Napolitano shock:

 

dobbiamo rinunciare alla

nostra sovranità nazionale

DOVE STA ANDANDO L'ITALIA?

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

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L'Italia ha bisogno di rinunciare anche a quel poco che resta della propria sovranità nazionale. Una frase che risuona spiacevole alle orecchie dei cittadini, oltremodo sbalorditiva se pronunciata da Giorgio Napolitano, massima carica dello Stato. Egli sostiene che per "tornare a crescere è indispensabile ma non sufficiente l'impegno tenace dei Paesi maggiormente in crisi". "Le innovazioni comportano ulteriori trasferimenti di poteri decisionali e di quote di sovranità"; in questo senso si pone la questione "dell'integrazione politica dell'Unione europea". Napolitano ha espresso questi pareri in un video-messaggio per il Convegno a Napoli della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. La chiosa finale del presidente della Repubblica è la seguente: "Sono certo che il vostro Convegno, ben progettato e caratterizzato dall'alto livello degli interventi, contribuirà ad elevare la consapevolezza di questi temi fondamentali e offrirà importanti approfondimenti e spunti propositivi".

 

 

Il nuovo ordine europeo

 

Il Magistrato Paolo Ferraro lancia un appello al Nuovo Ordine Mondiale.

 

 

La sovranità è del popolo

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L’art.1, con il quale si apre la carta Costituzionale, sulla quale si basano non solo le regole della democrazia parlamentare, ma anche i poteri conferiti al capo dello Stato, recita, chiaramente: “La sovranità è del popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Oggi un individuo, che dovrebbe essere servitore del popolo e serio difensore della carta costituzionale, un signor nessuno, in video conferenza, parla di cessioni della sovranità nazionale ad organi esterni come risoluzione di una crisi che il popolo subisce e di cui non è stato artefice.

Questo stesso signore, appena poco tempo fa, millantò il suo intervento contro la procura della repubblica di Palermo, per le intercettazioni in cui era stato beccato a parlare con un indagato, come difesa delle prerogative costituzionali assegnate al presidente della repubblica…travisando quelle stesse prerogative sino a confonderle come un diritto di immunità che solo i monarchi potevano pretendere…ed è la stessa procura di Palermo a ricordarglielo.

Le dichiarazioni odierne del signor Napolitano sono di una tale gravità ed anticostituzionalità che un paese serio, nel quale funzionino sia gli organi parlamentari che quelli di controllo, ne avrebbe chiesto le immediate dimissioni e aperto una procedura di impeachment …come fu chiesto, del resto, per il noto picconator Cossiga.

Ma l’Italia odierna ha un parlamento occupato da faccendieri, corrotti, indagati ed ignoranti non solo incapaci, ma anche totalmente disinteressati alla difesa di quelle prerogative di libertà e democrazia che la nostra Costituzione stabilisce.

Il PD, che si erge ad emblema della difesa dei diritti, sottoscrive un accordo con Vendola e i resti del partito socialista nel quale si sancisce l’ubbidienza a quei trattati internazionali, siglati da chi tradisce Costituzione e mandato popolare, che prevedono loro stessi la fine della democrazia e la nascita di un sistema oligarchico nelle mani delle finanze internazionali.

Chiude il cerchio, del nuovo modo di intendere democrazia e libertà, l’ignobile gesto della commissione per l’assegnazione dei Nobel per la pace che, proprio nel momento in cui l’Europa va verso una dittatura intollerabile, premia la stessa per gli sforzi fatti per il raggiungimento di traguardi mai neanche avvistati.

Suicidi di massa, scomparsi dai quotidiani italiani per volontà del “sobrio” governo dei massacratori, (proprio oggi ho assistito ad un’altra di queste tragedie nascoste dai quotidiani locali e nazionali), disoccupazione di massa, cancellazione di diritti fondamentali e salvaguardia di privilegi e disparità inaccettabili ed ignobili sono il progetto “tecnico” che Napolitano e i suoi fidi vassalli portano avanti non nel nostro nome…ma come rappresentanti di un potere altro, altro dalla democrazia…altro dalla libertà.

