MARIA, UN PONTE  TRA

 DIO E L'UMANITÀ!
 

Nel cielo apparve poi un segno grandioso:  una donna

 vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul

suo capo una corona di dodici stelle. Era

incinta e gridava per le doglie e il

travaglio del parto. (Ap 12,1-2)
.

(A cura di Claudio Prandini)
 

 

 

 

Mi sembra che sia fondamentale che noi, dalle apparizioni, abbiamo certezza di un mondo di luce, di purezza e di amore, di un mondo che è presente ma rimane invisibile e non appare che per una volontà del tutto gratuita, ma che rimane un privilegio e un dono... Nelle apparizioni dunque si anticipa in qualche modo la manifestazione della vittoria del Cristo sulla potenza del male che continuamente sembra minacciare di morte il mondo presente. (Divo Barsotti)

Nel corso dei secoli, Maria, si è mostrata a noi sempre più spesso con un unico grande scopo: preparare gli uomini al RITORNO DI SUO FIGLIO GESÙ ED ALL'AVVENTO DEL REGNO DI PACE!... “(…) alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà!” (Maria a Fatima)

È il tempo delle «sette coppe dell'ira di Dio» (Ap 16,1) provocata da Babilonia, i cui «sortilegi hanno traviato tutte le nazioni»? (Ap 18,23). (René Laurentin)

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Maria oggi, attraverso segni e apparizioni, sta partorendo con gran

 dolore l'umanità nuova. Questa è l'attualità di Maria oggi.

(di Claudio Prandini)

 

 

In questi giorni che precedono l'8 dicembre, festa dell'Immacolata, parlare di Maria viene quasi spontaneo. Il Vangelo ci dipinge la Madre di Gesù come la donna della fede, dell'umiltà e della sua piena partecipazione al piano di salvezza operato da Dio per mezzo del Figlio suo Gesù. Maria, però,  è anche la donna della concretezza, attenta ai bisogni degli uomini come alle nozze di Cana ("Non hanno più vino"), e della fortezza nella prova come sotto la croce del Figlio morente. Già tutto questo potrebbe  bastare per fare di Maria una delle più grandi figure femminili non solo della Bibbia, ma anche dell'intera storia di tutta l'umanità. Maria, tuttavia, non è solo questo. Ella infatti, unica nel suo genere (a parte lo stesso Gesù), non viene toccata dal Peccato di origine, che invece sporca ogni uomo e ogni donna dopo Adamo. Ella è piena di Grazia, pura, Immacolata, come appena uscita dalla fornace dell'amore di Dio e per questo degna di portare per nove mesi il Re dell'universo nel suo seno. Ma non è finita ancora... Dopo la sua vicenda terrena, grande e drammatica insieme, ella viene assunta in cielo e proclamata Regina del cielo e della terra, Madre della Chiesa e Regina dei profeti. Colei il cui destino sarà quello di combattere il serpente antico fino al giorno in cui gli schiaccerà il capo (Gen 3,15).

 

La missione di Maria non è dunque terminata! Una certa mariologia, un po' sentimentale e un po' razionalista (quasi protestante soprattutto in questi ultimi  decenni), ci ha nascosto il lato celeste di Maria, ovvero quello della Regina e della combattente contro il male che continuamente insidia i suoi figli. Sì, perché Dio l'ha anche costituita Madre di tutto il genere umano. E qual'è quella madre che non difende e non si prende cura dei propri figli? Se umanamente tale donna può esistere questo però non è certamente il caso di Maria. Le grandi apparizioni come Lourdes,  Fatima e Kibeho sono testimonianze concrete di questa sua costante presenza materna e vicinanza profetica.

 

A questo punto sorge una domanda alla quale abbiamo già in parte risposto: esiste un significato spirituale e teologico preciso quando ci sono apparizioni o sanguinamenti di statue o dipinti? In sostanza, cosa significano per noi oggi  questi fenomeni soprannaturali (come nel caso della Madonnina di Civitavecchia) una volta che questi abbiano avuto il riconoscimento del vescovo locale? È quello che cercheremo di vedere anche attraverso scritti di autori di primo piano come Divo Barsotti e il mariologo René Laurentin.

 

Siccome che in questo contesto non possiamo non parlare anche di Medjugorje, qualcuno certamente obietterà: "Ma Medjugorje non ha avuto il riconoscimento del vescovo locale!" Vero, ma a parte il fatto che le apparizioni sono tuttora in corso e che la Chiesa si pronuncia, in genere (e senza alcun obbligo da parte sua), solo ad apparizioni concluse, c'è da dire che tali apparizioni hanno avuto una risonanza tale, in oltre 25 anni, che è impossibile non tenerne conto almeno per quanto concerne quei frutti spirituali che hanno spinto milioni di pellegrini a visitare e anche a ritornare più volte in quel luogo fino ad oggi.  

