MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO

IL MOVIMENTO VOLUTO DA MARIA

PER QUESTI ULTIMI TEMPI

(A cura di Claudio Prandini)

 

 

Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. (Ap. 12,1-10)

 

 

Maria, la Donna vestita di sole

 

 

INTRODUZIONE

 

I tempi di Maria

di Federico Fontanini

“Dio vuole rivelare e far conoscere Maria, il capolavoro delle sue mani, in questi ultimi tempi…Dio vuole che la sua santa Madre sia ora più conosciuta, amata, e onorata di quanto lo sia stato in passato”

Con queste parole, scritte nel suo “Trattato della vera devozione a Maria”, San Luigi Maria Grignion de Montfort parlava degli ultimi tempi nei quali Maria, attraverso una schiera di “apostoli”, avrebbe svolto un ruolo fondamentale nel ricondurre l’umanità a Cristo. Il trattato, scritto intorno al 1712-1713 e andato perduto per oltre un secolo, fu “casualmente” ritrovato nel 1842, proprio all’inizio di un periodo storico caratterizzato da una particolare presenza di Maria, e conobbe successivamente una grandissima diffusione in varie parti del mondo. Rileggendo le parole del Montfort, non solo esse non hanno perso la loro attualità, ma viene spontaneo chiederci se i tempi di Maria profetizzati dal Santo, non siano proprio quelli che sta vivendo la nostra generazione.

V’è un fatto particolarmente significativo, a dar luce in questo senso, mi riferisco al fenomeno delle apparizioni mariane che hanno contrassegnato gli ultimi due secoli.

Anzitutto va detto che quello delle apparizioni è un fatto specifico della religione cristiana; all’inizio dell’esperienza della Chiesa stanno le apparizioni di Gesù risorto agli apostoli, che servirono a rafforzarli nella fede. E nel corso dei secoli non si conta il numero di apparizioni private che hanno contrassegnato la vita di numerosi santi. Il motivo delle apparizioni è chiaro: vuol dire che Gesù e Maria sono vivi, realmente presenti anima e corpo e operanti nel mondo e nella vita della Chiesa; nessuna religione parla di apparizioni, non si è mai sentito parlare di apparizioni di Budda, di Maometto, di Confucio, semplicemente perché sono stati comuni mortali come tutti gli atri uomini. In questo senso le apparizioni svolgono anche un grande ruolo apologetico, indicando che la religione cattolica è l’unica religione vera.

Ciò premesso, se noi diamo uno sguardo alle apparizioni mariane dei tempi moderni, a partire da quella avvenuta nel 1830 a Parigi, in Rue du Bac, ci rendiamo conto come la presenza di Maria abbia particolarmente coinvolto il continente europeo; tracciando una mappa dei luoghi delle apparizioni mariane vediamo come esse siano davvero disseminate nel nostro continente e disegnino sulla cartina geografica come una grande M che è un po’ la “firma di Maria” sull’Europa. E’ da questa singolare constatazione che è stato scritto e pubblicato recentemente un libro di Saverio Gaeta e Livio Fanzaga sulle apparizioni mariane (La firma di Maria, Ed. SugarCo febbraio 2004).

E’ in Europa che la Chiesa ha piantato le sue radici più profonde ed è da qui che il cristianesimo si è irradiato nel mondo. Possiamo ben dire che nel nostro continente si concentra quanto di più grande ed elevato il cristianesimo ha donato all’intera umanità. Nel medesimo tempo, però, durante gli ultimi due secoli nel cuore dell’Europa si è gradualmente affermato uno spirito anticristiano che ha generato quelle ideologie mostruose che hanno devastato il nostro continente, insanguinandolo con guerre micidiali. Dopo il secolo infernale, segnato da due guerre mondiali con milioni e milioni di morti, era lecito attenderci un esame di coscienza, un riconoscimento dei propri errori ed un ritorno alle radici della civiltà cristiana. E invece, nulla di tutto questo: nella seconda metà del secolo scorso abbiamo assistito ad un progressivo distacco di ampi strati di popolazione dalla fede, (quella “apostasia silenziosa” della quale già abbiamo parlato) è andata persa la trasmissione della fede nelle famiglie, il cristianesimo si è ritenuto superato, all’interno della stessa chiesa si sono manifestati fermenti anticattolici che fecero pronunciare a Paolo VI, un anno prima della sua morte parole profetiche impressionanti: “C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo e nella Chiesa, e ciò che è in questione è la fede…ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero non cattolico, e può accadere che questo pensiero diventi un domani il più forte,… ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa”.