Ma libertà, democrazia e Costituzione fanno parte di un solo unico pensiero…il pensiero di un popolo libero…e il popolo è libero e sovrano sin quando sarà capace di pretenderlo ed ottenerlo.

 

 

Poteri Forti - Chi e perchè ci nasconde le verità.

 Anteprima Convegno con Paolo Ferraro

 

 

Non fatevi ingannare dalle apparenze, stanno

demolendo le istituzioni democratiche del paese!

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Da anni diciamo che il disegno fondamentale dei poteri oscuri è di accorciare le linee di potere. La modifica costituzionale che il governo Monti vuol far passare in fretta e in furia è un'ulteriore conferma che il piano procede alla grande.

In quest'ottica si spiegano anche gli scandali che hanno coinvolto le amministrazioni regionali nell'ultimo anno. Prima Formigoni, poi Lombardo, ora la Polverini. Nord, Sud e Centro.

Non che non ci fosse motivo per gli scandali: ruberie varie ci sono sicuramente state, come sempre nell'amministrazione pubblica in Italia. Quello che però colpisce è la sequenza con cui sono stati colpiti questi punti di decentramento del potere. Tutti nell'ultimo anno, tutti con gran risonanza mediatica.

L'ultimo esempio, quello di Fiorito, vede la gogna mediatica colpire senza pietà e gridare allo scandalo inverecondo, per supposte appropriazioni indebite di circa un milione e mezzo di euro. Per carità, è giustissimo che chi rubi venga smascherato, indagato, condannato ed interdetto da funzioni pubbliche.

Quello che ci fa sorridere è che ci si accanisca a reti unificate per un milione e mezzo di euro, o per le vacanze di Formigoni, mentre passano in sordina i regali alle banche (4 miliardi di euro al Monte dei Paschi, tanto per dirne una) ed i veri significati di ESM e Fiscal Compact, ovvero furti di sovranità, e di soldi, superiori di interi ordini di grandezza a quelli perpetrati dalle regioni.

Personalmente mi fa sorridere per una mia particolare propensione allo humour nero. Per me è come guardare un padre che si gioca la casa a carte, e poi picchia il figlio per aver buttato la paghetta in gelati: la situazione è tragica, ma anche stranamente divertente.

E così, mentre montagne di miliardi vengono sifonati dalla nostra economia, e dalle nostre tasche per essere rigirati alla cricca dei poteri gesuitico-massonici, tutti a parlare di chi, nel grande schema delle cose, si occupa di spiccioli.

Ma gli inciuci nelle regioni e nelle province ci sono sempre stati, perchè ora vengono fuori e prima no?

Perchè i governi eletti hanno bisogno di supporto numerico. Da qui la pletora di poltrone per i trombati, il mantenimento delle province, ed il laissez-faire con chi s'imberta gli "spiccioli". Quello che si vuole colpire è il vecchio meccanismo democratico: lo si vuole buttare insieme ai loschi individui cui lo si è fatto ultimamente gestire. Lo si vuole sostituire con un verticalismo privo di garanzie democratiche.

Monti non ha questi problemi di consenso dal basso. Non è stato eletto da nessuno, e verrà riconfermato a suo piacimento da un parlamento ultra-ricattabile in cui tutti fanno a gara a lustrargli le scarpe. E' stato calato dall'alto per fare esattamente quello che sta facendo: seccare definitivamente le fonti di potere locale e decentrato, e legare l'Italia mani e piedi al super-stato orwelliano. Da qui gli attacchi alle mafie locali (solo alcune, quelle che si occupano di controllo del territorio), l'adesione ad ESM e Fiscal Compact, la modifica costituzionale per la parità di bilancio obbligatoria, ed ora la modifica al Titolo V della Costituzione, togliendo alle regioni numerosi poteri, soprattutto la loro voce in capitolo su porti, aeroporti ed energia. Verranno annullate anche le prerogative particolari delle regioni a statuto speciale, come Trentino e Sicilia. Eppure il Trentino è un miracolo di efficienza...

