N O V E L L A R A

IL CENTRO DI MUSICOTERAPIA

"MASSIMO UBOLDI" VISTO DA

CHI LO DIRIGE DA ANNI

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

"La musica è una realtà spirituale e fisica globale che può diventare conoscenza grazie alla riflessione e agli esperimenti scientifici, ma essa può essere anche studiata per i suoi effetti sul soma, nel contesto della unità psicosomatica dell'individuo. Queste ricerche sono preziose e legittime perché - come diceva Hermann Hesse - ogni riconoscere è ricreare" (Herbert Von Karajan)

 

 

INTERVISTA CON LA DOTT.SSA MONICA MACCAFERRI

DIRETTRICE DEL CENTRO DI MUSICOTERAPIA

DI CLAUDIO PRANDINI

Sono qui con la dott.sssa Monica Maccaferri a Novellara, ridente paesino di circa 13-14 mila abitanti a due passi dal Po, patria dei Nomadi e a qualche chilometro da Reggio Emilia.

 

La dott.ssa Monica Maccaferri

 

Dott.ssa, ci può spiegare come è nata in lei la voglia di occuparsi di Musicoterapia e, soprattutto, cos’è la Musicoterapia?

All’ultimo anno di Università di Musicologia a Bologna mi è capitato di leggere un libro che avrebbe deciso (oltre all’argomento della mia tesi!) anche il mio futuro… Il titolo era “Quando la Musica parla al silenzio”… si parlava di sordità e musicoterapia… La Musicoterapia è una disciplina che contempla attività di studio e di ricerca volte all’applicazione terapeutica della musica ed è rivolto a 5 ambiti diversi: a) educativo - preventivo (ambito educativo); b) abilitativo - riabilitativo (gravi deficit neurosensoriali); c) psicoterapeutico (patologie psichiatriche e neuropsichiatriche); d) ricerca (rivolta all’ambito neuroscienze e musica); e) formazione.

Il Centro di Musicoterapia ”Massimo Uboldi” che lei dirige serve solo l’utenza di Novellara oppure ha anche altri comuni?

Nato a Novellara nel 1996, dal 1999 conta sulla convenzione con l’AUSL del distretto di Correggio e Guastalla e dal 2009 con la Psichiatria adulti dello stesso distretto. Si accede su invio del neuropsichiatra o psichiatra, su segnalazione del personale scolastico o direttamente su richiesta delle famiglie.

Ha un ricordo particolarmente bello che le è capitato in questa sua professione e che vuole raccontarci?

Ho più di un ricordo… ma uno su tutti… dovendo scegliere… il coro di bambini sordi “L’Orecchio di Galatea”… guidare questi bambini nell’esplorazione del mondo dei suoni, dare loro un significato, migliorare i tratti soprasegmentali della loro voce (cioè la qualità… l’altezza…) e infine mettersi in gioco a tal punto da cantare… e da chiedermi di continuare a suonare… come qualsiasi bambino normoudente… ecco, questa è stata una grande emozione!!! Tre  di questi bambini frequentano ora il conservatorio!

La medicina ufficiale come vede la Musicoterapia? Cioè c’è qualche dottore o professore specializzato in qualche branca della medicina che consigliano la musicoterapia e che quindi le mandano i loro pazienti?

Credo che non ci sia particolare interesse né indifferenza perché sostanzialmente non se ne sa molto… in Italia intendo… in tutto il resto del mondo la musicoterapia è una disciplina riconosciuta come percorso specialistico post universitario ed esistono protocolli applicativi ed esperienze significative soprattutto per quello che riguarda la ricerca tra neuroscienze e musica. Ovviamente i settori della medicina che sono maggiormente interessati alla musicoterapia sono l’ambito neurologico, neuropsichiatrico, psichiatrico.

Rifarebbe, da un punto di vista professionale, tutto quello che ha fatto fin’ora?

Credo di sì… l’unico “rimpianto” è stato quello di aver dovuto scegliere tra il percorso professionale medico e quello musicale… ma credo che comunque la Musicoterapia appartenga alle arti-terapie e che la formazione musicale sia prerequisito essenziale per la formazione del musicoterapeuta. In una equipe multidisciplinare che funziona tutti i membri dovrebbero riuscire a mettere “in rete” le loro conoscenze specialistiche in modo da far sì che sia possibile davvero condividere e progettare il percorso ottimale per ogni singolo utente.

Ha qualche richiesta o sogno che vorrebbe rivolgere ai politici locali? Quali ad esempio?

Credo che sia arrivato il momento di riconoscere la figura professionale del Musicoterapeuta a livello nazionale, per tutelare e riconoscere la figura professionale ma soprattutto per tutelare l’utente che intraprende questo percorso terapeutico. A livello locale credo che sarebbe importante cercare di far conoscere questa realtà che - pur essendo piccola - resta l’unico centro comunale di musicoterapia comunale in Italia.

So che lei è anche regista… Ci spiega questa realtà alla quale so che lei ci tiene molto?

