LE ARMI SEGRETE DEL
XXI° SECOLO
UN GENERALE ITALIANO AMMETTE:
LA GUERRA AMBIENTALE È COMINCIATA
(a cura di Claudio Prandini)
GIUDIZIO SUI SEI SOLDATI ITALIANI
MORTI IN AFGHANISTAN
(Claudio Prandini)
L'AFGHANISTAN E IL FANTASMA DEL VIETNAM
Ci sono due cose da considerare nella tragedia afghana: i soldi che provengono dalla produzione del papavero da oppio che si trasforma poi in droga e le donazioni che provengono dai paesi del Golfo. Del primo si deve dire che ormai è diventato un affare a livello internazionale, tanto che il direttore del programma antidroga dell'ONU, il dott. Antonio Costa, ha più volte dichiarato che il flusso dei proventi della droga afghana oggi costituisce una parte irrinunciabile del sistema finanziario mondiale, specialmente dopo lo scoppio della crisi finanziaria e dell'esaurirsi dei flussi di liquidità interbancari. Come dire: della droga "talebana" il sistema finanziario occidentale non può più farne a meno. Ci sono troppi milioni (se non miliardi) di dollari in ballo.
Ma è soprattutto il petrolio dei paesi del Golfo, Arabia Saudita in testa, a finanziare i talebani. Ecco perché i nostri ragazzi devono tornare a casa il più presto possibile. Questa è una guerra sporca dove miliardi di dollari, provenienti dai proventi del petrolio, finiscono in Afghanistan in mano ai talebani. Noi occidentali paghiamo il petrolio ai paesi del golfo i quali, a loro volta, fanno delle sostanziose "donazioni" (li hanno adottati da tempo...) ai talebani in Afghanistan e Pakistan. Così siamo noi occidentali, in sostanza, a pagare gli esplosivi per uccidere i nostri soldati. Nel frattempo però non possiamo neanche brontolare con i paesi finanziatori perché sono loro, con il loro petrolio, a mantenere il nostro ormai striminzito benessere.
Questa è la chiusura del cerchio dell'ipocrisia e della stupidità dell'occidente, che pur di seguire chissà quali mire strategiche (la balla del terrorismo fa ormai ridere i polli) si è ficcato in un circolo vizioso da cui sarà difficile uscirne. E mentre il fantasma del Vietnam diventa sempre più concreto i nostri ragazzi continueranno a morire per un paese dove la democrazia non ci sarà mai, perché la democrazia è prima di tutto una "cultura" che non si esporta con bombe e soldati. Karzai, l'attuale presunto presidente dell'Afghanistan (messo lì ai tempi di Bush e che comanda si e no solo a Kabul), non è un democratico secondo i canoni occidentali tanto è vero che è accusato di brogli nelle ultime elezioni, con tanto di video come prova. Ecco perché bisogna dire: BASTA E' ORA DI TORNARE A CASA!
INTRODUZIONE
In teoria si pensa di essere in democrazia e di poter parlare di qualsiasi argomento, ma in pratica esistono argomenti tabù, ovvero che suscitano reazioni emotive talvolta forti, e favoriscono una sorta di ostracismo ideologico verso chi li tratta. Ad esempio, chi solleva il problema della guerra ambientale, chimica o sismica, suscita reazioni forti, e rischia di passare per credulone, visionario o paranoico. ... Molte persone preferiscono credere che l’attuale sistema sia loro favorevole, che sia guidato da persone autorevoli a servizio di tutti, piuttosto che aprire gli occhi e vedere che non è così. Non si tratta di avercela con qualcuno perché tutti noi vorremmo credere che le nostre autorità sono autorevoli e oneste, ma crederlo quando ciò non corrisponde a verità ci espone a pericoli e a conseguenze negative per tutti. ...
Molti, per credere anche a cose ormai
evidenti, hanno bisogno che vengano trattate a "Porta a Porta" o a "Superquark".
Chi riesce ad oltrepassare la truffa e a vedere la realtà quale essa è si
accorge che sono davvero molte le cose sconcertanti e agghiaccianti, degne della
mente del più feroce nazista. ... Diversi scienziati sostengono che provocare un
terremoto, come altri eventi ambientali, è possibile con le tecnologie attuali.
Ovviamente questo non vuol dire che non esistano terremoti “naturali”, ma
semplicemente che i terremoti potrebbero anche essere provocati artificialmente.
