ARCHEOLOGIA

SPAZIALE

 

QUANDO IN INDIA SI VOLAVA CON

LE MACCHINE VOLANTI

 

VIVIAMO IN UN UNIVERSO DOVE IL MISTERO RICOPRE LE COSE

 E CHE INVITA L'UOMO ALL'UMILTÀ E ALLA MERAVIGLIA!

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

Non stiamo per parlare di avvistamenti, o rapimenti alieni. Stiamo invece per addentrarci nello studio di reperti archeologici. Fatti concreti e oggettivi, dunque, non OPINIONI SOGGETTIVE: non si tratta di credere, bensì di constatare.

Inventarsi storie e dicerie sui marziani è senz'altro puerile, ma ignorare pervicacemente le numerose evidenze storiche in nostro possesso, per il semplice fatto che non rientrano nei nostri presuntuosi schemi antropocentrici ("l'uomo è er-mejo di tutto il Creato"), è un atteggiamento fazioso ancor più deleterio.

.. Oggi esistono seri indizi che inducono a credere che effettivamente creature extraterrestri visitarono la Terra in un passato più o meno remoto; ma .. tali indizi restano elementi slegati fra loro, tessere di un mosaico che deve ancora essere ricostruito. .. In Occidente come ad Est, archeologi ed etnologi ipotizzano, onde giustificare elementi e reperti sconvolgenti, un contatto dell'Homo Sapiens con creature in possesso di una tecnologia superiore. ... Simili descrizioni si incontrano anche .. negli scritti dei cronisti presenti alla battaglia di Lepanto, il decisivo evento storico che arrestò la conquista turca dell'Europa:

«... Nelle prime ore del 16 settembre 1571 la grande flotta cristiana .. riprese la navigazione, disturbata dal maltempo che l'obbligò a ripararsi a ridosso della costa calabrese. .. Ed ecco nel mezzo dell'aria fiamma di fuoco si lucente e sì grande, in forma di colonna, per lungo tempo fu da tutti con meraviglia veduta, onde gli spettatori, come da prodigiosa apparizione, ne tiravano felici auguri di gran vittoria. Stimavano che la colonna di fuoco guidar dovesse l'Armata cristiana sul mare, come guidò il popolo d'Israele nel deserto. E tanto più si addentravano nei pronostici di siffatto segno, quanto che da molti altri era stato in poco tempo preceduto...».

Così narra P. Alberto Guglielmotti, lo storico della Marina Pontificia, sulla scorta delle trattazioni del Sereno e del Caracciolo, testimoni oculari.

 

 

 

INTRODUZIONE

 

 

CHE COSA È LA CLIPEOLOGIA?

di P. L. Sani, da "Il giornale dei misteri" n.214

Da quanto tempo gli UFO solcherebbero i cieli del nostro pianeta? Sembrerebbe da molti, moltissimi anni.. (di P. L. Sani) L'archeologia spaziale studia reperti quali le linee incise sulla sabbia del deserto di Nazca (Perù), che solo dall'aereo si rivelano come i contorni di gigantesche figure; il disegno scolpito sulla lastra tombale rinvenuta nel 1952 nell'interno di una piramide a gradini a Palenque (Messico), disegno che suggerisce l'idea di un uomo ai comandi di un veicolo a reazione ..; le antiche raffigurazioni degli Oannes, gli «uomini-pesce» che secondo la mitologia babilonese sarebbero stati degli «istruttori divini»; e così via dicendo. Tuttavia, è bene sottolinearlo, queste interpretazioni «spaziali» restano a livello di pure e semplici ipotesi di lavoro.

 

L'astronauta di Palenque (Messico)

 

La clipeologia è la ricerca di eventuali manifestazioni UFO nel passato. Il termine deriva da «clipeus», lo scudo rotondo dei guerrieri romani, e trova giustificazione nel fatto che gli antichi scrittori latini, come ad esempio Plinio il Vecchio, descrissero come «clipei ardentes» (scudi infuocati) certe strane apparizioni celesti dell'epoca. .. La parola clipeologia è di conio prettamente italiano: proposta, pare, dal milanese Umberto Corazzi nel 1959, essa ha trovato diffusione nel nostro paese soprattutto grazie ad una rivista edita (a partire dal 1964) dal Centro Studi Clipeologici di Torino e intitolata, appunto, «Clypeus». Il termine non ha invece avuto fortuna all'estero. .. Ciò non significa, beninteso, che la ricerca di riferimenti ufologici nel passato sia stata trascurata all'estero. .. Esistono validi studiosi stranieri, fra i quali possiamo ricordare per esempio l'inglese Raymond Drake. Fra quelli italiani, sono invece da citare Gianni Settimo e Solas Boncompagni.

La clipeologia si basa su due presupposti:

  1. il fenomeno UFO non è esclusivo del nostro tempo: esso affonda le proprie radici nella storia, fino alle epoche più remote;

  2. il suo manifestarsi attraverso i secoli è rimasto documentato, sotto forma di descrizioni, allusioni, riferimenti, nelle mitologie, nei testi sacri, nei libri degli antichi autori, nelle cronache medioevali, nei diari di viaggio, nei libri di bordo ecc.

Lo scopo della clipeologia è quindi quello di scoprire queste presunte tracce e di presentarle come tali dopo averle spogliate della veste mitica, religiosa o leggendaria con la quale sono arrivate fino a noi. .. Tutto quello che essa può fare è di presentare una serie di passi enucleati da testi di vario genere e di suggerirne una interpretazione in chiave ufologica. Ma [naturalmente ciò non implica] che tale interpretazione sia quella giusta.

.. Convenzionalmente si indica il 1947 come l'anno di nascita del problema UFO. In realtà quello fu soltanto l'anno in cui, per effetto dell'avvistamento di Kenneth Arnold sul Monte Rainier, il problema divenne di dominio pubblico. Ma gli UFO si vedevano già da un pezzo, anche se venivano chiamati con altri nomi. Durante la Seconda Guerra Mondiale comparvero su vari teatri di operazioni e furono denominati «Foo-Fighters» (caccia infuocati); nell'estate del 1946 «invasero» i cieli dei paesi scandinavi, dove furono battezzati «razzi fantasma».

