CASO STRAUSS-KAHN:

COMPLOTTO

NON SOLO SESSO MA QUALCOSA DI PIÙ!

 

«Sulla vicenda che ha portato in carcere l’ex DG del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ho già pubblicato due articoli, nel primo mi limitavo a mettere in dubbio la veridicità della ricostruzione degli avvenimenti, così come riportata da tutti i media mondiali (ma proprio tutti!!!), in altre parole mi chiedevo se Strauss-Kahn da “carnefice” non risultasse esso stesso la vittima predestinata di un perfido complotto» (Vedere in approfondimento)

 

(a cura di Claudio Prandini)

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Strauss-Kahn arrestato negli

Stati Uniti. Complotto

Chi è Dominique Strauss-Kahn?

Fonte web

Oltre al fatto che Strauss-Kahn è il rivale di Sarkozy alle prossime elezioni francesi, che si terranno nel 2012, dobbiamo fare un passo indietro; oggi è possibile con alcuni motori di ricerca. Apriamo Google per effettuare una piccola indagine con la chiave: Dominique Strauss-Kahn dollaro; però selezioniamo nel pannello delle date sulla colonna di destra, la voce “intervallo di date” e, nei due appositi campi, inseriamo come data di inizio 01/01/2007 e come data finale 30/04/2011. Tra i molti risultati pertinenti, ci imbattiamo in un paio di siti in lingua inglese; uno degli articoli, datato 11 febbraio 2011, porta il titolo “IMF suggests replacement for dollar” ovvero Il Fondo Monetario Internazionale suggerisce di rimpiazzare il dollaro.

Proprio Strauss-Kahn (probabilmente riesumando qualcosa che somiglia alle proposte di John Maynard Keynes con il Bancor, unità di moneta internazionale) afferma che i DSP (Diritti Speciali di Prelievo) potrebbero, nel prossimo futuro e nel corso del tempo, avere un importante ruolo per contribuire ad un più stabile sistema monetario internazionale. Cito da Wikipedia: “..I Diritti Speciali di Prelievo (DSP; in inglese, Special Drawing Rights, SDRs) sono un particolare tipo di valuta; si tratta dell’unità di conto del FMI (Fondo Monetario Internazionale), il cui valore è ricavato da un paniere di valute nazionali, rispetto alle quali si calcola una sorta di comune denominatore il risultato di questi calcoli è appunto il valore dei DSP. Scopo precipuo dei DSP era il rimpiazzare l’oro nelle transazioni internazionali; per questo i Diritti Speciali di Prelievo sono definiti anche paper gold..”

L’abitudine di accumulare riserve di dollari da parte delle banche centrali è diventata sempre più spiccata dopo la crisi finanziaria asiatica del 1997, quando gli speculatori valutari hanno accelerato la crisi della bilancia dei pagamenti di Thailandia, Indonesia e Corea del Sud richiedendo dollari americani per le valute locali ed esaurendo le riserve in dollari delle banche centrali. Attualmente nel mondo la posizione del dollaro americano come valuta di riserva preferenziale è stata messa più volte in discussione e, in questi ultimi mesi, Brasile e India hanno discusso della sostituzione di altre attività per i loro titoli espressi in dollari; mentre Russia e Cina hanno proposto un tipo di valuta “di riserva sovranazionale” per contrastare il dollaro.

A riaccendere queste discussioni fu’ proprio Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), quando circa tre mesi fa’ affermò: “..Sarebbe intellettualmente apprezzabile esaminare la creazione di una nuova valuta di riserva globale per limitare la dipendenza dal dollaro.” Ovvero di una possibile “morte del dollaro” con una crisi in stile Grecia poiché, per esempio, l’interesse pagato sul debito del Tesoro americano è in crescita esponenziale e ci si attende che il rapporto tra debito totale e PIL superi il 90 percento negli Stati Uniti, situazione che porterà l’America ad un indebitamento addirittura superiore a quello di Grecia, Spagna e Portogallo. Gli Stati Uniti si stanno godendo la posizione di valuta di riserva, ma questa non è assolutamente garantita per il futuro; un sistema politico malato, il debito e il disavanzo, potrebbero far affondare inevitabilmente l’America in una crisi stile Grecia, spingendo ancor di più per una morte anticipata del dollaro.

 

 

 

 

L'arresto di Dominique Strauss-Kahn segna

 una svolta strategica cruciale

Fonte web

L'arresto del capo del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn il 15 maggio a New York ha portato all'arresto di tutti i salvataggi bancari a livello internazionale. Il "clean job" nei confronti di Strauss-Kahn, che era in preparazione da qualche tempo, mirava esattamente a questo tipo di effetto. "Quale sarà il risultato di questo effetto non è certo, ma l'effetto non potrà essere evitato", ha commentato Lyndon LaRouche in una discussione coi suoi collaboratori il 21 maggio.