Sarebbe ragionevole ritenere che gli esperimenti nucleari sotterranei provocano
terremoti, e che esistono armi tettoniche in grado di provocare terremoti
artificiali. Di questo parlano eminenti scienziati, e alcuni politici sollevano
la questione della messa al bando di tali armi. Ad esempio, il parlamentare
statunitense Dennis Kucinich nella sua proposta di legge, “The Space
Preservation Act of 2001” (legge per la protezione dello spazio), presentata al
107° Congresso degli Stati Uniti chiedeva la messa al bando di queste armi.
Il tenente generale Fabio Mini (vedi video in questo dossier) ha dichiarato che
in alcuni ambiti militari “Nessuno crede più che un terremoto, un’inondazione,
uno tsunami o un uragano siano soltanto fenomeni naturali”. Tutto questo viene
tenuto nascosto o reso del tutto irreale grazie a metodi di disinformazione e di
induzione emotiva al negazionismo. Ovvero meccanismi atti a farci prendere in
considerazione alcuni concetti e a rifiutarne altri.
Guerre Stellari in IRAQ - 1
Guerre Stellari in IRAQ - 2
Guerre Stellari in IRAQ - 3
Le ammissioni di un generale italiano:
“La guerra ambientale è gia cominciata”
A conferma il quotidiano Il Messaggero del 25/06/02
scrive: “[HAARP è] una ‘superarma’ che, come componente principale dello SCUDO
SPAZIALE (...) consentirà di annientare tutti gli attacchi missilistici e
mettere in ginocchio qualsiasi paese, scatenando violenti cambiamenti geofisici
(…) la stazione radioelettronica HAARP entrata in funzione in Alaska nel 1997
(…) specie di ‘forno a microonde globale’ HAARP è allo stesso tempo una potentissima arma geofisica, in grado di alterare le condizioni meteorologiche”.
Adesso sapete che esistono tecnologie militari capaci di causare tsunami,
uragani, terremoti; avete ancora dei dubbi sulla realtà delle scie chimiche?
Da notare per altro che il generale Mini nelle sue dichiarazioni cita il
documento
Weather as a multiplier force - owning the weather in 2025 [Il clima
come moltiplicatore di forza - possedere il controllo climatico entro il 2025],
documento nel quale si fa esplicito cenno alle modificazioni atmosferiche da
realizzare in questi anni per permettere appunto all’esercito di possedere il
controllo delle condizioni meteorologiche ed utilizzarle a piacimento a fini
bellici.
In tale documento si prevede la creazione di una "superficie ionosferica
artificiale" (a quota molto più bassa di quella naturale).
Si prevede inoltre (come potete vedere
dall'immagine qui sotto riportata a pagina 32 del documento), di assumere il
controllo di precipitazioni (Precipitation Modification), tempeste (Storm
Modification), foschia e nuvole (Fog and Cloud Modification), e di
creare condizioni climatiche artificiali (Artifical Weather).
Ed infine si elencano i mezzi tramite i quali ottenere tutte queste "conquiste" fra i quali ritroviamo:
Veicoli aerospaziali "per il rilascio" (Aerospace Delivery Vehicles) - che si potrebbero benissimo interpretare come "aerei cisterna" che operano a differenti quote (la parola "aerospaziali" credo vada letta nel suo significato letterale di "cielo + spazio")
Superfici ionosferiche riflettenti artificiali (Artificial Ionospheric Mirros) - evidentemente formate da particolato diffuso per mezzo di scie chimiche nel cielo
Composti chimici (Chemicals) - veleni imprecisati da diffondere nell'atmosfera (ad esempio trimetilalluminio e sali di bario?)
Polvere di carbone (Carbon Balck Dust) - che sicuramente non fa bene ai nostri polmoni
Energia diretta (Directed Energy) - che si potrebbe benissimo interpretare "emissioni di onde elettromagnetiche ad alta potenza potenza" per la modifica climatica
Nuvole Intelligenti a base di nanotecnologia (Smart Clouds - nanotechnology) - ovvero nuvole costituite da fibre ultra-microscopiche di "polvere intelligente" rilasciate in quantità enormi sopra le nostre teste e che poi pian piano scendono giù fino ad essere respirate da noi ed intasando i nostri polmoni (e non solo)
Sensori (Sensors) - forse le solite orribili nanotecnologie di cui sopra utilizzate come sensori, ma forse anche altri tipi di rilevatori
La terza bomba nucleare e armi ad energia in segreto - 1
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La terza bomba nucleare e armi ad energia in segreto - 3
La terza bomba nucleare e armi ad energia in segreto - 4
Intervista al Gen. Fabio Mini
di
Radio Base, 21 febbraio 2008.
