IL PAPA

CONTRO ARRY POTTER

 

Il 16 luglio scorso è uscito il sesto volume in lingua inglese

Harry Potter, Ratzinger:

''Sottile seduzione che corrompe i giovani''

Il commento del Papa, pubblicato sul sito LifeSite, è contenuto in due lettere datate marzo 2003, quando era ancora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede

Roma, 13 lug. (Adnkronos) - Benedetto XVI condanna Harry Potter definendo la saga del giovane mago ''una sottile seduzione che corrompe i giovani cristiani''. Il commento di Joseph Ratzinger sui romanzi di J. K. Rowling sono contenuti in due lettere inviate a Gabriele Kuby, un autore cattolico tedesco che aveva inviato al Pontefice una copia del suo libro dal titolo 'Harry Potter: buono o cattivo'. In una delle risposte, datata marzo 2003, quando era ancora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Ratzinger affermava: ''E' una buona cosa che tu ci illumini sulla questione Harry Potter, soprattutto perché ha un profondo effetto e corrompe la fede e l'anima dei giovani cristiani, ancor prima che queste si siano completamente formate''.

In una seconda missiva inviata allo scrittore tedesco, datata 27 maggio 2003, Joseph Ratzinger lo ringrazia per il libro ''istruttivo'' su Harry Potter nel quale egli spiega che i popolari romanzi della Rowling impediscono ai giovani di distinguere il bene dal male, gli accorda il permesso di rendere pubbiche le lettere e lo invita ad inviare copie del suo libro ai prelati del Vaticano.

I severi giudizi di Joseph Ratzinger sui romanzi di Harry Potter vengono pubblicati su un sito Internet,
LifeSite, alla vigilia dell'uscita, il 16 luglio nell'edizione in inglese, della nuova avventura del ragazzino 'magico' dal titolo 'Harry Potter and the half blood prince'.

 

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Al coro dei no sulla saga di Potter si unisce lo scrittore canadese, Michel O'Brian, che fa notare come il mondo di Harry sia un mondo "fondamentalmente gnostico, dove la magia è presentata come una facoltà inerente della natura umana, che ha bisogno di essere risvegliata e formata attraverso la ricerca di conoscenze e poteri esoterici". Mentre Padre Gabriele Amorth, decano mondiale degli esorcisti, rincara la dose sostenendo che: "Non esiste una magia bianca e una nera perchè la magia è sempre un ricorso al demonio".
 

 

LO PSICOLOGO:

ATTENTI NON E' UNA FAVOLA!
Dott. Silvio Rossi


Molte polemiche sul piccolo mago Harry: adatto o no ai bambini? Favola moderna o stravolgimento mentale? Proviamo a dare qualche suggerimento per formarci un'opinione personale libera da condizionamenti più o meno pubblicitari.

1. Non c'è dubbio che il film - ma soprattutto il libro - siano ben fatti e accattivanti, capaci di creare delle suggestioni e risultare attraenti. la pubblicità ne ha certamente tratto occasione di creare moda, ossia di guadagnarci e specularci sopra.

2. Le favole tradizionali grosso modo possono essere divise in due categorie. Quelle con protagonisti animali, con funzione morale ed educativa. Si capisce che gli animali rappresentano modi d'essere e di agire umani, con i loro difetti e furbizie; generalmente non c'è magia. Un esempio sono le fiabe di Esopo. Ci sono poi le favole con esseri umani, in cui la magia se c'è viene da fuori (mago, fata, gnomo...) e aiuta a risolvere i problemi reali delle persone. La realtà umana non viene negata o distorta, ma solo arricchita da un intervento provvidenziale.

3. In Harry Potter tutto questo non c'è. La realtà è una realtà di fantascienza, non di favola. E' una realtà inventata e inesistente in cui non ci riconosciamo, o meglio ci misconosciamo. E' un mondo che solo apparentemente è il nostro, invece è pura suggestione. La magia non aiuta più la realtà, ma la magia stessa è realtà. In questo senso è la "pericolosità" di Harry Potter. Se i bambini seguono le avventure del maghetto senza che i genitori abbiano chiara questa situazione (e perciò possano chiarirla ai figli) possono perdere un contatto sano con la vera realtà. Dal punto di vista psicologico, per i soggetti più fragili questa situazione potrebbe rappresentare in effetti qualche rischio.

4. Un modo corretto per tentare un approccio equibrato al mondo di Harry dovrebbe muoversi su due direttive. La prima è quella di non lasciare mai soli i bambini a confrontarsi con queste invenzioni fantastiche. La seconda è quella di riportare sempre i bambini alla vera realtà, quella dove la magia per fortuna non esiste, ma esiste solo un riscatto umano basato sulla propria buona volontà e il proprio lavoro personale (e per chi crede, sull'aiuto amoroso - quello sì, reale - di Dio).

 

 

APPROFONDIMENTO

HARRY POTTER E LA PAGANIZZAZIONE DELLA CULTURA INFANTILE