Ebbene, proprio negli ultimi due secoli, a partire dal 1830, con l’apparizione a Parigi in Rue du Bac, assistiamo ad una presenza crescente della Madre di Dio per promuovere il risveglio della fede e contrastare l’azione nefasta di scristianizzazione messa in atto dal Maligno. Il fenomeno delle apparizioni si ripete nel corso degli anni, in luoghi e date significativi, non raramente collegati a eventi storici drammatici ai quali Maria ha voluto prepararci: La Salette (1846), Lourdes (1858), Fatima (1917) alla vigilia della rivoluzione bolscevica in Russia, ancora Beauraing e Banneux (1932, 1933) alla vigilia dell’avvento del Nazismo e nel territorio delle Ardenne, dove si sarebbe svolta l’ultima sanguinosa battaglia tra nazisti ed esercito alleato nella seconda guerra mondiale.

Questo per fermarci alle ultime apparizioni ufficialmente riconosciute dalla Chiesa nel nostro continente. Ci vuol poco a vedere come ovunque la Madonna è apparsa, ha promosso un risveglio delle fede; i santuari mariani come Lourdes e Fatima rappresentano luoghi dove milioni di persone pregano, si confessano, si accostano all’Eucaristia, cambiano vita.

E’ questo il modo semplice ma efficace attraverso il quale l’umile fanciulla di Nazareth provoca il risveglio della fede e il rinnovamento della Chiesa; è un fenomeno che non va dimenticato né disprezzato e che mostra come la sollecitudine di Dio per l’umanità sia costantemente presente, efficace e strettamente connessa alle vicende storiche che attraversiamo. Maria continua ancora a rendersi presente con apparizioni, da quasi un quarto di secolo, in un piccolo paese dell’Erzegovina. Le apparizioni di Medjugorje, anche se non ancora riconosciute dalla Chiesa, sono di fatto connesse ad una grande affluenza quotidiana di pellegrini, e stanno apportando giorno dopo giorno frutti di conversione (e le cose di Dio si riconoscono dai frutti).

Ci sembra in conclusione, di poter dire che laddove la potenza del drago infernale opera, la Vergine “potente contro il male” è scesa in campo per affrontarlo nella grande battaglia. E’ questo il messaggio che appare nell’icona della Medaglia Miracolosa, indicata dalla Madonna a Caterina Labourè nel 1830, e nella quale Maria schiaccia col calcagno il serpente. A noi sta di arruolarci nel Suo esercito, secondo le immagini del Montfort, per essere quegli “apostoli degli ultimi tempi” che aiuteranno il Signore a donare al nostro mondo una nuova primavera di pace.

 

 

Don Stefano Gobbi responsabile

del M.S.M. con Giovanni P. II

 

 

 

 

 

IL MOVIMENTO SACERDOTALE MARIANO

"APOSTOLI DEGLI ULTIMI TEMPI"

 

