IL NUOVO ORDINE MONDIALE

PASSA ATTRAVERSO LA DISTRUZIONE

DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

Dietro il matrimonio omosessuale forze occulte spingono al cambiamento

 

 

INTRODUZIONE

la massoneria ha voluto LE nozze gay

in Francia, non il popolo

Fonte web

Nel gennaio scorso su due autorevoli riviste francesi, il Nouvel Observateur e il Point, sono uscite delle inchieste che inquadrano un rilevante dettaglio. La vittoria di François Hollande alle elezioni politiche, oltre ad aver fatto tornare la sinistra al potere, ha reso l’influenza della massoneria nuovamente molto incisiva nel Paese transalpino. Con la salita dei socialisti al Governo sarebbe avvenuto un importante incremento del numero dei massoni tra i ministri, i loro consiglieri, gli alti funzionari. Il Nouvel Observateur, in particolare, rivela come una così capillare presenza massonica negli «ingranaggi del potere» non avveniva dal 1981. Guarda caso, anno dell’elezione di un altro presidente socialista, François Mitterand.

Nei due rami del Parlamento, a Parigi, si contano almeno 150 deputati e senatori che rivendicano pubblicamente la propria appartenenza alla massoneria. Più dei due terzi sono di sinistra. Quanto ai ministri, il Nouvel Obsevateur indica vagamente in «una mezza dozzina» quelli affiliati.

Quali gli effetti di una tale occupazione dei posti di potere da parte dei “grembiulini”? Nella stessa inchiesta si legge che la rinnovata influenza massonica «dovrebbe rivelarsi determinante per far passare alcune riforme della società civile, care alla sinistra» (1). Non serve molta fantasia per comprendere che la legge, recentemente approvata dal Senato francese, che legalizza i matrimoni e le adozioni omosessuali, costituisca la punta di diamante di queste “riforme della società civile”.

Del resto sempre a gennaio, il giornalista Laurent Joffrin, intervenuto ad una trasmissione di France 2, era stato ancora più chiaro: «La massoneria in materia di condotta è sempre più “avanzata” o più “progressista” rispetto alla media della popolazione – ha affermato -. E quindi, sulle questioni di fine vita, sulle questioni del matrimonio gay e del voto degli stranieri, hanno un’influenza indiscutibile. Il che, a mio parere, è positivo» (2).

Le considerazioni del Nouvel Obsevateur e le dichiarazioni di Joffrin collimano con un comunicato che il Grande Oriente di Francia ha pubblicato nel novembre scorso, mentre il Consiglio dei Ministri si apprestava a presentare questo discusso progetto di legge (3). In esso coloro i quali contestano la novità introdotta da Hollande vengono accusati di avere «posizioni retrograde ossia oscurantiste, in completo disaccordo con i necessari sviluppi sociali e politici del nostro tempo». Il comunicato si conclude in modo ancor più caustico, con un invito nei confronti di dati “retrogradi” e “oscurantisti” a «non interferire con i legittimi dibattiti pubblici e democratici che presiedono all’evoluzione e al progresso dei diritti civili». Come a dire, l’esercizio della democrazia è sì legittimo, ma solo laddove rimanga affare interno a quelle elite che si riuniscono nelle logge.

È per questo, forse, per questa concezione esclusivista della democrazia che il Governo ha fatto percorrere alla legge “Mariage pour tous” tutto l’iter di approvazione, senza minimamente preoccuparsi di consultare le istanze di contrarietà che montavano massicce nella società francese. Ma è anche, probabilmente, per distogliere l’attenzione pubblica dalla grave situazione economica in cui versa la Francia. Situazione economica che negli ultimi mesi ha provocato un crollo dei consensi nei confronti del Governo socialista (4).

