FUKUSHIMA:

UN DISASTRO CHE RIGUARDA

TUTTA L'UMANITÀ

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

La centrale nucleare di Fukushima che brucia dopo il terremoto del 2011

 

 

INTRODUZIONE

 

Fukushima, barre d’uranio del reattore

danneggiato pronte allo smantellamento

Fonte web

Come sottolinea la Nuclear Regulation Authority l'operazione comporterà dei rischi di fughe di materiali radioattivi. Intanto la Tepco ha ricevuto grazie al governo 1,44 miliardi nell'ultimo semestre. Ma la lobby del nucleare inizia a mostrare le prime crepe. Il primo, fondamentale, passo verso lo smantellamento della centrale nucleare di Fukushima, sarà presto mosso. Inizierà a breve infatti lo spostamento delle oltre mille barre di uranio contenute nella piscina di raffreddamento del quarto reattore dell’impianto danneggiato dal terremoto e tsunami dell’11 marzo 2011. Secondo le prime informazioni diffuse da Tepco, l’azienda elettrica di Tokyo che gestisce la centrale e i lavori di smantellamento, le operazioni dovrebbero durare fino alla fine del 2014.

Da quanto si apprende sul sito dell’utility, le barre di combustibile saranno agganciate all’argano di una gru per essere poi stoccate in speciali barili che verranno trasportati fuori dalla centrale. Nei giorni scorsi, gli addetti hanno rimosso con esito positivo un primo blocco di barre di combustibile. Queste già al momento del terremoto si trovavano nella piscina di contenimento, dato che il reattore era spento per manutenzione: grazie alla loro temperatura contenuta, possono essere rimosse in sicurezza.

L’intera operazione, assicura Tepco, si svolgerà all’interno della piscina di raffreddamento, in modo da ridurre i rischi di fughe di materiali radioattivi. Ma i pericoli non mancano: come ha sottolineato il 30 ottobre scorso Shunichi Tanaka, capo della Nuclear Regulation Authority, la commissione istituita nell’immediato post-Fukushima per verificare gli standard di sicurezza delle centrali nucleari giapponesi, le barre “devono essere maneggiate con estrema cura e sotto continua sorveglianza. Non bisogna andare di fretta o forzarle, o rischiano di rompersi”.

L’inizio delle operazioni di smantellamento di Fukushima Daiichi è un segnale forte a due anni dalla catastrofe naturale che ha visto oltre 18mila tra vittime e dispersi, con oltre 28 mila persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Il governo giapponese cerca così di rispettare gli impegni presi con il mondo intero, in occasione dell’assegnazione delle Olimpiadi del 2020 a Tokyo. A suo sfavore, tuttavia, gioca il clima di sfiducia che da due anni a questa parte è venuto a crearsi intorno a Tepco dopo la notizia di tonnellate d’acqua ad alto contenuto radioattivo fuoriuscite dalle cisterne di stoccaggio e finite in mare. Fughe su cui il premier Abe avrebbe mentito, garantendo al Comitato olimpico internazionale che la situazione era “sotto controllo”, e che potrebbero aver messo in serio pericolo l’ambiente e la salute dei cittadini.

Mentre questi chiedono spiegazioni e rassicurazioni sulle eventuali bugie del primo ministro, Tepco potrebbe ricevere l’ennesimo ‘regalo’. Allo studio del governo di Tokyo vi è una proposta di scorporo di Tepco in due aziende diverse: una dovrà impiegare tutte le proprie energie e l’expertise nello smantellamento della centrale Daiichi, l’altra dovrà portare avanti la normale amministrazione del gruppo, il più grande del Giappone e il quarto nel mondo. Che intanto vede crescere i propri profitti grazie agli aumenti in bolletta e all’aiuto dello Stato: più 1,44 miliardi di dollari nell’ultimo semestre. Sono i risultati ottenuti dal cosiddetto “Villaggio nucleare”, la lobby che in Giappone raccoglie politica, grandi aziende di settore e mass media, e che si stringe intorno a Tepco. Anche se si intravedono le prime crepe. Quest’estate, dopo un viaggio in Europa, Jun’ichiro Koizumi, unico primo ministro a terminare un mandato negli ultimi dieci anni e per questo ancora assai popolare nonostante il suo ritiro dalla scena pubblica, ha dichiarato che, se tornasse a fare il parlamentare, cercherebbe non tanto di convincere i suoi colleghi deputati che il Giappone ha bisogno del nucleare, piuttosto del contrario: “Il nucleare zero – ha spiegato in un’intervista al Mainichi Shimbun – è l’unica opzione”.

