CONTENIMENTO E SELEZIONE

DELLA RAZZA UMANA:

 

IN MOLTI CI PROVANO!

 

Eugenetica, aborto, contraccezione e sterilizzazione forzata:

la donna al centro di una grande battaglia tra luce e tenebre.

 

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

Nello stato indiano del Rajasthan le autorità mediche cercano di convincere la popolazione (maschi e femmine indifferentemente) a controllare le nascite, offrendo come merce di scambio oggetti simbolo dell’occidente opulento: noi vi diamo la possibilità di vincere un elettrodomestico, una tv, una moto o una macchina partecipando a un’estrazione, ma voi la smettete di fare figli e vi fate sterilizzare.

 

 

INTRODUZIONE

 

Così l’America dell’eugenetica

sterilizzava per il bene sociale

Fonte web

Dopo quasi un secolo, si è aperto il dibattito su uno dei capitoli più bui e nascosti della democrazia americana: il programma “eugenetico” di sterilizzazione applicato negli Stati Uniti a 60 mila persone. Il North Carolina continuò fino agli anni Settanta a praticare le sterilizzazioni forzate su almeno 7.600 uomini e donne giudicati “intellettualmente o socialmente inadatti”. Il disegno eugenetico ebbe forza negli Stati Uniti per gran parte del XX secolo.

La prima legge sulla sterilizzazione forzata entrò in vigore nel 1907 nell’Indiana. Successivamente, questa prassi fu adottata da altri ventinove stati, tra cui la Virginia nel 1924, e continuò fino al 1979. Le leggi imponevano la sterilizzazione alle persone “socialmente inadeguate”: malati di mente, “promiscui”, albini, alcolizzati, talassemici, epilettici, immigrati come irlandesi e italiani, afroamericani e messicani. A tale scopo inventarono persino l’Iq, l’esame del quoziente di intelligenza. La sola California sterilizzò oltre 20 mila persone, un vero record. Il settanta per cento delle operazioni è avvenuto dopo il 1945.

Come ha spiegato sabato il New York Times, il North Carolina aveva dato agli assistenti sociali persino il potere assoluto di scegliere i soggetti a cui togliere la fertilità. Soltanto adesso si discute di un risarcimento, visto che tremila vittime sono ancora vive. Il governatore della Carolina, Bev Perdue, ha promesso di inserire i risarcimenti nel bilancio del 2012. Al disvelamento della verità sull’eugenetica statunitense ha contribuito non poco Sergeant Shriver, l’ultimo dei Kennedy da poco scomparso e che aveva vissuto in famiglia il dramma della lobotomia cui era stata sottoposta la cognata Rosemary.

Il motto dell’Eugenics American Society recitava: “Alcune persone sono nate per essere un peso per altri”. L’eugenetica in America fu approvata ai più alti livelli. Il ventiseiesimo presidente, Theodor Roosevelt, diceva di sperare “ardentemente che agli uomini disonesti venga impedito del tutto di procreare. E’ importante che solo la brava gente si perpetui”. Altri quattro presidenti americani, William Taft, Woodrow Wilson, Calvin Coolidge e Herbert Hoover, sposarono l’eugenetica. E non c’erano solo il New York Times e il presidente di Harvard, David Starr Jordan, a divulgarne con solerzia successi e speranze. A partire dal 1928, l’eugenetica divenne un corso universitario anche a Yale, Stanford e Harvard.

Nel 1921, assai prima che Adolf Hitler salisse al potere, la Società americana d’eugenetica propose addirittura la sterilizzazione selettiva del dieci per cento della popolazione. Tutto il gotha del capitalismo statunitense ha partecipato al finanziamento di questo peccato originale americano: Andrew Carnegie, che ha fatto una fortuna nelle ferrovie; il mago del mercato azionario, Edward Harriman, che donò mezzo miliardo di dollari all’Eugenics Record Office e che fu coinvolto in tutte le campagne di sterilizzazione; il petroliere della Standard Oil, John Rockfeller, che finanziò il Kaiser Wilhelm Institute in Germania, epicentro dell’eugenetica nazista; il re delle auto, Henry Ford, coinvolto nelle campagne per il controllo demografico; il monopolista dei cereali, John Kellogg, patron della Race Betterment Foundation; e per finire Clarence Gamble, della famosa Procter&Gamble, che si spese per il controllo demografico eugenetico.

