NIKOLA TESLA
L'UOMO CHE INVENTÒ
IL 20° SECOLO
(a cura di Claudio Prandini)
NIKOLA TESLA
"Il dono della forza della ragione ci viene da Dio, dall’Essere Divino, e se concentriamo le nostre menti su questa verità, stabiliamo un’armonia con questa grande forza. Mia madre mi aveva insegnato a cercare ogni verità nella Bibbia. - Nikola Tesla". |
INTRODUZIONE
Si tratta senza alcun dubbio di una delle personalità più incredibili, geniali e discusse dell'intero Novecento. E l'alone di mistero che circonda Nikola Tesla è ingigantito dalle circostanze particolari della sua morte, mai dei tutto chiarite, avvenuta l'8 gennaio del 1943 a New York, nel pieno del secondo conflitto mondiale. Nikola Tesla era un personaggio veramente singolare. Oltre ad essere alto 2 metri, era severo nello sguardo e scostante nei modi. Non si sposò mai e dichiarò per tutta la vita di essere 'asessuale' e che questa sua caratteristica era stata importantissima per favorire lo sviluppo dei suoi studi e delle sue intuizioni. Per tutta la vita rifuggì qualsiasi occasione mondana, e rarissimamente accettò di farsi ritrarre in fotografia.
Nato a Smiljan, nella attuale Serbia, il 10 luglio del 1856, e naturalizzato americano nel 1891 Tesla è uno dei pionieri assoluti degli studi nel campo dell'elettromagnetismo. Si può anzi dire, che a lui si deve, in qualche modo il pieno sviluppo della cosiddetta seconda rivoluzione industriale, grazie ai suoi brevetti sulla distribuzione di corrente elettrica polifase, e del sistema elettrico a corrente alternata (CA) dal quale egli stesso derivò poi il motore a corrente alternata. Invenzioni che conferirono a Tesla una fama mondiale e che gli valsero successivamente l'appellativo di "Uomo che inventò il XX° secolo!" Fu insomma, insieme a Edison, Westinghouse, e Marconi (con il quale polemizzò a lungo per l'invenzione della radio, i cui primi esperimenti Tesla li condusse già alla fine dell'800) uno dei più grandi pionieri della ingegneria elettrica, e i suoi studi rivoluzionarono la vita di tutti, compresa la vostra e la mia che scrivo attraverso un computer che usa l'elettricità per funzionare. Ma oltre a questo si interessò anche di fisica teorica e nuclere, informatica, robotica.
Ciò nonostante Tesla, grazie al suo 'caratteraccio' morì vecchissimo, in quasi totale povertà, apparentemente per un collasso cardiocircolatorio che lo colse mentre dormiva, solo, nel New Yorker Hotel (visse tutti gli ultimi anni della sua vita passando da un albergo all'altro, e sempre indebitato fino al collo). Nota: in appendice c'è una rassegna di armi ad energia sviluppate dal Pentagono (anche se sembra che i russi siano molto più avanti in questo campo) che derivano dagli studi Tesla.
Voyager - Nikola Tesla - La tragedia di un Genio 1
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Voyager - Nikola Tesla - La tragedia di un Genio 4
Un genio dimenticato in
Italia: Nikola Tesla
"La scienza non è nient'altro che una perversione se non
ha come suo fine ultimo il miglioramento delle
condizioni dell' umanità". Nikola Tesla
"Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative del cervello umano. Lo scopo ultimo di queste facoltà è il dominio completo della mente sul mondo materiale, il conseguimento della possibilità di incanalare le forze della natura così da soddisfare le esigenze umane".
Così Nikola Tesla
apre il primo capitolo della propria autobiografia, un volumetto polveroso fuori
catologo, comprato per pochi soldi in un negozio di libri usati situato
oltreoceano.
Sì, sembra proprio che questo libro fosse un "fondo di magazzino", riguardante
qualcuno non così importante.
Peccato che a questo "qualcuno non così importante" si debbano molte invenzioni
che ognuno di noi usa nella vita quotidiana, perché proprio a questo signore
quasi dimenticato si devono i rudimenti di molte scoperte, sviluppate da altri
uomini di Scienza, quali la radio, o il radar. Nel migliore dei casi, il suo
nome è connesso all'unità di misura dell'induzione elettromagnetica, cioè dei
campi elettromagnetici generati dalle antenne per le trasmissioni radiotelesive
e da quelle per le comunicazioni via cellulare.
Vogliamo almeno per poco, gettare il fascio dei riflettori su questo scienziato
ingiustamente dimenticato, poiché ciò che noi vogliamo sottolineare è che il suo
operato è sempre stato, per usare parole sue, "al servizio della specie umana",
non interessato al successo personale.
Nikola Tesla nacque nella notte fra il 9 e il 10 Luglio 1856 a Smilijan. Il padre, Milutin Tesla di origine serba, era un ministro del culto ortodosso. Sua madre, Duka Mandic, abile ricamatrice, era una donna non istruita (non era andata a scuola per accudire i propri fratelli e le proprie sorelle dopo la malattia che aveva reso cieca la madre), ma era dotata di memoria prodigiosa. Tesla ha sempre ricordato che la propria madre citava interi testi della Bibbia e di poesia e affermava di avere ereditato da lei molte delle proprie abilità, non solo una memoria fotografica ma anche altre facoltà intellettive come una notevole inventiva e industriosità. Ella infatti ricavava dalle fibre vegetali delle piante da lei coltivate il filo utilizzato nei lavori di ricamo e di cucito.