(Trascrizione a cura di
www.luogocomune.net)
Intervistatrice: Buongiorno Generale Fabio Mini, una
cortesia si può presentare, per cortesia, da solo: lei di che cosa si occupa e
che cosa fa?
Gen. Mini: Beh sono un generale in cosiddetta ausiliaria, noi generali
non andiamo mai in pensione: transitiamo dal servizio attivo a uno stato
intermedio in cui siamo a disposizione dell'amministrazione e poi passiamo nella
Riserva, che comunque sono tutti eufemismi per la pensione quindi sono un
generale in pensione e mi occupo di collaborazione e diffusione su temi
strategici, scrivo libri, faccio conferenze, do qualche consiglio a qualcuno che
non li vuole e che non li vuole comunque ascoltare, ma io ci provo lo stesso, e
mi sono impegnato anche un po' nel campo, così, del sostegno umanitario: ho
fondato insieme ad amici un'associazione che si chiama Peace Generation.
Intervistatrice: Ecco senta generale quando lei era attivo, mi sembra che
sia più attivo anche adesso, ma quando era attivo in che settori soprattutto
lavorava dal punto di vista militare?
Gen. Mini: Dal punto di vista militare ho avuto tre grandi branche; una
branca è stata quella di interesse, una branca è stata quella della
comunicazione: io ho fatto il portavoce del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito
così come dello Stato Maggiore della Difesa. La seconda branca è stata quella
logistica: mi sono occupato anche di contratti, contrattistica in questa
maniera; la terza è quella che mi ha preso più la parte sostanziale della vita
operativa è stata quella appunto operativa: ho comandato le unità dei Vespri
Siciliani, ho comandato tutti i tipi di unità bersaglieri, vengo dai
bersaglieri, e poi ho comandato il contingente internazionale, la forza
internazionale di pace in Kosovo, che è KFOR. Ho fatto il Capo di Stato Maggiore
della NATO in Sud Europa, quindi ho avuto parecchi incarichi; sono stato in Cina
per tre anni come addetto militare, sono stato in America per altri due anni
come integrato in una unità americana e così ho avuto moltissime esperienze.
Intervistatrice: C'è un suo articolo molto interessante sul numero di
Limes che intitolava "Il clima dell'energia, il tempo che farà, le guerre dei
tubi, l'Italia a rischio". Ecco il titolo che lei ha dato è "Owning the weather:
la guerra ambientale globale è già cominciata"; vorrei cominciare con questa
frase che lei ha scritto: "la guerra ambientale in qualunque forma è proibita da
leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la
convenzione contro le modifiche ambientali" e poi sotto c'è scritto: "la guerra
ambientale è oggi definita come l'intenzionale modificazione di un sistema
ecologico naturale come il clima i fenomeni meteorologici gli equilibri
dell'atmosfera della ionosfera della magnetosfera le piattaforme tettoniche etc...,
allo scopo di causare distruzioni fisiche, economiche, psicosociali nei riguardi
di un determinato obiettivo geofisico o una particolare popolazione". Di cosa
stiamo parlando, generale? Di cosa stiamo parlando ieri, di cosa stiamo parlando
oggi e di cosa stiamo parlando del futuro?
Gen. Mini: Il senso dell'argomento fondamentale è questo, che poi è anche
la mia tesi: la guerra è cambiata, cioè non ci possiamo più tenere attaccati al
concetto di guerra tradizionale quando c'era uno che sparava contro un altro. E'
cambiata non soltanto perchè gli interlocutori della guerra o anche i
cointeressati alla guerra sono moltissimi; è cambiato perchè i sistemi d'arma
sono cambiati: non ci sono più soltanto fucili o missili adesso ci sono anche
altri tipi di arma. Una arma fondamentale che nella guerra moderna o in questa
guerra globale ha assunto una rilevanza fondamentale è proprio l'arma
psicologica o comunque l'arma dell'influenza che può essere esercitata con tutto
quindi l'ambiente inteso come sistema ecologico, nel quale noi viviamo e dal
quale noi dipendiamo, è diventato un attore principale, non è soltanto una
cornice, è un attore principale della guerra, può essere addirittura un
obiettivo ma può essere anche uno strumento e questo è il concetto fondamentale.