 

Quando il soprannaturale si manifesta la prima verifica da fare in questi casi sono i frutti spirituali che tali fenomeni producono nei cuori. Il Vangelo ci dà l'indicazione di massima e afferma: "Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere" (Mt 7,16-20).

 

È comunque un fatto, almeno per quanto riguarda le apparizioni riconosciute, che da Czestochowa a Guadalupe, da La Salette a Fatima, da Lourdes a Kibeho (e potremmo aggiungervi anche il messaggio che ci viene da Medjugorje) e in centinaia di altri posti meno noti, Maria è apparsa per dirci che ci ama, che dobbiamo convertirci e che ci vuole tutti salvi in paradiso! Ella è dunque anche la Donna dell'Apocalisse e non solo la Donna del Vangelo, che combatte il serpente antico fino a schiacciagli il capo: “(…) alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà!” (Maria a Fatima). Per far questo ha però bisogno anche della nostra conversione, del nostro lasciare che lo Spirito operi in noi...

 

Come facciamo spesso in questa rubrica partiamo da un fatto di cronaca... In queste ultime settimane infatti qualche giornale ha riportato la notizia  che nella chiesa di Sant'Antonio, a Torino, sono apparse gocce di sangue sulle mani della statua della Madonna. La Curia torinese, ufficialmente per studiare meglio il fenomeno, si è fatta subito consegnare la statua con qualche disappunto da parte dei fedeli.

 

Ecco il fatto di cronaca raccontato dalla Stampa di Torino e poi le varie analisi...

 

 

 

"Sulle mani della Madonna
sono apparse gocce di sanGue"


La Curia si è fatta consegnare la statua

della chiesa di Sant’Antonio

 

Fonte web

 

Non vogliono sentir parlare di miracolo, ma che quello comparso sulle mani della statuetta sia il sangue di Maria non hanno dubbi. Nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, in via Tripoli a Grugliasco, da mesi non si parla d’altro. Da quando, nel pomeriggio di martedì 28 agosto, la statuetta della Madonna della Medaglia miracolosa (apparsa a Santa Caterina Labourè nel 1830, alla quale chiese di coniare, appunto, una medaglia), iniziò a sanguinare. Le mani rivolte al cielo si erano imperlate di sangue.

Poi, tutto rientrò nel tran tran quotidiano. Fino a domenica scorsa, quando al mattino don Sarino Ormando e altri due fedeli hanno visto di nuovo il sangue sulle mani della Madonnina. E questa volta è dovuta intervenire la Curia: statua sequestrata e foglietto sostitutivo lasciato al suo posto da don Benito, parroco della chiesa madre il Santissimo Nome di Maria a Torino.

«Di fronte a questi fatti bisogna essere molto prudenti - dicono dalla Curia -. Proprio per questo abbiamo deciso di prelevare la statua e portarla in un luogo riservato, dove verrà sottoposta a tutti i controlli e le verifiche del caso». Una posizione cauta che, se da una parte non intende alimentare fenomeni mediatici, dall’altra non esclude nulla sulla natura dei due episodi. Ma i fedeli non ci stanno.

«Quella statua è qui da sempre - rimprovera Grazia -. Dopo le analisi devono ridarcela». «Se non lo fanno sarà battaglia - promette Ines -. E guai se va alla chiesa madre». L’entusiasmo è tangibile. «La prima volta, ad agosto, sono arrivata subito dopo l’evento - racconta Vincenzina -. Quando ha iniziato a sanguinare, verso le 15, c’erano don Sarino e Maria, un’anziana della chiesa, che recitavano il rosario». «Il parroco era agitato e piangeva - confida Nino - mi ha chiamato al telefono e ripeteva: la Madonna sta sanguinando». «Tutti volevano vedere - ricorda Ines -. Per toccarla e metterle un rosario l’hanno quasi fatta cadere».

Sul fatto che sia sangue e di Maria non si discute. «Ci crediamo, eccome - ribattono -. Non è un bel segno, perché significa che qualcosa non va, visto che lei sanguina, ma ci chiama a pregare, ad aprire il cuore e a convertirci». Nessuna incertezza sul fatto che qualcuno possa aver barato. «C’era sempre don Sarino e alcuni fedeli - conferma Ines -. Impossibile». Ma perché a Grugliasco? «Allora perché Fatima? Perché Lourdes? - si domanda Ines -. Anche il prete se lo chiedeva: perché qui? perché a me?». Qualcuno non ci crede. «Dicono che siano solo stupidaggini». Don Sarino, intanto, tace. «Il vescovo mi ha vietato di parlare di questo», ripete. Però agli amici parla: «Un'emozione grandissima, da piangere». Poi si mette in prima fila e prega. Anche ora, che al posto della statua c'è il vuoto, con i suoi fedeli, va avanti nel suo rosario e aspetta che torni la Madonnina.