Dopo aver terminato gli studi di fisica e
matematica al Politecnico di Graz, Austria (contemporaneamente aveva iniziato a
studiare filosofia all'Università di Praga), studiando 19 ore al giorno e
dormendo solo due, il nostro dimenticato scienziato provò sempre di più strani
fenomeni, risalenti all'infanzia.
Nel buio poteva sentire l'esistenza di oggetti "come un pipistrello". Non solo.
E' vero che fin dall'infanzia VEDEVA LAMPI DI LUCE CHE INTERFERIVANO LA SUA
VISIONE DEGLI OGGETTI REALI, ma in quel momento all'età di venticinque anni,
l'intensità di tali lampi di luce non solo era aumentata, ma addirittura questi
lampi lo circondavano costantemente.
La sua reazione a tali fenomeni consistette nel fatto che un semplice concetto,
espresso verbalmente, si delineava nella sua mente come un'immagine che egli
vedeva e sentiva come se fosse reale.
Ma Tesla non era nuovo a queste esperienze. Tesla stesso, nella sua autobiografia, dichiara che nell'età adolescenziale, quando era solo di notte, viaggiava in mondi sconosciuti e lontani, dove intraprendeva nuovi studi e intraprendeva delle conversazioni con individui che gli parevano reali come il mondo esterno. Egli stesso esclude che tali fenomeni siano state delle semplici allucinazioni.
Già all'età di diciassette anni, in seguito a questi fenomeni, eglì scoprì di poter creare delle invenzioni nell'intimo della propria sfera psicologica, della propria mente, avendo l'immagine davanti a sé dell'invenzione compiuta, riuscendo a definire le eventuali modifiche che era necessario apportare senza ricorrere a disegni, progetti, modelli o esperimenti compiuti nel mondo esterno. Con nostro stupore, questo è sempre stato il metodo di lavoro di Tesla.
Non sembra poi così audace sostenere che lo Scienziato Croato sia venuto a contatto con altri mondi e altre dimensioni.
Molti anni dopo, nel 1899, nel suo laboratorio
a Colorado Springs, il suo trasmettitore ricevette un segnale che si ripetè
continuamente. Egli affermò di aver ricevuto un messaggio dallo spazio. Fu
ridicolizzato per questa sua scoperta. Egli comunque, fu il primo uomo a
scoprire le onde radio dallo spazio.
In un'altra fonte da noi usata per questo lavoro si afferma che Nikola Tesla
lavorò con la tecnologia relativa al viaggio nel tempo. Si crede che le sue
conoscenze provengano da entità di altri mondi.
In ogni caso, è
proprio in questo periodo in cui Nikola Tesla affronta queste singolari
esperienze, che egli inizia ad avere brillanti idee nel campo della fisica e
inizia a dedicarsi anima e corpo al principio della corrente alternata.
Nel 1881, mentre lavora come disegnatore e progettista all'Engineering
Department del Central Telegraph Office, inizia ad elaborare il concetto della
rotazione del campo magnetico che rese la la corrente alternata, quale è
tutt'oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L'anno successivo, il nostro scienziato, sempre più interessato al principio
della corrente alternata, si trasferisce a Parigi, essendo stato assunto dalla
Continental Edison Company.
Nel 1883 egli dà vita al primo motore a induzione di corrente alternata, in
pratica, un generatore di corrente alternata. Durante la creazione del motore
a corrente alternata, Tesla seguiva un metodo di lavoro diverso dagli altri
Uomini di Scienza suoi contemporanei, dando prova delle sue straordinarie
facoltà intellettive.
Non era necessario per lui ricorrere a progetti, modelli o a diversi esperimenti
pratici per raggiungere l'ottimale funzionamento della sua invenzione. Nella sua
mente egli aveva ben chiaro il progetto del motore a corrente alternata. Laddove
era necessario apportare delle modifiche a singole parti, queste operazioni
erano attuate solo nell'ambito della viva immagine che lo scienziato aveva della
sua scoperta.
Solo quando egli riteneva che il suo congegno fosse a uno stato ottimale di
progettazione, egli dava incarico ai suoi collaboratori di procedere alla
costruzione, dando loro per filo e per segno le misure di ogni singolo pezzo che
componeva il motore. E, una volta costruito, il motore a corrente alternata
funzionava!
Nel 1884, il giovane Tesla, desideroso di far conoscere le proprie scoperte, si reca negli Stati Uniti, sempre per lavorare alla corte di Edison.
Tesla espose i concetti della sua scoperta
relativa alla corrente alternata al grande Edison. Tuttavia, quest'ultimo era un
fiero sostenitore della tecnologia relativa alla corrente diretta, e le idee
espresse suscitate dal giovane scienziato croato non suscitarono alcun
interesse.
Tesla non si perse d'animo e continuò a lavorare duramente per Edison.
Anche se non troppo volentieri, accettò l'incarico datogli da Edison di
provvedere alla modifica della progettazione della dinamo, cioè generatori, di
corrente diretta. E vogliamo sottolineare che il suo appoggio alla produzione e
distribuzione di corrente alternata non era motivato da fini egoistici di
successo personale.
La produzione e distribuzione di corrente alternata implicano costi minori (in
particolare la distribuzione copre spazi più ampi) rispetto alla produzione e
distribuzione di corrente diretta.
Tesla era sì teso al vedere affermate le
proprie scoperte e invenzioni, ma perché queste erano destinate a "far vivere
meglio," a contribuire al miglioramento delle condizioni dell'uomo.