Per capire bene che cosa è il Movimento Sacerdotale Mariano, di cui don Stefano Gobbi ne è il responsabile da quasi 35 anni, dobbiamo partire dal già citato "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine", di San Luigi Maria Grignion da Montfort (1673-1716). Nel suo trattato, vero capolavoro della spiritualità mariana, il Montfort tratteggia le linee essenziali degli "Apostoli degli ultimi tempi", che saranno come "le frecce acute nella mano potente di Maria per trafiggere i suoi nemici come frecce in mano a un eroe" - "essi tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il diavolo e i suoi seguaci. Dormiranno senza oro e argento, e ciò che più conta, senza preoccupazioni, in mezzo agli altri sacerdoti, ecclesiastici e chierici"... "Ecco quindi i grandi uomini che verranno e che dobbiamo imparare a riconoscere per rispetto e per amore di Dio che ci sta chiamando a raccolta per sottrarci ai tentacoli di satana che oggi più che mai è agguerrito per aver lasciato gli inferi con tutte le guarnigioni e con le ARMI affilate della seduzione, della concupiscenza, del sesso e di quant'altro tiene legato l'uomo a questo mondo infernale che presto passa. Mettiamoci alla sequela di questi apostoli, di queste anime chiamate da Dio che con l'aiuto di Maria vogliono prepararci alla seconda venuta di Gesù in maniera trionfante, gloriosa e splendente"...

 

Ho voluto citare questi passi del Grignion per quanto riguarda gli "apostoli degli ultimi tempi" perché il Movimento Mariano Sacerdotale ha tutte le caratteristiche per ricoprire il ruolo tratteggiato dal santo. Vediamo il perché:

 

 

LA STORIA

 

Fonte web (con qualche integrazione del curatore)

 

L’8 maggio 1972 don Stefano Gobbi partecipa ad un pellegrinaggio a Fatima e, nella Cappellina delle Apparizioni, si trova a pregare per alcuni Sacerdoti che, oltre a tradire personalmente la loro vocazione, tentano di riunirsi in associazioni ribelli all’autorità della Chiesa.

Una forza interiore lo spinge ad avere fiducia nell’amore di Maria. La Madonna, servendosi di lui come di un umile e povero strumento, istruendolo con delle locuzioni interiori, raccoglierà tutti quei Sacerdoti che accetteranno l’invito a consacrarsi al suo Cuore Immacolato, ad essere fortemente uniti al Papa ed alla Chiesa a Lui unita, a portare i fedeli nel sicuro rifugio del suo Cuore materno.

Don Stefano chiese interiormente alla Madonna un piccolo segno di conferma che Ella, prima della fine dello stesso mese, puntualmente gli diede a Nazareth, nel Santuario dell’Annunciazione.

Si sarebbe formata cosi una schiera potente, diffusa in tutte le parti del mondo e raccolta non con mezzi umani di propaganda, ma con la forza soprannaturale che scaturisce dal silenzio, dalla preghiera, dalla sofferenza, dalla fedeltà costante ai propri doveri. Dalle lettere di iscrizione, gli aderenti sarebbero ormai circa quattrocento Vescovi ed oltre centomila Sacerdoti del clero diocesano e di tutti gli Ordini e Congregazioni religiose. Per i laici, non essendovi una vera e propria iscrizione non si può dare neppure una cifra approssimativa, anche se si tratta certamente dell'ordine di milioni.

L’origine del Movimento Sacerdotale Mariano risale a questa semplice ed interiore ispirazione che, in Fatima, don Stefano ha avuto nella preghiera.

Ma che cosa si doveva poi fare in concreto?

Nell’ottobre dello stesso anno si tenta un timido avvio, con un incontro di preghiera e di amicizia fra tre Sacerdoti nella parrocchia di Gera Lario (Como); si diede notizia di questo Movimento su qualche giornale e rivista cattolica.

Nel marzo 1973 i Sacerdoti iscritti erano una quarantina. Nel settembre dello stesso anno, a S. Vittorino presso Roma, si tenne il primo raduno nazionale con la partecipazione di 25 sacerdoti, tra gli ottanta che ormai si erano iscritti.

Dal 1974 si iniziarono i primi Cenacoli di preghiera e di fraternità fra i Sacerdoti ed i fedeli; essi progressivamente si diffusero in Europa ed in ogni parte del mondo.