 

 

 

 

 

 

 

SIGNIFICATO DELLE

APPARIZIONI NELLA CHIESA

 

"Con Maria appare il mondo nuovo"

 

(Divo Barsotti)

 

Fonte web

 

Molte sono le apparizioni nella storia della Chiesa. Più che il loro messaggio, è il fatto stesso dell’apparizione che esige una nostra riflessione. Non sembra che aggiungano nulla a quanto già noi conosciamo per fede; è come se d’improvviso si facesse visibile un mondo sempre presente, ma che abitualmente rimane nascosto, come se gli occhi dell’uomo acquistino un nuovo potere visivo e non abbiano più soltanto la capacità di vedere solo questo mondo e quanto vi avviene.

Ma che cosa di fatto possono significare le apparizioni per la Chiesa, e in modo particolare per coloro che hanno avuto la facoltà di vedere ciò che noi non vediamo?

Mi sembra che sia fondamentale che noi, dalle apparizioni, abbiamo certezza di un mondo di luce, di purezza e di amore, di un mondo che è presente ma rimane invisibile e non appare che per una volontà del tutto gratuita, ma che rimane un privilegio e un dono.

E dunque prima di tutto il riconoscimento della presenza vittoriosa del bene, perché quello che appare fa parte certo del mondo di Dio.

Questo mondo divino rende testimonianza di una vittoria del bene; è perciò uno dono certo di Dio che nei momenti più gravi e difficili, in cui tutto sembra sommerso dal male, garantisce che il male non ha potere in quel mondo, in cui tuttavia noi cristiani siamo stati introdotti dalla grazia divina. Lo sappiamo per fede, ma nella nostra esperienza umana è come se il male sopraffacesse ogni cosa, e fosse vana ogni speranza.

Qual è questo mondo di luce che gratuitamente appare? Generalmente è la Vergine Maria, e anche qui noi dobbiamo chiederci come mai al mondo del peccato risponda il mondo di Dio e la presenza della Vergina pura.

Prima ancora della Madonna, è il Cristo che risorgendo nella sua umanità dovrebbe fare presente il mondo divino e la vittoria sul male. Perché dunque la Vergine? E' certo, come ci insegna la liturgia, perché in Lei è la creazione intera che si è rinnovata. E' Lei stessa la nuova creazione non contaminata dal male e vittoriosa.

L'apparizione anticipa dunque la vittoria di Cristo sul male? L'apparizione della Vergine assicura che proprio la creatura già in atto primo è liberata dai condizionamenti cui è stata sottoposta soprattutto dal peccato, ma anche dalla sua condizione stessa di creatura.

Di fatto, queste apparizioni rendono testimonianza di una libertà che la creazione per sé, anche indipendentemente dal peccato, non sembra potere avere, la libertà dai condizionamenti del tempo e dello spazio.

Nelle apparizioni dunque si anticipa in qualche modo la manifestazione della vittoria del Cristo sulla potenza del male che continuamente sembra minacciare di morte il mondo presente.

Non solo anticipa, ma anche fa presente il mondo redento, anche se questo mondo rimane invisibile. Dio non assicura anticipatamente a quando Egli ha stabilito la manifestazione della vittoria sulle forze disgregatrici, sulla potenza della morte, ma con le apparizioni ci assicura la Sua presenza.

L’apparizione non è dunque una azione di Dio sulla immaginazione dell’uomo, credo che non si possa negare la sua oggettiva realtà. Veramente è la Vergine Santa che appare, veramente gli uomini entrano in rapporto con Lei e con il suo Figlio divino. Così l'uomo vive in due mondi: un mondo visibile che tuttavia è destinato a finire, e un mondo invisibile che non potrebbe essere violato da coloro che lo negano.

E questo il vero mondo che Dio ha redento; la Vergine non può abbandonare i suoi figli prima della manifestazione pubblica e solenne della sua vittoria sul male. Madre di tutti, essa non potrebbe separarsi da noi che viviamo nella pena, sottoposti ad ogni tentazione, incapaci di sottrarci alla morte.

Essa non appartiene più al mondo di quaggiù, ma la sua presenza nelle sue apparizioni ci assicura che il.mondo divino è già presente, e la prova non potrà superare la grazia, soprattutto non potrà impedire mai alla Vergine Madre di soccorrere i figli che si trovano coinvolti nel combattimento contro le potenze dell’Inferno. Il mondo di Dio non solo è reale, ma non è minimamente separato dal mondo di quaggiù: è il mondo di quaggiù che potrebbe essere separato dal mondo redento.