Purtroppo, in questo primo tempo, prevalsero l'uso e l'interesse relativo alla
corrente diretta, non solo perché Edison aveva un forte sèguito nel mondo
scientifico, ma anche perché i grandi magnati dell'epoca avevano fino a quel
momento investito e finanziato nella tecnologia relativa la corrente diretta.
Non solo: a questo stadio, Tesla non solo vide
respinte le proprie idee e innovazioni, ma dovette subire dalla una beffa dallo
stesso Edison: per l'opera di modifica dei generatori di corrente diretta, a
Tesla era stato promesso un compenso di 50,000 $. Una volta terminato il proprio
compito, egli si vide rifiutato il proprio credito dallo stesso Edison con una
battuta ironica di dubbio gusto.
Le nostri fonti sostengono infatti che Edison liquidò Tesla con la frase " Tesla,
voi non capite il nostro humour americano", sostenendo in pratica che la
ricompensa promessa fosse uno solo scherzo.
Non sembra troppo difficile comprendere il motivo per cui il nostro Uomo di Scienza abbandonò la Edison Company.
Nel frattempo, seguendo sempre il suo metodo, Tesla giunse ad un'altra delle sue brillanti scoperte, la bobina di Tesla, un trasformatore ad alta frequenza, che è uno strumento indispensabile per la trasmissione, e quindi la fornitura a case ed industrie, della corrente alternata.
Nel maggio del 1885, il magnate Westinghouse
acquistò i brevetti di Tesla relativi soprattutto, al motore a corrente
alternata e alla bobina. Così da creare la Westinghouse Electric Company.
In base ad un contratto stipulato fra Westinghouse, Tesla avrebbe ricevuto dei
compensi altissimi, in particolare un milione di dollari per i brevetti e le
royalties. Tuttavia se Westinghouse avesse poi pagato tali somme, la
Westinghouse Electric Company avrebbe dovuto sopportare dei costi troppo
alti e si sarebbe trovata in difficoltà sul mercato rispetto alle concorrenti
aziende.
Tesla si recò da Westingouse affermando: "I benefici che deriveranno alla
società dal mio sistema di corrente alternata polifase è per me più importante
dei soldi che entreranno nelle mie tasche. Mr. Westinghouse, voi salverete la
vostra azienda così potrete sviluppare le mie invenzioni. Qui c'è il vostro
contratto e qui c'è il mio, li strappo a pezzetti e non avrete più problemi con
le mie royalties".
Non c'è dubbio che Tesla sia stato un uomo coerente con sé stesso: egli ha sempre affermato che lo scopo della scienza era il miglioramento delle condizioni dell'umanità. E questo episodio mostra quanto egli ritenesse che lo sviluppo, lo sviluppo delle condizioni materiali (e psicologiche) dell'Uomo fosse l'obiettivo che l'Uomo di Scienza doveva a tutti i costi raggiungere, anche a costo di sacrificare il proprio vantaggio personale.
Grazie al suo gesto Westinghouse potè rimanere nel business e diventare ricco. Tesla al contrario, no. Egli ha preferito che altri diventassero ricchi, raggiungessero quindi il successo economico e che tutta l'umanità, quindi godesse dei vantaggi delle sue invenzioni.
Schivo dal successo personale ed egoistico, egli era felice di trasmettere il proprio successo agli altri. Tesla forse, è stato uno dei primi che ha capito che cosa volesse dire la parola "Successo".
Ognuno di noi è teso verso il futuro, al successo personale, limitato e chiuso. Tesla al contrario, comprese che il successo non era solo questo ma era di più: la condivisione e il trasferimento dei propri risultati e conquiste agli altri, al mondo esterno. Circa gli scopi che l'Uomo di Scienza deve conseguire, disse: "L'Uomo di Scienza non mira ad un risultato immediato. Egli non si apetta che idee avanzate siano immediatamente accettate. (…) Il suo dovere è fissare i principi fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare la strada". E questo è accaduto spesso nella vita di Tesla, perché egli ha aperto la strada, nella creazione di importanti innovazioni, a Uomini di Scienza divenuti più rinomati di lui. Vediamo questo come è potuto accadere.
Tesla sosteneva l'esistenza in natura, di campi energetici, di "energia gratuita" cui diede il nome di etere. E attraverso l'etere, si potevano trasmettere, ad esempio, altre forme di energia.
La convinzione dell'esistenza nell'Universo di
un'energia inesauribile e potentissima sorse in lui nell'età infantile, quando
giocando a palle di neve con gli altri ragazzini, aveva assistito ad una
slavina.
Egli era convinto che quella frana sia stata provocata da una semplice palla di
neve e che era bastato un piccolo urto per avere il fenomeno della slavina, con
le sue conseguenze. Egli dedusse quindi che esisteva un'energia immagazzinata
nel cosmo che, se opportunatamente sfruttata, poteva rendere possibile
l'utilizzo della tecnologia umana.
Nel maggio del 1899, si recò a Colorado
Springs dove istallò un laboratorio.
Egli riteneva possibile, infatti grazie a questo "pozzo di energia
inesauribile", l'etere, trasmettere energia elettrica a località lontane senza
la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli
elettrodotti.
In particolare, scoprì che la Terra, o meglio
la crosta terrestre, era un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento
che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono
da un lato della terra all'altro.
Egli istallò nel proprio laboratorio un'enorme bobina che aveva lo scopo di
mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di
energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.
