Premessa

A volte la storia ha risvolti oscuri e inaspettati. E' il caso di Marx e della nascita del comunismo all'ombra di sétte segrete massoniche, che nel XIX secolo erano in piena crescita ed espansione, sia nel continente che oltre oceano. In tal modo l'ombra del potere massonico si stende su uno dei miti che ha segnato profondamente quasi tutto il XX secolo. Speranza del proletariato e spauracchio del capitalismo, il Marxismo si rivelò per quello che era: una teoria folle nata in ambienti settari e violenti, com'era la setta degli Illuminati di Baviera di Adam Weisshaupt e dal quale Marx, settant'anni dopo, ne riprese i concetti fondamentali. Interessante sapere che il Manifesto, opera di Marx, fu sponsorizzato da ambienti della massoneria americana.

Ma questo non è che un lato della storia....

 

IL COMUNISMO

E L’ORDINE DEGLI ILLUMINATI DI BAVIERA

Carlo Marx: il cui vero nome era Kiessel Mordechai, fu iniziato alla "Loggia Apollo" di Colonia i. Il suo "Manifesto Comunista" non è altro che la codificazione del programma e dei principii rivoluzionari che aveva stabiliti, settant’anni prima, il fondatore degli Illuminati di Baviera, Adam Weisshaupt.

Carlo Marx, nel periodo della stesura del Manifesto Comunista, appartenenva alla Lega degli Uomini Giusti, un gruppo misterioso che non era altro che un succedaneo dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, costretti a ritirarsi nella clandestinità dopo esser stati smascherati dalla polizia bavarese, nel 1786 ii.

Nell’Enciciopedia ebraica si legge che Mazzini e Marx furono incaricati di preparare l’indirizzo e la costituzione della "Prima Internazionale" (Comunista) iii.

Nel 1847, gli "Illuminati inglesi" affidarono a Marx ed Engels il compito di rielaborare i princìpi della sètta in forma nuova e "scientifica", mentre i finanziamenti necessari per la pubblicazione del "Manifesto Comunista" provennero da Clinton Roosevelt e Horace Greely, entrambi membri della "Loggia Columbia", fondata, a New York, dagli Illuminati di Baviera iv.

Giuseppe Mazzini: fu iniziato alla "Carboneria" tra il 1827 e il 1829. Nel 1864, il Grand e Oriente di Palermo gli accordò il 33° grado. Il 3 giugno 1868 fu proclamato "Venerabile" perpetuo, ad honorem, nella Loggia "Lincoln" di Lodi, e lo si propose per la carica di Gran Maestro. Il 24 luglio 1868 fu nominato membro onorario della Loggia "La Stella d’Italia" di Genova, e il 1°ottobre 1870, della Loggia "La Ragione", dello stesso Oriente v.

Ora, siccome i "Carbonari" appartenevano agli "Illuminati di Baviera", lo stesso vale per Mazzini vi, il quale apparteneva ai vertici della Massoneria, così da divenire il Capo d’Azione politica, succeduto al Nubius, già Capo dell’"Alta Vendita": una Istituzione facente parte dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, e che aveva ilcompito di formulare la strategia da adottare per l’annientamento della Chiesa cattolica.

A prova di questa enorme potenza di Mazzini, si leggano queste sue righe che troviamo in una sua lettera ad Albert Pike, Sovrano Pontefice della Massoneria Universale: «La prima Guerra Mondiale - scrive Mazzini - (dovrà servire) per consentire agli Illuminati di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo (che dovrà essere utilizzato) per distruggere altri Governi e indebolire le religioni» vii.

A questo punto, non può sfuggire l’aggancio del comunismo - e, quindi, anche di quello italiano! - alla Massoneria, che l’ha voluto, l’ha ideato e, con l’Ordine degli Illuminati di Baviera, durante gli anni della Rivoluzione francese, ha tentato di portare a termine le sue finalità sataniche viii.

Giova ricordare qui che non solo Massimiliano Robespierre ix ma quasi tutti i capi della Rivoluzione francese erano massoni, appartenenti alla sètta satanica degli Illuminati di Baviera. Erano, infatti, membri della sètta anche il duca di Orleans, il Necker, La Fayette, Barnave, il duca di Rochefoucault, Mirabeau, Payne, Fauchet x, Clootz e Talleyrand xi; praticamente lo "Stato Maggiore" della Rivoluzione!

 

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