No, non sono regista… diciamo che amo il teatro da quando ero piccolissima… e quando ho avuto l’opportunità di contare sui ragazzi grandi del Centro di Musicoterapia che avevano ultimato il loro percorso individuale,… amavano essere un gruppo e erano così pronti a mettersi teatralmente in gioco… beh… è nato “Il Diapason”… è difficile dire cos’è… vale la pena vederli sul palcoscenico!! sono molto orgogliosa di loro… dirò solo che l’obiettivo principale di questo lavoro è trasferire le abilità acquisite nell’esercizio teatrale nella vita reale… nella vita “davanti le quinte”! e questo vale per tutti gli attori… indipendentemente dalle loro abilità!! L’unico “effetto collaterale” di chi entra nel Diapason è che… non ne esce più!!!

Dunque il Diapason come estensione, quasi naturale, della Musicoterapia? E scommetto che i ragazzi disabili che fanno parte di questa Compagnia teatrale siano anche molto legati alla loro regista?!

Diciamo che è un grande gruppo… affiatato… e non solo tra i ragazzi disabili che si vedono anche in altri contesti… chi è passato come comparsa, come attore, cantante, scenografo… chi ha partecipato ai nostri spettacoli anche in qualità di comparsa muta… beh, ci ha chiesto di tornare… e questa è la soddisfazione più grande per me: offrire “l’alibi del teatro” per intrecciare relazioni, di quelle che durano per sempre… è chiaro che in questo senso il legame che ci lega proseguirà anche se - e dico mai! - il Diapason dovesse sciogliersi…

A quando la prossima tournee e soprattutto dove?

Il progetto è realizzare un Festival itinerante “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione” dedicato a raccogliere le diverse realtà italiane dei “diversi teatri” (non festival delle abilità differenti!) cioè vedere chi e dove si fa teatro “per stare meglio”… inseguendo il principio che ciascun individuo ha diritto di praticare l’arte… perché il bello è insito in ogni individuo… e mi piacerebbe che Novellara diventasse il fulcro e il terreno di scambio di questo tipo di esperienze. Riguardo i prossimi spettacoli, replicheremo il Crepuscolo degli Dei a Rubiera, al Teatro Herberia (data da definirsi), e il Malato in Teatro a Rio Saliceto… E poi il 22 novembre prossimo il Gruppo Teatrale “IL DIAPASON” presenterà "IL MALATO IMMAGINARIO", alle ore 21, presso il teatro della Rocca dei Gonzaga a Novellara!!! L'Ingresso sarà di solo 8 euro.

Avete un sito Internet dove chi vuole può avere notizie delle tournee del Diapason?

Certo che lo abbiamo un sito internet! Ecco il link: www.ildiapason.altervista.org/ e poi abbiamo anche il nuovo sito del Centro di Musicoterapia... www.schiaccianoci.org/musicoterapia/.

Vuole dire qualcos'altro prima di concludere questa intervista?

Beh, vorrei ringraziare colui che mi ha dato l'occasione per questa intervista! E' la prima volta che faccio un'intervista in cui sono stata stuzzicata nei miei argomenti preferiti.

Un grazie alla dott.ssa Maccaferri per averci rilasciato una intervista che mostra come in Italia ci sono ancora persone professionalmente valide, di cui il paese ha veramente bisogno…

 

 

Una tecnica tradizionale che utilizza l'ascolto di suoni per ampliare e risolvere le problematiche dei vari livelli: fisico, emotivo ed intellettivo. Lucio Gallo è un musicoterapista che lavora nella struttura "Vitaresidence" di Guanzate (CO), dove con i suoi brani riesce a toccare l'anima dei pazienti in coma.

 

"STRUMENTI A PERCUSSIONE E MUSICOTERAPIA" - 1

 

"STRUMENTI A PERCUSSIONE E MUSICOTERAPIA" - 2

 

"STRUMENTI A PERCUSSIONE E MUSICOTERAPIA" - 3

 

INTRODUZIONE TEORICA ALLA MUSICOTERAPIA

 

 

IL GRUPPO TEATRALE "IL DIAPASON"

Il 21/03/2002 nasce il GRUPPO TEATRALE "IL DIAPASON" con l'obiettivo di stabilizzare e migliorare le dinamiche relazionali del singolo all'interno del gruppo attraverso un processo musicoterapeutico a mediazione teatrale. "IL DIAPASON" organizza ogni anno una piccola tournee di spettacoli ed ha in progetto la realizzazione del FESTIVAL TEATRALE ITINERANTE "Il Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione", dedicato a uno scambio di esperienze italiane che favorisca lo scambio di progetti teatrali originali e inediti.

Ecco alcune foto tratte dai loro spettacoli...

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

APPROFONDIMENTO

 

SCUOLA DI MUSICOTERAPIA

La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche.

 

Al Memorial Luana Montanari i Ma noi no

Esempio di impegno del Centro Comunale di Musicoterapia nel territorio