“The war against weak”, il libro di Edwin Black, ha dimostrato che l’eugenetica si era insinuata nella maggior parte delle istituzioni americane, dalla Sanità al Welfare, e che aveva contagiato anche filantropia e volontariato protestante. Questa ideologica si nutriva del mito della salubrità e di ingegneria sociale, di profilassi sessuale tecnocratica e di darwinismo sociale. Era l’epoca delle cosiddette “cliniche viaggianti”, che sostavano davanti alle scuole americani per sottoporre i bambini ai test per misurare il Quoziente intellettivo e scegliere coloro che non erano “degni di riprodursi”. Così migliaia di americani che risultavano “deficienti di alto grado” diventarono soggetti di esperimenti di varia natura, come la dieta di fiocchi di avena allo scopo di testarne la portata nutritiva, la lobotomia o l’elettroshock.

Nel 1935 il Los Angeles Time giunse perfino a pubblicare un elogio delle sterilizzazioni naziste degli handicappati. Gli scienziati tedeschi negli anni Venti e soprattutto nei Trenta avevano dichiarato apertamente il loro debito verso il movimento scientifico sviluppatosi negli Stati Uniti e che aveva dato frutti quali la legge per la sterilizzazione. Nel 1927 il giudice della Corte suprema Oliver Wendell Holmes, introducendo l’eugenetica nella legislazione americana, disse che “tre generazioni di imbecilli sono abbastanza”. Al processo di Norimberga alcuni gerarchi nazisti citarono a propria difesa questa sentenza.

 

 

Perù Sterilizzazione a 'regime' giornaliero

 

 

STERILIZZAZIONE FORZATA IN INDIA

GRAN BRETAGNA SOTTO ACCUSA

Fonte web

IL CONTROVERSO PROGRAMMA AVVIATO NEL 2005 AVREBBE PORTATO SOLO NEL 2008 ALLA STERILIZZAZIONE DI CIRCA MEZZO MILIONE DI PERSONE

Le previsioni demografiche non lasciano adito a dubbi: India stato più popoloso del pianeta entro il 2026. Più della Cina, che in questi ultimi anni ha introdotto politiche di controllo demografico e il trend dei prossimi non preoccupa gli analisti. Ma, se Pechino ha consentito nuovi nuclei famigliari composti da un numero massimo di tre individui, in India la pratica della sterilizzazione forzata sui “paria” assomiglia alle pratiche eugenetiche, di selezione della razza, di stampo nazista. L’indiscrezione arriva dall’Observer e mette in imbarazzo il Regno Unito, reo di aver destinato 166 milioni di sterline (circa 200 milioni di euro) a un programma di controllo demografico praticato senza il consenso di migliaia di donne e uomini indiani, gran parte dei quali sono anche morti in seguito a operazioni approssimative e altri sono in stato vegetativo permanente. Numerose donne, in stato di gravidanza, sono state fatte abortire con la forza.  La sterilizzazione in India è stata una pratica controversa per anni. Le persone, con un livello d’istruzione e reddito bassi, venivano regolarmente catturate e sterilizzate senza aver la possibilità di opporsi. Gli attivisti denunciano che sulla falsa promessa di recarsi nelle strutture sanitarie, per migliorare le proprie condizioni di salute, le persone venivano sottoposte, contro la loro volontà, a trattamenti medici non richiesti. Un documento pubblicato dal “Dipartimento per lo Sviluppo internazionale” (parte del governo del Regno Unito che gestisce gli aiuti britannici ai paesi poveri) nel 2010 citava la necessità di combattere il cambiamento climatico, anche attraverso la riduzione della popolazione, solo che c’erano dei “diritti umani e delle questioni etiche da rispettare”.