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(1) http://tempsreel.nouvelobs.com/politique/20130104.OBS4501/ces-francs-macons-qui-nous-gouvernent.html

(2) https://www.youtube.com/watch?v=2qqEl6-2Qso

(3) http://www.godf.org/index.php/actualite/details/liens/position/nom/Prise-de-position/slug/projet-de-loi-sur-le-mariage-pour-tous

(4) http://www.istitutodipolitica.it/wordpress/2013/04/03/un-anno-di-governo-hollande-tra-crisi-economica-e-crisi-di-consenso/

http://www.ilfarosulmondo.it/wp/?p=15363

 

 

Francia. Prete picchiato dalla polizia durante una manifestazione

http://youtu.be/h6cxIJJML54

Da circa un mese ora gira su YouTube un video shock del pestaggio di un prete cattolico ad opera della polizia. In Italia, al momento, nessuno ne parla. La vicenda non è ancora ben definita, ma le immagini parlano chiaro. Sul web ci sono due video, uno breve postato da Porta Sant’Anna, e uno più lungo (circa 8 minuti) di Line Press France. Sul sito Protect the Pope il commento: “I governi mondiali non vogliono che la gente difenda i principi. Non vogliono che li abbia. Hanno sottovalutato, forse, quante persone saranno disposte a perdere la loro libertà, o addirittura morire, per difendere un unico principio”.

 

 

Francia, “i massoni sono di ritorno con

il governo del socialista Hollande”

Fonte web

A dirlo, ben due settimanali, Le Nouvel Observateur e Le Point, che hanno dedicato la copertina all'argomento: "Era dal 1981 che non si verificava un tale investimento di potere". Non che con Sarkozy fossero in disgrazia, ma le posizioni sempre più a destra e sempre meno laiche lo hanno reso inviso ai "grembiuli" che, invece tengono molto alla morale laica dello Stato

Nel maggio 2012, con la vittoria di François Hollande, la sinistra è ritornata al potere in Francia. A Parigi molti osservatori politici aggiungono un dettaglio. Che al potere è ritornata anche la massoneria. Con il cambio della guardia ai vertici dello Stato, sarebbe aumentato considerevolmente il numero di massoni tra i ministri, i loro consiglieri e gli alti funzionari, soprattutto via il Grand Orient de France (Godf): è la loggia maggiore, che, pure a livello di adepti, si sta rafforzando negli ultimi tempi. E che, dal punto di vista politico, è classificata piuttosto a sinistra. 

A dirlo, ben due settimanali, Le Nouvel Observateur e Le Point, che hanno dedicato la copertina al revival della massoneria nella Francia dei socialisti. «I massoni sono di ritorno – scrive il Nouvelobs -: con la vittoria di Hollande hanno investito gli ingranaggi del potere, come non avveniva dal 1981». L’anno dell’elezione di un altro presidente socialista, François Mitterrand. Non che con Nicolas Sarkozy i massoni fossero caduti completamente in disgrazia. Avevano accolto con un certo favore la sua elezione nel 2007. Ma le sue posizioni sempre più vicine all’estrema destra, soprattutto nell’ultima fase del mandato, non erano piaciute per nulla al Godf, come le attenzioni dell’ex presidente nei confronti delle esigenze dei cattolici più intransigenti. D’altra parte la loggia tradizionalmente più a destra, la Grande Loge nationale française (Glnf), anche a causa di dissidi e scandali interni, ha perso sempre più affiliati. E potere.

Con Hollande la musica è diversa. Intendiamoci bene: il nuovo presidente non è un massone. Ma il mondo delle logge lo ha apprezzato subito anche da candidato, soprattutto rispetto alle due donne che lo affrontarono alle primarie del Partito socialista francese, Martine Aubry e Ségolène Royal. In odore di massoneria (di quella praticata) sono vari esponenti politici a lui vicini. Non è facile fare un “censimento” preciso. A livello di Parlamento sono comunque oltre 150 i deputati e senatori che si rivendicano sfacciatamente massoni (fanno parte della “Fraternelle parlamentaire“) e per i due terzi sono di sinistra. Quanto ai ministri, l’inchiesta del Nouvel Observateur indica vagamente in “una mezza dozzina” quelli affiliati. Manuel Valls, l’influente ministro degli Interni, ha aderito al Grande Oriente di Francia negli anni Ottanta e, dice lui, ne ha preso le distanze nel ’96. Ma sarebbe ancora molto vicino all’ambiente. Jérome Cahuzac, alla guida del dicastero del Bilancio, ora al centro di un’inchiesta giudiziaria per sospetta frode fiscale, non ha mai smentito la sua appartenza al Godf, segnalata da molti. Anche una donna, Anne-Marie Escoffier, ministro della Decentralizzazione, farebbe parte del giro.