Le apparizioni dicono dunque la duplice dimensione della vita dell’uomo. Egli vive in un mondo in cui Dio sembrerebbe assente, e per la fede invece vive nel mondo di Dio.

L’uomo è come diviso da queste due dimensioni; facendo parte del mondo presente egli sembra vivere nel "mondo dell’assenza", ma vive anche nel mondo di una creazione già rinnovata dalla presenza di Dio.

 

 

 

Varie rappresentazioni della Vergine nelle sue varie apparizioni

 

 

 

 

PERCHÈ MARIA APPARE SEMPRE

PIÙ SPESSO IN TANTI LUOGHI?

 

"Per mezzo della ss. Vergine Maria Gesù Cristo venne nel mondo,

 ancora per mezzo di lei deve regnare nel mondo" (Montfort)

Fonte web

Nell'istante stesso in cui puniva l'umanità' disobbediente, cacciando dal "Paradiso Terrestre" Adamo ed Eva, DIO PADRE, nella Sua infinita misericordia, formulava un progetto divino per salvare la stessa umanità che Egli aveva creato con Infinito Amore e che ora si trovava costretto, Suo malgrado, a punire lasciandola in balìa di se stessa e libera di scegliere la strada da seguire: la Via del Bene o la Via del Male!
Il Progetto divino è rivelato dalle stesse scritture, quando cacciando Adamo ed Eva Dio si rivolge al serpente preannunciandogli che avrebbe posto inimicizia tra lui e la DONNA, rivelando in queste parole già tutto il Piano divino: DIO avrebbe donato all'umanità la Sua Creatura più bella, la più pura, la più docile, la più sublime: Maria!

A Lei avrebbe affidato il compito di salvare gli uomini di buona volontà, a Lei il compito di riconoscere il nemico e sconfiggerlo, poiché egli avrebbe temuto il Suo sguardo, già sapeva il Buon DIO quanto sarebbe stato subdolo e perfido il nemico, come avrebbe circuito gli uomini ignari e sprovveduti di fronte alla sua astuzia: Maria no, Ella sarebbe stata in grado di riconoscere ogni subdola trama del nemico proprio grazie al Suo Candore, a Lei, quindi, e solo a Lei Dio avrebbe potuto affidare un compito così importante: difendere l'umanità, strappandola dagli artigli della bestia e riconducendola a Lui santificata e purificata, degna di riprendere, quindi, possesso del REGNO DI PACE, che gli era stato sottratto per colpa del peccato originale!
E Lei, la diletta del Padre, obbedisce: accetta di essere strumento nelle mani di Dio, si mette al Suo servizio! Lei, l'umile Serva,ancora fanciulla immacolata e pura, risponde al Padre: Sia fatta la Tua volontà!
Da quel momento Maria si abbandona completamente nelle mani del Padre, ignorando il Suo doloroso futuro; da quel momento Maria comincia ad assolvere il Suo compito: salvare l'umanità!
Ella, infatti, partorisce il Figlio Divino, che, facendo anch'Egli parte del progetto di Dio, porterà agli uomini la "BUONA NOVELLA" riaccendendo nei loro cuori la speranza di una nuova possibilità di salvezza!

Gesù stesso avrà il compito di istruire gli uomini a vivere secondo la volontà del Padre Suo, ed alla fine sarà immolato quale Sacrificio Perfetto, l'unico, ormai, in grado di riparare l'offesa fatta a Dio; ed in un ultimo ed estremo atto di amore, Egli oltre alla Sua vita dona agli uomini SUA MADRE! La dichiara infatti Madre di tutta l'umanità, ben sapendo quanto sarebbe stato arduo e doloroso tale incarico!
Ma Maria ancora una volta accetta la volontà di Dio ed accoglie gli uomini con tutto il Suo immenso Amore di MAMMA.

Da quel momento la nostra Mamma non ha smesso un istante di vegliarci, di difenderci,di guidarci sulla retta via,di salvaguardarci dagli attacchi del maligno.
Dopo la Sua Assunzione ai Cieli, ha incominciato ad apparire agli uomini (con una frequenza sempre maggiore nel trascorrere dei secoli) invitandoli alla preghiera e ad accostarsi sempre ai Sacramenti, esortandoli a non allontanarsi dalla retta via ed a temere il Signore.
A parte le più famose apparizioni: Lourdes e Fatima, sono molteplici i luoghi in cui si è manifestata a noi poveri mortali: Unico Suo scopo: radunare i suoi figli per salvarli! Ella, nelle varie apparizioni,ha richiamato a Sè milioni di fedeli, che, convertitisi, hanno condotto a Lei altri figli, aumentando, così, il beneficio delle Sue apparizioni.