Secondo le fonti usate nel nostro lavoro, non esistono prove effettive che Tesla
sia riuscito a trasmettere energia elettrica a lunga distanza. Sta di fatto che
egli successivamente, cambiò approccio per realizzare la trasmissione di
corrente elettrica senza fili.
Egli sosteneva che la zona dell'atmosfera terrestre posta a 80 Km dal suolo,
detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata
per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze. Ma era necessario
risolvere il problema di come inviare segnali elettrici ad una tale altitudine.
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L'interno del laboratorio a Pikes Peak, Colorado. I
lampi che si vedono sono creati dalla bobina.
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Ritornando a New York, Tesla scrisse un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l'energia sprigionata dal sole e proponendo un "sistema mondiale di comunicazione" utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.
L'articolo catturò l'attenzione di un altro
magnate dell'epoca, J. P. Morgan che offrì un finanziamento di 150,000 $,
esiguo per costruire tale stazione trasmittente.
Tesla si mise subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre
altissima nelle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York.
La Wanderclyffe Tower non era altro che uno sviluppo delle idee maturate da
Tesla a Colorado Springs.
La torre consisteva in una struttura in legno ed era impiantata nel terreno grazie a dei "tubi" di ferro, conduttori di energia elettrica. Alla sua sommità si trovava una sfera di acciaio. Per quanto la Wanderclyffe Tower si fondasse sul principio della radio, lo scopo che primariamente Tesla voleva conseguire era la trasmissione di elettricità senza fili, obiettivo che il nostro scienziato non espose a Morgan. E questo fu un errore fatale.
Il 12 Dicembre 1901 il mondo fu sconvolto da una notizia sensazionale: Guglielmo Marconi aveva trasmesso la lettera "S" oltreoceano, da una località in Cornovaglia tale informazione era stata trasmessa a Newfoundland, in America. Morgan, contrariato, rititirò l'appoggio finanziario a Tesla.
Il magnate era adesso contrariato dall'idea di
"energia gratuita", quindi non possibile oggetto di transazioni commerciali .
Ancora una volta gli interessi economici che i grandi finanziatori volevano
perseguire frustravano l'obiettivo che lo scienziato croato voleva perseguire:
l'evoluzione tecnologica e in ultima sostanza, il benessere dell'umanità.
Ciò che stava a cuore a Nikola Tesla era la serenità e la felicità dell'uomo intero.
Questo era l'obiettivo che Tesla era sempre
realizzato a perseguire nel suo lavoro di scienziato vero: poco spazio
occupavano nella sua mente il tornaconto e il vantaggio economico.
Ma questo suo ideale si è scontrato nella sua vita con il prevalere degli
interessi finanziari ed ha pagato di prima persona questa sua attitudine, poiché
se non avesse rinunciato al contratto concluso con Westinghouse, egli avrebbe
potuto dare seguito concreto alle proprie scoperte, come la Wanderclyffe Tower,
impedendo che altri al suo posto raggiungessero il successo personale, anche
economico.
Egli era veramente un uomo di Scienza disinteressato, poiché la sua mente era
impegnata solo nel processo di innovazione scientifica, mente era del tutto
disinteressato alla produzione delle sue scoperte.
Questo lo lasciava indifferente, preferiva lasciarlo agli altri.
Una
fonte usata nel nostro lavoro sostiene che Tesla in un qualche momento della sua
vita aprì il proprio laboratorio a Marconi, fornendogli delle notizie utili, che
sono state sviluppate e attuate dallo scienziato italiano.
Alla notizia della trasmissione del segnale da parte di Marconi, reagì
affermando che lo scienziato italiano aveva utilizzato 17 dei suoi brevetti.
Sì, Nikola Tesla è stato coerente con la
propria idea di Uomo di Scienza: "Il suo dovere è fissare i principi
fondamentali per quelli destinati a venire dopo e indicare la strada". Non
sembra azzardato affermare che fu Tesla comunque, che per primo lavorò con le
onde elettromagnetiche radio. Del resto esistono dei brevetti, patents, che
provano ciò. (U.S. patents #645,76 e #649,621).
E proprio fondandosi su questi brevetti che il nostro Uomo di Scienza ricorse in
giudizio per tutelare i propri diritti. Sfortunatamente, una prima sentenza del
1915 non gli riconobbe tali diritti.
Solo nel giugno del 1943, cinque mesi dopo la sua morte, la Corte Suprema degli Stati Uniti in una sua decisione, (caso 369, 21 Giugno 1943) riconobbe che Tesla aveva per primo inventato la radio.
Tutt'oggi, si riconosce ancora a Marconi
questa invenzione, perché questi per primo inviò un segnale oltreoceano.
Ma se Marconi riuscì a conseguire tale successo, è grazie anche alle scoperte
attuate precedentemente da Tesla.
E non solo per quanto riguarda la radio.
Abbiamo detto che Tesla diede il proprio
contributo anche relativamente all'invenzione del radar.
All'inizio della prima guerra mondiale, Tesla ipotizzava un congegno per
individuare delle navi inviando segnali che consistevano in onde radio ad alta
frequenza.
Il concetto che sta dietro a questa idea sta a signicare un dispositivo
particolare: il radar.
Sarà proprio il Marchese Guglielmo Marconi a sviluppare questo concetto,
attuando questa idea e ponendo, nella realtà dei fatti, le basi per la
costruzione del radar.
Nel 1934 Marconi realizzò il collegamento radiotelegrafico fra l'Elettra (il suo
laboratorio situato su un veicolo natante) ed il radiofaro di Sestri Levante,
successivamente, nel 1935 compì esperienze di avvistamento sulla Via Aurelia.