Ma molto più numerosi sarebbero i “massoni senza grembiulino”, come vengono chiamati in Francia (i simpatizzanti, insomma), tra ministri e politici. Come Vincent Peillon, responsabile del dicastero dell’Educazione, che negli ultimi mesi ha più volte tenuto conferenze alla sede della loggia del Grande Oriente, per spiegare come realizzerà il suo progetto di introdurre l’insegnamento della “morale laica” nelle scuole. Proprio questo progetto sarebbe una novità voluta direttamente dalla massoneria. Che, si legge nell’inchiesta del Nouvel Observateur, mediante la sua rinnovata influenza, “dovrebbe rivelarsi determinante per far passare alcune riforme della società civile, care alla sinistra”. Vedi il matrimonio gay, che trova l’appoggio convinto del grosso della massoneria, in nome di un laicismo spinto al suo estremo. E che ora, a pochi giorni dall’inizio del dibattito parlamentare sul nuovo progetto di legge, si trova al centro di vivaci polemiche. Perfino la depenalizzazione dell’eutanasia attiva, altra battaglia aperta di Hollande, trova i massoni totalmente favorevoli, in particolare il Grande Oriente. Che appoggia pure un’altra delle promesse elettorali di Hollande, il diritto di voto degli stranieri alle comunali.

Ma allora, solo un’influenza positiva? Non proprio. C’è anche chi punta il dito sul fatto che in Francia la massoneria, come altrove, influenza nomine all’interno dello Stato (e non solo) a 360 gradi, con la meritocrazia come variabile non necessaria. Uno dei casi eclatanti, in questo senso, riguarda in realtà la destra, quando, alla fine dell’era Sarkozy, ministro dell’Economia divenne François Baroin, che, con scarse conoscenze nel campo e un inglese stentatissimo, si ritrovò a gestire per la Francia la crisi dell’euro. La sua sorprendente nomina era probabilmente da mettere in relazione al fatto che il padre era stato uno dei più prestigiosi gran maestri della Godf. Altro personaggio (di sinistra, stavolta) decisamente in odore di massoneria è Dominique Strauss-Kahn, ex direttore generale del Fondo monetario internazionale, candidato probabile alle presidenziali francesi prima di essere travolto dal noto scandalo del Sofitel di New York. A quel momento i media francesi lo difesero a oltranza, al di là di qualsiasi giustificazione. Le cattive lingue dissero che i massoni avevano attivato la loro rete di contatti e influenze fra i giornalisti.

 

 

Due padri, Two Fathers, Twee vaders - "Zecchino d'Oro" Olandese

 

 

Unioni gay: hanno già tutti i diritti

Fonte web

Il nostro ordinamento non contempla nessun riconoscimento giuridico pubblico alle unioni tra persone dello stesso sesso, in quanto tale forma di convivenza non appare idonea a creare quella «famiglia naturale» cui si riferisce espressamente l’art. 29 della Carta Costituzionale. Ne rappresenta un impedimento insormontabile la sua oggettiva sterilità e la sua inconfutabile impossibilità procreativa. Del resto, la società in ogni tempo e in ogni cultura tutela il matrimonio tra un uomo ed una donna, perché esso, ed esso soltanto, fondando la famiglia è in grado di garantire l’«ordo succedentium generationum».