Nel corso dei secoli, la nostra Mamma Celeste, si è mostrata a noi sempre più spesso con un unico grande scopo: preparare gli uomini al RITORNO DI SUO FIGLIO GESU' ED ALL'AVVENTO DEL REGNO DI PACE! Solo quando Gesù avrà preso possesso del Regno, Dio completerà l'Antico Progetto di salvezza dell'umanità, e sarà stato possibile solo grazie ad un Umile Fanciulla, che non ebbe timore di rispondere SI al Padre che le affidava un così arduo compito! Ella continua ad apparire agli uomini sempre più spesso, mettendoli ben in guardia contro le lusinghe del maligno ed invitandoli ad una subitanea conversione dei cuori, poiché, ormai, manca poco tempo al Compimento dell'Era di Pace! Ella nelle Sue ultime apparizioni ci ripete che ormai c'è poco tempo, dobbiamo affrettarci alla vera conversione poichè tra poco Gesù tornerà sulla terra per costituire il NUOVO REGNO DI PACE nella NUOVA GERUSALEMME!

Se leggessimo attentamente le Sacre Scritture, ci accorgeremmo che i tempi prestabiliti da Dio, sono i nostri giorni! (...) Ella continua ad apparire nei più remoti angoli della terra per radunare tutti i suoi Figli e condurli così nella NUOVA GERUSALEMME (...) Ella avrà così completato il suo compito di PONTE TRA DIO E L'UOMO e potrà abbracciare raggiante di gioia e sfolgorante di Gloria tutti i figli che a LEI si saranno affidati!

 

 

 

La chiesa di Medjugorje

 

 

 

 

 

COSA HA DETTO MARIA, ad

esempio, A MEDJUGORJE
 

«La sciagura verrà se il mondo non si con convertirà.

Chiamate il mondo alla conversione. Tutto dipende

dalla vostra conversione» (15.12.1983)"

 

(di René Lourentin)

 

Fonte web

 

"...L'umanità ha forgiato le armi della propria distruzione, bruciando per quest'impresa risorse colossali. Ha perso anche il ricordo della sua alleanza con Dio. Disprezza la legge naturale e rifiuta valori morali inalienabili. Una grande parte del mondo arriva a negare qualsiasi dimensione spirituale dell'uomo. La parte materialmente più sviluppata dell'umanità si è impegnata in una corsa forsennata al progresso tecnologico fine a se stesso. Nello stesso tempo, gli abitanti dei paesi poveri, a centinaia di milioni, devono inghiottire le lacrime amare della loro miseria, invece di poter mangiare il pane della condivisione fraterna. Questo mondo, agli occhi del Padre comune di tutti, è in stato di peccato mortale.
Di fronte alla tormenta e ai flagelli incombenti, frutto del peccato senza pentimento, non c'è altra via che la preghiera di supplica, rafforzata dal digiuno. A Medjugorje, Maria non cessa di implorare, a volte con le lacrime agli occhi: «Pregate e digiunate. Pregate incessantemente. Senza preghiera non potete niente. Non c'è pace senza preghiera. Se pregherete, io potrò proteggervi e restare con voi. Pregate, al resto penso io».
Anche la durata della sua presenza a Medjugorje è stata condizionata dalla preghiera: «Finché mi pregherete avrò parole per voi» (febbraio-marzo 1985). Il luogo da dove scaturisce questa preghiera è il cuore, luogo dove nasce e si sviluppa l'amore tramite il quale si manifesta e si compie la somiglianza dell'uomo con Dio. Se i cristiani obbediranno in gran numero alle suppliche di Maria, Madre della Chiesa, allora le catastrofi incombenti saranno evitate come accadde a Ninive, risparmiata perché i suoi abitanti seguirono l'invito di Giona e si pentirono.
Come far capire ai cristiani che al punto in cui è arrivato l'uomo, ergendosi a demiurgo, non c'è niente di più urgente della preghiera, della penitenza e della conversione? È l'ora della scelta tra la 'luce del mondo' e il 'principe delle tenebre', tra la pace e nuove catastrofi che colpiscono intere regioni del mondo. E l'ora dei cristiani, di tutti gli uomini di buona volontà.
Questo è il nucleo essenziale del messaggio di Medjugorje. I cristiani devono lasciarsi 'educare' dalla Regina della Pace e mettersi finalmente all'ascolto della buona novella di Gesù Cristo, unico punto di partenza per un mondo giusto e solidale.
«Messaggio senza precedenti nella storia» (4.4.1985). Maria invita il «mondo alla conversione per l'ultima volta». «Non apparirò più sulla terra» rivela il 2.5.1982. Parole gravi, imploranti, drammatiche. È il tempo delle «sette coppe dell'ira di Dio» (Ap 16,1) provocata da Babilonia, i cui «sortilegi hanno traviato tutte le nazioni»? (Ap 18,23).
Non c'è niente di fatale. «La sciagura verrà se il mondo non si con convertirà. Chiamate il mondo alla conversione. Tutto dipende dalla vostra conversione» (15.12.1983)"...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MARIA E LA SUA PASTORALE