Fino alla fine del 1995 don Stefano Gobbi ha visitato più volte i cinque continenti per presiedere i Cenacoli Regionali, facendo circa 900 voli di aereo e numerosi viaggi in macchina e in treno ed ha fatto 2.210 Cenacoli, di cui 1.015 in Europa, 840 in America, 97 in Africa, 116 in Asia e 142 in Oceania. Negli anni successivi, fino ad oggi, don Gobbi ha continuato a presiedere i Cenacoli in tutti i cinque i continenti nonostante l'età e un grosso infarto. 

Questo costituisce una prova di come il Movimento, in questi anni, si sia ovunque mirabilmente diffuso.

Si assiste pertanto ovunque a questo fatto meraviglioso: ci pensa la Madonna, attraverso i Cenacoli di preghiera e di fraternità, a far si che i suoi Sacerdoti si conoscano, si aiutino, si amino come fratelli e diventino forza di coesione fra tutto il clero.

Per la consolante realtà della Comunione dei Santi si sentono membri ancora attivi, e quanto mai vicini, quei Sacerdoti, che ci hanno già preceduto nella vita eterna. Vi sono alcuni Cardinali (il primo di loro ad iscriversi fu Giacomo Lercaro, allora arcivescovo di Bologna), molti Vescovi (si ricorda, fra gli altri, Mons. Joao Venanciò Pereira, già Vescovo di Leiria e Fatima, che si iscrisse nel 1973 e mori nel 1985) ed ormai più di cinquemila preti, che hanno impreziosito i loro ultimi anni di intenso apostolato o di malattia, accogliendo e vivendo l’invito della Madonna nel Movimento Sacerdotale Mariano.

Fra essi è bene ricordare un Servo di Dio: P. Gabriele Allegra, noto biblista e traduttore della Sacra Scrittura in lingua cinese, la cui ultima fatica fu la traduzione in cinese del libro: «Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna».

Nella sua rapida e capillare diffusione, il M.S.M. ha trovato minori difficoltà di quanto si sarebbe potuto temere.

Essendo sua caratteristica la fedeltà alla Chiesa e l’ubbidienza ai legittimi Superiori, dove costoro – soprattutto a livello di Vescovi – si mostravano benevoli e incoraggianti, le cose procedevano con maggiore facilità. Più pazienza nel sapere attendere si e dovuto usare dove l’autorità si e mostrata perplessa o indifferente.

Soprattutto nella guida del «suo» Movimento, si avverte la presenza vigile ed illuminante della Madonna: conforta nelle difficoltà e frena negli entusiasmi; insegna ad usare con coraggio la libertà dei figli di Dio e, nello stesso tempo, impedisce di assumere atteggiamenti in contrasto o ribellione con i Superiori, il che e in contraddizione con il secondo dei punti basilari del M.S.M.: l’amore al Papa ed alla Gerarchia a Lui unita.

 

Il Libro

 

 

 

Lo strumento che ha diffuso il Movimento Sacerdotale Mariano in ogni parte del Mondo è il libro: Ai sacerdoti, figli prediletti della Madonna.

Questo libro contiene le locuzioni interiori che don Stefano Gobbi riceve sotto forma di parole interiori dettate al cuore dalla Madonna. Il Libro è stato spontaneamente tradotto in tutte le lingue e ha diffuso il Movimento Sacerdotale Mariano nei cinque continenti.

Il Libro è servito anche a far conoscere e approfondire la spiritualità della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Per mezzo di questo strumento hanno ormai aderito al Movimento Sacerdotale Mariano alcuni Cardinali, oltre 350 Arcivescovi e Vescovi, 150.000 Sacerdoti del clero secolare e di tutti gli ordini e istituti religiosi, decine di milioni di fedeli.

Il Libro non è in vendita nelle librerie; è possibile trovarlo richiedendolo ai Responsabili regionali del Movimento Sacerdotale Mariano.

 

Spiritualità del M.S.M.