Un documento redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 3 giugno 2003 – a firma dell’allora Prefetto cardinal Joseph Ratzinger – intitolato Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persona omosessuali, contiene un’interessante osservazione sul punto. Affrontando il tema delle argomentazioni di carattere giuridico, in quel documento si sottolinea:

«Non è vera l’argomentazione secondo la quale il riconoscimento legale delle unioni omosessuali sarebbe necessario per evitare che i conviventi omosessuali perdano, per il semplice fatto della loro convivenza, l’effettivo riconoscimento dei diritti comuni che essi hanno in quanto persone e in quanto cittadini. In realtà, essi possono sempre ricorrere – come tutti i cittadini e a partire dalla loro autonomia privata – al diritto comune per tutelare situazioni giuridiche di reciproco interesse. Costituisce invece una grave ingiustizia sacrificare il bene comune e il retto diritto di famiglia allo scopo di ottenere dei beni che possono e debbono essere garantiti per vie non nocive per la generalità del corpo sociale».

Proprio qui sta il punto nevralgico della questione: i rapporti tra i conviventi omosessuali possono e devono trovare la propria regolazione nell’ambito delle possibilità concesse dal diritto privato. I giuristi sanno bene, peraltro, che praticamente tutti quei diritti generalmente invocati dai partner di una unione di fatto possono essere attivati tramite il diritto volontario e senza alcuna necessità di introdurre per via legislativa nuovi istituti.

E’ un falso problema, ad esempio, la questione successoria, in quanto attraverso il testamento è possibile trasmettere il proprio patrimonio a chi non avendo vincoli legali e/o familiari col testatore sarebbe escluso dalla successione legittima. Oggi nulla vieta, peraltro, al convivente omosessuale di ricorrere agli strumenti del diritto volontario stipulando una polizza assicurativa o una pensione integrativa a beneficio del partner, o stipulando un contratto di comodato d’uso vita natural durante, ovvero costituendo un usufrutto d’immobile.

E’ un falso problema il subentro nel contratto di locazione della casa di comune residenza, in quanto tale contratto può ben essere stipulato congiuntamente dai due partner, e in ogni caso già la giurisprudenza costituzionale è intervenuta riconoscendo il diritto di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (Corte Costituzionale sent. n. 404/1988). Così come è un falso problema la possibilità di visita in carcere del partner, oggi concessa anche ai conviventi grazie ad espresse disposizioni dell’ordinamento penitenziario (art. 18 della legge 26 luglio 1975, n.354, e art. 37 del regolamento di esecuzione D.P.R 30 giugno 2000, n. 230).

Per quanto riguarda le visite in ospedale oggi già quasi tutti i regolamenti interni dei nosocomi contemplano la possibilità di accesso ai conviventi. E’ un falso problema, inoltre, la risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (ad esempio in un incidente stradale), poiché la giurisprudenza ha ormai pacificamente riconosciuto tale diritto (Tribunale di Milano 12 settembre 2011, n. 9965), secondo il consolidato orientamento della Suprema Corte di Cassazione (Cass., sez. unite Civ., sentenza 26972/08, Cass. III sez. pen. n. 23725/08).

Numerose sono, del resto, le disposizioni normative che attribuiscono diritti specifici alle «persone stabilmente conviventi».

Basti citare, ad esempio, la possibilità di richiedere la nomina di un amministratore di sostegno (art. 408 e 417 c.c.), la facoltà di astensione dalla testimonianza in sede penale (art. 199, terzo comma, c.p.p.), la possibilità di proporre domanda di grazia (art. 680 c.p.), e così proseguendo.

La giurisprudenza riconosce, infine, la possibilità a conviventi omosessuali di stipulare, nell’ambito dell’autonomia negoziale disponibile, accordi o contratti di convivenza, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico (art. 1322 del Codice civile) e non contrastino con norme pubbliche, l’ordine pubblico o con il buon costume. Si tratta in genere di accordi di natura patrimoniale che rientrano nella disponibilità delle parti (ad esempio la scelta e le spese per l’abitazione comune; la disciplina dei doni e delle altre liberalità; l’inventario, il godimento, la disponibilità e l’amministrazione dei beni comuni; i diritti acquistati in regime di convivenza, ecc.).