Ironia della sorte, Tesla nel suo percorso di vita, incontrò molte volte Guglielmo Marconi. Nel 1912, Tesla venne candidato al Premio Nobel per la Fisica. Egli lo rifiutò per non averlo ricevuto nel 1909, al posto di Marconi.
Nel 1915, di nuovo, Tesla rifiutò il premio Nobel, venendo a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto condividerlo con Edison. Entrambi non ricevettero tale onorificenza.
Ancora una volta Tesla si mostra lontano e
schivo dagli onori, dal successo personale, lasciando il conseguimento di tutto
ciò agli altri.
Lo scienziato croato sosteneva inoltre, di non stimare Edison uno scienziato in
senso stretto dato il suo metodo di lavoro. Disse al riguardo: "Se Edison
dovesse cercare un ago in un pagliaio, egli procederebbe con la meticolosità di
un'ape ad esaminare pagliuzza per pagliuzza finchè non trova l'oggetto della sua
ricerca".
Sembra evidente che Tesla criticasse il
ricorrere eccessivo di Edison a continui e dispendiosi tentativi, progetti,
modelli, quand'egli, al contrario, faceva progetti e tentativi nell'ambito della
sua mente.
Sembra plausibile ritenere che Tesla non volle condividere con Edison il Premio
Nobel anche dato lo "scherzo" di dubbio gusto tiratogli proprio da Tom Edison
anni prima.
Ironia della sorte ancora, nel 1917 gli venne concessa, per il suo contributo al sapere scientifico, una onorificenza intitolata, guarda caso, a Edison, la Edison Medal, che egli accettò.
Superata la mezza età, Tesla, nonostante le sue innovative scoperte, era a corto di soldi, spostandosi da un albergo a basso prezzo ad un altro, passando le giornate a nutrire piccioni e aspettando che qualche altro magnate, desideroso di diventare ricco a sue spese, finanziasse la realizzazione dei suoi progetti.
Non ci sono notizie precise relative alla data
precisa della sua morte.
Si suppone che sia morto il 7 gennaio 1943, all'età di 86 anni.
Tesla viveva solo, in una stanza d'albergo. Il suo corpo senza vita venne
trovato il giorno dopo.
Più di 2000 persone presenziarono il suo funerale a Manhattan. Così, questo
vecchio, dopo una lunga esistenza dedicata all'evoluzione della scienza e del
benessere dell'Umanità, morì solo, povero e quasi dimenticato.
Solo pochi mesi dopo la sua morte la Corte Suprema Federale gli riconobbe la paternità della radio. Ancora una volta la sua vita è coerente con quanto egli scrisse o disse: " Lasciamo che il futuro dica la Verità, e giudichiamo ciascuno secondo la propria opera e gli obiettivi".
La macchina elettrica di Tesla - 1931
L’automobile spinta dall’etere
di Nikola Tesla
La città di
Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu silenziosa testimone di
un fatto straordinario nel corso di una settimana durante l'estate del 1931.
Nonostante la depressione economica avesse compromesso la produzione e i
commerci, la città nondimeno rimaneva una fucina di attività. Un giorno, tra le
migliaia di veicoli che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò
accanto, al marciapiede presso il semaforo di un incrocio. Un passante notò come
si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che
s'integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa marca. Quello
che caratterizzava l'auto in quella fredda giornata estiva era l'assoluta
assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di scarico. Il passante si
avvicinò al guidatore e attraverso il finestrino aperto commentò l'assenza di
fumi dallo scarico. Il guidatore ringraziò il passante per i complimenti
sottolineando che era così perché l'automobile "non aveva motore".
Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa come potrebbe sembrare.
C'era una certa verità in essa. Infatti,
L'autista era Petar Savo, e nonostante stesse guidando quell'auto non era il
responsabile delle sue incredibili caratteristiche. Queste erano il lavoro
dell'unico passeggero, un uomo che Petar Savo conosceva come uno "zio": non
altri che il genio dell'elettricità Nikola Tesla (18 56-1943).
Negli anni '90 del 19' secolo Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo con le
sue invenzioni per sfruttare l'elettricità, dandoci il motore elettrico a
induzione, la corrente alternata (AC), la radiotelegrafia, il radiocomando a
distanza, le lampade a fluorescenza ed altre meraviglie scientifiche. In realtà
fu la corrente alternata polifase di Tesla e non la corrente continua di Thomas
Edison ad inaugurare la moderna epoca tecnologica.
Tesla non rimase a dormire sugli allori ma continuò a fare scoperte
fondamentali nei campi dell'energia e della materia. Scoprì i raggi cosmici
decenni prima di Millikan e fu il primo a sviluppare i raggi-X, il tubo a raggi
catodici e altri tipi di valvole.
Comunque, la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla fu che
l'energia elettrica può essere propagata attraverso
Lo sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo
grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende l'energia
elettrica.
La scoperta di Tesla finì con la sospensione dell'appoggio finanziario alle
sue ricerche, l'ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale
rimozione del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della
scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un "signor nessuno",,
costretto a piccoli esperimenti scientifici in solitudine. Nei suoi incontri
annuali con la stampa in occasione del suo compleanno, una figura sottile nel
cappotto aperto di stile anteguerra avrebbe annunciato ai giornalisti le
scoperte e gli sviluppi delle sue idee. Era un triste miscuglio di ego e genio
frustrato.