NUMEROSI SONO STATI I CASI

Di violazione dei diritti umani e delle più comuni pratiche mediche nei casi di parto. Pochi giorni fa, una donna di 35 anni è morta dopo aver subito la sterilizzazione forzata. La moglie di un operaio, incinta di due gemelli, ha avuto un’emorragia letale in sala operatoria. Un chirurgo, che opera in un edificio scolastico fatiscente, lo scorso gennaio ha effettuato 53 operazioni in due ore, assistito da personale non qualificato e con attrezzature inadeguate. “In tutti i casi – ha denunciato l’attivista Devika Biswas – le donne povere e di provenienza rurale sono le vittime di queste pratiche illegali e non sicure”. Il Tribunale indiano, che ha recepito le denunce di migliaia di persone, ha dato ai governi nazionali e statali due mesi di tempo per rispondere alle accuse. Gli attivisti sostengono che i poveri, soprattutto appartenenti alle comunità tribali, sono quelli più frequentemente presi di mira e vulnerabili alle minacce. Non di rado vengono ingannati con delle offerte in denaro (da unminimo di 9 euro), in vestiario (un ‘sari’, l’abito tradizionale) o dalle promesse di vittoria alle lotterie (auto o frigoriferi) se accettano di essere sterilizzati. Un rapporto del governo indiano mostra come la sterilizzazione sia il metodo più comune di pianificazione familiare, una pratica avviata nel 2005 grazie al finanziamento del Regno Unito. Le sovvenzioni variano da stato a stato: le cliniche private del Bihar ricevono 1500 rupie (22 euro) per ogni sterilizzazione, con un bonus di 500 rupie (7,50 euro) a paziente se la clinica riesce a fare più di 30 operazioni al giorno. Gli operatori delle Ong sostengono che le persone vengono convinte a farsi sterilizzare con150 rupie ‘una tantum’ (2,20 euro), mentre ai medici sono corrisposte 75 rupie (1,10 euro) a paziente.

Solo nel 2008, secondo il rapporto governativo, sarebbero state praticate circa mezzo milione di sterilizzazioni forzate. Nel 2006, il ministero indiano per la salute e la famiglia ha pubblicato un rapporto in cui si condannava la pratica della sterilizzazione forzata, denunciando le precarie condizioni in cui si trovavano le cliniche. Ma dopo gli annunci e le condanne ufficiali, non sono seguite politiche di discontinuità rispetto al passato e la Gran Bretagna quest’anno verserà i rimanenti 41 milioni di euro previsti nel programma di sterilizzazione.

 

 

OGM, sterilizzazione e Bioingegneria sull'uomo - 1

 

 

Uzbekistan, sterilizzazione forzata a donne:

inchiesta Bbc svela piano del governo

Fonte web

La giornalista britannica denuncia la campagna di sterilizzazione forzata in Uzbekistan e spiega che nel paese e’ in atto una un piano silenzioso e forzato di sterilizzazione delle donne. Racconta la giornalista: Adolat proviene da Uzbekistan, dove  l’unico scopo  reale di  vita gira intorno ai bambini ed e’ quello di avere una grande famiglia come parametro di   successo personale (Nda queste persone non hanno davvero nulla gli rimane di bello solo i figli e la famiglia). Adolat pensa a se stessa come un fallimento. “Che cosa saro’ io dopo quello che mi è successo?” mentre con la mano accarezza i capelli della figlia – la ragazza la cui nascita cambiato la vita di Adolat.

 “Ho sempre sognato di avere quattro – due figlie e due figli – ma dopo la mia seconda figlia non riuscivo a rimanere incinta, .Il governo Uzbeko  ha deciso che  molte donne sono destinate ad essere sterilizzate e che e’ stata decisa una “quota ” questo è quello che mi ha riferito il ginecologo”.

Racconta la donna uzbeka che era andata a farsi visitare da un medico ginecologo e ha scoperto che era stata sterilizzata appena dopo aver dato alla luce la figlia con un parto cesareo. Ero sotto shock ho pianto e ho chiesto: “Ma perché… Come avete potuto farmi questo? Il medico ha risposto che Questa è ora la legge in Uzbekistan. “

