NEW AGE E NEXT AGE

OVVERO

LA SALVEZZA FAI DA TE!

Il Centro Studi "La Triade" - New Age a Correggio

a cura di Claudio Prandini

 

 

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Il documento vaticano sul New Age:

 alcune riflessioni preliminari

 

 

fonte CESNUR

 

Il documento Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul New Age, a cura del Pontificio Consiglio per la Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, presentato il 3 febbraio 2003, è un testo lungo e denso che merita di essere letto per intero. Quelle che seguono sono alcune riflessioni di carattere preliminare, che riteniamo interessanti per chiunque si interessi ai temi del New Age e, più in generale, delle relazioni fra Chiesa cattolica e nuova religiosità.

Che cos’è il New Age? I sociologi e gli storici delle religioni che se ne sono occupati rispondono che non si tratta di un movimento religioso, di una religione o di una “setta” (un termine che anche il documento vaticano usa con parsimonia e con cautela, dichiarando di utilizzarlo in un senso “sociologico” e non nel senso “peggiorativo” corrente – cfr, nota 9), ma del risultato di un networking globale, che mette in collegamento centri e gruppi che hanno in comune tra loro alcuni temi di riferimento di fondo, senza però che questo collegamento sia così stabile, permanente e gerarchico da creare un movimento. Il network del New Age sfugge alle definizioni precise, ma è possibile descriverlo in chiave psicologica, storica, sociologica e dottrinale; e le varie componenti del network possono essere inventariate sulla base dei loro interessi rispettivamente psico-terapeutici, religiosi e politici, pre-esistenti quanto alla loro origine al fenomeno New Age, ma in qualche modo modificati dalla partecipazione al network. Quello che tiene unito il network del New Age è uno spirito “alternativo” alla tradizione religiosa dominante in Occidente, che è quella cristiana, e l’attesa di un’era nuova, appunto il New Age o l’Età dell’Acquario che prenderà il posto dell’Età dei Pesci. Da questo punto di vista, l’accostamento storico-sociologico non trascura l’elemento dottrinale, pur rilevando che il New Age dichiara di non avere una dottrina e di proporre al massimo una vaga “spiritualità”, così che lo sforzo di ricostruzione dottrinale rimane a carico dell’interprete. 

Alla prospettiva storico-sociologica se ne contrappone una che deriva dal movimento “contro le sette” protestante-evangelico, il quale vede nel New Age la “setta” ultima, o meglio la “setta delle sette”. Rovesciando la prospettiva degli stessi apologeti del New Age, che parlano – ma in senso positivo – di “cospirazione dell’Acquario”, alcuni autori evangelici e fondamentalisti (occasionalmente seguiti da qualche interprete cattolico) scorgono dietro il New Age un grande complotto e una possente organizzazione, dotata di strutture in parte segrete, impegnata a sovvertire la cristianità(1). Di questa tesi del complotto esiste anche una versione “laica” il cui principale esponente è il politologo francese Michel Lacroix, per cui il New Age è una cospirazione di tipo politico dotata di inquietanti legami con il nazional-socialismo 

Tra le due prospettive, per quanto riguarda la descrizione del fenomeno il documento si avvia decisamente per la strada tracciata dalla ricerca storico-sociologica, affermando che “Il New Age non è un movimento nel senso normalmente attribuito all'espressione « Nuovo Movimento Religioso » e non è neanche quanto si intende abitualmente con i termini « culto » e « setta »” (n. 2). E’ piuttosto il risultato di un “’networking’ globale” (n. 2.2.4), che il documento descrive con uno schema assai simile a quello del testo di Massimo Introvigne New Age & Next Age (Piemme, Casale Monferrato 2000) – del resto reiteratamente citato -, tenendo conto nello stesso tempo degli studi di Wouter Hanegraaff, J. Gordon Melton e Paul Heelas, che definiscono il campo della ricerca accademica sul New Age. Trattandosi di un documento del magistero cattolico, si insiste giustamente sulla possibilità di fare emergere – pur tra difficoltà, che non sono sottaciute – un quadro dottrinale coerente, ricostruito sulla base degli autori precedentemente citati nonché degli studi di Christoph Bochinger. Si fa cenno (forse per la loro influenza in Francia) anche alle posizioni di Michel Lacroix, da cui il documento ricava alcuni spunti, ma il cui accostamento può essere considerato – secondo il documento – “esagerato” (n. 2.3).