Nel 1931, Nikola Tesla compì 75 anni. In una rara dimostrazione di omaggio
da parte dei media, la rivista Time gli dedicò la copertina e un profilo
biografico. L'anziano ingegnere e scienziato appariva emaciato anche se non
sofferente, i suoi capelli ancora di un nero lucido e lo stesso sguardo lontano
nei suoi occhi di sognatore.
Le Auto Elettriche Rimangono Indietro
All'inizio del ventesimo
secolo, per le automobili elettriche le prospettive erano luminose. Futuristi
come Jules Verne avevano anticipato veicoli elettrici alimentati da batterie che
erano meccanicamente più semplici, silenziosi, inodori, facili da adoperare e
con meno problemi di qualunque automobile con motore a benzina.
Nell'automobile con motore a benzina occorreva regolare la valvola a
farfalla, l'anticipo dell'accensione, pompare sull'acceleratore e far girare il
motore con una manovella. In un'auto elettrica bastava soltanto girare una
chiave e premere l'acceleratore. Rilasciando l'acceleratore l'auto rallentava
immediatamente.
Se necessario, in un'epoca in cui vi erano poche officine per auto, un
normale elettricista poteva eseguire la manutenzione del semplice motore a
corrente continua. Non vi era olio da cambiare, né radiatore da riempire, né
pompe della benzina o dell'acqua da sistemare, nessun problema di carburazione,
nessuna marmitta che si arrugginiva, nessun differenziale o trasmissione da
controllare, e nessun inquinamento! Il grasso e l'olio erano limitati a un paio
di cuscinetti a sfere del motore elettrico e ad alcuni raccordi del telaio.
Per le loro consegne i grandi magazzini impiegavano camion elettrici. I
medici iniziarono a recarsi alle visite al domicilio dei pazienti con
“l’elettrica”, sostituendo il proprio cavallo e calesse con qualcosa di
altrettanto semplice da mantenere. Le donne preferivano le auto elettriche per
la facilità di guida. Poiché le vetture elettriche erano limitate in velocità e
autonomia dalle loro batterie, diventarono popolari come trasporti cittadini.
Al di fuori delle città, le strade dell'America di allora erano così primitive
che diventarono riservate ai veicoli con motore a combustione interna, più
veloci, con autonomia maggiore e in rapido progresso. Così, negli USA vi fu una
specie di età dell'oro per i veicoli elettrici dopo che il resto del mondo
iniziò ad abbandonarli. Detroit Electric, Columbia, Baker, Rauch & Lang e Woods
furono le principali aziende tra quelle che producevano questo tipo di veicoli
elettrici; si svilupparono nella loro nicchia di mercato con una serie di
carrozzerie formali, spesso eleganti.
Il tallone d'Achille delle vetture elettriche, comunque, fu sempre la
densità energetica delle sue batterie, ovvero la sua scarsità. Le batterie erano
dei tipo al piombo, pesanti e ingombranti, e sottraevano molto spazio prezioso.
Il peso eccessivo riduceva la maneggevolezza e limitava le prestazioni, anche
per gli standard di quegli anni. I veicoli elettrici non potevano superare i 70-
Non appena la velocità e l'affidabilità delle automobili a benzina
migliorarono, le auto elettriche furono abbandonate e rimasero le preferite dai
pensionati e dalle signore anziane. L'introduzione della messa in moto elettrica
nelle auto a benzina mise il chiodo finale alla bara delle auto elettriche.
Negli anni
'60 un ingegnere aeronautico di nome Derek Alilers incontrò Petar Savo e
sviluppò una lunga amicizia con lui. Durante il loro sodalizio durato dieci
anni, Savo gli parlò del suo illustre "zio" Nikola Tesla e delle sue
realizzazioni negli anni '30. (Savo era un giovane parente di Tesla anche se non
un nipote, ma si riferiva a lui come "zio".)
Nel 1930 Nikola Tesla chiese a suo “nipote" Petar Savo di venire a New York.
Savo (nato in Jugoslavia nel 1899, quindi 43 anni più giovane di Tesla) era
stato nell'esercito austriaco ed era un esperto pilota, così colse fervidamente
l'opportunità di lasciare
Nel
Durante l'estate del 1931,
Tesla invitò Savo a Buffalo, nello stato di New York, per mostrargli e
collaudare un nuovo tipo di automobile che aveva sviluppato di tasca sua.
Casualmente, Buffalo è vicina alle cascate del Niagara - dove era entrata in
funzione nel 1895 la stazione idroelettrica a corrente alternata di Tesla che lo
aveva innalzato al culmine della stima da parte della scienza ortodossa.
Così, per le sperimentazioni era stata selezionata una Pierce-Arrow Eight
del 1931, proveniente dall'area di collaudo dell'azienda a Buffalo, nello stato
di New York. Il suo motore a combustione interna era stato rimosso, lasciando
intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l'asse posteriore. La
normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla trasmissione era stato
accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.
Tradizionalmente, le auto elettriche montavano motori a corrente continua
alimentati da batterie, dato che quella continua è il solo tipo di corrente che
le batterie possono fornire. Si sarebbe potuto utilizzare un convertitore
corrente continua/corrente alternata, ma a quei tempi tali dispositivi erano
troppo ingombranti per essere montati su un'automobile.
Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato da tempo, ma questa
Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore a corrente continua. Si
trattava di un motore elettrico a corrente alternata progettato per raggiungere
1.800 giri al minuto. Il motore era lungo
L’Affare "Etere-Arrow"
Petar
Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest'ultimo gli aveva chiesto, e a
New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord dello stato omonimo.