 

Il M.S.M. è un piccolo seme piantato dalla Madonna nel giardino della Chiesa. Ben presto si è fatto grande albero, che ha disteso i suoi rami in ogni parte del mondo.

È un’Opera di amore, che il Cuore Immacolato di Maria oggi fa sorgere nella Chiesa, per aiutare tutti i suoi figli a vivere, con fiducia e filiale speranza, i momenti dolorosi della purificazione. In questi tempi di gravi pericoli, la Madre di Dio e della Chiesa si muove, senza soste ed incertezze, per aiutare soprattutto i Sacerdoti, che sono i figli della sua materna predilezione.

In questa Opera naturalmente sono usati degli strumenti; in modo particolare è stato scelto don Stefano Gobbi.

Perché? In una pagina del libro viene data questa spiegazione: «Ho scelto te, perché sei lo strumento meno adatto; cosi nessuno dirà che è opera tua. Il Movimento Sacerdotale Mariano deve essere solo Opera mia. Attraverso la tua debolezza Io manifesterò la mia forza; attraverso la tua nullità Io manifesterò la mia potenza» (16 luglio 1973).

Il M.S.M. non è quindi una sia pur lodevole associazione, con tanto di statuto e dirigenti, promossa da qualche prete o anima fervorosa, ma e «uno spirito», come ha di esso felicemente intuito il Santo Padre Giovanni Paolo II. È un qualcosa di impalpabile, ma pur forte e vivo, come sono i doni di Dio, e ha come scopo principale il vivere la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

Per i Sacerdoti l’affidarsi a Maria significa prendere maggiore coscienza della propria consacrazione fatta a Dio nel giorno del santo Battesimo e della Ordinazione sacerdotale.

Il M.S.M. diventa realtà non nelle cifre, nella risonanza dei nomi, nell’efficienza dell’organizzazione, ma nella misura in cui si ascolta la Madonna e si asseconda l’opera dello Spirito Santo, a lode della Santissima Trinità.

Appartiene allo spirito del Movimento chi, iscritto o no, si consacra al Cuore Immacolato di Maria e, cercando di vivere coerentemente ed operando in obbedienza e per il bene della Chiesa, aiuta anche i fedeli a vivere l’affidamento alla Madonna. È un Movimento che accoglie tutti i Sacerdoti, diocesani e religiosi, senza distinzione di età e di mansioni. Vi si iscrivono Sacerdoti sereni e ardenti di zelo, come quelli amareggiati da negative esperienze personali e di apostolato.

Il Cuore della Madonna è aperto a tutti i suoi figli; le sue braccia raccolgono ed uniscono fra loro i Sacerdoti, senza classificazioni e senza particolarismi. La scelta di predilezione non è da parte della Madonna, che si rivolge decisamente a tutti: «Quanto comunico a te, figlio, non ti appartiene, ma è per tutti i miei figli Sacerdoti, che lo prediligo» (29 agosto 1973). Si attua una scelta da parte di chi accetta volenterosamente il materno invito...

È bene poi ricordare che la Madonna si rivolge non soltanto agli iscritti al M.S.M. quando parla dei suoi figli prediletti, ma a tutti quei Vescovi e Sacerdoti che a Lei si sono affidati e che si sforzano di vivere come suoi consacrati.

L’impegno di una totale consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dona ai Sacerdoti un profondo senso di fiducia e di serenità. Il credere, nelle circostanze concrete, che la Madonna è sempre vicina con l’ansia di aiutarci, come e meglio di quanto farebbe qualunque mamma, produce una sensazione di sicurezza, pur fra le sofferenze personali e le incertezze dei giorni che viviamo.

Si arriva al nocciolo del Messaggio evangelico, alla fede cioè nella Provvidenza di Dio, che ci porta ad accogliere ogni circostanza della vita con la filiale confidenza dei piccoli, che si abbandonano completamente al suo amore di Padre.

