MA COSA STANNO FACENDO
SULLA NOSTRA PELLE...???
NUOVE ARMI E NUOVI MISTERI
(A cura di Claudio Prandini)
PREMESSA
Già, che cosa ci stanno facendo!? Che cosa ci fanno migliaia di antenne, in ettari e ettari di terreno in Alaska, tutte puntate sulla ionosfera terrestre e che ultimamente hanno raggiunto la capacità di "sparare" più di 3,5 (milioni) mega-watts sottoforma di onde elettromagnetiche? Qualcuno spiega: «E' come un gigantesco forno a micro-onde che riscalda la ionosfera con un getto di micro-onde concentrato. Le onde elettromagnetiche rimbalzano per riflessione verso la terra, penetrando ogni cosa vivente e non vivente». Se queste antenne agiscono come un enorme forno a micro-onde sulla superficie terrestre, sono anch'esse responsabili del surriscaldamento medio della Terra e del cambiamento delle stagioni? Il progetto H.A.A.R.P. rappresenta un nuovo tipo di arma elettromagnetica capace di "accecare" le telecomunicazioni via satellite in caso guerra?
E che dire delle così dette "scie chimiche" che misteriosi aerei, a partire dalla fine degli anni '90, rilasciano solcando i cieli dei paesi della NATO? Fanno parte anch'esse del progetto H.A.A.R.P.? Le scie chimiche assomigliano dapprima a semplici scie di condensazione rilasciate dagli aerei di linea, ma che poi sviluppano caratteristiche del tutto anomale (vedere qui). Si è anche scoperto che queste "scie" anomale contengono metalli come Alluminio, Bario, Torio e Bromo (vedere qui). A che cosa servono? Qual'è il loro impatto sull'ambiente e sulla salute umana?
Tante domande e poche risposte "ufficiali" sia da parte dei militari che da parte dei governi, ma l'importante è iniziare a parlarne...
Effetto - serra
O arma segreta?
Recente foto, quasi in diretta, dell'
installazione H.A.A.R.P. in Alaskaottenuta da una web-cam del Centro Veicoli Spaziali dell'Air Force.
Qual'è il mistero di queste antenne? Fanno parte di un'arma segreta?
A giudicare dai messaggi
che si scambiano su internet, i complottisti di tutto il mondo sono in
subbuglio per la pubblicazione del rapporto sul riscaldamento climatico di Sir
Nicholas Stern, già capo economista alla Banca Mondiale.
Il rapporto Stern prevede le solite catastrofi da effetto serra: i ghiacci
polari che si sciolgono, New York e Londra che finiscono sott'acqua per il
sollevamento dei mari, desertificazioni che provocano il crollo dei raccolti,
migrazioni di centinaia di milioni di affamati, guerre per accaparrarsi acqua e
cibo sempre più scarsi… Le sole cose nuove nel rapporto sono due: l'urgenza -
l'apocalisse comincerà, dice, entro un decennio - e il calcolo dell'impatto dei
cataclismi sull'economia mondiale: se non si agisce subito spendendo l'1% dei
prodotto lordo globale per ridurre le emissioni industriali, i cataclismi ci
costeranno il 20 % del PIL del mondo, insomma una crisi economica da far
impallidire quella del 1929.
Ma i complottisti, su internet, si chiedono: perché questo rapporto esce proprio
adesso? E perché viene amplificato con strepitosa grancassa dai media?
E perché a proporre il programma di riduzione dei gas nell'intero pianeta - che
richiederebbe un grandioso sforzo coordinato di tutti i Paesi - è Tony Blair, un
politico al lumicino e in calo di popolarità?
C'è chi risponde: Blair ha trovato un modo di distrarre l'opinione pubblica
inglese dai disastri bellici in Iraq e Afghanistan, e sviare il dibattito
politico verso un altro allarme.
C'è chi sospetta: è un piano per far arretrare i livelli di vita dell'intera
umanità, programmato a tavolino dai «poteri forti» finanziari mondiali.
E c'è chi dice di peggio: l'allarmistico rapporto serve ad addebitare il
riscaldamento del pianeta alle emissioni delle industrie, per nascondere la vera
causa: gli esperimenti militari di modificazione del clima.
Come vedete, fra i complottisti ci sono i moderati e gli estremisti.
Ma non si pensi a dei mattoidi convinti che Elvis Presley sia ancora vivo, o che
gli USA ci nascondano la verità sugli UFO.
Spesso, i più estremisti sono scienziati e docenti universitari.
Come il professor Michel Chossudowsky, docente all'università
di Ottawa.
Da anni denuncia presunti esperimenti delle forze armate USA volte a «provocare
uragani, nebbie, precipitazioni, tempeste e siccità per uso militare».
Cita un documento sugli armamenti futuribili della US Air Force, dal titolo «Air
Force 2025», in cui si legge a chiare lettere: «La modificazione del clima
offre nel quadro bellico un ampio ventaglio di opzioni per sconfiggere o
coercire un avversario. Negli Stati Uniti, la modificazione del tempo
atmosferico diverrà parte della sicurezza nazionale, con applicazioni
all'interno e all'estero».