Durante il viaggio l'inventore non commentò la natura dell'esperimento.
Arrivati a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la
nuova Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione
sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In seguito
si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera di un hotel delle
vicinanze il genio dell'elettricità si mise a montare il suo dispositivo. In una
valigia a forma di cassetta si era portato dietro 12 valvole termoioniche. Savo
descrisse le valvole “di costruzione curiosa", sebbene in seguito almeno tre di
esse siano state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono
inserite in un dispositivo contenuto in una scatola lunga
Ritornati all'auto del l'esperimento, misero il contenitore in una posizione
predisposta sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due
collegamenti controllando un voltmetro.
"Ora
abbiamo l'energia", dichiarò, porgendo la chiave d'accensione a suo nipote. Sul
cruscotto vi erano ulteriori strumenti che visualizzavano valori che Tesla non
spiegò.
Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il motore è partito", disse
Tesla. Savo non sentiva alcun rumore. Nonostante ciò, coi pioniere
dell'elettricità sul sedile del passeggero, Savo selezionò una marcia, premette
sull'acceleratore e portò fuori l'automobile.
Quel giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo
tempo, per circa
Mentre percorrevano la campagna Tesla diventava sempre più disteso e
fiducioso sulla sua invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni
suoi segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del
veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno energetico di
un'abitazione - e con energia in avanzo.
Pur se riluttante, inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento,
Tesla dichiarò che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una
"misteriosa radiazione, che proviene dall'etere" la quale "era disponibile in
quantità illimitata".
Riflettendo, mormorò che "il genere umano dovrebbe essere molto grato per la sua
presenza".
Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo provarono
Tesla raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato
utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili.
Alla fine della sperimentazione, l'inventore e il suo autista consegnarono
l'automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza - il vecchio granaio
di una fattoria a circa
Questo romanzesco aspetto dell'affare continuò. Petar Savo raccolse delle
indiscrezioni secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete
ed era stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle
sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
Quando chiesero a Tesla da dove arrivasse l'energia, data l'evidente assenza di
batterie, egli rispose riluttante: "Dall'etere tutto attorno a noi".
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a forze
sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua scatola
misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la breve esperienza di
Tesla nel mondo dell'automobile.
Questo incidente dell'infrazione nella sicurezza può essere apocrifo, dato che
Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per promuovere le sue idee ed
invenzioni, sebbene quando questi dispositivi mettevano in pericolo lo status
quo dell'industria egli aveva ogni buona ragione per essere circospetto nei suoi
rapporti.
L’azienda Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel
1930. Nel 1931 era in calo. Nel
Un mistero all'interno di un enigma
Circa
un mese dopo la pubblicazione dell'episodio, Petar Savo ricevette una telefonata
da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo delle valvole
termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero soddisfatto. Savo rispose
con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il più grande scienziato vivente al
mondo.
In seguito, Savo chiese a suo "zio" sugli sviluppi del ricevitore energetico
in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con uno dei principali
cantieri nautici per realizzare una nave con un dispositivo simile a quello
dell'automobile elettrica sperimentale. Tuttavia, non gli si potevano chiedere
maggiori dettagli dato che era ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo
dispositivo - e non si può dargli torto. In passato, potenti interessi avevano
cercato di ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed
applicare le proprie tecnologie.
Chi scrive non è a conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un
esperimento nautico, o se quest'ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna
informazione.
Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato "Il
sogno di Tesla di un'energia senza fili vicino alla realtà", che descriveva un
"esperimento programmato per spingere un'automobile utilizzando la trasmissione
senza fili di energia elettrica". Questo successe dopo l'episodio e non vi era
menzione di "free energy".
Nel periodo in cui l'automobile dovrebbe essere stata svelata,
Forse che
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Riferimenti
- Abram, Arthur,
"The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles", The Cormorant, bollettino
- Intervista di Derek Ahiers a Petar
Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
- Childress, David H., The Fantastic Inventions of
Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press,
-
Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press,
-
Decker, Jerry, "Tesla's Electric Car - The Moray Version", KeelyNet BBS,
postato il 31 gennaio 1993
-
Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
-
Greene, A.C., "The Electric Auto That Almost Triumphed", Dallas Morning
News, 24 gennaio 1993
-
Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT
Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania
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Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane
Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
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Seife, C., "Running on Empty", New Scientist, 25 aprile 1998
-
Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle
Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
- TFC Books FAQ,
http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, "Tesla's Electric Car,
KeelyNet BBS
NIKOLA TESLA
La Teoria dell'Energia Cosmica di Tesla
Ricostruire la teoria dell'Energia cosmica di
Tesla è spesso difficile. I suoi documenti così come i suoi progetti sono stati
rubati e ben nascosti, per poi divenire "riservati per motivi di sicurezza
nazionale", mentre i suoi 700 brevetti, al cui interno troviamo sporadicamente
dei riferimenti, sono stati resi introvabili, come se si fossero dissolti nel
vuoto, o nel forzieri delle società degli Illuminati.
In occasione del suo 79° compleanno, nel 1938, cinque anni prima della sua
morte, annunciò la più grandi scoperte della sua vita e disse che presto le
avrebbe donato a tutto il mondo, non appena avesse completato lo sviluppo degli
aspetti più segreti. Tesla si riferiva alla Teoria Dinamica della Gravità
e all'Energia del Cosmo, che era poi la scoperta di una Verità fisica
nuova, non c'è energia se non quella che riceviamo dall'ambiente.