 

 

AnnoZero - Fukushima - Il documentario integrale 28-04-2011

 

 

L'oceano Pacifico devastato dalla

contaminazione nucleare di Fukushima

Fonte web

Traduco e riassumo dal sito GlobalResearch.ca: Le mappe del Nuclear Emergency Tracking Center mostrano che i livelli di radiazione in tutte le stazioni di rilevamento degli USA sono elevati, in particolare lungo la costa ovest. Ogni singolo giorno, 300 tonnellate di acqua radioattiva vengono scaricate da Fukushima nell'Oceano Pacifico. I seguenti sono 28 segni che la costa ovest sta venendo assolutamente fritta dalla radiazione nucleare di Fukushima:

1) Gli orsi polari, le foche e i trichechi lungo la costa dell'Alaska stanno soffrendo alopecia e piaghe aperte.

2) C'è un alto tasso di mortalità tra i leoni marini lungo la costa della California.

3) Sulla costa pacifica del Canada e dell'Alaska, la popolazione di salmone rosso è ai minimi storici.

4) Lungo la costa canadese, qualcosa sta facendo sanguinare i pesci da branchie, addome e occhi.

5) Un vasto campo di detriti radioattivi di Fukushima, grande circa quanto la California, ha attraversato l'Oceano Pacifico e sta cominciando a toccare la costa ovest degli USA.

6) Le proiezioni indicano che la radioattività delle acque lungo la costa ovest potrebbe raddoppiare nei prossimi 5 o 6 anni.

7) Sono stati rilevati livelli di cesio 137 molti alti nel plankton dell'Oceano Pacifico tra le Hawaii e la costa ovest.

8) Un test effettuato in California ha trovato che 15 tonni pinna blu su 15 erano contaminati.

9) Ancora nel 2012, il Vancouver Sun riportava che le seguenti percentuali del pesce giapponese venduto in Canada erano contaminate dal cesio 137:

73% degli sgombri

92% delle sardine

93% dei tonni e delle anguille

94% dei merluzzi e delle acciughe

100% di carpe, alghe, squali e rane pescatrici

10) Le autorità canadesi stanno trovando livelli estremamente alti di radiazione in alcuni campioni di pesce. Per esempio, una spigola pescata in luglio aveva 1000 becquerels di cesio al kg.

11) Alcuni esperti credono che lungo la costa ovest i casi di cancro potrebbero aumentare di molto a causa del consumo di pesce contaminato.

12) Su BBC News è stato recentemente riportato che i livelli di radiazione attorno a Fukushima sono 18 volte più alti di quanto si credeva.

13) Uno studio finanziato dall'Unione Europea ha concluso che Fukushima ha rilasciato nell'atmosfera fino a 210 milioni di miliardi di becquerels di cesio 137.

14) Nel 2011, la radiazione atmosferica di Fukushima ha raggiunto la costa ovest degli USA in pochi giorni.

15) Al momento, 300 tonnellate di acqua contaminata si riversano da Fukushima nell'Oceano Pacifico ogni singolo giorno.

16) Un ricercatore di chimica marina dell'Istituto di Ricerca Meteorologica giapponese sostiene che 30 miliardi di becquerels di cesio e 30 miliardi di stronzio radioattivo vengono rilasciati ogni giorno nel Pacifico.

17) Secondo la Tepco, dai 20.000 ai 40.000 miliardi di becquerels di trizio radioattivo si sono riversati nell'oceano dal momento del disastro.

18) Secondo un professore della Tokyo University, 3 gigabecquerels di cesio 137 fluiscono nel porto di Fukushima Daiichi ogni giorno.

19) Si stima che Fukushima abbia immesso finora nell'oceano fino a 100 volte più radiazione dell'intero disastro di Chernobyl.

20) Uno studio recente ha concluso che una vasta ondata di cesio 137 comincerà a fluire nelle acque della costa ovest degli USA all'inizio del 2014, con picco nel 2016.

21) Le proiezioni indicano che entro il 2020 si riscontreranno livelli significativi di cesio 137 in tutti gli angoli dell'Oceano Pacifico.

22) Si prevede che l'intero Oceano Pacifico avrà presto livelli di cesio 5 o 10 volte più alti rispetto all'era dei test nucleari condotti molti decenni fa.

23) La quantità immensa di radiazione che si riversa nel Pacifico ha fatto pronunciare all'attivista Joe Martino questo avvertimento: "I giorni in cui si mangiava il pesce del Pacifico sono finiti."

24) Lo iodio 131, il cesio 137 e lo stronzio 90 rilasciati costantemente da Fukushima avranno conseguenze sulla salute degli abitanti dell'emisfero nord per molto, molto tempo. Harvey Wasserman avverte che il 40% dei bambini nell'area di Fukushima ha danni alla tiroide, e quella percentuale può solo aumentare. Nei ragazzi, questo può bloccare la crescita fisica e mentale. Negli adulti, provoca una vasta varietà di malattie, tra cui il cancro.