Vi è anche un cenno alla tesi della crisi del New Age e alla sua involuzione in un fenomeno che passa dall’utopia collettiva e politica al ripiegamento narcisistico su una “nuova era” puramente privata e individuale: è quanto Massimo Introvigne ha definito (sulla scia di portavoce del New Age stesso) come passaggio a una fase nuova chiamata Next Age. Il documento discute nel paragrafo 1.5 la ricostruzione proposta in pubblicazioni del CESNUR (citate in nota) di questa “crisi”, ed esprime qualche dubbio sulla sua reale portata, a fronte di un perdurante vigore di idee e stili di vita New Age, almeno al di fuori degli Stati Uniti. Peraltro, in altra parte il documento stesso sottolinea l’involuzione narcisistica del New Age e la sua fuga dalla dimensione utopistica e “politica” verso la sfera di una salvezza meramente privata. Che la si chiami Next Age o no (forse la questione terminologica non è poi così importante) l’involuzione privatistica rimane una caratteristica essenziale della più recente “seconda fase” del New Age.

Beninteso, il documento insiste ampiamente – come è nella sua natura – sulla critica dottrinale del New Age e sulla incompatibilità fra le sue dottrine fondamentali e la fede cristiana, pur riconoscendo genuine esigenze e domande religiose in chi vi si accosta. In termini piuttosto forti, ribadendo interventi precedenti del magistero cattolico, si rileva come idee tipiche del New Age siano penetrate anche nella predicazione e nell’educazione cattolica, rilevando in nota (n. 94) “il caveat di Massimo Introvigne” anche quanto alla penetrazione nel mondo della scuola. Un cenno importante è infine quello alla penetrazione di idee New Age nel mondo della politica tramite movimenti ecologisti e anti-globalisti. In realtà, proprio il carattere “gassoso” e non “solido” del New Age – il suo non essere un movimento o una “setta” – rende la sua penetrazione in ambienti a prima vista insospettabili insieme più facile e più preoccupante per il magistero cattolico.

In sintesi, il documento offre una rappresentazione del New Age coerente con la letteratura storico-sociologica più qualificata, e una precisa valutazione teologica e pastorale alla luce della fede cattolica. In grassetto, la “Premessa” precisa che si tratta di un “rapporto provvisorio”, e certamente alcuni grandi problemi metodologici e teorici – per esempio, quelli relativi alla definizione e al ruolo dell’esoterismo, al suo rapporto con la religione, alla compresenza nel New Age di motivi gnostici e di un’insistenza sul corpo che sembra lontana dallo gnosticismo – richiederanno ulteriori approfondimenti. Per il momento, i cattolici hanno comunque a disposizione – sulla base di un’adeguata descrizione del fenomeno e della sua natura – un’articolata valutazione dottrinale di cui molti sentivano probabilmente il bisogno.

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(1) La tesi del "complotto" ha tuttavia una sua dignità suffragata sia da una lettura profetico/escatologica  dell'Apocalisse di Giovanni, ed anche da un'attenta analisi della microfisica del potere.

 

IDEE CENTRALI DEL “New Age” (N.A.)

fonte web

Siccome il “New Age” è una bandiera comune ad una grande diversità di movimenti, non è facile definire le sue dottrine. Tuttavia avendo una comune matrice culturale, vi troviamo alcune idee centrali, caratteristiche del pensiero esoterico, come lo abbiamo definito:

 

Partendo dalla fede cristiana, quali le principali

 differenze riguardo al NEW AGE o al NEXT AGE?
 


1. Innanzitutto noi crediamo in un Dio creatore. Un Dio che crea liberamente, per amore, e che crea un uomo libero. Dio non coincide con il mondo (panteismo), né il mondo è uscito da Lui per emanazione. Nell’ottica cristiana è altrettanto falso dire che Dio coincide con l’uomo. Certo, dimora in lui, ma è allo stesso tempo il suo Creatore, Signore e Salvatore. Per un disegno di amore l’ha fatto suo interlocutore. L’alterità preserva la dignità personale e la libertà dell’uomo.

2. Con questo Dio noi entriamo in dialogo nella preghiera. La preghiera non è la semplice riscoperta dell’io più profondo, ma presuppone l’incontro di due persone: è un porsi liberamente in adorazione, in ringraziamento, in supplica. È un sintonizzarsi con la volontà del Padre.

3. Noi abbiamo bisogno della redenzione di Cristo perché siamo peccatori. Il cristiano vede l’uomo come fondamentalmente buono, ma ferito dal peccato originale. Nessuna tecnica di liberazione, nessun sforzo di concentrazione personale, nessuna sintonia di milioni di coscienze può salvare l’uomo. La nostra unica via di salvezza è Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, che è “entrato” nella storia per salvarci.