Insomma, se vorranno fare un aeroporto sotto casa vostra, non avrete più la possibilitá di fare un movimento locale che metta paura ai governanti regionali. Non basteranno più migliaia di persone per fermare un progetto devastante: ne serviranno milioni! E passi l'aeroporto, ma se invece vorranno piazzarvi una bella centrale nucleare in cortile? No problem. Non scordiamoci il ruolo delle regioni, molte delle quali hanno messo i bastoni tra le ruote al precedente governo, che prima di Fukushima voleva procedere allegramente con le centrali "sicure"!

Dite che per questo non ci dobbiamo preoccupare, per via del referendum dell'anno scorso?

Figuriamoci: un governo che modifica la costituzione con la stessa facilitá con cui ci si cambia i calzini, troverá delle ottime scuse (leggasi emergenze) per fare la qualunqe.

A questo proposito, è interessante notare la reazione dell'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, che la pensa così:"La frammentazione dei poteri è uno dei mali da estirpare in questo paese"...certo, come no caro sig. Conti...

Non c'è che dire, questo governo non eletto è veramente bravo nel piantare i chiodi nella bara della democrazia. Chi lo ha imposto sta godendo moltissimo dell'efficienza di Monti, e per questo vogliono farlo continuare ancora.

Leggendo i giornali di oggi si dice di come il governo abbia fretta di fare questa modifica, e di quanto poco tempo sia stato dato ai parlamentari per leggere le proposte di modifica e ragionarci su. Ammesso che ci capiscano qualcosa...

Noi di Coscienzeinrete ci sentiamo però obbligati a denunciare questo ulteriore scempio della nostra democrazia, ed invitiamo tutti ad informarsi, ed a diffondere il più possibile la notizia.

 

 

PROGETTO MONARCH

Massoneria, Militari, Politici, Magistratura, Finanza

 

 

Fratelli d'Italia, perchè tutti questi casi di

 corruzione vengono scoperti proprio adesso?

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Se anche voi credete che in politica nulla accade così per caso (in realtà questa legge vale anche per le altre questioni), allora forse qualcuno di voi si sarà chiesto perchè i vari casi di corruzione affiorano proprio in questi giorni.

Nel senso che come mai i vari casi sulle regioni, iniziati dalla regione Lazio dell'ormai famoso Fiorito, si stanno moltiplicando proprio ora, proprio in questi giorni, e ad esempio non sono stati portati alla luce 6 mesi prima?

Ascoltando gli stessi tg italiani, sulla Rai o su Mediaset, si apprende che le dimensioni dell'abuso dei soldi pubblici ed il numero di regioni in cui qualcosa andava visibilmente storto non era tale da lasciare dubbi.

Attenzione a non fraintendere, nessuno dice che le palesi scorrettezze scoperte non esistessero; ma il dubbio è, ripetiamo, perchè proprio ora.

Eppure i magistrati scoprono tutto ora, mentre è in pieno il dibattito sulle prossime elezioni, proprio mentre gli schieramenti politici si stavano formando, proprio mentre tutto era in preparazione per dare all'Italia un governo eletto.

Ma i casi rivelati negli ultimi giorni, che stanno sistematicamente coinvolgendo un pò tutti i partiti politici a destra e sinistra, lasciano pensare una cosa.

Considerando che il professor Monti ha pure sventolato a New York la possibilità di un secondo mandato, non è che si vuole preparare il terreno fertile proprio per il suo bis?

In questo senso chi ha visto i tg di ieri avrà notato che i primissimi sondaggi fatti tra la gente dopo gli ultimi scandali rivelano che oltre l'80% degli italiani non si fida più della politica e dei politici. "Ed allora visto che politici sono tutti ladri perchè non riaffidarsi di nuovo ad un governo di "tecnici"?", potrebbe essere il pensiero che questa operazione potrebbe tentate di inculcare nella mente delle genti.

