PAUL WOLFOWITZ, L'UOMO

SBAGLIATO NEL POSTO SBAGLIATO

GUERRAFONDAIO DELLA CERCHIA DI CHENEY E BUSH,

ORA PRESIDENTE DI  UNA BANCA CHE DOVREBBE

 AIUTARE I PAESI POVERI E CHE INVECE...

 

(A cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

PAUL WOLFOWITZ
 

 

WOLFOWITZ, LE MANI BUCATE
Che il calzino sia stata una premonizione?

Fonte web

Aveva destato sorpresa, ilarità, imbarazzo e qualche irritazione scoprire che Paul Wolfowitz, il presidente della Banca Mondiale, andava in giro con i calzini bucati. Scoprire che uno dei potenti della Terra, uno degli architetti della politica estera dell’amministrazione di Gorge W. Bush, si presentava all’ingresso della moschea turca di Selimiye in quelle condizioni, sollevava più di un interrogativo.
Si era pensato a un brutto scherzo pacifista, per ridicolizzare il cervello dell’ufficio che elaborò il teorema delle armi di distruzione di massa. Uno degli strateghi della reazione contro i cosiddetti “Stati canaglia”, dopo lo choc dell’11 settembre. Il falco della destra americana, che Bush ha voluto al vertice della Banca Mondiale.
Niente affatto. Alla luce dell’ultimo scandalo, che ne travolge immagine e prestigio, la cosa avrebbe molto a che fare con le beghe familiari, relative alla sua relazione emersa con l’amante tunisina Shaha Riza, attualmente al Dipartimento di Stato americano. Per sua stessa ammissione (dopo che la cosa è stata scoperta), l’ex vicesegretario alla Difesa Usa ha favorito la sua compagna, concedendole un faraonico e contestato aumento di stipendio.
61 mila dollari, che si aggiungono ai 132 mila già percepiti. In totale 193 mila dollari, ben 10 mila in più di quelli percepiti dal Segretario di Stato Usa, Condoleeza Rice. Che qualche titolo e qualche responsabilità in più potrebbe certamente accampare. In ogni caso, un emolumento doppio al massimo consentito dalle regole interne dell’Istituto finanziario internazionale.

L'ex moglie di Wolfowitz, Clare

L'ex moglie di Wolfowitz,

 Clare

La vera protagonista nell’ombra del tiro mancino della moschea potrebbe essere stata la moglie. Mettendo in valigia solo calzini bucati, sapendo del programma visite del marito, avrebbe tirato un autentico “colpo basso” al compagno traditore con un’amante musulmana. Sbeffeggiandolo proprio davanti alle autorità religiose e alle porte di una moschea.
O più semplicemente, potrebbe aver voluto mandare un messaggio fin troppo esplicito: “Game over. Da oggi questo tipo di lavoro fallo fare alla tua amichetta”. E allo stato dei fatti la cosa è costata davvero cara.
Guardando Wolfowitz, passando in rassegna i collaboratori presidenziali, fino ad arrivare allo stesso Geoge W. Bush, l’amara constatazione finale resta la consapevolezza del tipo di mani, in cui le sorti e gli equilibri del mondo sono riposti. I buchi nei calzini avevano indicato quanto peso avesse per Wolfowitz, in realtà, l’etichetta. La scelta ostinata di rimanere saldamente alla presidenza della Banca Mondiale, il non sentirsi in dovere di trarre alcuna conseguenza dallo scandalo dello stipendio d’oro all’amante, e lo scoprire che addirittura si sia occupato di aumentare significativamente il suo stesso stipendio, confermano invece un’allarmante e arrogante ignoranza del più responsabile concetto di etica.
Altro che banchiere dei poveri!

 

 

Shaha Riza, l'amante tunisina

di Wolfowitz

 

 

Licenziate in tronco Paul Wolfowitz !

di Rico Guillermo

Licenziare in tronco il presidente della Banca Mondiale Paul Wolfowitz. Lo chiede l'organizzazione americana Avaaz, ricordando sia il presente scandalo collegato all'uomo politico sostenuto da George W. Bush, sia il suo passato come vice-ministro della difesa USA che volle fortemente la guerra in Iraq.

Quando Wolfowitz faceva parte dell'amministrazione Bush, dicono i promotori della petizione, fu uno dei principali artefici della guerra. Gia' sulle nostre pagine abbiamo ricordato che Wolfowitz fu uno dei firmatari - insieme a Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Lewis Libby, John Bolton, Zalmay Khalilzad e altri - di una lettera al presidente Clinton in cui gia' nel 1998 - quando ancora non c'erano nemmeno le false prove dell'esistenza di armi di distruzione di massa ne' c'era ancora stato l'11 settembre 2001 - si chiedeva di attaccare l'Iraq.