.. Misteriosi aeromobili (la cui origine è rimasta ignota) furono osservati sopra l'Inghilterra e la Nuova Zelanda nel 1909; sulla Russia, la Polonia e ancora l'Inghilterra nel 1913; nel Sud Africa nel 1914. Più indietro ancora, tra la fine del 1896 e i primi mesi del 1897, si verificò negli Stati Uniti quella che è oggi considerata .. la prima grande ondata di avvistamenti «UFO»: un bizzarro tipo di apparecchio volante, che fu denominato «airship» (aeronave), apparve a più riprese nei cieli di molti stati dell'Unione. Si ebbero centinaia di avvistamenti, casi di atterraggio e perfino osservazioni di «occupanti». Il fenomeno non è mai stato spiegato. Nel 1878 un contadino del Texas, John Martin, assistè al passaggio di un oggetto volante scuro, dalla velocità «impressionante», che egli descrisse, anticipando di 69 anni K. Arnold, a forma di «piatto».

.. Tutti gli avvistamenti a cui ho accennato risultano infatti pubblicati sui giornali delle rispettive epoche, e possono quindi essere riletti così come furono riferiti subito dopo il loro accadere, senza che il trascorrere del tempo abbia potuto alterarne i particolari con il sovrapporsi di abbellimenti o il frammischiarsi di elementi leggendari. Probabilmente è proprio qui, nel tipo di documentazione, che dobbiamo individuare il principale fattore discriminante tra ufologia e clipeologia. Quest'ultima, in pratica, comincia laddove finisce la disponibilità della cronaca giornalistica diretta.

L'archeologia spaziale viene indirettamente confermata anche da un fatto dei nostri giorni, cioè il caso dell'hacker inglese, Gary McKinnon ora sotto processo e in attesa di essere estradato negli Stati Uniti, che fra il 2001-2002 riuscì ad entrare nei computer della difesa militare americana. "Cosa sostiene di aver trovato Gary McKinnon in quei file? L’esistenza di un progetto denominato «Disclosure Project» dove 400 testimoni, esperti in vari campi della aeronautica, dichiarano in un libro che la tecnologia UFO esiste, che «abbiamo catturato astronavi e le abbiamo smontate per esaminarle, c'è l'anti-gravità, c'è energia liberamente disponibile ed è di origine extraterrestre»" (Vedere qui).

Un'altra conferma ci viene dai "dati catalogati che risalgono al periodo dell'Unione Sovietica e sono state realizzate da una sezione speciale della Marina Russa. fra i molteplici casi ve ne sono anche alcuni che riguardano segnalazioni di incidenti inspiegabili rilasciati da comandanti di sommergibili e navi militari. Il team era comandato da Nikolay Smirnov, Ammiraglio della Marina. Sono numerosi i documenti che parlano di casi di possibili incontri con gli UFO. Come riportato dal sito Svobodnaya, l'ex ufficiale di marina e studioso del fenomeno, Vladimir Azhazha afferma che i files declassificati sono davvero notevoli e di grande rilevanza scientifica. Dall’analisi di questi casi si evince che il 50% di incontri con gli UFO si è verificato in mare, mentre il 15% presso laghi.

In uno di questi casi si racconta che una volta un sottomarino a propulsione nucleare, che era in missione segreta in simulazione di combattimento nell’Oceano Pacifico, scoprì sei oggetti sconosciuti. Gli oggetti si misero ad inseguire il sommergibile, che tentò diverse manovre evasive per disimpegnarsi. Visto che non riusciva nell’intento, il comandate Oden decise di emergere. Gli oggetti dopo aver seguito il sommergibile in superficie si sollevarono in volo accelerando verso il cielo. Come ricorda l’ammiraglio in pensione Yury Beketov moltissimi di questi avvistamenti si ebbero nella regione del Triangolo Bermuda,. Si verificarono diversi malfunzionamenti ai sistemi di bordo e tutto ciò senza motivo apparente. Ma quello che più preoccupò i militari furono le forti interferenze di natura magnetica ai sistemi radar e missilistici. L'ex ufficiale di marina ha esplicitamente sostenuto che tutto ciò potrebbe essere stato causato da UFO.

Nei rapporti si legge che gli strumenti in dotazione registravano dati che provenivano sicuramente da oggetti materiali in rapidissimo movimento che sviluppavano una velocità incredibile. I calcoli hanno evidenziato una velocità di circa 230 nodi, cioè 425,5 km/h. E’ questo è davvero notevole. Infatti, accelerazioni così elevate sono incredibili nell’atmosfera, ma nell’acqua lo diventano ancora di più. La resistenza in acqua è molto più elevata. Questi oggetti sembravano sfidare le leggi della fisica. Secondo Bekelov c'è solo una spiegazione: “le creature che hanno costruito questi mezzi, sono tecnologicamente superiori a noi ". Si parla anche di un caso avvenuto nel 1982 nel Lago Baikal, altro luogo sede di incredibili avvistamenti. Il lago in questione come sappiamo è il più profondo lago d’ acqua dolce del mondo e sede di avvistamenti di UFO. I pescatori parlano di potenti luci che escono o sorvolano la sua superficie.

In questo file si parla di un’unità speciale di sommozzatori in addestramento che si imbatté in un gruppo di creature umanoidi che indossavano tute d'argento. L'incontro avvenne a una profondità di 50 metri. I militari cercarono di catturare uno di quegli individui. Nel tentativo tre dei sette uomini sono stati uccisi, mentre altri quattro rimasero gravemente feriti. Intanto si continua a parlare sempre più di ufo" (di Piero Pecoraro - 27-Aug-2009).

 

 

 

La teoria degli antichi astronauti - 1/2

 

La teoria degli antichi astronauti - 2/2

 

 

DUELLI UFO NEI CIELI EUROPEI

da BxPoma e dagli Archivi municipalizzati di Nizza (anno 1608)

.. Nel 957 e nel 1139, la popolazione [di Nizza] fu allarmata da "due soli" che percorsero la volta celeste. Nel 1147 una croce apparve sul disco lunare, mentre nel 1217 tre "croci volanti" fluttuarono nel cielo della città. Nel 1309, una "palla di fuoco" attraversò il cielo di Nizza, mentre il 5 Gennaio 1433 un "globo luminoso" stazionò per parecchie ore sulla città. ..

«[Risale] ai primi d'Agosto del 1608 .. l'apparizione in cielo di due uomini, duellanti più volte tra loro. Questi ultimi sono stati osservati per tre giorni, con grande stupore, sull'isola di Martigues, a cinque leghe da Marsiglia. ..»

.. Sul fare del tramonto del 5 Agosto 1608, gli abitanti di Nizza vedono comparire in cielo tre forme luminose che si muovono molto velocemente, dirigendosi sulla città. Giunte sulla verticale della fortezza, le tre luci si fermano di colpo e scendono lentamente, compiendo evoluzioni, fino ad un metro circa dalla superficie del mare.