Intervistatrice: Ecco senta, io vado sempre avanti con il suo articolo, a
pagina 82 lei scrive: "Tutti fingono di credere che le devastanti esplosioni
delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki siano state le prime ed ultime
della storia militare, eppure tutti sanno che da allora ci sono già state più di
1.000 esplosioni nucleari nel sottosuolo, nelle profondità degli oceani, in
superficie e nello spazio e queste possono provocare per esempio degli tsunami".
Che cosa voleva dire qui generale?
Gen. Mini: Volevo dire che quando si pensa che un certo sistema d'arma
come l'ordigno nucleare, con le leggi con le convenzioni internazionali, è stato
limitato è vero che è stato limitato però si sono sviluppate altre utilizzazioni
anche dello strumento nucleare ed oltre lo strumento nucleare anche di quello
magnetoelettrico.
Intervistatrice: Quindi io posso con le... mi scusi se la interrompo:
quindi io posso con un esplosione, un esperimento, creare un sisma anche in
qualche modo voluto.
Gen. Mini: Ma assolutamente vero, nel senso che questo non è ormai una
fantasia o una illazione, sono cose ormai che sono tecnicamente e
scientificamente provate. Quello che manca è la prova che qualcuno
deliberatamente lo abbia già fatto, però se si vanno a vedere quali sono le
linee di frattura o le faglie che ci sono nella crosta terrestre e si può
immaginare che se uno agisce in un punto, per esempio in mezzo al pacifico con
una esplosione controllata nucleare o anche soltanto non nucleare o anche
soltanto convenzionale, bene il riverbero delle onde sismiche che produce questa
esplosione può arrivare e alimentare e provocare addirittura lo tsunami; ma
adesso lo tsumani è una forma così che tutti quanti conoscono ma i terremoti in
genere possono essere in questo senso...
Intervistatrice: Ecco scusi, io la interrompo sempre perchè... negli
ultimi anni io ho fatto delle ricerche e ho sempre visto proprio facendo delle
tabelle di raffronto che dove c'erano state delle esplosioni sotterranee, io ho
seguito anche alcune esplosioni che venivano fatte dai francesi nel Sahara, poi
Mururoa, poi in India e in Pakistan, poi a breve distanza venivano fuori dei
terremoti quindi a volte erano sperimentazini quindi si può anche pensare che si
possano creare al di là dei terremoti anche dei sisma, anche delle frane, delle
valanghe, delle inondazioni, cioè degli scienziati in questo caso molto bravi ma
in negativo possono in qualche modo condizionare l'ambiente e quindi l'economia
anche di un Paese.
Gen. Mini: Ma assolutamente sì cioè questa è una capacità tecnica,
tecnico operativa, che esiste. Adesso io ripeto non ho prova provata che ci sia
stato un cosiddetto esperimento o nucleare o convenzionale che abbia provocato
un reale terremoto, però la parte tecnica c'è ed io sono anche abbastanza
pessimista dal punto di vista militare perchè in 45 anni di carriera militare in
giro per il mondo ne ho viste di tutti i colori su quello che riusciamo a
combinare, cosa riesce a combinare la fantasia umana, bene io sono veramente
pessimista nel fatto di dire che probabilmente c'è qualcuno che ci ha già
provato a fare di queste cose; non so dove non so quando ma certamente non nei
casi, io penso e spero, nei casi che lei ha seguito perchè in genere quando si
fanno queste operazioni si sa benissimo qual è il danno, la conseguenza che si
vuole provocare, e non si vuole certo far risalire all'attore o a colui che lo
ha provocato percui se lei ha seguito degli esperimenti che erano già stati
preannunciati o annunciati questi probabilmente sono o casuali, le conseguenze
sono o casuali oppure non volute. Però chi è che vuole farlo veramente ha la
capacità tecnica di farlo, lo può fare.
Intervistatrice: Ecco lei ha citato un esempio molto interessante: negli
anni '40 un professore australiano, vuole raccontare questa cosa che lei ha
seguito, che faceva questi esperimenti, ai nostri ascoltatori?
Gen. Mini: Mah insomma questo è un professore israeliano che si è messo a
fare... era australiano, più che altro neozelandese, faceva questi esperimenti,
vedeva quali erano le incidenze di questi fenomeni e si è accorto che si
potevano provocare...
Intervistatrice: ...delle onde anomale, no, mi diceva?