La legge sulla sterilizzazione Uzbekistan ovviamente non e’ ufficiale ma solo ufficiosa. (NdA leggi nascosta al pubblico) ma le prove raccolte dalla BBC suggeriscono che le autorità mediche hanno l’ordine di eseguire un programma in questi ultimi due anni per sterilizzare le donne in tutto il paese e quasi sempre a loro insaputa.
I giornalisti stranieri non sono i benvenuti in Uzbekistan, e alla fine di febbraio di quest’anno le autorità li hanno fatti sloggiare dal paese. La giornalista racconta che ha incontrato Adolat e molte altre donne uzbeche nel vicino Kazakhstan e che anche raccolto testimonianze per telefono ed e-mail, e nelle registrazioni che ha fatto uscire dal paese tramite corriere.
Nessuna delle donne ha voluto dare il loro vero nome, ma provengono da diverse parti dell’Uzbekistan e le loro storie sono coerenti con le testimonianze date da  medici e professionisti sanitari all’interno del paese.
dice nelle testimonianze raccolte un ginecologo dalla capitale uzbeco di Tashkent:

“Ogni anno ci viene presentato un piano di sterilizzazione per ogni medico e viene detto quante donne ci si aspetta che debbano essere sterilizzate”

 
Come tutti i medici che ha intervistato la cronista della bbc hanno parlato a condizione di mantenere  l’anonimato. Parlare con un giornalista straniero potrebbe tradursi in una pena detentiva, in un paese dove la tortura durante la detenzione è la norma: “C’è una quota. La mia quota è di quattro donne al mese,” dice un altro ginecologo.

Due altre fonti mediche suggeriscono che esiste una pressione particolarmente forte per i medici nelle zone rurali Uzbekistan, dove sono attesi alcuni ginecologi per sterilizzare fino a otto donne alla settimana.

“Una o due volte al mese, a volte più spesso, un’infermiera della clinica locale viene a casa mia cercando di portarmi in ospedale per farmii operare”, dice una madre di tre figli nella regione Jizzakh dell’Uzbekistan. L’infermiera insistendo “sull’importanza” dell’operazione:

“Ora è gratis, ma in seguito si dovrà pagare per questo, ti conviene farlo ora”
Un’altra madre dice che  dopo qualche mese dopo aver partorito soffriva di uno strano dolore e sanguinava, poi ha avuto un controllo ecografico e ha scoperto che il suo utero era stato rimosso. Mi dissero : Che cosa te ne fai di altri bambini? Ne hai già due

La BBC ha raccolto la testimonianza simile dalla valle di Fergana, Bukhara la regione e due villaggi vicino alla capitale Tashkent.
Secondo una fonte del Ministero della Salute, il programma di sterilizzazione è destinato a controllare la crescente popolazione dell’Uzbekistan, che è ufficialmente ritenuta di 28 milioni di persone. I ricercatori demografici sono scettici a tale stima e indicano che gran numero di persone sono emigrate e l’ultimo censimento nel 1989, quando la popolazione era pari a circa 20 milioni
Sulla carta le sterilizzazioni dovrebbero essere volontarie ma le donne in realtà non hanno una scelta
“Stiamo parlando di decine di migliaia di donne che sono sterilizzate in tutto il paese”, dice Sukhrob Ismailov, che dirige il gruppo di lavoro di esperti, una delle poche organizzazioni non governative che operano in Uzbekistan.
Nel 2010, il Gruppo di lavoro di esperti ha condotto uno di sette mesi lunga indagine dei professionisti medici e raccolto prove di circa 80.000 sterilizzazioni nel corso del periodo, ma non c’è modo di verificare il numero delle “procedure” con il consenso del paziente.
I primi casi di sterilizzazione forzati sono stati segnalati nel 2005 a Gulbakhor Turaeva – un patologo nella città di Andijan che ha notato che gli uteri di giovani, donne sane venivano portati in una camera mortuaria dove stava lavorandoo.

