovanni Trapattoni) e aver creato due scuderie di Formula Uno (Red Bull e Toro Rosso). Pochi giorni fa, infatti, ha lanciato la sfida a due colossi come Coca Cola e Pepsi Cola presentando la nuova Red Bull Simply Cola infiammando la guerra delle bevande analcoliche.