Stazionando praticamente immobili sopra le onde, i tre oggetti, di forma ovoidale allungata e piatta e sormontati da una specie di pennone .., fanno come ribollire l'acqua, con intensa emissione di vapore color arancio­ocra; il tutto accompagnato da un grande fragore. Ad un tratto, da uno degli ordigni fuoriesce un essere e poi un secondo, di forma vagamente umana, vestiti con una specie di tuta rossa ricoperta di scaglie argentate. Erano macrocefali e, al posto degli occhi, avevano due aperture circolari luminose. Le due entità affondano nell'acqua fino alle anche. Le braccia sostengono in verticale due tubi, raccordati alla vita da cui parte, a mo' di cinturone, un tubo anellato che si collega alla parte posteriore della tuta. Per due ore .. i tre ordigni rimangono pressoché immobili rispetto alle due entità sbucate dall'interno. Verso le ore 22,00 i tre vascelli celesti, dopo aver imbarcato i due esseri, con un rombo indescrivibile ed a gran velocità si dirigono nella notte verso est, diventando in pochi secondi tre puntini luminosi. Interpretando il fenomeno come un avvertimento divino, i nizzardi si riversarono nelle strade della città, sfilando in lunghe processioni religiose fino all'alba del 6 agosto 1608.

Il mattino del 22 Agosto, i tre ordigni venuti dal cielo compaiono a Genova, anche questa volta di fronte al forte della città. I genovesi, già informati di quanto era successo a Nizza 17 giorni prima, reagiscono violentemente. La cittadella scatena un serrato tiro d'artiglieria contro i tre vascelli: 800 palle di cannone sono indirizzate sugli ordigni, ma nessuno dei tre subisce il minimo danno, né. interrompe le proprie evoluzioni. Tuttavia, in questo caso, nessuno tenta di uscire dagli oggetti durante le due ore e mezza in cui il fenomeno si manifesta. Dopo circa un'ora di evoluzioni a pelo d'acqua, uno degli ordigni si stacca bruscamente dal. gruppo e punta sulla città. La popolazione è colta dal panico e si registrano numerosi morti e feriti, alcuni calpestati dalla folla, altri per essere comunque rimasti esposti allo strano vascello. Dopo questa dimostrazione i tre oggetti volanti si riuniscono nuovamente e si dirigono verso est a velocità vertiginosa.

.. Il 25 Agosto 1608, nel cielo di Martigues .. appare un altro velivolo, che volteggia per un'ora e mezzo al di sopra delle case. Ne fuoriescono due entità, molto simili a quelle osservate dai nizzardi la sera del 5 Agosto, che si mantengono attorno al vascello e danno l'impressione di sfidarsi a duello nel cielo.

.. Il fragore che accompagnò il passaggio su Genova dei misteriosi ordigni provocò la morte di più persone. Le vibrazioni sonore emanate dagli UFO ricadevano evidentemente in una gamma di frequenza pericolosa per gli esseri umani. ..

Il 7 agosto 1566 dischi e sfere volanti comparvero in gran numero nel cielo di Basilea e furono osservati in tutto il cantone Svizzero. Un'incisione dell'epoca, conservata alla Biblioteca centrale di Zurigo, illustra quell'evento sbalorditivo. L'editore e incisore Samuel "Coccius" Apiarium descrive minuziosamente l'apparizione in calce dell'opera grafia: «Oggetti grandi come la luna piena e rossi come il sangue apparvero nell'aria nera. Anche la luna, a sera, assunse di riflesso il colore del sangue. Il mattino successivo si videro grandi globi neri balenare nel cielo e fu come se estate e inverno giungessero nel contempo, con esalazioni e nebbie, calore intenso e bolidi che saettavano, simili a comete, così numerosi da oscurare il Sole. I globi neri furono visto roteare e avventarsi gli uni contro gli altri, nel cielo sanguinante. A volte sembravano spegnersi improvvisamente e consumarsi".

 

 

Testimonianze UFO nella storia umana

 

Alieni ed Ufo... quello che non può essere detto...

 

 

UFO IN ITALIA NEL XV SECOLO?!

«Pattuglia di stelle» a Roma

di Rinaldo Pan, da "Il giornale dei misteri" n.214

.. Tre stelle (e, sembra, in autentica formazione di combattimento) furono viste volare su Roma la sera del settembre 1408. Il fatto è descritto da Antonio Di Pietro, canonico beneficiato del Capitolo Vaticano, nel suo «Diario di Roma dall'anno 1404 all'anno 1417», conservato nell'Archivio Capitolare Vaticano, [rinvenuto] nella Biblioteca Estense di Modena da L.A. Muratori, che inserì il testo nel tomo XXIV (ed, 1734) della «Rerum Italicarum Scriptores»: .. «Subito dopo il tramonto del sole .., appena giunti in Piazza San Pietro, vedemmo con altri .. una bellissima stella .. che, venendo dal cielo di Tarrione, si dirigeva verso Castel Sant'Angelo con altre due piccole stelle raggianti e splendenti. E rimanemmo tutti sorpresi da quello spettacolo». Il racconto è tutto qui e, come si vede, il cronista non si diffonde in esclamazioni entusiastiche e in altri particolari e la notazione del fatto è resa più credibile appunto dalla sua scarna semplicità. .. Tarrione era la zona collinosa .. a sud ovest della Basilica Vaticana, nei cui pressi si trova Villa Pamphili, e dove tuttora si snoda un'antica strada in salita chiamata «Via del Lago Tarrione», forse in ricordo di qualche grossa pozzanghera colà in permanenza.

 

I «Globbi» di Bibbiena

Il 28 giugno .. 1444 apparvero sul Santuario di S. Maria del Sasso, presso Bibbiena, nel Casentino, dei globi luminosi. .. E sembra che da essi uscissero addirittura dei giovani vestiti di bianco. .. La narrazione .. di Don Massimo, .. un monaco benedettino di Camaldoli, .. è contenuta nel manoscritto «Dei fatti miracolasi avvenuti pressa il torrente Vessa, non lungi da Bibbiena, ecc.», inserito nel codice Moreniano-Raccolta Frullani n.29, pagina 56, custodito nella biblioteca «Riccardiana» di Firenze:

«..el potestà .. sendo .. sopra un poggetto, volgendosi verso la chiesa vidde lui co' compagni suoi un globbo di grossezza quanto un torchio. .. El suo notaro .. andossene in sul tetto della chiesa per vedere se alcuno avessi fatto questa cosa fictamente. Come fu in sul tetto, cominciò a tremare et gridare per sì fatto modo, che se non avesse avuto aiuto, cadeva a terra da quel tetto. .. Messer Lorenzo piovano di Bibbiena mi disse che .. vide questi lumi più volte di dì come di notte, ed alchuna volta vidde andare intorno alla chiesa questi lumi et lasciare un odore di tanta soavità e di tanta dolcezza che non si potrebbe dire. E fanciugli del Castello, quando andavano il sabato sera alla sopradetta chiesa, tutti, mi disse messer Lorenzo, che vedevano questi globbi».