Fantasie fantascientifiche, direte voi.
Ma Chossudowsky denuncia una colossale e misteriosa installazione che esiste
dal 1992 in Alaska, nella pianura di Gokona, e che i militari chiamano HAARP,
sigla che sta per «High-Frequency Active Auroral Research Program».
Un nome - Programma aurorale di ricerca attiva sulle alte frequenze - che già
solletica tutti i sospetti.
Le poche foto del sito mostrano, oltre a qualche edificio, file e file di
antenne che coprono ettari di terreno; nuove antenne vengono aggiunte ogni anno.
Il Laboratorio Veicoli Spaziali dell'Air Force, che gestisce L'HAARP, ammette
che esso serve a provocare «modificazioni controllate e locali della
ionosfera».
Poiché la ionosfera è l'altissimo strato atmosferico che «riflette» le onde
radio, probabilmente lo scopo è di influire sulle telecomunicazioni militari del
nemico.
Difatti nell'agosto del 2002 la Duma, ossia il parlamento russo, denunciò l'HAARP
come «un esperimento su vasta scala, e al di fuori di ogni controllo
internazionale, per guastare gli apparecchi di comunicazione installati su mezzi
e missili spaziali: un'arma capace di provocare gravi interruzioni sulle reti
elettriche, sugli apparecchi di pompaggio degli oleodotti e di provocare danni
alla salute mentale di popolazioni di intere regioni».
Già nel 1998 del resto la Commissione Esteri e Difesa
dell'Unione Europea aveva chiesto che «un organismo indipendente»
valutasse «l'impatto sull'ambiente e l'ecologia dello HAARP»: invano,
perché fu risposto che la commissione non era competente a porre il problema.
Segreto militare.
A preoccupare i metereologi sono le altissime energie impiegate dalla strana
installazione in Alaska: le sue antenne inizialmente sparavano nella ionosfera
960 mila watts; oggi, con l'aggiunta di sempre nuove antenne, superano i 3,5
mega-watts.
«E' come un gigantesco forno a micro-onde che riscalda la ionosfera con un
getto di micro-onde concentrato», dice il meteorologo Nicholas Begich: «Le
onde elettromagnetiche rimbalzano per riflessione verso la terra, penetrando
ogni cosa vivente e non vivente».
Questo apparato può essere la causa inconfessabile del rapidissimo riscaldamento
del pianeta comunemente attribuito ai gas emessi da auto e industrie, a
provocare lo scioglimento dei ghiacciai polari e persino il rallentamento della
corrente del Golfo - il grande vettore termico della Terra - constatati dagli
scienziati?
Sembra impossibile.
Ma allora perché, replicano i complottisti, la Phillips Geophisics Laboratory,
una delle ditte private che ha costruito HAARP, tiene nella base Hanscom
dell'Air Force, nel Maryland, dei corsi ai militari sul tema «Tecniche di
modificazione del clima»? e perché il programma di ampliamento delle
antenne in Alaska viene chiamato nei documenti militari USA «Owning the Weather»,
ossia «Possedere (o dominare) il tempo atmosferico»?
Un altro complottista scientifico è il professor Craig Rodger, del dipartimento
di fisica dell'università di Otago in Nuova Zelanda.
Siccome la Cina progetta, in caso di guerra, di esplodere bombe
atomiche in orbita allo scopo di «disturbare» i satelliti-spia, di comunicazione
e posizionamento (GPS) che fra l'altro teleguidano i missili e le bombe
«intelligenti» americane, gli USA hanno approntato la contromisura: che sarebbe
appunto HAARP.
«Un'esplosione nucleare ad alta quota», spiega Rodger, «genererebbe
particelle cariche che resterebbero intrappolate nell'alta atmosfera a lungo.
Questo ambiente altamente ionizzato accecherebbe i satelliti-spia e i vettori
spaziali orbitanti a bassa quota».
Per contrastare tale minaccia gli USA, con HAARP, hanno avviato un programma che
si chiama «Radiation Belt Remediation», ossia più o meno «Riparazione
della cintura di radiazione».
Secondo il fisico neozelandese, la riparazione consisterebbe nello sparare onde
radio a bassissima frequenza, che avrebbero il potere di «soffiar via» le
particelle radioattive provocate dall'esplosione nucleare.
Ma questo «soffio» di onde avrebbe anche un altro effetto: quello di trasformare
la ionosfera, da «specchio» che riflette le normali onde dei programmi
radiofonici e di telecomunicazione rendendone possibile l'ascolto in tutto il
pianeta, in una «spugna» che assorbe le onde radio.
Niente più comunicazioni: aerei e navi resterebbero senza guida da terra, i GPS
non funzionerebbero più, e così via.
La trasformazione della ionosfera avrebbe anche effetti possibili sul clima.
I fisici di Otago li stanno studiando insieme all'Istituto Meteorologico
Finlandese e all'Osservatorio Antartico Britannico: hanno promesso una prossima
pubblicazione sulla rivista scientifica Annales Geophysicae.