A nulla vale, del resto, l’obiezione secondo cui limitare l’ambito di regolazione dei rapporti giuridici al solo diritto privato implicherebbe un onere di attivazione da parte dei conviventi omosessuali, che verrebbero così discriminati rispetto alle persone unite in matrimonio. A prescindere da quanto già evidenziato sul riconoscimento pubblico delle unioni omosessuali, ciò che fa specie è constatare come proprio i cultori dell’autodeterminazione e dell’autonomia della persona – fondamento del pensiero cosiddetto “laico” – siano i più accaniti sostenitori di tale obiezione. Per questo appare davvero paradossale che i propugnatori di una visione liberal del comportamento umano arrivino a chiedere insistentemente l’intervento dello Stato nella gestione dei rapporti privati, anziché invocare tutti quegli strumenti che consentono l’espressione della piena autonomia e della responsabilità dei singoli.

Concludo citando un libro. Lo scorso marzo la Casa Editrice Nuovi Equilibri ha pubblicato un interessante testo intitolato Certi diritti che le coppie conviventi non sanno di avere.  Gli autori (insospettabili) sono Bruno de Filippis (giurista ed esperto di diritto di famiglia), Gian Mario Felicetti (autore di La famiglia fantasma, e membro del Direttivo dell’Associazione radicale “Certi Diritti”), Gabriella Friso (responsabile dell’Ufficio Diritti dell’associazione “Les Cultures” di Lecco, membro del gruppo IO Immigrazione e Omosessualità di Milano e del Direttivo dell’Associazione radicale “Certi Diritti”), e Filomena Gallo (avvocato e segretaria dell’associazione radicale “Luca Coscioni” per la libertà di ricerca scientifica). Pur essendo tutti sostenitori del riconoscimento pubblico e normativo dei diritti delle coppie omosessuali, hanno scritto il citato saggio concependolo come «un manuale di sopravvivenza», attraverso il quale indicare ai conviventi «il modo di tutelarsi per restare insieme nel caso la vita conduca uno dei due in ospedale o in carcere, per conservare la casa, ottenere risarcimenti o congedi, stipulare convenzioni e assicurazioni, garantire che i figli non subiscano danni e discriminazioni». Indicazioni davvero utili per l’esercizio di diritti già esistenti. Non amo recensire simili autori, ma in questo caso è opportuno fare un’eccezione. Quantomeno per dimostrare come sia, in realtà, pretestuosa, strumentale e inesistente la polemica sulla necessità di un riconoscimento pubblico di diritti per le coppie omosessuali.

 

 

Il Secolo XIX - Intervista a due padri - 17/09/2012

 

 

L'EUROPA VUOLE IMPORCI I MATRIMONI GAY

 

Dopo aver perso la sovranità economica,

ora rischiamo di farci imporre l’etica.

Fonte web - (articolo del 23 marzo 2012 ma più che mai attuale)