Più avanti il monaco benedettino torna al primo momento in cui furono visti i lumi:

«..esso potestà et tutti gli altri viddono venire per la via che va a Chamenza grandissima quantità di giovani tutti vestiti di bianco et viddegli andare su pel prato di Sancta Maria et entrare nella chiesa».

Don Massimo aggiunge che il podestà e gli altri corsero anch'essi in chiesa ma non videro nessuno. Avvertirono però un soavissimo odore. Inoltre ci fa sapere che

«...è sopraddetti lumi et globbi stettero mesi tre et furono veduti il sabato e il lunedì».

 

«Tre Soli» prima del Conclave

.. Stefano Infessura, scriba del Senato del Popolo Romano, nel suo «Diario della città di Roma», che va dal 1429 al 1494, [riporta un] avvistamento effettuato il 6 agosto 1492 .. alla vigilia del Conclave dal quale sarebbe uscito papa Alessandro VI. .. Scritto un po' in latino, un po' in italiano, anche questo «Diario» fu trovato nella Biblioteca Estense di Modena dal Muratori, che lo pubblicò nel tomo III, p. la, della «Rerum Italicarum Scriptores»:

«.. Apparve un segno nell'ora terza [e cioè in pieno pomeriggio]: infatti furono visti in cielo a oriente tre grandi, bianchissimi e lucenti Soli e furono visti da molti di diversa condizione. .. E i Cardinali che stavano entrando nel Conclave si fermarono sulla scalinata di Santo Pietro.».

 

LA MADONNA E SAN GIOVANNINO, DEL LIPPI

di R. Pinotti, da "Il giornale dei misteri" n.214

.. «La Madonna e San Giovannino», una scena di natività attribuita alla scuola di Filippo Lippi, un pittore fiorentino del XV secolo, .. fu notata per puro caso nel corso di una visita in Palazzo Vecchio a Firenze, nel Salone di Saturno, da un giovane architetto italiano, Daniele Bedini. Osservandola, nella sua porzione superiore destra egli poté notare con chiarezza la presenza, nel cielo, di un oggetto volante plumbeo e ovoidale, apparentemente in movimento. Come Bedini stesso sottolinea, il movimento di tale corpo «è chiaro e presumibile per la presenza di raggi luminosi (di colore giallo oro) tutt'intorno all'oggetto, che quasi ne suggeriscono anche la direzione; fattori, questi, che sono in netto contrasto con la completa staticità delle figure e del paesaggio dello sfondo».

Clicca per ingrandire. Cosa potrebbe essere questo oggetto? [Non è] la stella di Betlemme [che,] in quanto fonte di luce definita, sarebbe stata rappresentata in maniera completamente diversa: e cioè come un corpo splendente simile ad una cometa, e non come un corpo opaco come in questo caso. [Nè è] il sole, [che] possiamo osservar[e] nella porzione superiore sinistra.
 

Invia quest'immagine come cartolina elettronica!Clicca per ingrandire. «L'oggetto», suggerisce Daniele Bedini, «viene anche osservato da un pastore, posto a destra rispetto alla Madonna, raffigurato dal pittore con la mano destra sulla fronte in chiaro atteggiamento di attenzione e perfino dal suo cane che al passare dell'oggetto abbaia in maniera molto evidente, proprio come è accaduto in moltissimi casi di avvistamenti ufologici attuali».

In effetti, l'oggetto misterioso è all'origine di reazioni sia sull'uomo che sugli animali nella scena sullo sfondo e nessuna spiegazione convenzionale sembra darne una ragione possibile. Si tratta di un vero enigma che deve ancora essere risolto.

 

 

EXTRATERRESTRI NELL'INDIA PROTOSTORICA?

di R. Pinotti e M. Blondet, da "Il giornale dei misteri" n.214

[Nel] Mahabharata, un confuso racconto di guerre e di battaglie avvenute in un'antichità indefinita e leggendaria lungo la valle dell'Indo, [si legge che] «il valoroso Aswatthaman (un personaggio), risoluto, toccò l'acqua e invocò l'arma Agneya (da Agni, «fuoco»). Puntandola verso i suoi nemici visibili e fuori vista, sparò una colonna esplosiva che si aprì in tutte le direzioni e provocò una luce brillante come fuoco senza fumo, a cui seguì una pioggia di scintille che circondò completamente l'esercito dei Partha».

Ed ecco gli effetti dell'arma: «I quattro punti cardinali furono coperti di buio.., un vento violento e cattivo cominciò a soffiare. Il sole sembrò girare in senso contrario, l'universo sembrò febbricitante. Gli elefanti, scorticati dal calore, si misero a correre terrorizzati». Persino l'acqua si mise a «ribollire e gli animali acquatici mostrarono un'intensa sofferenza».

.. «Queste descrizioni .. richiamano alla memoria in modo impressionante gli effetti di esplosioni atomiche e di bombe al fosforo» (David Davenport ed Ettore Vincenti, autori di "2000 a.C.: distruzione atomica", Sugarco editore, Milano)

.. Nel Ramayana vengono descritte parecchie armi che, per quanto possano sembrare fantastiche, somigliano molto ad armi modernissime. Il glossario delle armi del Mahabharata stilato dall'illustre sanscritista indiano Hari Prasad Shastri parla per esempio dell'arma Kamaruchi, «freccia intelligente, che va dove vuole», in cui senza troppa fantasia si può vedere un missile telecomandato. O della Murchchdhana, «arma che causa la temporanea sospensione di tutte le sensazioni»; forse un gas nervino? E l'arma Nadana, «che produce gioia», non potrebbe essere un gas esilarante? E la Shabdaveditva, «freccia che segue i suoni ed è capace di colpire gli oggetti nascosti», non può ricordare un missile capace di orientarsi automaticamente dietro le onde sonore degli aerei nemici?

.. Nei testi indù si parla abbondantemente di aerei. «Il termine sanscrito è vimana», spiega Davenport «che letteralmente significa 'uccello artificiale abitato'. I libri sacri dicono che i vimana possono volare e li descrivono come vere e proprie macchine.