Ripetiamo che il fatto che il politico in genere sia ladro o meno è un discorso secondario, ora la persona intelligente dovrebbe cercare di capire perchè la tempistica di questi nuovi scandali di tangenti, corruzione ed uso improprio di soldi pubblici è decisamente particolare.

Alcuni degli italiani che ieri hanno risposto alle domande dei giornalisti sui nuovi casi hanno parlato di "Tangentopoli 2" ed in pratica hanno richiamato un concetto che torna utile pure al nostro discorso.

Con la prima Tangentopoli vennero spazzati via i partiti tradizionali e la vecchia classe politica; non che quei politici in particolare non se lo fossero meritati, per carità, ma sicuramente, come poi lasciano pensare "i dubbi incontri" che di Pietro stesso ammette di aver avuto con l'allora ambasciatore Usa in Italia, quel sistematico avvicendamento della "vecchia politica" con quella nuova, che come vediamo oggi non è più onesta, cambiò molto l'Italia soprattutto in certe questioni inerenti alla sua indipendenza relativa in Economia e Politica Estera.

Oggi, a mio avviso, siamo davanti ad un "ricorso" storico con le stesse caratteristiche. Qualcuno dietro le quinte usa la sempre esistente corruzione del sistema politico italiano per favorire la salita al potere del suo uomo, in questo caso Monti.

E sappiamo di chi è o dovrebbe essere uomo Monti, e gli italiani conoscono già troppo bene pure le sue politiche economiche ed altresì quelle della Politica Estera.

Abbiamo capito di chi si tratta. Se proprio non avete nessuna idea, un suggerimento: potrebbe trattarsi di un alleato, o di un paese dove Terzi, un tempo, ha fatto l'ambasciatore!

 

 

Kennedy prima di essere ucciso ci aveva avvisati

sulle società segrete e sulle banche

 

 

Presidente Rep. Ceca: “I politici ‘con due facce‘ hanno aperto la

porta ad un superstato dell’UE rinunciando alla democrazia”
 

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“I politici ‘con due facce‘ hanno aperto la porta ad un superstato dell’UE rinunciando alla democrazia”, ha detto il veterano statista ceco Václav Klaus, a Bruno Waterfield.
La nuova spinta verso una federazione dell’Unione europea, completa di un proprio capo di Stato e dell’esercito, è la “fase finale” della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione, ha messo in guardiail presidente della Repubblica Ceca.

In un’intervista con il Sunday Telegraph, Václav Klaus avverte che i politici “con due facce”, compresi i Conservatori, hanno aperto la porta ad un superstato UE cedendo democrazia, in quella che è una fuga dalla credibilità e dalla responsabilità verso i loro elettori.
“Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Questo è impossibile all’interno di una federazione. L’UE dovrebbe muoversi in una direzione opposta”, ha detto.

La settimana scorsa, la Germania, la Francia e altri nove dei più grandi paesi d’Europa hanno chiesto di mettere fine ai veti delle nazioni in materia di politica di difesa mentre Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, ha sollecitato la creazione di un presidente europeo eletto direttamente “che nomina personalmente i membri del suo governo europeo”.

Il signor Westerwelle, facendo riferimento all’opposizione britannica, ha chiesto che gli Stati nazionali siano privati del diritto di veto in materia di difesa per “impedire che un singolo Stato membro possa essere in grado di ostacolare le iniziative”, che “potrebbero eventualmente coinvolgere un esercito europeo”.

La nuova offensiva ha fatto seguito alla dichiarazione senza precedenti del presidente della Commissione, José Manuel Barroso, durante il suo discorso sullo “stato dell’unione” al Parlamento europeo il 12 settembre, che avrebbe proposto una vera e propria “federazione” UE nel 2014. ”Non dobbiamo avere paura di questa parola”, ha detto.