Roma – L’hanno definita una provocazione. Uno slogan da campagna elettorale anticipata. Eppure il no di Angelino Alfano ai matrimoni gay è divenuto ieri di stretta attualità. A Strasburgo, infatti, l’assemblea plenaria ha bocciato un emendamento presentato dal gruppo del Partito popolare europeo che chiedeva di respingere alcuni passaggi del rapporto presentato dalla deputata liberale Sophie In’t Veld sulla discriminazione sessuale e su come combatterla. I passaggi risultati indigeribili ai Popolari europei sono quelli in cui si chiede appunto alla Commissione Ue di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli Stati membri che già le ammettono e al Consiglio europeo di «riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale».
«Il minimo che possiamo fare nell’Ue – aveva detto la stessa parlamentare olandese In’t Veld nel settembre scorso – è applicare il principio di mutuo riconoscimento. Lo facciamo per la marmellata, il vino, la birra: perché no per i matrimoni e le relazioni personali?» Insomma i governi europei, secondo il Parlamento di Strasburgo, non devono dare «definizioni restrittive di famiglia». E a ratificare questa nota di indirizzo sono stati 342 parlamentari (i no si sono fermati a 322).
Che a Bersani piaccia o meno, il tema delle unioni omosessuali entra quindi a pieno titolo nell’agenda politica interna. E si deve necessariamente guardare a quanto accade fuori dai nostri confini per calibrare al meglio il dibattito. I paesi dove due uomini o due donne dello stesso sesso possono convolare a nozze sono il Belgio, l’Olanda, il Portogallo, la Spagna, la Danimarca e la Svezia. E dal 15 giugno prossimo nel paese di Amleto sarà possibile celebrare nozze gay anche in chiesa. Il governo del primo ministro Helle Thorning-Schmidt ha infatti completato la messa a punto della legge: «È una mossa naturale e corretta per una Danimarca moderna» ha commentato. I singoli pastori della Chiesa luterana potranno, però, rifiutarsi di celebrare matrimoni religiosi tra persone dello stesso sesso. Sull’argomento si è pronunciato, Oltremanica, anche l’ex premier Tony Blair.
Nonostante la sua conversione cattolica di pochi anni fa, l’ex primo ministro laburista si è espresso non solo per le unioni civili tra esponenti dello stesso sesso (divenute possibili per legge proprio sotto il suo ultimo governo nel 2005) ma anche per la loro celebrazione in chiesa. Un tema questo su cui il governo Cameron intende aprire presto una consultazione pubblica, visto che la strada per la nuova disposizione non è spianata. L’ultimo sondaggio pubblicato a Londra rivela infatti che più della metà degli elettori conservatori sono contro il cambiamento.
E da noi? Il voto di ieri a Strasburgo ha riacceso gli animi di chi si è da tempo impegnato per consentire alle persone dello stesso sesso di unirsi in matrimonio. «Dopo le inutili polemiche, tutte italiane, è Strasburgo a darci una grande lezione di civiltà» sentenzia Anna Paola Concia (Pd). «Il voto netto del Parlamento europeo – aggiunge Franco Grillini (Idv) – ci dice una cosa molto semplice: l’Italia nei fatti è fuori dall’Europa dei diritti e delle libertà e la destra italiana rappresenta il vero ostacolo alla modernizzazione del Paese».
«L’unità europea – ribatte Carlo Giovanardi (Pdl) – rischia di frantumarsi nella coscienza dei popoli per iniziative come quella della radicale olandese In’t Veld che vuole imporre, contro quanto stabilito chiaramente dai trattati, il riconoscimento dei matrimoni gay. Sudditanza al mercato e deriva relativista sembrano essere ormai gli unici idoli a cui sacrificare questo grande ideale, che rischia di essere sempre più lontano dai valori più radicati di decine di milioni di europei».
Gli fa eco l’eurodeputata della Lega Nord Marta Bizzotto: «Se il Parlamento europeo e la Commissione, dopo aver imposto direttive e regolamenti assurdi, pensano di cambiare anche la definizione di famiglia, si sbagliano di grosso».

 

 

Un Nuovo Ordine Mondiale deve comprende una nuova etica

 

 

Gli Illuminati e la Massoneria vogliono distruggere

la “FAMIGLIA” tramite l’aborto, il divorzio ed il

 riconoscimento dei matrimoni tra omosessuali

Fonte web

«Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini.

Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può rimaner nascosta; e non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa.

Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli.» (Matteo 5:13-16)

Fratelli nel Signore, se date uno sguardo a ciò che sta succedendo in Europa e nel mondo, potrete vedere come delle forze oscure e malvagie, quelle della Massoneria e degli Illuminati, stanno spingendo in tutti i paesi europei per far approvare la legge a favore dei matrimoni omosessuali, dove non sono ancora riusciti.

Ora, questa spinta, unita alle leggi già promulgate a favore dell’aborto e del divorzio, fanno parte di quel progetto pianificato dal Maligno che ha come obiettivo ultimo quello di distruggere la famiglia, destabilizzando così il più possibile le persone, dalla loro fanciullezza, e di conseguenza tutta la società, in modo che tutti gli uomini siano alla fine più deboli e più controllabili quando verrà il Nuovo Ordine Mondiale.

Tali sono i piani del Maligno, e possiamo comprendere tali cose, perché il Diavolo, il serpente antico, odia tutti gli uomini. Ma i santi, ciò che non devono e NON POSSONO fare è quello di stare zitti di fronte a tutto quello che sta accadendo.