.. Nel Ramayana (Uttara Kanda, cap. 81) si parla di un rishi (un «sapiente») che, adirato contro gli abitanti di una città chiamata Lanka, dà un preavviso di sette giorni; al termine dei quali promette «una calamità, che cadrà come fuoco dal cielo». .. Mohenjo-Daro, nome moderno (significa «luogo della morte») era chiamata qualche secolo fa «Isola» (Lanka), perché era circondata da un braccio secondario del fiume Indo, oggi prosciugato. .. «Gli ultimi abitanti di Mohenjo-Daro sono periti di una morte subitanea e violenta», ha scritto l'archeologo Sir Mortimer Wheeler. .. Un'incursione di nemici è esclusa, perché i corpi non presentano ferite da arma bianca. In compenso, come ha scritto l'antropologo indiano Guha, «si trovano segni di calcinazione su alcuni degli scheletri. È difficile spiegare questa calcinazione...». Tanto più che gli scheletri calcinati sembrano meglio conservati degli altri.

.. «L'antica Lanka è stata spazzata via .. da una esplosione assimilabile ad una deflagrazione nucleare. .. Abbiamo individuato chiaramente sul posto l'epicentro dell'esplosione: .. è una zona coperta da detriti anneriti, resti di manufatti di argilla. Abbiamo fatto esaminare alcuni di questi detriti presso l'Istituto di Mineralogia dell'Università di Roma: risulta che l'argilla è stata sottoposta ad una temperatura altissima, più di 1.500 gradi, per qualche frazione di secondo. C'è stato un inizio di fusione subito interrotta. È escluso che un normale incendio o il calore di una fornace possano produrre questo effetto. Inoltre, le case dell'antica città sono state danneggiate con tanto minor gravità, quanto più sono lontane dall'epicentro. Nei pressi dello scoppio, gli edifici (in mattoni, con piani superiori in legno che sono andati completamente distrutti) sono stati rasi al suolo. Un po' più lontano restano muretti alti un metro e mezzo; nei punti più lontani della città le mura rimaste in piedi superano i tre metri.

È l'inequivocabile effetto di un'esplosione avvenuta a qualche metro da terra. L'ipotesi che il disastro sia stato provocato da un'esplosione di tipo nucleare .. è rafforzata da una leggenda che abbiamo raccolto da un abitante del luogo. Egli ci ha raccontato che "i signori del cielo" .. hanno annientato la città con una luce che brillava come mille soli e che mandava il rombo di diecimila tuoni. Da allora chi si arrischia ad avventurarsi nei luoghi distrutti viene aggredito da spiriti cattivi [le radiazioni, ndJB] che lo fanno morire. [Tuttavia] è difficile credere .. che una civiltà di quattromila anni or sono, capace di costruire missili, 'macchine volanti' e bombe atomiche, sia scomparsa senza lasciare tracce. Una civiltà tecnologica sarebbe anche una civiltà industriale: quindi una civiltà che lascia montagne di rifiuti e di rottami. Anche fra quattromila anni i resti della nostra attuale cultura tecnologica dovrebbero essere visibili: se non altro per la grande quantità di macerie, ruderi di cemento, spazzatura di vario genere. Niente di tutto quanto si trova nella città di Mohenjo-Daro: la quale era una città prospera ed avanzata, con pozzi disposti razionalmente ed un progredito sistema di fognature, ma certamente non inserita in un sistema tecnologico paragonabile al nostro. Le poche armi ritrovate sono lance e spade, non certo fucili e pistole. .. Si impone l'ipotesi extraterrestre: .. i 'signori del cielo' che distrussero l'antica Lanka erano forse esseri giunti da 'altrove'. Colonizzatori spaziali che si sono comportati come tutti i colonizzatori: con brutalità e prepotenza. Forse, aggrediti dagli abitanti di Mohenjo-Daro, hanno voluto infliggere loro una punizione esemplare. A suon di bombe atomiche». (Davenport e Vincenti)

 

 

Ecco come doveva essere "il Vinama", la macchina

 volante descritta in antichi testi indiani

 

 

LE MACCHINE VOLANTI DEGLI ANTICHI

 ABITANTI DELL'INDIA
 

di Corrado Malanga, del dipartimento di Chimica dell'Università di Pisa, da "Il giornale dei misteri" n.214

.. Più di diecimila anni di storia indiana sono .. frammentariamente giunti ai giorni nostri .. attraverso quei «saggi uomini libro» che parlavano in sanscrito (la lingua degli dei) e non in hindi (la lingua del popolo), [come] Pandit Subbaraya Sastry [che il 1° Agosto 1918] cominciò a dettare in sanscrito quelle che erano le sue conoscenze, tramandate per via orale, di storia indiana. .. Molti di questi testi giacciono ancora non tradotti in inglese e, per questo motivo, inaccessibili alla cultura occidentale, mentre molti altri testi non sono mai stati scritti e forse non lo saranno mai.

[Uno di questi, tradotto nel 1959 e studiato nel 1974 dall'Accademia Sanscritista di Bengalore, risale a circa 5000 anni fa ed è intitolato Vymaanika-Shastra - che] vuol dire alla lettera «Pratiche Aeronautiche» od «Astronautiche». [Pare] che Pandit Subbaraya Sastry avesse anche delle facoltà «paranormali» [ossia l'accesso a quello che i Tibetani chiamano "Il libro dell'Akasha", ndJB] che lo avessero in qualche modo aiutato a «ricordare» il contenuto del manoscritto. .. Nel testo si descrive come sono costruiti i vymaana, come si devono pilotare, come si nutrono i piloti delle macchine volanti, quanti e quali tipi di vymaana ci sono, senza parlare della minuziosa descrizione di motori, radar, televisori, schermi difensivi ed armi micidiali e... chi più ne ha più ne metta. .. (I tedeschi, durante l'ultima guerra mondiale, [hanno tentato] di ricostruire, sulla base dei disegni effettuati delle macchine volanti contenuti nel testo, qualche balorda arma da guerra.)

[Da notare che, essendo] il testo originale .. del 1918, l'autore o meglio il «tramandatore» di questi concetti quali macchine volanti rotonde, raggi distruttori, leghe superleggere, televisori, motori a reazione, non poteva neanche aver sentito parlare di queste cose.