Con il governo di Bush figlio, Wolfowitz e gli altri hanno avuto la possibilita' di mettere in atto le loro vecchie intenzioni. Avaaz ricorda che quando la guerra si e' rivelata un disastro, Bush ha promosso il suo uomo imponendolo alla presidenza della Banca Mondiale, il cui compito principale e' il finanziamento ai Paesi in via di sviluppo.

In questa veste - continuano i sostenitori del licenziamento di Wolfowitz - ques'ultimo si e' dato l'immagine del combattente contro la corruzione, ma da poco emerge anche in questo senso il suo vero volto. Oltre ad aver evitato finanziamenti all'India, al Kenia e ad altri Paesi senza consultare il consiglio di direzione della Banca, ha usato il suo ruolo per fini personali.

Quando egli giunse alla testa dell'organismo delle Nazioni Unite, infatti, la sua compagna era fra i funzionari e quindi si era creata una situazione di incompatibilita' secondo le regole della Banca Mondiale. La donna fu dunque trasferita al dipartimento di Stato USA, ma Wolfowitz la mantenne sul libro paga della Banca, con un consistente aumento, al punto che lo stipendio divenne superiore a quello della stessa Condoleezza Rice.

Paul Wolfowitz ha ammesso la sua colpevolezza sul punto - chiedendo di non mescolare questo scandalo con l'istituzione in cui ha servito precedentemente - ed ha ricevuto le attestazioni di stima della Casa Bianca, ma non ha parlato di dimissioni, rimettendosi alle decisioni dell'esecutivo della Banca Mondiale.

Tuttavia - a fronte di alcuni che ritengono egregio il lavoro svolto da Wolfowitz alla Banca Mondiale contro i finanziamenti 'a pioggia' ma anche la sua azione contro l'Iraq e affermano che il trasferimento della sua compagna al Dipartimento di Stato sia stato deciso in modo automatico per rispetto alle regole della Banca - a parere di altri e' il momento di fermare l'ascesa del discusso uomo politico che ha malgestito la missione precipua della Banca ed e' stato pesantemente incoerente anche con l'immagine moralizzatrice con cui aveva voluto accreditarsi.

Avaaz - un movimento il cui nome significa 'voce' o 'canto' in molte lingue del mondo, come Hindi, Urdu, Farsi, Nepalese, Dari, Turco e Bosniaco - e' fra questi ultimi, ed ha promosso percio' una petizione alla direzione della Banca Mondiale il cui testo e' molto semplice: "licenziate in tronco Paul Wolfowitz!".

 

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COMUNICATO STAMPA

 

Washington, 16 aprile 2007 – La Campagna per la riforma della Banca mondiale (CRBM) denuncia le responsabilità dei governi europei e dell’esecutivo italiano nel non avere ottenuto le dimissioni del presidente Wolfowitz in seguito allo scandalo di corruzione che l’ha interessato. La mancanza di una posizione comune europea che chiedesse nettamente l’addio del Presidente non ha permesso di superare le resistenze americane in merito alla sua cacciata.

La Commissione Sviluppo che soprassiede le attività della Banca e racchiude tutti i governi del pianeta ieri ha demandato al consiglio direttivo della Banca la decisione sulla sorte di Wolfowitz, senza esprimersi al riguardo. Il consiglio direttivo ha ancora in corso un’indagine sulla questione, anche se già emerge che la maggioranza dell’organismo è intenzionata a confermare la sua fiducia al Presidente.

“Ancora una volta i governi europei rischiano la sconfitta”, ha dichiarato Antonio Tricarico, coordinatore della CRBM da Washington. “Non aver raggiunto una posizione comune è grave. Ci rammarica soprattutto la mancanza di leadership sulla questione del governatore Draghi e del Ministro Padoa-Schioppa. Ad oggi non sappiamo ancora quale sia la posizione sull’accaduto da parte del governo Prodi, proprio quando il parlamento italiano sta decidendo sullo stanziamento di fondi per il rifinanziamento della Banca.”

“I governi europei sono i finanziatori della Banca per ben il 60%. Il ricatto americano di tagliare i fondi per l’istituzione li blocca e non gli permette di agire. E’ giunto il momento di prendersi delle responsabilità politiche ed agire con coraggio. Se Wolfowitz non lascerà, l’Europa deve dirottare i propri finanziamenti per i paesi più poveri all’aiuto allo sviluppo e alle istituzioni europee competenti in materia di lotta alla povertà” ha concluso Tricarico.

 


 

APPROFONDIMENTO

 

BIOGRAFIA E CARRIERA POLITICA DI PAUL

WOLFOWITZ PRIMA DI OTTENERE LA

 PRESIDENZA DELLA BANCA MONDIALE

 

 

CHE Cos'È la Banca Mondiale?

 

 

Campagna per la Riforma

 della Banca Mondiale

 

 

World Bank President