Gen. Mini: ...potevano fare delle onde anomale, lui le ha provocate: al
largo di Aukland lui ha provocato delle onde anomale, dei piccoli tsunami; in
realtà erano soltanto fenomeni di onde che venivano, che montavano per conto
proprio, e lui c'è riuscito in maniera controllata in maniera limitata ma c'è
riuscito e ci è riuscito talmente bene che poi è sparito per un periodo dalla
circolazione ma nel frattempo era stato contattato dagli Stati Uniti i quali
sempre da un punto di vista tecnico-scientifico volevano vedere quali erano le
possibili applicazioni di questo tipo di nuova, parliamo degli anni '40 subito
dopo la guerra, di questa nuova arma in una eventuale difesa o comunque offesa
contro un eventuale nemico. Lui sembra che non abbia aderito alla parte militare
di questo progetto, sembra, ma ovviamente i dati che lui aveva erano a
disposizione di tutti anche perhè lui, quella volta, lavorava in Australia per
conto della Università della Neozelanda ma chi gestiva i fondi dati a questo
progetto erano Gran Bretagna e Stati Uniti.
Intervistatrice: Senta Gen. Mini lei, nel suo articolo, che tra l'altro
posso dirlo a chi ci sta ascoltando, noi stiamo consigliando a tutti di
leggerlo, proprio anche a quelli che da anni lavorano su queste cose e molte
volte anche incontrando delle diffidenze. Lei parla anche di questo centro in
Alaska che conosciamo tutti, HAARP, il quale lavora sulle onde ad alta
frequenza, questo è finanziato... e su questo si è sempre pensato che potesse
influire sul clima; ecco vogliamo parlare... lei ne parla nel suo articolo.
Gen. Mini: Sì ne parlo perchè in effetti è una di quelle evoluzioni della
ricerca sulle onde a bassissima frequenza e altissima frequenza, sono i due
estremi, per la loro capacità praticamente di superare gli ostacoli, di non
essere influenzati dalla curvatura terrestre, di non essere influenzati da
ostacoli di varia natura... è quello quindi di modificare, di poter modificare
l'assetto anche atomico delle cose. Bene questi generatori ovviamente di queste
onde elettromagnetiche particolari, ovviamente chi è che li gestisce dice che
sono per tutt'altra natura che non hanno questo tipo di capacità...
Intervistatrice: ...sì qualcuno diceva che volevano creare una specie di
scudo per difendere la terra dal discorso dell'ozono mi pare... c'erano delle
motivazioni che nessuno credeva poi tra l'altro...
Gen. Mini: Sì francamente diventano anche poco credibili. Sa che cos'è,
mantengono una certa dose di credibilità perchè nessuno sa veramente di che cosa
si tratta percui se una fonte autorevole dice, come un governo, dice "no, noi
non stiamo facendo questi esperimenti per questo ma lo facciamo per motivi
difensivi e non turbiamo, alteriamo l'equilibrio ecologico di nessuno, tutti
quanti tendono a crederci; soltanto che negli ultimi 15 - 20 anni ormai questo
livello di fiducia sulla parola incomincia a scadere un po' insomma, ecco queste
onde elettromagnetiche hanno la capacità di interferire e quindi di addirittura
di provocare delle alterazioni meteorologiche focalizzate in determinati punti
che poi possono montare per conto proprio...
Intervistatrice: Ecco, Generale Mini, tra l'altro noi abbiamo raccolto
negli anni, negli ultimi anni, delle proteste da parte per esempio di Paesi come
la Russia, come la Cina ma anche altri Paesi che lamentavano, a parte che anche
i russi sanno condizionare molto bene il clima anche loro hanno delle
possibilità insomma in questo senso di creare dei fenomeni meteorologici,
accusavano proprio che certe situazioni meteorologiche di aridità, di siccità o
di eccessiva pioggia o di eccessivo freddo, come sta succedendo adesso in Cina,
potessero essere provocate artificialmente; avevano fatto una denuncia
nazionale, internazionale, dicendo c'è qualcuno dietro tutta questa operazione
per creare problemi alla situazione economica di un paese. Lei che cosa risponde
di fronte a questo? Lei non ha le prove però a livello, così, di momento...
Gen. Mini: A livello così di momento proprio di riflessione, di una
riflessione....
Intervistatrice: Certo, non è tanto fuori di norma insomma questa cosa...