.. Il Vymaanika-Shaastra non è un libro ma un manuale di istruzioni che non si abbandona mai all'aulico linguaggio del Ramayana ma parla di bulloni, manopole, radiazioni così come farebbe il manuale di istruzioni della Consolle di un Calcolatore Elettronico. In più risultò molto utile, nella comprensione del testo, il continuo accenno che l'autore fa ad altre fonti dell'epoca che descrivono, con altre parole gli stessi aspetti dei manufatti riportati, permettendoci di ricavarne degli utili confronti. La settima e l'ottava parte del libro parlano dei metalli e delle leghe metalliche che servono per costruire il vymaana ..: «Ci sono tre tipi di metalli detti Somaka, Soundaalika e Mourthwika che, opportunamente miscelati, danno origine a sedici tipi di leghe che assorbono molto bene il calore. .. I metalli che sono luminosi [o, piuttosto, "leggeri"? "light" in inglese significa sia "luce" che "leggero", ndJB] sono adatti per produrre aeroplani e questi metalli sono sedici, .. formàti da leghe di metalli del gruppo Soma, Soundaala e Mourthwika: non sono conduttori di calore e sono utili per costruire vymaana. .. Nel settimo livello i metalli sono di ventisette specie. Il terzo tipo di metalli sono detti metalli base ed hanno cinque qualità».

[In effetti, oggi sappiamo che] ci sono proprio sette livelli energetici distinti che possono essere occupati dagli elettroni.

Bisogna sapere che tutti gli elementi che costituiscono l'universo, dall'idrogeno all'uranio e così via, sono eguali dappertutto. Sulla Luna o su Alfa del Centauro, l'atomo di ferro è uguale a quello terrestre, così come tremila anni prima di Cristo o cento milioni di anni fa c'erano gli stessi cento e più elementi che conosciamo oggi. .. Un atomo, anche molto grosso, non può tenere attorno a sé più di un certo numero di elettroni poiché questi tendono ovviamente ad occupare posizioni sempre più lontane dal nucleo [che] non riesce più ad esercitare la sua forza di attrazione su queste particelle più esterne, che non possono quindi essere trattenute. Ciò vuol dire che atomi con più di centoundici-centododici elettroni circa, non possono «stare insieme». .. Ciò che noi sappiamo oggi sulla struttura dell'atomo ci ha indotto ad usare la classificazione di Mendelejev, in cui i metalli sono divisi a seconda del numero di elettroni che hanno nell'ultimo livello energetico, quello esterno e più distante dal nucleo. Chiunque conosca le regole con cui gli elettroni si distribuiscono attorno ad un nucleo sceglierebbe più o meno lo stesso tipo di classificazione dettata da Mendelejev, anche un indiano di cinquemila anni fa.

.. Ma ascoltiamo ancora cosa dice il Vymaanika-Shaastra: «.. Le forze gravitazionali dell'Universo producono i livelli .. nelle proporzioni 3, 8, 11, 5, 2, 6, 4, 9 e .. causano l'origine dei metalli».

.. Ciascun numero sembra descrivere la configurazione elettronica del primo elemento di ciascun gruppo, il 3 è il litio, l'8 è l'ossigeno, il 5 è il boro, il 2 è l'elio, il 6 è il carbonio, il 4 è il berillio, il 9 è il fluoro mentre l'l1 è il sodio ma al suo posto ci dovrebbe essere l'azoto (N = Nitrogeno)». Quest'ultima è l'unica discrepanza che abbiamo trovato. .. Se la chiave di lettura da noi qui proposta è giusta si giunge all'agghiacciante conclusione che cinquemila anni fa, qualcuno conosceva molto bene la struttura dell'atomo.

 

 

Il Mahabharata ed altri testi parlano della terribile guerra che ebbe luogo circa 10.000 o 12.000 anni fa tra Atlantide e l'impero Rama, in cui vennero utilizzate armi di distruzione che i lettori non si sarebbero immaginate fino alla seconda metà di questo secolo (XX°). Da dove veniva tale tecnologia? L'immagine è tratta dal Mahabharata.

 

 

VIMANA:

 TECNOLOGIA DI VELIVOLO DELL'ANTICA INDIA

di Roberto Laccetto, da UFO CONTACT n.3/97

.. L'imperatore indiano Ashoka creò la "Società Segreta dei Nove Uomini Ignoti": grandi scienziati indiani che avrebbero dovuto catalogare tutte le scienze. Ashoka mantenne il loro lavoro segreto perché aveva paura che la tanto evoluta scienza catalogata da questi uomini, derivata dagli antichi testi indiani, potesse essere usata per il fine malvagio della guerra. .. I "Nove Uomini Ignoti" scrissero un totale di nove libri, probabilmente uno ciascuno. Uno di essi si intitolava "I Segreti della Gravità!". .. Probabilmente si trova ancora da qualche parte, custodito in una biblioteca segreta in India, in Tibet o altrove (forse persino in Nord America).

.. Ashoka, inoltre era a conoscenza di guerre devastanti nelle quali erano stati utilizzati veicoli particolarmente avanzati e "armi futuristiche" che avevano distrutto l'antico "Impero Rama" dell'India, diverse migliaia di anni prima. Solamente pochi anni fa i cinesi hanno scoperto alcuni documenti sanscriti a Lhasa, in Tibet, e li hanno spediti alla University of Chandrigarh, perché venissero tradotti. Recentemente, il Dr. Ruth Reyna, di quell'università, ha detto che i documenti contengono istruzioni per la costruzione di navi spaziali interstellari! Il loro metodo di propulsione, ha detto la dottoressa, era "anti-gravitazionale" e basato su un sistema analogo a quello del "laghima": "una forma centrifuga abbastanza forte da contrastare la forza gravitazionale", sconosciuto potere dell'ego, presente nella struttura fisiologica dell'uomo. Secondo l'Hyndu Yogis, è questo "l'anghima" che permette ad una persona di levitare. Il Dr. Reyna ha affermato che a bordo di queste macchine, che nel testo erano chiamate "Astra", gli antichi potrebbero aver inviato una missione di uomini verso qualsiasi pianeta, secondo quello che si legge nel documento, che si ritiene abbia migliaia di anni. Si diceva, inoltre, che i manoscritti rivelassero il segreto dell'antima": "il copricapo dell'invisibilità", e del "garima": "come diventare pesanti come una montagna di piombo". Naturalmente gli scienziati indiani non presero i testi molto sul serio, ma poi cominciarono a credere di più nella loro validità quando i cinesi annunciarono che avrebbero utilizzato certi dati per la ricerca necessaria al loro programma spaziale! Questo è stato uno dei primi casi in cui un governo ha ammesso di fare ricerche sull'antigravità.

I manoscritti non dicevano con certezza se fossero mai stati fatti viaggi interplanetari ma menzionava, tra l'altro, il progetto di un viaggio sulla Luna, sebbene non sia chiaro se questo viaggio sia stato veramente compiuto. [Ma è noto che il Ramayana descrive una battaglia tra Vimana e Valix (veicoli volanti) avvenuta sulla Luna.]