 PARROCCHIALE A MEDJUGORIE

 

LE CINQUE COLONNE SPIRITUALI

UNA PROPOSTA PER TUTTE LE PARROCCHIE

 

Eco di Maria nr.58

 

Scrivi cinque messaggi su questi sassi (DI PADRE JOZO).

Sul primo scrivi: la preghiera quotidiana. Come sacerdote fai qui un voto: ogni giorno pregare con la parrocchia e a nome di tutti il Rosario.

Sul secondo scrivi: digiuno. Questa è arma non per i ricchi, ma per i poveri, che possono distruggere ogni male. Come sacerdote, la tua arma è digiuno, sacrificio, mortificazione: la tua castità, la tua povertà, la tua umiltà, il tuo ultimo posto.

Scrivi sul terzo: Eucarestia. La Madonna piangeva quando ha detto come non sapete vivere la Messa. Tu sacerdote puoi vivere solo della Messa, questo è il dono del cielo, questo il tuo cibo nel deserto. Non temere a distribuire il cibo della salvezza a tutti i bisognosi... Sei tu il pane, e devi dire: prendete e mangiate: dare la vita per tutti, il tuo cuore a tutti.

Sul quarto sasso scrivi: la confessione. Queste pietre sono state lavate mille e mille volte con le lacrime della penitenza, sono testimoni della conversione di tante anime. La Madonna chiama: confessatevi ogni mese. E confessate voi stessi, sacerdoti, non di nascosto, ma quando ti vede la tua parrocchia... Da questo sacramento tu puoi ricevere come Adamo, lo spirito della vita. O come dobbiamo avere lo spirito della pace, dell’amore, dell’umiltà, quando le nostre mani sono aperte e stese sul penitente! Tu sei segno della pace dell’amore, sacerdote, segno visibile della presenza di Dio. Non temere, tu puoi fare questo solo con il cuore.

Sui quinto sasso vogliamo scrivere: Bibbia.. È la parola vivente che cerca il tuo cuore per incamarsi in te come ha trovato il cuore della Madonna... Sempre così quando la parola può diventare corpo visibile, santità visibile, umiltà visibile, diventa sempre un nuovo mondo e spiega chi è nostro Dio.

Voglio invitarti qui come mio fratello e figlio della Madonna, che piangeva qui quando ha detto: dite ai miei cari figli, ai miei sacerdoti che devono credere forte... Oh, caro figlio e fratello di Gesti, grande e Sommo Sacerdote, che ti ha regalato il proprio spirito nell’unzione sacerdOtale, rinnova questa consacrazionequi sulla montagna delle apparizioni... E con questi messaggi vai nel mondo, che tu devi illuminare e liberare. Non temere! con questi cinque sassi possiamo superare tutti i nemici, tutti i Golia che stanno davanti alle nostre chiese.
Come Giacobbe ha riposato sul sasso e ha detto: qui ho ricevuto la grazia, oh, umilmente ti prego nel nome della Madonna non dimenticare questo posto, rimani sempre collegato qui, come aereo sempre in alto ma in contatto con la torre di controllo. Tu, come pròfeta non puoi perdere la parola, come lampada non puoi perdere la luce. Oh, pieno di gioia, fa’ come Giacobbe un monumento con queste cinque pietre nella tua stanza sacerdotale e metti al centro questa immagine della Beata Vergine che ciascuno porterà a casa.
Non tornate soli, la Madonna torna con voi... Vieni con noi, Gesù, benedici questa immagine che portiamo a casa... Riempi la lampada della nostra fede per somigliare a Te, per trovare sempre ultimi e poveri come collaboratori... Metti nel nostro cuore la tua pace, il tuo amore con la parola molto forte: andate nel mondo, andate nel mio nome. Oh, grazie Gesù, rimani sempre con noi...