Non si sa, ma si sospetta,
che tutto questo abbia relazione con le «scie chimiche» che dal 2001 vengono
sparse sui cieli dei Paesi della NATO.
In ore antelucane, misteriosi aerei silenziosi passano e ripassano nel cielo a
media quota, lasciandosi dietro scie che si sfaldano in nubi; a volte formano
vere e proprie «reti» di scie bianche. E' accaduto anche sopra Milano non più
tardi di domenica scorsa.
Centinaia di complottisti hanno raccolto e fatto esaminare le polveri di cui
consisterebbero queste scie: conterrebbero per lo più alluminio e bario,
probabilmente materiali intesi a riflettere le onde-radio.
Ma sono pericolose per la salute?
Hanno effetti collaterali sulla pioggia e sul clima?
Numerose interrogazioni parlamentari in proposito non hanno ricevuto risposta.
Qui mi fermo, perché questo argomento è fra i più dibattuti su internet, fra i
complottisti più estremi, convinti che le scie chimiche contengano psico-farmaci
con cui i poteri occulti ci tengono tranquilli e passivi.
Dopotutto, chi scrive si considera un complottista sì, ma «moderato».
SCIE CHIMICHE NEI CIELI ITALIANI
Un ingegnere elettronico segnala la presenza di scie misteriose che
non possono essere attribuite ai soli voli degli aerei di linea
Cittadini preoccupati dal cielo
"grigliato"
Scie chimiche nei cieli italiani
Il Gazzettino di Treviso del 5 novembre 2006 parla delle scie chimiche
(A.V.) Scie bianche lasciate da decine di aerei che si intersecano sopra il cielo di Treviso? Linee e reticolati ad alta quota che si allargano trasformandosi lentamente in ammassi nuvolosi? Le segnalazioni giungono da qualche cittadino preoccupati da strane scie bianche che si sono formate ieri mattina sopra le teste dei trevigiani dopo il passaggio di numerosi aerei: "Se si guarda il cielo di Treviso questa mattina (ieri per chi legge) si vedono delle scie che fisicamente non possono esistere a quelle quote e con le attuali condizioni atmosferiche - spiega Giuliano Dal Forno, ingegnere elettronico - Non è acqua quella che spruzzano quegli aerei. A quelle quote e a quelle temperature i cristalli di ghiaccio sublimano. E poi nell'aria in questi giorni non c'è umidità per via di una corrente d'aria fredda che viene da Nord. Quegli aerei spruzzano qualcos'altro".
La preoccupazione e il sospetto che si possa trattare di sostanze pericolose aumentano con il continuo passaggio di aerei: "Nemmeno in guerra passano così tanti aerei. Solo oggi ne sono passati a decine sopra le nostre teste - continua l'ingegnere che come altri cittadini ha segnalato il caso - Non possono essere tutti aerei di linea. Sopra il cielo della nostra città c'è qualcosa che non va". Una mamma "preoccupata" si domanda che cosa possano essere quelle linee: "Questa mattina il cielo era serenissimo. Poi dalle 10 circa sono apparsi gli aerei e stanno facendo un grigliato preoccupante".
Un'altra cittadina alla preoccupazione per le strane linee geometriche, aggiunge il timore per l'assenza di rumore al passaggio degli aerei: "Da mesi ne passano tantissimi. Non ce ne accorgiamo perché non fanno rumore - spiega Emma Marcheggiano - Lasciano in cielo delle scie che si incrociano formando delle figure geometriche e che si intersecano ad angolo retto. Non si sente nessun rumore al passaggio degli aerei. Poi si vedono queste scie che si allargano fino a formare delle nuvole. Potrebbero essere sostanze inquinanti. Ho notato che fino all'anno scorso c'erano stormi di stornelli sopra il cielo della città. Quest'anno non sono più tornati".
Il fenomeno delle scie che formano reticolati è conosciuto su scala mondiale. Tanto che esiste da tempo un sito internet - http://www.sciechimiche.org - dove vengono segnalate i reticolati bianchi sospetti comparsi nei cieli di tutto il globo: "I primi che hanno cominciato a vedere queste linee che si incrociano in cielo sono stati gli abitanti di una piccola cittadina del Canada nel '98. Gli Stati Uniti sono tra i paesi più colpiti". Nel sito è anche stata proposta una petizione contro le scie chimiche: "Il punto è che le scie rilasciate da questi aerei non ancora identificati contengono sostanze nocive all'uomo - si legge nel sito - e soprattutto non sono ancora chiari i motivi per cui queste operazioni vengono effettuate. In altri paesi come il Canada molte persone si sono già mobilitate.
APPROFONDIMENTO
H.A.A.R.P. - OVVERO LA GUERRA CLIMATICA
H.A.A.R.P. - Gli Angeli non suonano questa ARPA
SCIE CHIMICHE - TI SEMBRA NORMALE QUELLO CHE VEDI?
IRRORAZIONE ED ARMI ELETTROMAGNETICHE NELL'ERA NUCLEARE