.. Uno dei grandi testi epici indiani, il "Ramayana", contiene la storia molto particolareggiata di un viaggio sulla luna a bordo di un Vimana (o "Astra"), ed in effetti descrive una battaglia sulla luna con un "Asvin" (un veicolo di Atlantide). [L'] "Impero Rama" (India settentrionale e Pakistan) .. si sviluppò almeno quindicimila anni fa nel subcontinente indiano e fu nazione ricca di tanti grandi e sofisticate città, molte delle quale devono essere ancora ritrovate nei deserti del Pakistan e dell'India settentrionale ed occidentale. Rama esistette, sembra, accanto alla civiltà di Atlantide, in mezzo all'Oceano Atlantico, e venne guidata da "illuminati Re-Sacerdoti", che erano i governatori delle città. Le sette più grandi città-capitali dell'Impero Rama erano conosciute nei testi classici Hindu "Le sette Città Rishi". Secondo gli antichi testi indiani, la gente aveva delle macchine volanti chiamate"Vimana".

Gli antichi testi epici indiani descrivono il Vinama come un veicolo circolare a due piani, dotato di vari oblò e di una cupola, proprio come ci immaginiamo un disco volante. Il Vimana volava alla "velocità del vento" ed emetteva un "suono melodioso". C'erano almeno quattro diversi tipi di Vinama: alcuni a forma di disco, altri come lunghi cilindri ("velivoli a forma di sigaro"). .. Uno dei Vimana descritti era a forma di sfera, ed era portato ad una grande velocità da un potente vento generato dal mercurio. Si muoveva come un UFO, andando su, giù, avanti e indietro come desiderava il pilota. .. I Veda, antichi poemi Hindu, ritenuti i testi indiani più antichi, descrivono i Vimana di varie forme e dimensioni:"l'ahnihotra-vimana" con due motori, i "vimana elefanti" con più motori, e altri modelli chiamati martin-pescatore, ibis e con nomi di altri animali. ..

Gli antichi testi sui Vimana sono numerosi, e ci vorrebbero molti libri per riportare tutto quello che dicono. Gli antichi indiani, che costruirono questi apparecchi, scrissero interi manuali di volo sul modo di guidare i vari tipi di Vimana, molti dei quali (testi) esistono ancora, ed alcuni sono stati tradotti in inglese. Il "Samara Sutradhara" è un trattato scientifico che parla di ogni possibile aspetto del volo su di un Vimana. Ci sono 230 strofe che riguardano la costruzione, il decollo, il modo di viaggiare con andatura di crociera per migliaia di chilometri, gli atterraggi convenzionali cosi come quelli d'emergenza e, persino, eventuali collisioni con gli uccelli. Nel 1875 venne rinvenuto in tempio indiano il Vaimanika Sastra, un testo del quarto secolo avanti Cristo scritto da Bharadvajy il Saggio,utilizzando quali fonti testi ancora più antichi. Esso trattava del funzionamento dei Vimana e comprendeva informazioni sulla manovrabilità, sulle dei velivoli dai temporali e dai fulmini e su come cambiare la propulsione da un'alimentazione ad "energia solare" ad una priva di energia; il che suona come "anti-gravità". Il Vaimanika Sastra (o Vymaanika-shaastra) ha otto capitoli di diagrammi che descrivono tre tipi di velivoli, compresi gli apparati che non possono prendere fuoco né rompersi. Il testo, inoltre, cita 31 elementi fondamentali di queste macchine e 16 materiali con cui sono costruite che assorbono luce e calore; motivo per il quale venivano ritenuti adatti per la ricostruzione dei Vimana. .. In un'altra fonte indiana, il Samar, i Vimana erano "macchine di ferro, compatte ed eleganti, con una carica di mercurio che veniva sparata fuori, dalla parte posteriore, nella forma di una fiamma rombante". Un altro lavoro chiamato Samaranganasutradhara descrive come venivano costruiti i veicoli.

.. Non sembra esserci dubbio che i Vimana fossero dotati di qualche dispositivo di "anti-gravità". I Vimana decollavano in senso verticale, ed erano capaci di volteggiare in cielo come i moderni elicotteri o i dirigibili. .. I Vimana erano custoditi in un Vimana Griha, una specie di hangar, e si dice che venivano a volte alimentati da un liquido giallognolo, ed altre da una specie di composto di mercurio. .. È probabile che gli ultimi scrittori riguardo i Vimana agissero solamente in quanto studiosi-osservatori, ispirandosi a testi più antichi, e perciò che facessero comprensibilmente confusione sul principio dell'alimentazione dei Vimana. Il liquido "bianco-giallognolo" fa pensare alla benzina, e forse i Vimana avevano un gran numero di diverse fonti di propulsione, compresi i "motori a reazione".

È interessante notare che [furono] i nazisti [a sviluppare] i primi motori a reazione, per le loro "bombe volanti" V-8. Hitler e la dirigenza nazista erano straordinariamente interessati all'antica India e al Tibet e mandarono spedizioni in entrambe questi paesi, ogni anno a partire dagli anni '30, e forse fu da questi popoli che i nazisti ottennero una parte delle loro conoscenze scientifiche.

.. Scienziati dell'ex Unione Sovietica hanno scoperto quelli che essi chiamano "antichi strumenti usati su veicoli per la navigazione cosmica" in alcune grotte del Turkestan e del deserto del Gobi. I "dispositivi" sono soggetti emisferici di vetro o porcellana, che finiscono in un cono con una goccia di mercurio all'interno. .. Uno scritto trovato a Mohenyodaro, in Pakistan, (ritenuta una delle "Sette Città Rishi dell'Impero Rama") e non ancora decifrato, è stato ritrovato anche in un altra località: l'Isola di Pasqua!, [dove è] chiamato lo "scritto di "Rongo Rongo". ..

.. In un testo ritrovato in Tibet .. si legge ..: "Bhima volò via con il suo carro, radioso come il sole e fragoroso come il tuono, [e che] splendeva come una fiamma nel cielo di una notte d'estate. Avanzava maestosamente come una cometa: era come se brillassero due soli. Quindi il carro saliva e tutto il cielo si illuminava".

Nel Mahavira di Bhavabhuti (un testo Jain dell'ottavo secolo, scelto tra tradizioni e testi ancora più antichi) leggiamo: "Un carro aereo, il Pushpaka, trasporta molta gente alla capitale di Ayodhya. Il cielo è pieno di stupende macchine volanti, scure come la notte ma illuminate da luci di un bagliore giallognolo".