 

 

 

APPENDICE

 

Nostra Signora del Dolore

 di Kibeho (Rwanda)

 

 

 

Signora del dolore di Kibeho

 

 

Le apparizioni della Vergine a Kibeho (28 novembre 1981 – 28 novembre 1989) sono le prime che si verificano in terra d’Africa e su cui la Chiesa ha espresso il suo riconoscimento, giudicandole autentiche, al termine di una lunga inchiesta e di un rigoroso processo canonico. (da: www.mirys.altervista.org/entra.htm)

 

28 Dicembre

 

Tutto ebbe inizio in Rwanda, il 28 novembre 1981, in un collegio di studentesse, tenuto da Suore di una Congregazione religiosa rwandese in Kibeho, località situata nel comune di Mubuga, a 30 chilometri da Butare e a 35 chilometri da Gikongoro, nella prefettura di Gikongoro, nella regione naturale del Nyaruguru. Erano le 12,35. Le ragazze del collegio erano nel refettorio. Alphonsine Mumureke, di 16 anni, alunna della prima media, stava servendo le compagne a tavola quando sentì distintamente una voce che la chiamava: “Figlia mia, vieni qui”. La voce proveniva dal corridoio, accanto al refettorio.

Alphonsine si diresse da quella parte e lì vide, per la prima volta, una giovane donna, sconosciuta, bellissima, vestita di bianco, con un velo bianco sulla testa, che nascondeva i capelli, e che sembrava unito al resto del vestito, e non si poteva capire come il vestito fosse cucito. Non aveva calzature. Le mani giunte sul petto con le dita rivolte al cielo. La Madonna non era proprio bianca (muzungu) come è presentata nei santini, ma neppure nera. Alphonsine affermerà, nella sua testimonianza, di non riuscire a dire con esattezza come fosse la sua pelle. La Madonna era la sua bellezza incomparabile.

Alphonsine, piena di timore, chiese alla Signora chi fosse. La donna le rispose: “Ndi Nyina Wa Jambo”, cioè “Io sono la Madre del Verbo”. Il dialogo avveniva tutto in lingua rwandese. Le compagne di collegio, presenti, udivano le parole di Alphonsine, ma non quelle della Signora. Tuttavia la loro presenza si rivelò assai proficua, dal momento che, attraverso la ripetizione fatta dalla loro compagna, potevano sapere cosa dicesse quel personaggio misterioso, per cui loro stesse testimonieranno d'avere inteso quella risposta della Madonna. “Ni wowe Nyina wa fambo?”, “Allora tu sei la Madre del Verbo?”: avrebbe chiesto la veggente alla Madonna, secondo quanto testimonieranno le alunne. Allora anche Alphonsine si presentò alla Madonna: “Nanjye nifwa Alphonsina”. “E io sono Alphonsine”.

La Madonna proseguì: “Nella tua vita cristiana, cosa è per te la cosa più importante?”.

Alphonsine rispose in questi termini: “Amo Dio e sua Madre che ha messo al mondo per noi il Redentore”. La Signora aggiunse: “Veramente”. “Sì, è proprio così”, continuò la veggente.

La Signora a questo punto fece la seguente importante dichiarazione: “Se è così, io vengo a consolarti, perché ho ascoltato le tue preghiere. Voglio che le tue compagne abbiano fede, perché non ne hanno abbastanza”. La Signora le chiese pure di insegnare alle sue compagne a pregare perché non sapevano pregare o non lo facevano abbastanza, nonché a tenere in stima la devozione a Maria, loro Madre.

Alphonsine di rincalzo: “Madre del Salvatore, se veramente sei tu che vieni a dirci che qui nella scuola abbiamo poca fede, Tu ci ami! È per me una grande felicità vederti con i miei propri occhi”.

Alla fine, con la convinzione di essere stata visitata dalla Madonna, Alphonsine recitò tre Ave Maria e la sequenza dello Spirito Santo. Quindi la Signora scomparve lentamente, non di spalle, ma ritraendosi verso l'alto. L’apparizione durò circa un quarto d'ora.

Il collegio all’epoca ospitava 120 ragazze interne, suddivise in tre classi che le preparavano a diventare segretarie d’azienda o insegnanti elementari. Era diretto da tre suore che fungevano anche da insegnanti. Gli altri insegnanti, una donna e cinque uomini, erano laici. Il complesso non era dotato di cappella e, quindi, non vi era un clima religioso particolarmente sentito.

Ecco, quindi, il significato delle prime parole della Madonna.

La reazione delle compagne di Alphonsine dinanzi alle apparizioni non fu entusiasta. Anzi. Pensarono subito che fosse isterica o che fosse vittima di allucinazioni. Divenne il loro zimbello. Nessuno la prendeva seriamente su ciò che raccontava e la ragazza ne soffriva. Pregò, quindi, in una delle successive visioni, che la Vergine apparisse anche alle altre ragazze in modo che potessero credere. La Madonna la accontentò. La sera del 12 gennaio 1982, la Vergine Madre apparve anche a Nathalie Mukamazimpaka, che aveva allora 17 anni. Ma tale manifestazione non fu sufficiente a far cadere lo scetticismo. Alphonsine insistette presso la Madonna affinché apparisse anche ad altre ragazze e la Madre di Dio la accontentò ancora. Il 2 marzo 1982, la Madonna apparve a Marie-Claire Mukangango, di anni 21. Questa nuova apparizione fu determinante, dal momento che Marie-Claire era la più scettica e, data la sua età, condizionava anche il comportamento delle sue compagne collegiali.