Parlando nel Castello di Hradcany, un complesso di edifici maestosi che si ergono sopra Praga, un simbolo dell’identità nazionale ceca, Klaus ha descritto la richiesta di una federazione da parte del Presidente Barroso, immediatamente seguìta dall’intervento caldeggiato dalla Germania, come un punto di svolta importante.

“Questa è la prima volta che ha riconosciuto le reali ambizioni dei protagonisti odierni di un ulteriore approfondimento dell’integrazione europea. Fino ad oggi, le persone, come José Manuel Barroso, hanno nascosto queste ambizioni al pubblico europeo”, ha detto. ”Ho paura che Barroso abbia la sensazione che questo sia il momento giusto per annunciare un tale sviluppo assolutamente sbagliato.”
“Pensano di mettere a punto il concetto di Europa, ma secondo me lo stanno distruggendo”.

Il Presidente Klaus, 71 anni, uno dei politici conservatori più esperti d’Europa, è stato primo ministro del suo paese per due volte dopo aver vinto le elezioni nazionali e completerà il suo secondo mandato come Presidente della Repubblica ceca il prossimo anno.
Spesso denominato “la Margaret Thatcher dell’Europa centrale”, il signor Klaus è nato nella Praga occupata dai nazisti, svolse un ruolo chiave nella rivoluzione di Velluto del 1989 che rovesciò il comunismo e divenne fondatore del Partito Democratico Civico Ceco, che è rimasto al governo per la maggior parte del periodo di indipendenza della Repubblica ceca.

Consigliò a malincuore l’adesione della Repubblica Ceca all’UE nel 2004 e cinque anni dopo fu l’ultimo capo di stato europeo a firmare il trattato di Lisbona, rimandando la firma, sotto forte pressione internazionale, fino a quando tutti i ricorsi legali e costituzionali contro di esso non furono portati a termine nel suo paese .”Siamo entrati nell’Unione europea, non in una federazione in cui saremmo diventati una provincia insignificante”, ha detto.

Klaus è un europeo cortese di vecchia scuola, un oratore pubblico appassionato e abituale, che insiste su una critica intellettuale delle idee piuttosto che sulla critica personale che spesso, oggi, sostituisce il serio dibattito politico. Con suo “grande rammarico” si ritrova ad essere un combattente solitario per la democrazia tra i capi di stato europei.

“Nei confronti delle élite politiche al vertice dei paesi, è vero, sono isolato”, ha detto. ”Soprattutto dopo la nostra esperienza Comunista, noi sappiamo molto bene e forse meglio della gente in Europa Occidentale, che il processo di democrazia è più importante del risultato. “E’ un’ironia della storia, non avrei mai pensato nel 1989, che ora avrei fatto questo: che il mio ruolo sarebbe stato quello di predicare il valore della democrazia.”

Nel suo libro, Europa: la frantumazione delle illusioni, che sarà pubblicato da Bloomsbury giovedì, il Signor Klaus ipotizza che l’UE si sia evoluta nella forma attuale perché i leader politici hanno trovato conveniente allontanarsi dai loro Stati nazione, dove gli elettori sono stati storicamente in grado di influenzarli.
“Le elite politiche hanno sempre saputo che lo spostamento del processo decisionale dal livello nazionale a quello sovranazionale indebolisce i meccanismi democratici tradizionali (che sono inseparabili dall’esistenza dello Stato-nazione), e questo aumenta il loro potere in modo radicale. Questo è il motivo per cui volevano questo cambiamento così fortemente in passato, ed è per questo che lo vogliono oggi”, scrive.

“Gli autori del concetto di integrazione europea sono riusciti a mandare in corto circuito la mente delle persone, creando un collegamento tra il nazionalismo aggressivo di Hitler (nazionalismo di un tipo del tutto negativo) e lo Stato nazionale tradizionale, mettendo in discussione l’esistenza degli stati nazionali, in generale. Tra i molti errori fatali e le menzogne che hanno sempre sostenuto l’evoluzione dell’Unione europea, questo è uno dei peggiori.”