Cosi il passato viene affidato alla infinita misericordia del Cuore di Gesù; il futuro è atteso come dono della Provvidenza, che ci giungerà attraverso le mani della Mediatrice di ogni grazia; e il presente viene vissuto con gioioso impegno, come bambini che giocano o che lavorano, sotto gli occhi della Mamma.

Gli impegni caratteristici della sua spiritualità

Sono tre gli impegni che caratterizzano la spiritualità del Movimento Sacerdotale Mariano: la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria; l’unità al Papa ed alla Chiesa a Lui unita; condurre i fedeli ad una vita di affidamento alla Madonna (Cfr. Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria - Unità al Papa ed alla Chiesa a Lui unita Condurre i fedeli all’affidamento alla Madonna). Le pagine che illustrano la spiritualità del Movimento sono desunte dalle Circolari 21, 23 e 24 di don Stefano Gobbi.

 

Un aiuto per la Chiesa

 

Cenacolo di sacerdoti del movimento

 

 

 

Al termine di questa presentazione, dove soprattutto si è cercato di spiegare l’origine, la diffusione e la spiritualità del Movimento Sacerdotale Mariano, viene naturale porsi questa domanda: ma che significato ha questo Movimento oggi nella Chiesa? Fra moltissime associazioni che operano, a tutti i livelli, quale è la sua funzione nella vita ecclesiale?

Alla domanda mi pare di dover dare questa semplice risposta: il M.S.M. e un aiuto, che la Mamma Celeste oggi offre alla Chiesa, perché avverta la sua presenza materna, sia consolata in mezzo a grandi sofferenze, e si senta sempre circondata dall’amore e dalla preghiera di tanti suoi figli.

Con il M.S.M. la Madonna vuole offrire alla Chiesa un valido aiuto a superare la dolorosa crisi della purificazione che sta vivendo in questi tempi.

A causa di questa crisi, si vede che Ordini e Congregazioni religiose, una volta fiorenti, attraversano ora momenti di particolari difficoltà.

Con la sua Opera la Madonna desidera aiutare tutti a superare con Lei i momenti attuali di sofferenza e perciò invita, prima i Sacerdoti, poi i Religiosi e i fedeli a consacrarsi al suo Cuore Immacolato ed alla più grande fedeltà al Papa ed alla Chiesa.

Il motivo per cui il Movimento non ha alcuna esistenza giuridica è perché tale aiuto possa più facilmente venire accolto da tutti.

In ciò sta la sua debolezza, perché, non avendo una fisionomia giuridica, si trova nella impossibilita di chiedere quella approvazione ufficiale, che potrebbe facilitargli il cammino.

Ma questa è anche la sua forza, perché, non imponendo alcun legame associativo, facilita i Sacerdoti ed i Religiosi ad aderirvi.

Se si paragona la Chiesa ad un grande albero, direi che scopo del M.S.M. non è di aggiungere un altro ramo ai molti che ha, ma e quello di immettervi una forza segreta che, partendo dal Cuore Immacolato di Maria, si diffonde a tutti i rami della Chiesa, aiutandoli a svilupparsi ciascuno secondo la propria funzione e la sua particolare fisionomia, e comunicando a tutti maggiore vigore e bellezza.

Se poi si vuole conoscere quale è la qualità che maggiormente colpisce nel Movimento Sacerdotale Mariano, mi pare di dovere affermare che e la sua essenziale povertà.

Il Movimento è cosi povero, che non ha neppure una sua esistenza ufficiale. E, non esistendo, è naturale che non possa essere, in alcun modo, catalogato.

Talvolta, sorridendo, si dice fra di noi: siamo ormai oltre centomila Sacerdoti e decine di milioni di fedeli, che apparteniamo al Movimento Sacerdotale Mariano, ma in nessuna parte si trova la prova che esistiamo.

Il Movimento è cosi povero, che non può neppure possedere mezzi propri e non ha la possibilità di accettare lasciti né beni. Esso vive delle sole offerte, che la Provvidenza gli manda, per sopperire alle ingenti spese della stampa dei libri e della loro diffusione. Anche in ciò però ogni Centro nazionale si regola autonomamente per la vita del Movimento, in base ai mezzi che la Provvidenza mette a sua disposizione.