.. Sfortunatamente i Vimana, come la maggior parte delle invenzioni scientifiche, venivano utilizzati soprattutto per la guerra. Gli abitanti di Atlantide usavano le loro macchine volanti, i "Vailixi", un tipo di velivolo simile ai Vimana, per cercare di conquistare il mondo, stando a quanto dicono i testi indiani. La gente di Atlantide, conosciuta come "Asvin" nei testi indiani, a quanto pare era persino più progredita tecnologicamente di quanto fossero gli indiani, ed aveva un temperamento più guerriero. .. Attraverso fonti esoteriche ed occulte [sappiamo che i Vahilixi atlantidei erano] simili se non identici ai Vimana, .. generalmente "a forma di sigaro", ed erano sott'acqua così come nell'atmosfera o, addirittura nello spazio. Altri veicoli, proprio come i Vimana, erano a forma di disco, e potevano anch'essi sott'acqua.

Secondo un articolo che EKLAL Kueshana, autore di "The Ultimate Frontier", scrisse nel 1966. i Vailixi furono realizzati per la prima volta ad Atlantide 20.000 anni fa, e i più comuni erano "a forma di disco con sezione generalmente trapezoidale, con tre serbatoi emisferici per il motore posti nella parte inferiore": Utilizzando un sistema antigravitazionale meccanico attivato da motori che sviluppano, all'incirca, una potenza di 80.000 cavalli".

Il Ramayana, il Mahabharata ed altri testi parlano della terribile guerra che ebbe luogo circa 10.000 o 12.000 anni fa tra Atlantide e l'impero Rama, in cui vennero utilizzate armi di distruzione che i lettori non si sarebbero immaginate fino alla seconda metà di questo secolo.

L'antico Mahabharata [parla di un'arma che era] "un singolo proiettile carico di tutta la potenza dell'universo. Una colonna incandescente di fumo e fiamma, sfavillante come migliaia di soli che sorgono in tutto il loro splendore...Un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte, che riduce in polvere l'intera razza dei Vrishnis e dei Andhkas...i cadaveri erano talmente carbonizzati da essere irriconoscibili. .. Dopo alcune ore tutti gli alimenti erano diventati infetti. Per scappare dal fuoco i soldati si gettavano nei torrenti per lavare il corpo e gli indumenti."

.. Il brano appena riportato descrive molto accuratamente come sarebbe una guerra atomica e quali effetti della radioattività sulla popolazione. Buttarsi in acqua è l'unico sollievo. Durante gli scavi della città di Rishi di Mohenjodaro, fatti nel secolo scorso, gli archeologi trovarono scheletri che giacevano lungo le strade ..: questi scheletri sono tra i più radioattivi mai, ritrovati alla pari di quelli di Hiroshima e Nagasaki. Città antiche le cui mura di pietra e di mattoni sono state letteralmente vetrificate, cioè fuse, possono essere trovate in India, Irlanda, Scozia, Francia; Turchia e in altri paesi. Non c'è nessuna spiegazione logica per la vetrificazione delle fortificazioni di pietra e delle città, eccetto quella dell'esplosione atomica. Inoltre, a Mohenjo-Daro, una città ben pianificata, sviluppata su di un reticolato, dotata di un impianto idrico più evoluto di quello usato in Pakistan e nell'India moderni, le strade erano piene di "mucchietti neri di vetro". Si scoprì che queste masse di vetro erano pentole di terracotta fuse e causa di un calore molto intenso!

Con il cataclisma che ha provocato lo sprofondamento di Atlantide e la distruzione di Rama, entrambi a causa delle armi atomiche, il mondo collassò in una specie di "età della pietra", e la storia moderna ricominciò solamente diverse migliaia di anni più tardi. Eppure sembra che non tutti i Vimana e i Vailixi di Rama e di Atlantide siano scomparsi. Costruiti per durare migliaia di anni, molti di loro dovrebbero essere ancora funzionati, come sostenuto dai "Nove Uomini Ignoti" di Asoka e nel manoscritto di Lhasa. Che la società segrete o "fratellanze " di esseri umani ed "illuminati" volessero difendere queste invenzioni e la conoscenza della scienza, della storia ecc..., non sembra sorprendente. molti famosi personaggi storici come Gesù, Budda, Lao Tzu, Confucio, Krishna, Zoroastro, Mahavira, Quetzalcoatl, Akhenaton, Mosè e molti altri inventori di epoche più recenti e, ovviamente, tanta altra gente che probabilmente rimarrà anonima., forse furono membri di organizzazioni come quelle. .. Molti scrittori lasciano intendere che queste "fratellanze" custodiscono alcuni dei loro Vimana e Vailixi in grotte segrete situate in Tibet o in qualche altra località dell'Asia Centrale, e si ritiene il deserto del Lop Nor, nella Cina occidentale, sia il centro di un grande mistero intorno agli UFO. Forse e qui che molti velivoli sono ancora custoditi, in basi sotterranee come quelle che gli Americani, i Britannici, e i Sovietici hanno costruito in tutto il mondo nei passati decenni.

 

 

 

APPRONDIMENTO VIDEO

 

Prima parte della conferenza tenuta a Cesena dal dott. Corrado Malanga, il 24/01/2008 sulle macchine volanti degli dei di cui si parla in molti testi sacri antichi, in particolare nel Ramayana e nel Vimanika Shastra (Trattato sulle Macchine Volanti), le città di Mohenjo Daro e Harappa e le loro singolarità, viste da un ottica moderna. La conferenza è stata organizzata da Le Porte del Cosmo http://myspace.com/leportedelcosmo , video a cura di Torre del Tempo http://www.torredeltempo.net . Ci scusiamo per la scarsa qualità delle immagini.«

 

 

L'hacker Gary McKinnon, ora sotto processo e in attesa di essere estradato negli USA, che fra il 2001-2002 riuscì ad entrare nei computer della difesa militare degli Stati Uniti. Clicca sulla foto per sapere cos'è il progetto denominato «Disclosure Project» dove 400 testimoni, esperti in vari campi della aeronautica, dichiarano in un libro che la tecnologia UFO esiste, che «abbiamo catturato astronavi e le abbiamo smontate per esaminarle, c'è l'anti-gravità, c'è energia liberamente disponibile ed è di origine extraterrestre»"

 

 

 

UFO - PROVE INOPPUGNABILI SULLA LORO ESISTENZA

 

Documentario "I PADRONI DEL MONDO" di Massimo Mazzucco. I padroni del mondo non è un classico film sugli UFO, ma un film che cerca di comprendere il motivo per cui tutte le informazioni raccolte fino ad oggi sugli UFO ci vengano tenute nascoste dai militari del Pentagono. E forse trovando questa risposta che si può trovare anche quella sull'esistenza o meno di esseri provenienti da altri pianeti, e sulle loro eventuali intenzioni.