Dopo aver raccolto le prove di circa 200 sterilizzazioni forzate, rinracciando le donne da cui sono era stato rimosso l’utero, ando’ a chiedere spiegazioni alla dirigenza del personale medico per una spiegazione e il risltato e’ stato che lo hanno licenziato.
Nel 2007 Turaeva andato in prigione, accusato di contrabbando di letteratura opposizione nel paese. Come molti altri, ha rifiutato di essere intervistato per questo rapporto a causa dei timori per la sua e la sicurezza dei suoi figli ma racconta che gli Sterilizzato la madre.
Nel 2007, il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha anche riferito sterilizzazioni forzate e isterectomie in Uzbekistan, e il numero di casi sembrano diminure drasticamente (NdA toh e che altro doveva dire il noto braccio del nuovo ordine mondiale per non allarmare?)
In realta’ secondo fonti mediche, nel 2009 e nel 2010 il governo ha emesso delle direttive  alle cliniche per essere in grado di effettuare la contraccezione chirurgica. Nel 2009, i medici della capitale sono stati spediti anche alle zone rurali per aumentare la disponibilità di servizi di sterilizzazione. Ci sono prove che il numero di sterilizzazioni in realta’ stiano aumentando. Una testimonianza di un medico afferma:

“Sulla carta le sterilizzazioni dovrebbero essere volontarie, ma le donne in realtà non avere una scelta E ‘molto facile da manipolare una donna, specialmente se è povera. Si può dire che la sua salute ne risentirà se ha più figli. Puoi dirle che la sterilizzazione è la cosa migliore per lei. Oppure si può solo fare l’operazione.”
La giornalista ha parlato con diversi medici e tutti confermano che negli ultimi due anni c’è stato un drammatico aumento di parti cesarei, che forniscono i chirurghi una facile opportunità per sterilizzare la madre. Questi medici contestano le dichiarazioni ufficiali che solo il 6,8% delle donne partoriscono con taglio cesareo.

“Le Norme in materia di parto cesareo erano molto stretto, ma ora credo l’80% delle donne partorisce con taglio cesareo. Questo rende molto facile da eseguire una sterilizzazione e legare le tube di Falloppio” ha spiegato un capo chirurgo in un ospedale nei pressi della capitale Tashkent.
“L’Uzbekistan sembra essere ossessionato con i numeri e le classifiche internazionali”, afferma Steve Swerdlow, direttore per l’Asia Centrale di Human Rights Watch. “Karimov è riuscito a raggiungere un accordo nel rapporto con l’Occidente perche’ ormai non ci sono piu’conseguenze per le sue azioni e violazioni dei diritti umani”, spiega Swerdlow.

La solita nota a margine: Inanzitutto segnalo le frasi terrificanti dette  dei cosidetti “pro-sterlizzatori” che non solo sono da incubo ma sono senza un briciolo di umanita’, che sono un classico di chi fa parte o esegue gli ordini degli Illuminati. Faccio  inoltre notare a voi lettori due cose molto interessanti in questo articolo, che innanzitutto le Nazioni Unite minimizzano gli eventi che stanno accadendo in Uzbekistan e che apparentemente il presidente Uzbeko e la sua dittatura ha trovato ultimamente un equilibrio con l’occidente… Da quando? Per caso non e’ in relazione proprio alla volonta’ da parte di tale dittatore di portare avanti la legge sulla sterilizzazione forzata dei propri cittadini?  Guardiamo i fatti: Sterilizzazione, Onu che minimizza, L’occidente che comincia ad allentare la morsa… tutte casualita’ oppure non e’ proprio in relazione con le decisioni di sterlizzazione mondiale in lista sull’agenda del Nuovo Ordine Mondiale/Illuminati?

 

 

OGM, sterilizzazione e Bioingegneria sull'uomo - 2

 

 

Dalla Danimarca al Tibet: bollettini

di una guerra eugenetica

Fonte web

L'obiettivo per la Danimarca sembra sia proprio quello di raggiungere il primato di unico Paese al mondo "Down Syndrome Free". Esiste anche una data entro cui questo "sogno" dovrebbe realizzarsi : il 2030. di Stefano Degli Abbati