Il Movimento è povero di appoggi umani, anche di quelli che potrebbero procurare gioia e conforto, in mezzo alle inevitabili difficoltà che si incontrano. Tali potrebbero essere particolari raccomandazioni da parte dei Superiori, elogi ed incoraggiamenti delle autorità ecclesiastiche e vari altri attestati di benemerenza.

Il sicuro appoggio che la Madonna ci vuole donare e il suo Cuore Immacolato, e la sola lettera di raccomandazione è quella che si trova scritta nella vita di ogni Sacerdote, che a Lei si consacra, perché sia cosi aiutato a giungere alla santità.

Questa radicale povertà del Movimento Sacerdotale Mariano deve essere amata, benedetta e vissuta da ciascuno di noi.

Perché e la stessa povertà di Maria, che si riflette nella sua Opera.

È la povertà della Regina del cielo, che si nasconde sotto le vesti di una semplice donna di casa.

È la povertà della nostra Mamma Immacolata e tutta piena di Grazia, che si svela nel suo cosi semplice e normale modo di vivere, al servizio perfetto del suo sposo Giuseppe e del suo divin figlio Gesù.

La povertà di Maria deve sempre riflettersi in questa sua Opera, perché anche il Movimento Sacerdotale Mariano deve esistere, diffondersi ed operare solo al servizio e come perfetto servizio di amore alla Chiesa.

Ecco perché il Movimento non deve avere neppure una sua propria esistenza: esso può vivere solo nella vita della Chiesa ed al servizio della Chiesa.

La Chiesa, in questa maniera, può veramente essere aiutata a portare la sua grande Croce, in questi sanguinosi momenti della sua purificazione, e dalla luce che il Cuore Immacolato le dona, per mezzo di tanti suoi figli prediletti, è sostenuta a procedere verso il suo più grande splendore.

«Così, attraverso di voi che mi avete risposto, la mia Luce sempre più si diffonde nella Chiesa, e la Chiesa riprende vigore e fiducia, forza e nuovo slancio per l’evangelizzazione e la salvezza di tutti i popoli della terra» (14 novembre 1980).

 

LA DONNA VESTITA DI SOLE

(Ap. 12-13)

 

Non si può comprendere la vera natura del M.S.M. senza far ricorso alla Scrittura e in particolare all'Apocalisse. Maria annuncia a don Gobbi un prossimo grande cambiamento, come già predetto ai pastorelli di Fatima, delle sorti dell'umanità: si assisterà ad un attacco sempre più forte alla Chiesa da parte di razionalisti e massoni, ma la vittoria sarà della vera Chiesa che infine rifulgerà splendidissima, insieme all'umanità rinnovata e andrà incontro a Cristo nella sua Seconda Venuta nella Gloria. È l'Apocalisse in atto nei nostri giorni soprattutto per quanto riguarda i capitoli 12 e 13, dove a risplendere è sia la Donna vestita di sole (con le sue varie apparizioni) che anche gli apostoli degli ultimi tempi, come aveva profetizzato San Luigi Maria Grignion da Montfort.

Nel libro del M.S.M. simili concetti vengono ripetuti continuamente, specie negli ultimi anni e hanno suscitato anche molte critiche da parte di coloro che negano il Soprannaturale, mentre hanno dato grande gioia alle anime semplici che lo hanno accolto; ben venga dunque l'imprimatur del Cardinale Bernardino Echeverria Ruiz OFM, che nel concederlo, il 25 giugno 1995, in occasione degli esercizi annuali del Movimento, si è così espresso: "Dopo aver letto e meditato i messaggi che la Madonna ha affidato a Don Stefano Gobbi, considero un privilegio poter concedere l'Imprimatur alla edizione di tale libro. Colgo anche l'occasione per consigliare la lettura di tali messaggi in quanto essi aiutano a diffondere la venerazione della Santissima Vergine."...