25) Secondo quanto riportato di recente da Planet Infowars, la costa della California si sta trasformando in una zona morta, con quantità sempre minori di alghe, crostacei, granchi, lumache e gabbiani.

26) Uno studio dell'anno scorso ha concluso che la radiazione di Fukushima potrebbe danneggiare la vita umana dal Messico all'Alaska per decenni.

27) Secondo il Wall Street Journal, la messa in sicurezza di Fukushima potrebbe richiedere fino a 40 anni.

28) Il professore di Yale Charles Perrow avverte che se la ripulitura di Fukushima non sarà effettuata con il 100% di precisione, l'umanità potrebbe essere messa a rischio per migliaia di anni, a causa del rischio di fissione.

 

 

FUKUSHIMA, L'ORRORE CONTINUA !

 

 

Fukushima, nuovo allarme a lungo termine.

Un anno per disinnescare il reattore 4

Fonte web

A un gigantesco macchinario di sollevamento, color verde pisello e targato Hitachi, è affidato un lavoro che tutto il mondo seguirà con attenzione e apprensione: la centrale nucleare di Fukushima Daiichi torna a provocare forti preoccupazioni internazionali non più solo per il problema delle gravi fuoriuscite di acqua radioattiva nell'oceano Pacifico.

I tecnici della società di gestione Tepco stanno per iniziare nei prossimi giorni la delicatissima e rischiosa operazione di rimozione delle barre di combustibile esausto dalla vasca di stoccaggio del reattore numero 4 a una vasca comune più sicura. Sono meno di 100 metri di distanza, ma si tratta anche di portare da un "quarto piano" fino a terra - e tenendoli ben sott'acqua, per evitare contatti con l'aria che rilascerebbero ingenti quantità di radioattività - ben 1.533 contenitori: 1331 con barre di combustibile esausto e 202 di combustibile "fresco" ossia non utilizzato.

Si tratta di una tappa fondamentale - con lavori che dovrebbero prolungarsi fino alla fine dell'anno prossimo - del processo di decommissionamento della centrale destinato a durare quarant'anni. Nel reattore 4, a differenza di quelli 1, 2 e 3, non c'è stata fusione nucleare in quanto era fermo per manutenzione ordinaria quando arrivò lo tsunami dell'11 marzo 2011; tuttavia nell'edificio si verificò una inquietante esplosione di idrogeno.

LE PRESSIONI INTERNAZIONALI
Ci sono state molte pressioni internazionali per una maggior trasparenza e la Tepco oggi ha consentito ad alcuni giornalisti di testate straniere - tra cui Il Sole 24 Ore - di entrare nella centrale e visionare dall'alto la vasca di stoccaggio dalla quale sarà estratto e spostato il combustibile esausto (a questo fine, è stato costruito un intero edificio a forma di L rovesciata a ridosso di quello del reattore 4, di cui copre gran parte della sommità e dove è stato installato il macchinario che eseguirà l'operazione).

Lo stesso ex ambasciatore giapponese in Svizzera, Mitsuhei Murata, ha inviato di recente una lettera al presidente Usa Barack Obama in cui sottolinea l'urgenza di " costituire una task force internazionale per assistere il Giappone dispiegando ogni possibile mezzo per ridurre i rischi dell'imminente primo spostamento di combustibile esausto dal reattore 4".

L'attivista Harvey Wassermann ha sostenuto non solo che la Tepco da sola non ha le risorse scientifiche, ingegneristiche e finanziarie per procedere all'operazione per proprio conto (e quindi dovrebbe essere la comunità scientifica internazionale a farsene carico), ma addirittura che questo lavoro «potrebbe costituire il momento più pericoloso per l'intera umanità dai tempi della crisi dei missili a Cuba».

 

 

Fukushima: radiazioni dall'acqua piovana che s'infiltra sotto ai reattori

 

 

Quanto è profondo il mare per Fukushima? In acqua

radioattività nove volte Chernobyl. E non è finita

Fonte web

Il Pacifico è l'oceano più grande della Terra, copre un terzo dell'intera superficie del pianeta. Può ragionevolmente temere, questo gigante, le perdite radioattive della centrale di Fukushima? Ogni giorno, per recente ammissione stessa dei tecnici della Tepco (Tokyo Electric Power Company), la società che gestisce l'impianto, vengono riversate in mare 300 tonnellate di acqua contaminata. Un'enormità.