Quando anche lei dichiarò di aver visto la Madonna, tutte si arresero. E da quel momento il collegio prestò più attenzione a quei fenomeni.

I messaggi della Madonna di Kibeho non riguardavano solo la popolazione rwandese. Lo disse esplicitamente la Vergine a Marie-Claire: “Quando io mi faccio vedere e parlo a qualcuno, intendo rivolgermi al mondo intero”. Un messaggio universale, dunque. E ciò che la Madonna voleva richiamare con le sue apparizioni era il fatto che il mondo vive senza Dio, ignorando i valori dello spirito. La Vergine diceva nei suoi messaggi di essere venuta a consolare i suoi figli, invitandoli all’unità ed alla pace, attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza e la partecipazione alla Passione di Cristo. Ecco perché si presentava come “Vergine della sofferenza” o “dei dolori” o “Addolorata”.

Degna di nota fu l’apparizione del 15 agosto 1982, quando le veggenti ebbero una chiara visione di ciò che sarebbe accaduto alcuni anni più tardi nel loro Paese. Quel giorno, la Vergine apparve alle ragazze molto triste. Alphonsine riferì di averla vista in lacrime. Ed anche le stesse ragazze si comportarono diversamente dal solito: piansero, tremarono e battevano i denti dalla paura. Fu un’apparizione eccezionalmente lunga, durando otto ore. Le ragazze raccontarono, poi, di aver visto “un fiume di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, cadaveri abbandonati senza che nessuno si curasse di seppellirli, un abisso spalancato, un mostro spaventoso, teste mozzate”. Ed in effetti, quando in quel funestato Paese scoppiò la guerra civile tra etnie, Tutsi e gli Hutu, ci furono massacri spaventosi, che confermarono la veridicità di quell’apparizione.

Due ragazze, Alphonsine e Nathalie, inoltre, ebbero modo di compiere, in anima, diversi viaggi mistici con la Madonna nell’aldilà, dove poterono constatare l’esistenza di giudizio dopo la morte, che fa ripartire gli uomini secondo le tre destinazioni definite dal giudizio morale, paradiso, purgatorio e inferno.

Dopo un accurato esame, condotto da due commissioni, quella medica (che ha attestato la normalità delle ragazze) e quella teologica (che ha accertato l’assenza di errori nelle apparizioni), ed istruito un accurato processo canonico, il 29 giugno 2001, il primo vescovo di Gikongoro, mons. Augustin Misago, in cattedrale, alla presenza di tutto l'episcopato rwandese e del nunzio apostolico, mons. Salvatore Pennacchio, leggeva il decreto di riconoscimento dell'autenticità delle apparizioni avvenute a Kibeho, in cui dichiarava solennemente, per conto della Chiesa, “Sì, la Vergine Maria è apparsa a Kibeho nella giornata del 28 novembre 1981 e nel corso dei mesi successivi. Ci sono più buone ragioni per credere che non di negare. A questo riguardo, solo le tre veggenti dell’inizio meritano di essere ritenute come autentiche: si tratta di Alphonsine MUMUREKE, Nathalie MUKAMAZJMPAKA e Marie Claire MUKANGANGO. La Vergine si é loro manifestata sotto il nome di “Nyina wa Jambo”, cioè “Madre del Verbo”, che é sinonimo di “Umubye-yi w 'fmana”, cioè “Madre di Dio”, come essa l'ha spiegato. Queste veggenti di Maria dicono di vederla sia a mani giunte, sia a braccia aperte”.

Il 31 maggio 2003, alle 10,00 del mattino, mentre S. Em.za, card. Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, inviato dal Papa ad eseguire la consacrazione del Santuario di Nostra Signora del Dolore a Kibeho, celebrava la solenne Messa con tutti i vescovo rwandesi, aveva luogo, dinanzi ai fedeli lì radunati, il fenomeno della danza del sole, come a Fatima, il 13 ottobre 1917. Esso durava otto minuti e fu filmato e fotografato e tanto da escludere ogni tipo di suggestione.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

LE FESTE DI MARIA NELLA CHIESA

 

Il presagio del Papa:

la guerra è vicina

 

MEDJUGORJE ONLINE

 

Messaggi apocalittici ricevuti da

Mirjana prima del 26 dicembre 1982,

 

 

PROFEZIE PER IL TERZO MILLENNIO