Essendo la Chiesa di Cristo LA LUCE DEL MONDO e IL SALE DELLA TERRA, è necessario che con le opere e con le parole essa faccia sentire la sua voce, la sua preghiera contro tali cose, ma lo deve fare pubblicamente, con tutti i mezzi a sua disposizione, per far risplendere la luce della verità della Parola di Dio in mezzo al mondo, affinché tutti gli uomini vedano e sappiano qual è la volontà di Dio riguardo a tali cose che il Maligno sta usando per distruggere la famiglia.

Noi vorremmo leggere, vedere e sentire nei canali video televisivi cristiani, nelle riviste, nei siti web, nelle radio, dai pulpiti, la risposta forte e decisa dei pastori delle varie organizzazioni, facendosi portatori della verità e della luce in mezzo a questo mondo malvagio e tenebroso, che giace nel maligno; invece leggiamo e sentiamo SOLO IL SILENZIO di costoro che si fregiano con i titoli più disparati nelle Chiese, ma non fanno ciò che dovrebbero fare e che Dio richiede da loro. Ma con il loro SILENZION la luce diventa tenebre, perché la verità della Parola non risplende nel silenzio; similmente il sale non dà sapore nel silenzio, anzi, diventa insipido, e sia il sale che la luce non servono più a nulla, se non ad essere calpestati e gettati via.

Fratelli, ma se voi non intervenite pubblicamente e privatamente nel parlare a favore della verità e della santità, se non parlate contro il peccato, contro tutti i peccati gravi per mezzo dei quali il Maligno e i suoi ministri vogliono distruggere la FAMIGLIA e la Chiesa di Cristo secondo l’ordine biblico, quando sarà ritenuto utile che voi interveniate? Se voi vi tacete, state mettendo la luce del Signore che è in voi sotto il moggio, e questo non è buono davanti a Dio, il Signore ve ne chiederà conto, voi state SOTTERRANDO IL VOSTRO TALENTO, e sapete bene, Iddio ve ne chiederà conto, secondo quanto è scritto:

«Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo, disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato, e raccogli dove non hai sparso; ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il tuo.

E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed infingardo, tu sapevi ch’io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse.

Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti.

Poiché a chiunque ha sarà dato, ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.» (Matteo 25:24-30)

Tutti i Figlioli di Dio hanno ricevuto dal Signore la verità, e non è di certo NASCONDENDOLA sotto terra che faranno la volontà di Dio e saranno a Lui graditi, anzi, la fine di coloro che stanno zitti e non mettono in pratica la Verità e non la difendono e non la proclamano, faranno la fine di quel servitore INFINGARDO.

Se voi, fratelli, state zitti, e non dissentite con forza, pubblicamente e privatamente contro i peccati e contro le macchinazioni di Satana, a che cosa sarà servito che Dio vi abbia fatto intendere la verità della sua Parola? Se voi la tenete sotterrata e ben nascosta nel vostro cuore, chi potrà attingere alla luce della verità che è in voi? Nessuno! Allora sarete dei servitori DISUTILI, come dice la Parola di Dio, e sarete gettati nelle TENEBRE DI FUORI, dove saranno il pianto e lo stridore dei denti.

Non pensiate che Dio sia SOLO buono e anche se state zitti  non vi accadrà nulla, perché non sarà così, e se vi hanno inculcato una tale cosa sappiate che vi hanno ingannato, e la vostra anima è in gran pericolo, perché vi hanno contaminato con le radici velenose, con pensieri malvagi e contrari alla volontà di Dio, facendovi illudere e addormentare spiritualmente, per poi farvi perire spiritualmente.

RISVEGLIATI! RISVEGLIATI, o tu che sei stato riscattato da Cristo Gesù, e che ti sei addormentato seguendo e ascoltando delle favolette dai pulpiti messi su da Massoni con o senza il grembiule, perché è ora ormai che TU TI SVEGLI! Basta sonnecchiare! Basta aspettare!  È venuta l’ora ormai di parlare e di proclamare la verità della Parola di Dio, affinché tutti sappiano chi è Dio e cosa ne pensa il Signore della omosessualità, del divorzio e dell’aborto, che sono cose che L’IDDIO CHE HA FATTO I CIELI E LA TERRA ODIA, e non riterrà per innocente coloro che praticano tali abominazioni, come pure non riterrà per innocenti coloro che TACCIONO su tali cose nefande e coloro che APPROVANO tali scandalosi e abominevoli comportamenti.