Vediamo, a titolo d'esempio, come Maria spiega a don Gobbi un passo preso dal cap. 13 dell'Apocalisse e attualizzato ai nostri giorni:

Dongo (Como), 8 settembre 1989 - Natività della Beata Vergine Maria

Il marchio sulla fronte e sulla mano (Ap. 13,16-17)

"Oggi è la festa della nascita della vostra Mamma Celeste, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato.

Vivetela nella gioia e nella pace, nel silenzio e nella preghiera, nella fiducia e nel filiale abbandono.

Voi siete i piccoli bimbi della vostra Mamma Bambina.

Voi siete parte della mia progenie e punto di forza del mio disegno vittorioso.

Voi formate una corona preziosa di purezza, di amore e di umiltà attorno alla culla in cui Io sono deposta.

Lasciatevi da Me nutrire e formare; lasciatevi da Me condurre con docilità.

Lasciatevi da Me segnare con il mio materno sigillo.

Questi sono i tempi in cui i seguaci di colui che si oppone a Cristo vengono segnati con il suo marchio sulla fronte e sulla mano.

Il marchio è impresso sulla fronte e sulla mano.

Pertanto è la persona che viene segnata con il marchio dell’Anticristo nella sua intelligenza e nella sua volontà.

Chi si lascia segnare dal marchio sulla fronte viene condotto ad accogliere la dottrina della negazione di Dio, del rifiuto della sua Legge, dell’ateismo che, in questi tempi, viene sempre più diffuso e propagato.

E’ così sospinto a seguire le ideologie oggi di moda ed a farsi propagatore di tutti gli errori.

Chi si lascia segnare dal marchio sulla mano viene obbligato ad agire in maniera autonoma e indipendente da Dio, ordinando la propria attività alla ricerca di un bene solo materiale e terreno.

Così sottrae la sua azione al disegno del Padre, che vuole illuminarla e sostenerla con la sua divina Provvidenza; all’amore del Figlio che rende la fatica umana un mezzo prezioso per la sua stessa redenzione e santificazione; al potere dello Spirito che agisce ovunque per rinnovare interiormente ogni creatura.

Se il mio Avversario segna, con il suo marchio, tutti i suoi seguaci, è giunto il tempo in cui anch’io, vostra Celeste Condottiera, segno con il mio materno sigillo tutti coloro che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato e fanno parte della mia schiera.

Imprimo sulla vostra fronte il mio sigillo con il segno santissimo della Croce di mio figlio Gesù.

Così apro l’intelligenza umana ad accogliere la Sua Divina Parola, ad amarla, a viverla, vi conduco ad affidarvi completamente a Gesù che ve l’ha rivelata, e vi rendo oggi coraggiosi testimoni di fede.

Ai segnati sulla fronte con il marchio blasfemo, Io contrappongo i miei figli segnati con la Croce di Gesù Cristo.

Poi ordino tutta la vostra attività alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.

Per questo imprimo sulla vostra mano il mio sigillo che è il segno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Con il segni del Padre, la vostra umana attività viene ordinata ad una perfetta cooperazione al disegno della sua divina Provvidenza, che ancora oggi dispone ogni cosa per il vostro bene.

Con il segno del Figlio, ogni vostra azione viene profondamente inserita nel mistero della sua divina redenzione.

Con il segno dello Spirito Santo, tutto il vostro agire si apre alla sua potente forza di santificazione, che soffia ovunque come un fuoco potente, per rinnovare dalle fondamenta tutto il mondo.

Figli miei prediletti, lasciatevi tutti segnare sulla fronte e sulla mano dal mio materno sigillo, in questo giorno in cui, raccolti con amore attorno alla mia culla, celebrate la festa della nascita terrena della vostra Mamma Celeste" (Fonte  web).


 


  APPROFONDIMENTO

 

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