A rivelarlo è stato un articolo di Nikolaj Rytgaard sul quotidiano Berlingske, contenente l'inquietante annuncio che "presto nascerà l'ultimo bambino danese affetto da sindrome di Down". "Un'impresa davvero straordinaria" quella del progetto di Niels Uldbjerg, professore di Ginecologia e Ostetricia all'Università di Aarhus. Una battaglia finale eugenetica che il governo danese ha iniziato a preparare da tempo, se già nel 2004 ai cittadini avevo offerto, per legge, la possibilità di ricorrere gratuitamente alle diagnosi prenatale per l'identificazione e la conseguente eliminazione, attraverso l’aborto, dei nascituri affetti. "E' l'eterna tentazione dell'uomo di raggiungere la perfezione senza Dio. Un sogno che è destinato - come la storia dimostra sempre - a trasformarsi in un incubo.", commenta Gianfranco Amato su Avvenire del 5 gennaio scorso. "Siamo davvero sicuri che possa considerarsi migliore una società composta da esseri umani geneticamente perfetti, in cui non ci sia più bisogno di sperimentare alcun sentimento di amore,di carità, di solidarietà nei confronti di soggetti deboli e indifesi, nella quale non sia più necessario comprendere e accogliere chi appare fisicamente diverso?"

Una domanda seguita da altri inquietanti interrogativi. "In assenza di un valore etico, su cosa si fonda il criterio per stabilire chi debba far parte della razza geneticamente superiore autorizzata a eliminare quella geneticamente inferiore? Chi determina i requisiti per ammettere una persona nella «società perfetta»? E chi garantisce i limiti di quei requisiti? Chi può escludere,ad esempio,che il prossimo passo in Danimarca non sia l'eliminazione dei nascituri affetti da diabete, da malattie cardiache, da cecità...? Siamo proprio sicuri che per raggiungere la perfezione occorra far prevalere la logica spartana del Monte Taigeto rispetto all'esortazione evangelica di amare il prossimo come se stessi?" Amato ha anche ricordato una testimonianza di Clara Gaymard, la figlia di Jerome Lejeune , lo scienziato che ha scoperto la trisomia 21 o Sindrome di Down: "Un giorno un ragazzo di 10 anni affetto da trisomia si presentò allo studio di suo padre, piangendo convulsamente. La mamma spiegò che suo figlio aveva visto un dibattito in televisione, in cui si discuteva sulla possibilità di eliminare i nascituri affetti da quella sindrome. Il ragazzo gettò le braccia al collo di Lejeune supplicandolo: «Dottore, vogliono ucciderci tutti!». Fu da allora che Lejeune decise di dedicare la sua vita alla difesa di quelle fragili esistenze. Oggi Lejeune, purtroppo,non c'è più. Ma gli sterminatori di quelli che lui definiva «i miei piccoli» sono ancora in circolazione." Davvero una brutta favola quella che viene narrata nel paese di Hans Christian Andersen.

Spostandoci in tutt'altra parte del mondo, il 10 gennaio il quotidiano spagnolo Publico ha raccontato di "casi di eugenetica in Tibet", mentre il Mundo ha titolato così "Trent'anni di sterilizzazioni forzate e di aborti. Medico americano denuncia le politiche demografiche della Cina In Tibet". Si tratta del dottor Blake Kerr che, insieme ad alcune ONG americane antiabortiste e ad altre istituzioni in difesa del Tibet , ha testimoniato delle atroci conseguenze della politica del figlio unico in quella regione. In questa denuncia,come riferisce Il Foglio dell'11 gennaio in prima pagina, le politiche cinesi di trasferimento della popolazione e controllo delle nascite sono state descritte come veri e propri "tentativi di genocidio" volti a "sterminare" il popolo tibetano con motivazioni demografiche. L’organizzazione Physicians for human Rights racconta di unità mobili di medici cinesi che setacciano il Tibet in cerca di donne incinte , che vengono poi sottoposte a violenza e deportate. Secondo le cifre prodotte dalla Tibetan Women's Association, "il 20% delle donne tibetane non è più in grado di dare la vita a causa delle sterilizzazzioni."