Klaus è veramente sconcertato e sbalordito quando descrive la sua visita di Stato in Italia la scorsa settimana, quando ha incontrato quella che lui chiama la “mentalità distruttiva” dei politici italiani che stanno usando la crisi della zona euro per rinunciare alla democrazia e per eludere la responsabilità di gestire il loro paese.

“E’ stato davvero molto deprimente per me il modo in cui molti leader politici italiani hanno espresso il parere che è necessario spostare le competenze dall’Italia a Bruxelles per un solo motivo: accettano passivamente di non essere in grado di prendere decisioni razionali da soli”, ha detto. ”Adesso possono trovare la scusa o l’alibi che ‘siamo costretti a farlo’. Non l’ho mai sentito dire prima così esplicitamente o direttamente”.

“E’ una fuga dalla credibilità e dalla responsabilità. Hanno ceduto il ruolo e l’importanza della democrazia. Questa è la conseguenza finale e davvero tragica.”
Con tristezza, più che rabbia, egli conclude che i Conservatori, al governo con David Cameron, non sono migliori di qualsiasi altro politico nazionale con “due facce”, che “ne mostrano una ai loro elettori e l’altra quando parlano a Bruxelles, in occasione dei vari vertici UE ed eventi simili.”

“Lo vediamo meglio con i conservatori britannici, dopo Margaret Thatcher. Con tutto il peso dell‘opinione pubblica alle loro spalle, nettamente contrari all’euro e a qualsiasi ulteriore trasferimento di poteri a Bruxelles – vincendo molti voti grazie a questo – non appena mettono piede sul continente, la loro volontà di lottare per questi principi evapora”, scrive.
Parlando al Sunday Telegraph, è stato troppo cortese come capo di stato ceco per criticare direttamente la leadership del primo ministro, ma privatamente ha detto di essere disperato per la sua insufficiente lotta al tavolo del vertice UE. ”Vorrei tornare alla posizione di partenza con il Partito Conservatore. Non ho davvero voglia di aggiungere altro a quello che dico nel mio libro,” ha detto.

Dopo il crollo del comunismo, i conservatori nella Repubblica Ceca trovarono degli alleati naturali nelle loro controparti della Gran Bretagna guidata dalla Baronessa Thatcher – un rapporto che continua, con i membri del partito di Klaus seduti nel raggruppamento guidato dai conservatori britannici al Parlamento europeo.

Ma lo stesso signor Klaus sta cominciando a pensare al di là di questo. Come presidente ceco non può agire unilateralmente, ma esprime il suo sostegno personale all’UK Independence Party, un rapporto che si è intensificato dopo un recente incontro con il suo leader Nigel Farage, e ha accennato a possibili piani quando il suo secondo e ultimo mandato in carica terminerà nel prossimo mese di marzo.

“Un coinvolgimento esplicito è al momento fuori questione. Credo nel lungo periodo, ma sicuramente non come presidente di questo paese”, ha detto, aggiungendo: “Condivido molte delle loro idee”
Europa: la frantumazione delle Illusioni di Václav Klaus sarà pubblicato da Bloomsbury il 27 settembre 2012

 

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Nata “fiducia in Monti”: vuole rifilarci il premier fino al 2018

Questa non ce la possiamo perdere.
È nata l’ associazione “Fiducia in Monti”, per chiedere a Mario Monti di guidare l’ Italia nel prossimo quinquennio 2013-2018. Non è uno scherzo goliardico, si clicca su http://fiduciainmonti.com/e si apre un mondo parallelo, una sorta di “Alice nel paese delle meraviglie”, dominato da un bel (si fa per dire) ritratto di Monti incastonato su campo scrupolosamente tricolore. Non ci sono bollini rossi: la navigazione è permessa anche ai minori. Fra cinguettii di uccelletti e svolazzar di farfalle vi si racconta di quanto siano birichini i politici (e fin qui va tutto bene) ma anche di quanto siano buoni il Monti e i suoi cavalieri della loggia rotonda.

 

Napolitano: per crescere cedere quote sovranita' a Ue

Questo il testo integrale