Nella sua breve introduzione alla teoria Tesla precisò che si riferiva a
molecole ed atomi così come ai più grandi corpi stellari, "... a tutti i
corpi presenti nell'universo in ogni fase della loro esistenza dalla formazione
all'ultima disintegrazione". La teoria della relatività spesso si riferisce
ad "energia pura" in qualche "forma", ma in realtà l' energia è un "potenziale"
astratto che è sempre nel futuro. Come si può distinguere le forze dell'universo
in ciò che è puro o ciò che ha una forma?!
Nei
suoi scritti troviamo spesso espressioni poetiche, dall'enfasi di un vero
visionario, come quella che descrive la terra come la "stella della nascita
umana", e che usando il "fulmine di Giove", ( dio del cielo Indoeuropeo )
l'uomo "annichilisce il tempo e lo spazio", alludendo one all'uso dell'elettro-propulsione
("fulmini"), per viaggiare velocemente e annullare tempo e spazio . Tesla dunque
ha delineato la sua Teoria Dinamica della Gravità in una prosa onirica, di
straordinaria bellezza.
"L'etere è portatore di luce e riempie ogni
spazio, l'etere agisce come forza creativa che dà la vita. Viaggia in "turbini
infinitesimi" ("micro eliche") prossime alla velocità della luce, divenendo
materia misurabile. La sua forza diminuisce e arriva a terminare del tutto,
regredendo in materia, secondo una specie di processo di decadimento atomico.
Gli uomini possono dunque imbrigliare questi processi di passaggio dall'energia
alla materia, e dunque può catturare materia dall'etere, alterare la grandezza
della Terra, controllare le stagioni, guidare la rotta della terra attraverso
l'Universo, come una navicella spaziale, e poi causare collisioni di pianeti per
produrre nuovi soli e stelle e dunque, calore e luce. L'uomo può originare e
sviluppare la vita infinitamente."
Tesla si riferiva ad un' energia illimitata, catturata dall'ambiente che ci
circonda, e la sua scoperta viene da un'altra ben più grande, quale la
possibilità di convertire l'energia ad una forza più forte - mediante l'elettropulsione,
che viene usata per controllare la forza di gravità più debole.
Ma cos'è l'etere di Tesla?
Non era né etere "solido" di Maxwell e Hertz, né quello gassoso di Lorentz.
L'etere di Tesla consiste in "cariche immerse in un fluido isolante" che riempie
ogni spazio. Le sue proprietà variarono a seconda del suo movimento relativo e
dalla presenza di massa e di un ambiente elettrico o magnetico: l'etere di Tesla
veniva irrigidito variando rapidamente forze elettrostatiche, e viene coinvolto
così in effetti gravitazionali. "La terra è - come ha spiegato Tesla,
una palla di metallo caricata che si muove attraverso spazio" e che crea
un'enorme quantità di energia variando rapidamente forze elettrostatiche, che
diminuiscono di intensità". Lui illustra come i moti meccanici sono
prodotti da una forza elettrostatica diversa che agisce attraverso un mezzo
gassoso, che è eccitata dai cambi rapidi di potenziale elettrostatico. Se si
presume che enormi stress elettrostatici agiscano, attraverso questo mezzo,
variando rapidamente di intensità, si potrebbe muovere un corpo attraverso di
lui.
L'etere è normalmente neutrale elettricamente, e penetra ogni materia solida.
"L'energia" non esiste in forma fisica, ma è "il potenziale di lavoro" è "tempo"
che è una misurazione arbitraria della percentuale di moto della materia che
attraversa lo spazio pieno di etere. Tutti gli eventi accadono nel presente, ed
il "passato" e "futuro" sono soltanto metafore.
Questa energia" "gratis che è illimitata è
universalmente lavoro potenziale, creato dal moto perpetuo della materia e dal
cambio perpetuo di forze più forti e più deboli attraverso le quale viene
mantenuto l'equilibrio dell'universo. Quando la materia solida viaggia
attraverso lo spazio, subisce il "vento dell'etere" e le differenze in
potenziali elettrici provocano dei cambiamenti nel dislocamento elettromagnetico
all'interno della massa ed del vento dell'etere. Il campo elettrico della terra
crea il dislocamento magnetico all'interno dell'etere e lo accumula all'interno
del campo elettrico di terra. La differenza tra il dislocamento magnetico
all'interno di una massa ed il dislocamento magnetico fuori della massa
dell'etere è la "gravità" ".
Il
Governo Segreto ha finora controllato la tecnologia di elettropulsione per
difendere gli interessi dei monopolisti internazionali. Le navi ad
elettropulsione sono nascosti attraverso "effetti speciali", e la disseminazione
di false origini "aliene", attraverso i gruppi di "UFOlogia" condotti da agenti
segreti del governo. L'accesso alla verità consentirà la creazione della free
energy che ci porterà alla conquista dell'indipendenza e alla sopravvivenza, e
nonostante la confusione delle grandi bugie, e l'abuso giudiziale e
socio-economico dallo stato sociale, noi possiamo riportare alla luce la scienza
e la tecnologia vera.
APPROFONDIMENTO
Wikipedia, l'enciclopedia libera
ARMI AD ENERGIA DIRETTA (pdf)
Che il Pentagono ha sviluppato dagli studi di Tesla
I segreti perduti di Nikola Tesla - 1
I segreti perduti di Nikola Tesla - 2
I segreti perduti di Nikola Tesla - 3
I segreti perduti di Nikola Tesla - 4
I segreti perduti di Nikola Tesla - 5