«.. Non temere ma parla e non tacere; perché io son teco, e nessuno metterà le mani su te per farti del male; ..» (Atti 18:9,10)

Chi ha orecchio ascolti ciò che la Parola dice alle Chiese.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Putin contro le nozze gay in FranciA:

«Rivedremo gli accordi di adozione»

Niente più bambini russi in adozione alle famiglie francesi dopo l’approvazione a Parigi della legge sulle nozze gay. È la minaccia del leader del Cremlino Putin, secondo quanto riferiscono agenzie di stampa russe. LA LEGGE OMOFOBA-«Dobbiamo reagire a quello che succede vicino a noi, rispettiamo i nostri vicini ma chiediamo il rispetto verso le nostre tradizioni culturali, etiche, legislative e verso le nostre norme morali» ha detto l’ex agente del Kgb. Che recentemente ha fatto approvare una legge fortemente repressiva contro i gay e la loro “propaganda omosessuale”. Del resto fino al 1993 in Russia l’omosessualità era considerata un reato e prim’ancora una malattia mentale.

manifestazioni gay I cattolici e quel buchino nella diga
(di Mario Palmaro su La Bussola Quotidiana del 01-05-2013) Giustamente il direttore della Nuova Bussola Quotidiana ha espresso su queste pagine con molta chiarezza tutte le sue perplessità di fronte a una strana posizione che nel mondo cattolico italiano va … Continua a leggere
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(di Davide Greco) C’è un nuovo fronte che rischia di essere un terreno fertile di contrasto: le manifestazioni in piazza. Quando i cattolici si limitano a difendere il proprio punto di vista nei luoghi deputati, di solito vengono considerati come … Continua a leggere
Pietro_Marini L’ex cerimoniere del Papa apre al riconoscimento delle coppie gay
(di Andrea Tornielli su Vatican Insider) «È necessario riconoscere le unioni di persone dello stesso sesso, ci sono molte coppie che soffrono perché non vengono riconosciuti i loro diritti civili. Quello che non si può riconoscere è che questa coppia … Continua a leggere
manif pour tous Le manif pour tous: alcune testimonianze
(di Franciscus Pentagrammuli e Andrea Virga su Campari e demaistre del 22-04-2013)  Nonostante il silenzio pressoché totale della stampa e dei media italiani, qualcosa  sta succedendo in Francia: da più di una settimana, milioni di manifestanti pacifici (fra cui sono … Continua a leggere
francia arresti anti gay.jpg 420_0 Dittatura gay, arriva il modello Ecuador
(di Gianfranco Amato su La Nuova Bussola Quotidiana del 18-04-2013) Nelson Zavala, già candidato Presidente della Repubblica ecuadoregna alle scorse elezioni politiche, è stato bollato come “omofobo” dalla giustizia del suo Paese, e conseguentemente condannato al pagamento di una multa … Continua a leggere
alternative-family-icon-sets Considerazioni necessarie sul “matrimonio” fra omosessuali
(di Matteo D’Amico) La settimana scorsa il Parlamento dello stato sudamericano dell’Uruguay  ha approvato una legge che  ridefinisce  il matrimonio come «l’unione permanente di due persone  di uguale o differente sesso».  La legge prevede anche la possibilità di adozione di … Continua a leggere
Parlamento francese In Francia la polizia reprime le manifestazioni “antigay”
(di Emanuele Gagliardi) Il voto del Parlamento francese sul disegno di legge che sancisce il matrimonio omosessuale e l’adozione di bambini da parte di coppie gay è stato fissato per il 23 aprile, in chiusura dell’ultimo esame dell’Assemblea Nazionale il … Continua a leggere 1