John LaForge, di Nukewatch, ha calcolato in un articolo su Counterpunch 80mila galloni al giorno. E quivalgono a poco più di 300 milioni di litri negli oltre 950 giorni trascorsi dall'11 marzo 2011, quando uno tsunami di 10 metri prodotto dal sisma più forte della storia del Giappone (di magnitudo 8,9) inflisse una ferita profonda alla centrale. In quanta acqua finiscono questi litri. Un calcolo approssimativo spannometrico porta ad azzardare che nell'oceano Pacifico di litri ce ne siano 1500 miliardi di miliardi. Un bel po' di più. All'apparenza, ampiamente sufficienti ad attenuare il danno.

Gli allarmi e i tonni della California
Eppure negli ultimi due anni si sono rincorsi gli allarmi degli ambientalisti. Si è letto di orsi polari che perdono pelo e mostrano piaghe, di una preoccupante moria di cuccioli di leone marino lungo le coste occidentali del Nord America, di salmoni decimati in Canada. E di tonni pinna blu, che nelle loro migrazioni lungo la corrente Kuroshio risalgono lungo il Giappone attraversando le acque antistanti Fukushima per poi ripiegare verso l'America e arrivare in California.

Nei tonni catturati sulla costa americana è stato documentato il ritrovamento di quantità non preoccupanti di Cesio 137 e 134 (tempo di dimezzamento rispettivamente 30 e 2 anni), nettamente inferiori ai limiti di sicurezza statunitensi di 1.200 becquerel per chilo e comunque più bassi perfino di radionuclidi di norma presenti nei pesci come il Potassio 40 e il Polonio 210 (deriva dai fertilizzanti). Il Cesio 134, in ogni caso, è la "firma" di Fukushima, vista la breve durata. Più pericoloso lo stronzio 90 (emivita 28 anni), che viene espulso con minore facilità dall'organismo e può provocare tumori ossei.

Il pesce in Giappone e l'esibizione del premier Abe
Discorso diverso per alcune varietà di pesce pescato al largo del Giappone, dove i limiti dopo l'incidente di Fukushima sono stati abbassati a 100 becquerel per chilo. Come riportato da Counterpunch,il quotidiano di Tokyo Asahi Shimbun lo scorso 29 agosto ha segnalato esemplari con quantità abnormi di isotopi dei Cesio pari a di 25800 becquerel per chilo. Nei merluzzi si è arrivati a 3.300 becquerel. Le quantità sarebbero poi scese drasticamente nelle settimane successive.

Tanto che, nonostante il divieto d'importazione della Corea, il primo ministro Shinzo Abe si è affrettato ancora lo scorso 19 ottobre a mangiare pesce pescato nel mare antistante la prefettura di Fukushima. Dopo avere controllato i test il primo ministro giapponese, impegnato nell'opera di rassicurazione per non guastare la festa dell'assegnazione delle Olimpiadi 2020 a Tokyo, ha voluto confermare di persona che i prodotti ittici della zona, dove la pesca era stata sospesa per precauzione in settembre, sono «saporiti e sicuri».

Come si sposta la radioattività nel Pacifico, una ricerca tedesca
Ma in definitiva, quanto si può essere certi che le ingenti perdite di acqua radioattiva dalla centrale non finiranno per devastare l'oceano, già messo a dura prova da inquinamento e pesca intensiva? Uno studio pubblicato a metà 2012 dal Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel in Germania ha cercato di misurare le conseguenze e ha costruito un modello in base al quale è possibile, in un video, seguire lo spostamento della massa d'acqua contaminata. La conclusione è che entro il 2013 l'inquinamento radioattivo sia esteso all'intera metà del Pacifico nord-occidentale e che nell'arco di 5-6 anni tocchi le coste americane.

Fukushima batte Chernobyl, 900 a 110
Il modello dell'istituto tedesco prevedeva una rapida diluizione della contaminazione nel Pacifico, nell'arco di due anni, da 10 a 1-2 becquerel per metro cubo fino a stabilizzarsi su valori doppi alla situazione pre-Fukushima. Comunque livelli sempre inferiori a quelli consentiti nell'acqua potabile, secondo Claus Böning, coautore dello studio (che comunque non è entrato nel dettaglio delle conseguenze sui processi biologici).

Unico particolare, lo studio tedesco si riferisce alla radioattività sversata in corrispondenza dell'incidente, dall'11 marzo 2011 e nelle prime settimane. Dieci petabecquerel (un petabecquerel equivale a 10 becquerel alla quindicesima) in tutto. Oggi potremmo essere arrivati, siamo sempre nel campo delle stime, a oltre 900. Chernobyl ne disperse 110.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Fukushima News

Suona come una mezza resa la frase del premier giapponese Shinzo Abe a un convegno internazionale sull’energia e l’ambiente ieri a Kyoto: “Abbiamo bisogno della vostra conoscenza e della vostra esperienza”. Dopo che la scorsa settimana è stata rivelata una nuova perdita di acqua contaminata dalle cisterne di stoccaggio della centrale nucleare di Fukushima Daiichi,…