4. La sofferenza e la morte hanno un significato. I seguaci del N.A. non accettano la sofferenza e la morte. La redenzione viene per loro da tecniche di espansione della coscienza, di rinascita, di viaggi alle porte della morte, si ottiene anche con ogni metodo che aiuti a rilassarsi per aumentare le energie vitali. Per i cristiani invece la sofferenza vissuta in unione con Gesù crocifisso, che in croce ha rivelato il suo amore per gli uomini, è fonte di salvezza. Anche la morte è un avvenimento unico: non è l’accesso ad una nuova reincarnazione a cui ne seguiranno altre, ma il passo obbligato per entrare nella vita eterna.

5. Il mondo nuovo si costruisce con le opere dell’amore reciproco. Il N.A. parla di cambiare il mondo. Dice un volantino del movimento indiano Brahma Kumaris: “Sta per succedere qualcosa... Voi potete suscitarlo, associandovi nello stesso tempo a milioni di altri, riuniti in una sorta di nuova comunione dei santi, che per la sua forza e creatività intrinseca, dispone di una leva capace di fare ribaltare il mondo dal lato giusto”. Ma basterà il pensiero per cambiare il mondo? La via che ci ha proposto Gesù Cristo è ben più esigente e più affascinante, è quella dell’amore reciproco che si traduce in opere concrete e crea comunità vive che costruiscono un mondo nuovo.

Molti uomini di oggi hanno bisogno di sperare in una “nuova era” dell’umanità. Cercano una visione più ampia, che dia ragione anche della diversità di religioni e di culture; cercano una spiritualità globale, capace di offrire un cammino che risponda all’aspirazione all’unione con Dio, con tutta l’umanità, con il cosmo; sono sensibili ad un progetto culturale. e politico che rinnovi del tutto la società. Evitando i vicoli ciechi dove conduce il sogno dell’onnipotenza, occorre ripensare in termini nuovi il progetto cristiano sull’uomo e sulla società.

Vi è infine da notare come, in Italia, alcuni temi tipici prima del New Age e ora fatti propri dal Next Age siano spesso oggetto primario dell'attività di centri che - pur non rifacendosi ad alcuna linea dottrinale specifica e a nessun fondatore che apporti particolari elementi di novità a livello ideale, ma piuttosto attingendo da vari esponenti del mondo Next Age - si presentano come enti formativi o educativi in cui, attraverso corsi e seminari, si diffondono a un vasto pubblico insegnamenti ampiamente presenti nella medesima galassia del Next Age (dalla PNL ai corsi di carattere motivazionale, dai seminari per lo sviluppo del proprio potenziale alle diverse discipline olistiche quali reiki, Fiori di Bach, e così via).

 

 

IL CENTRO STUDI "LA TRIADE"

DI CORREGGIO (RE)

 

La triade di via San Prospero, 26

 

Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedi, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'E' nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi." Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in povertà, e sarete la povertà stessa." (Vangelo di Tommaso - 3) ...

 

Uno di questi centri studi che ruotano attorno alla galassia del New Age\Next Age è certamente "La Triade" di via San Prospero 26, qui a Correggio, fondato dall'Ing. Amato Russomanno. Il loro programma è semplice quanto arduo: "Siamo un gruppo di esseri che lavorano su di sé. Impariamo gli uni dagli altri senza competizione ricordandoci sempre chi siamo. Ci siamo riconosciuti in uno scopo. Ci consideriamo cercatori di Verità ed esploratori dello sconosciuto". "La Triade" promuove seminari e incontri culturali aperti non solo agli iscritti, ma anche a ingresso libero.

Secondo il sito Internet del Centro, i loro grandi maestri sono: Gesù (con citazione di un brano del vangelo gnostico di Tommaso, citato sopra), Budda, Gandhi, Leonardo da Vinci, George Ivanovitch Gurdjieff (si definiva un esoterico cristiano), Carlos Castaneda (antropologo, ricercatore, psicoterapeuta, scrittore, sciamano, visionario). Tra i temi trattati spiccano l'Alchimia, esperienze con Sai Baba, danze sacre, spiritualità indiana, corsi di Hata Yoga, con anche la possibilità di incontri mensili perfino con un sacerdote cattolico (?!?) di origini indiane, Padre Anthony Elenjimittam.

Il simbolo del centro, almeno da quello che appare per primo una volta entrati nel loro sito, è un triangolo, simbolo esoterico per eccellenza! Caratteristica di questi centri culturali New Age\Next Age è il sincretismo culturale e religioso, con una spiccata tendenza a coltivare le eredità esoteriche e gnostiche, provenienti sia dall'occidente che dall'oriente, per una salvezza fai da te.

In Rete si può trovare una presentazione del Centro Studi "La Triade", oltre che in siti di area New Age\Next Age in terra reggiana, anche nel sito del comune di Reggio Emilia, nella sezione associazioni e centri culturali.

 

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Per saperne di più:

New Age, Massoneria e globalizzazione delle anime