Il dottor Kerr ha parlato apertamente di "atrocità mediche", specificando che negli ospedali cinesi gli interventi forzati vengono effettuati fino al nono mese di gravidanza per mezzo di iniezioni di Levonor, (un farmaco che agisce sul feto). Egli ha anche denunciato casi di infanticidio praticati in nome di "una politica di genocidio". L'articolo 49 della Costituzione cinese obbliga, come è risaputo, le coppie alla pianificazione familiare: quindi figli unici,figli maschi, ma anche preferibilmente figli di etnia "han". Un bambino o una bambina tibetana nati "fuori quota" sono trattati come una "non-persona", essi non vengono neppure registrati all'anagrafe. Se una donna tibetana rimane incinta dopo aver raggiunto la "quota assegnata" è costretta ad abortire e se si rifiuta di farlo viene sottoposta a sterilizzazione subito dopo il parto sotto la minaccia dell'arresto del marito. Il Tibet, oltre che dalla repressione militare, sembra essere sventrato anche dal dispotismo demografico di Pechino.

 

 

 

 

STERILIZZAZIONE FORZATA: UNA VERGOGNA A STELLE E STRISCE.

NORD CAROLINA UNICO STATO A RISARCIRE LE VITTIME.

Fonte web

Per la prima volta uno stato americano risarcirà le vittime della sterilizzazione forzata decisa nell'ambito di un programma di eugenetica.
Un comitato governativo del North Carolina ha stabilito che le oltre 7.500 vittime del programma avranno diritto ad un risarcimento di 50.000 dollari. Ora toccherà al parlamento statale dare il via libera alla decisione.
La notizia di quanto sopra riporta alla luce uno dei capitoli più bui, tristi e vergognosi della democrazia americana: il programma "eugenetico" di sterilizzazione applicato negli Stati Uniti a 60 mila persone.

La prima legge sulla sterilizzazione forzata entrò in vigore nel 1907 nell'Indiana. Successivamente, questa prassi fu adottata da altri 32 stati e continuò fino al 1979. Nell'agosto del 1932 (attenti alla data: un anno prima che Hitler andasse al potere a Berlino) si tenne a New York il terzo Congresso internazionale di Eugenetica. Sede dell'evento il Museo di storia naturale della metropoli, trasformato per l'occasione in una sfarzosa esposizione dei "progressi dell'eugenetica". Numerose vetrine illuminate esibivano per lo più teschi di "razze inferiori" estinte o viventi, paragonate con l'ampia nobile scatola cranica dell'Uomo Bianco. Le relazioni scientifiche che vi furono presentate sono del più grande interesse anche oggi.

Il motto dell'Eugenics American Society recitava: "Alcune persone sono nate per essere un peso per altri".

Le leggi imponevano la sterilizzazione forzata di persone considerate mentalmente disabili, o "indesiderabili" : malati di mente, "promiscui", albini, alcolizzati, talassemici, epilettici, immigrati come irlandesi e italiani, afroamericani e messicani. A tale scopo inventarono persino l'IQ, l'esame del quoziente di intelligenza.

Il disegno eugenetico ebbe forza negli Stati Uniti per gran parte del XX secolo e fu approvato ai più alti livelli.
Il ventiseiesimo presidente, Theodor Roosevelt, diceva di sperare "ardentemente che agli uomini disonesti venga impedito del tutto di procreare. E' importante che solo la brava gente si perpetui".
Altri quattro presidenti americani, William Taft, Woodrow Wilson, Calvin Coolidge e Herbert Hoover, sposarono l'eugenetica. E non c'erano solo il New York Times e il presidente di Harvard, David Starr Jordan, a divulgarne con solerzia successi e speranze. A partire dal 1928, l'eugenetica divenne un corso universitario non solo nella prestigiosa Harvard ma anche a Yale e Stanford.

Tutto il gotha del capitalismo statunitense ha partecipato al finanziamento di questo peccato originale americano: Andrew Carnegie, che ha fatto una fortuna nelle ferrovie; il mago del mercato azionario, Edward Harriman, che donò mezzo miliardo di dollari all'Eugenics Record Office e che fu coinvolto in tutte le campagne di sterilizzazione; il petroliere della Standard Oil, John Rockfeller, che finanziò il Kaiser Wilhelm Institute in Germania, epicentro dell'eugenetica nazista; il re delle auto, Henry Ford, coinvolto nelle campagne per il controllo demografico; il monopolista dei cereali, John Kellogg, patron della Race Betterment Foundation; e per finire Clarence Gamble, della famosa Procter&Gamble, che si spese per il controllo demografico eugenetico.