Gen. Mini: Non è al di fuori della norma, come ripeto, anche questo
campo, cioè, è un campo in cui la parte tecnica è molto avanzata; ora quando si
parla che, si pensa che il programma Owning the Weather 2015, voglio
dire... no 2025 addirittura, è partito nel 1999; oggi siamo nel 2008 quindi sono
già passati 10 anni e questo obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro
il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato
dall'aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole
vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se
tanto mi dà tanto, se l'obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già
qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i soldi avrebbe
già chiuso i rubinetti dei fondi. Qundi ci sono già adesso delle capacità
pratiche che possono essere sfruttate io dubito molto a livello di riflessione
che ci sia qualcuno che intenzionalmente stia dirigendo queste armi contro un
altro obiettivo. Dubito molto non perchè credo che gli uomini siano buoni,
dubito molto che ne abbiano acquisito la capacità, però ho messo anche in
evidenza nell'articolo la teoria, ma anche le supposte prove, che uno scienziato
tecnico militare americano dà di queste cose e lui, secondo lui, i russi... lui
attribuisce ai russi...
Intervistatrice: ...Bearden mi pare...
Gen. Mini: ...esatto sì, ma quello che si può attribuire ai russi si può
attribuire agli Stati Uniti in maniera maggiore oggi, perchè gli hanno superati
in molti campi, ma si può attribuire anche ai cinesi i quali intanto si stanno
organizzando e attrezzando per questo; percui se lui pensa che ci siano stati
già negli anni '70 degli episodi di utilizzazione di queste onde
elettromagnetiche per produrre puntuali fenomeni atmosferici sul territorio
degli Stati Uniti, io penso che se lui, e lui è uno scienziato... tra l'altro
scrive dappertutto è accreditato dalla organizzazione degli scienziati americani
insomma, non dovrebbe essere un millantatore o un fesso. Percui prendendo
anche... facendo la tara a quello che lui dice, dal punto di vista
tecnico-scientifico già esiste questa capacità e questa possibilità; speriamo
soltanto che non abbiano ancora raggiunto un livello tale, soprattutto di
determinazione e dico da un certo punto di vista, di stupidità e cattiveria, da
impiegarlo realmente pensando di far fuori un obiettivo o un nemico circoscritto
senza allargare i danni ad altri che possono anche non essere nemici e possono
anche...
Intervistatrice: ...quindi diciamo, per concludere, noi possiamo
concludere con quest'immagine su cui io voglio proprio la sua chiusura: io posso
provocare, dal punto di vista climatico, una siccità in un paese quando ho
l'intenzione di far, come si può dire, andare via una popolazione che in qualche
modo mi possa essere di peso la faccio, non so, diventano dei profughi da
un'altra parte perchè in quel Paese ci sono materie prime che m'interessano.
Gen. Mini: Questo è un fatto che non si può...
Intervistatrice: ...questa è una guerra...
Gen. Mini: Questo è un fatto che non si può assolutamente escludere ed è
una guerra.
REBUS - SCIE CHIMICHE (2009) - 1
REBUS - SCIE CHIMICHE (2009) - 2
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REBUS - SCIE CHIMICHE (2009) - 4
REBUS - SCIE CHIMICHE (2009) - 5
Marc Filterman, Les armes de l'ombre
APPROFONDIMENTO
Vi sembra normale questo cielo? Fino al 2003 in Italia
queste cose non si vedevano e adesso invece ... cosa è successo?
E vi sembra normale quello che sta facendo questo aereo che rilascia scie dalla
coda? Le scie che non provengono dai motori sono la prova evidente che non si
tratta di condensa del vapore acqueo fuoriuscito dai motori (come insistono ad
affermare i nostri governanti).
Questi appunti servono per una prima descrizione dei risultati delle attività di ricerca e industrializzazione utilizzate dai reparti dell'US Army, US Marine Corps e US Air Force, ma sviluppate anche nei paesi europei e in Russia. Le armi ad energia diretta DEW (direct energy weapons) indirizzano la loro energia elettromagnetica direttamente sul bersaglio tramite uno stretto raggio di luce coerente (come nel laser) o per mezzo di un fascio costituito da microonde elettromagnetiche ad altissima potenza, di particelle subatomiche o attraverso una scarica di particelle di gas ionizzati.
Armi ambientali al Tg2 Dossier
VIDEO INTERVISTA AL GENERALE MINI
Tg2 Storie Dossier del 14 giugno 2008: "Le armi "ambientali" del terzo millennio: dalle trombe d'aria agli interventi sullo strato dell'ozono".