Il settanta per cento delle operazioni è avvenuto dopo il 1945.
La sola California sterilizzò oltre 20 mila persone, un vero record.
Dei 33 solo 7 stati hanno ammesso o pubblicamente condannato queste politiche e il North Carolina è il primo ad aver proposto di risarcire le vittime.
Nello stato, dove gli assistenti sociali statali della Eugenics Board of North Carolina avevano il potere assoluto di scegliere i soggetti a cui togliere la fertilità, il programma è stato portato avanti dal 1933 al 1977. In 44 anni ci sono stati 7.528 casi documentati di sterilizzazione forzata, di cui circa 3.000 effettuate negli anni Cinquanta e più di 1.600 tra il 1960 e il 1968.

Alcune delle vittime, sono ancora in vita. Tra di loro c'è il signor Charles Holt, 62 anni, che ha reso pubblici i documenti riguardanti il suo caso. Da adolescente si masturbava - racconta - ed è stato protagonista di alcuni episodi di violenza a scuola. Così e' finito in una struttura statale per individui con problemi mentali ed emotivi, e quando è uscito è stato obbligato a sottoporsi alla vasectomia.
Il triste destino che ha segnato per sempre la sua vita lo accomuna a ragazze violentate, giovani provenienti da famiglie povere molto numerose, persone affette da epilessia e coloro che venivano considerati troppo deboli di mente per crescere figli.

Per la prima volta, nel 2002, il Winston-Salem Journal pubblicò una serie di articoli sull'eugenetica e nello stesso anno arrivarono le scuse ufficiali dello stato della Carolina del Nord. Tuttavia nulla è stato fatto per dare una ricompensa materiale al dolore patito da migliaia di persone, sino a quando il governatore democratico dello stato, Bev Perdue, ha promesso di inserire la voce nel bilancio del 2012.

Ma la questione non era semplice. Sul tavolo c'erano parecchi quesiti a cui non era stata data ancora una risposta. Per esempio se il risarcimento doveva essere concesso solo ai vivi o anche agli eredi delle vittime decedute, o se una legatura delle tube avesse più valore di una vasectomia e in che modo quantificare la somma da assegnare a ciascuna persona.

Per il governatore una cosa era certa: "Lo Stato doveva qualcosa alle vittime". Nel mese di marzo dello scorso anno Perdue ha istituito una "task force di compensazione eugenetica" con il compito di fornire raccomandazioni per i risarcimenti delle vittime.

Allo svelamento della verità sull'eugenetica statunitense ha contribuito non poco Sergeant Shriver, l'ultimo dei Kennedy da poco scomparso, che aveva vissuto in famiglia il dramma della lobotomia a cui era stata sottoposta la cognata Rosemary.

Nel 1927 il giudice della Corte suprema Oliver Wendell Holmes, introducendo l'eugenetica nella legislazione americana, disse che "tre generazioni di imbecilli sono abbastanza".
Al processo di Norimberga alcuni gerarchi nazisti citarono a propria difesa questa sentenza a sottolineare come nelle teorie eugenetiche il nazismo abbia trovato una giustificazione "scientifica" alla propria terribile ideologia.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Riparte l'inchiesta sulle

 sterilizzazioni forzate di massa in Perù

Giustizia per le 200.000 donne vittime della politica di pianificazione familiare dell'ex presidente Fujimori

 

BREVE STORIA DEL MOVIMENTO EUGENETICO

Una delle principali misure adottate a scopo eugenico è stata la sterilizzazione coattiva di particolari categorie di soggetti, malati mentali, criminali, portatori di gravi tare ereditarie. Il provvedimento pratico rispondeva ad un preciso assunto teorico, il quale leggeva la costituzione bio-psichica individuale in termini di ereditarietà dei caratteri fisici e mentali, riservando conseguentemente un ruolo determinante alla presunta trasmissione ereditaria anche dei caratteri patologici.

 

Globalizzazione e nuovo ordine mondiale

Una vibrante denuncia quella del professor Michel Schooyans: il nuovo ordine mondiale è una grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità. Nel suo libro Nuovo disordine mondiale i nomi, i programmi, gli argomenti del mondo che verrà, senza piú poveri né malati: moriranno prima!