"L'intero sistema crollerà in uno dei due modi. Il primo, più improbabile, è che i sostenitori di Obama, Geithner e Bernanke sopravvivranno, nel qual caso scoppierà l'inferno; il secondo è che non sopravvivranno, e qui la situazione diventa più interessante. Quanto è accaduto a Strauss-Kahn è assolutamente una parte cruciale del punto di svolta che è stato raggiunto nelle ultime due settimane".

Ci sono solo due opzioni, ha sottolineato LaRouche: o crolla il sistema speculativo internazionale, o crolla l'economia mondiale. DSK, come Strauss-Kahn veniva chiamato dagli amici, non era soltanto una figura chiave nel salvataggio dell'euro come parte del sistema transatlantico (quindi delle banche), ma il progetto era che diventasse l'"Imperatore del Mediterraneo". Il suo arresto ha cambiato le carte in tavola. La banda del buco, o cricca dei salvataggi folli - soprattutto gli amici di DSK Tim Geithner e Ben Bernanke - è ora allo sbando.

Ci sono almeno due gruppi in Europa che temono giustamente che il prossimo giro di salvataggi getti il mondo in un'ondata iperinflazionistica incontrollata. Uno, in Germania, agisce visibilmente tramite l'insistenza del governo tedesco sulla ristrutturazione del debito della Grecia. Una storia che circola in questi giorni su internet è che già al primo salvataggio, il capo del fondo tedesco di salvataggio bancario Jochen Sanio espresse la propria opposizione ad altri salvataggi parlando ad una Commissione del Bundestag, il Parlamento tedesco. Quando gli chiesero come mai, rispose: "Perché i contribuenti ci impiccherebbero!" L'altro gruppo sta emergendo visibilmente in Gran Bretagna, con la discussione sulla questione del "too big to fail" e l'attacco allo snodo Blair-Windsor.

Anche negli Stati Uniti alcuni ambienti influenti si oppongono all'economia iperinflazionistica da bisca, come si vede dall'intervento del sistema giudiziario di New York contro Strauss-Kahn. Inoltre, il Procuratore di New York Eric Schneidermann ha aperto un'inchiesta per frode su cinque grandi banche di Wall Street per le loro attività sul mercato immobiliare secondario (MBS). Si indagherà su Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America ed altre ai sensi della legge del 1921 "New York State Martin Act", per reati documentati ampiamente nei rapporti Angelides e Levin.

Nel frattempo, il processo dei salvataggi nell'Eurozona è congelato. I funzionari dell'UE riuniti attorno alla sedia vuota di DSK sono incapaci di arrivare ad un accordo su un pacchetto per la Grecia. Il sessualmente esuberante DSK garantiva infatti che il FMI, che include Stati Uniti, Russia e i paesi in via di sviluppo, avrebbe continuato a svolgere un ruolo chiave nei salvataggi. Ora il presidente dell'UE Van Rompuy si è lamentato che "sentiamo la mancanza di leadership nel risolvere la crisi greca", ed ha chiesto che DSK venga sostituito al più presto, preferibilmente da un europeo, per garantire la continuazione dei salvataggi. Tuttavia, Messico, Turchia, Cina ed altre nazioni asiatiche hanno proposto i loro candidati, e quindi non sarà facile per l'UE imporsi ancora una volta. Perlomeno, si perde del tempo prezioso e mai come stavolta, "time is money".

Infatti, la troika FMI-BCE-UE ha sospeso le proprie missioni ad Atene, annunciando che tutto è sospeso fino a quando il governo non farà concessioni sul programma di privatizzazioni, che la popolazione greca considera un altro stupro da parte di Strauss-Kahn. E se Atene piange, Dublino non ride. È stata rinviata l'emissione di un bond da 5 miliardi da parte del cosiddetto fondo salva-stati EFSF perché gli irlandesi si rifiutano di accettare le esorbitanti condizioni per ottenere il credito. In altre parole, si è arrestato l'intero meccanismo di salvataggio e con questo l'intero mercato speculativo rischia un crollo a catena.

 

 

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Vignetta di Plantu apparso su Le

Monde del 25 maggio 2011.

 

 

Obama, la guerra finanziaria

e l’eliminazione di DSK

 

Fonte web - di Thierry Meyssan*

 

Non si può capire la caduta di Dominique Strauss-Kahn senza inserirlo nel contesto del progetto che incarnava la creazione di una nuova valuta di riserva internazionale, in programma per oggi 26 maggio 2011. Paradossalmente, un progetto atteso dagli stati emergenti, come pure dalla finanza apolide, ma rifiutata dai complesso militar-industriale israelo-statunitense. Thierry Meyssan alza il velo sul colpo di mano di Obama, per non dovere mantenere gli impegni assunti.

I francesi hanno assistito con stupore all’arresto negli Stati Uniti del loro leader politico più popolare, Dominique Strauss-Kahn. L’ex ministro dell’Economia, l’uomo che era diventato l’alto funzionario più pagato del mondo (stipendio base annuo, bonus esclusi e spese: 461510 USD) e che era sul punto, si diceva, di avvicinarsi alla presidenza della Repubblica. Questa personalità calorosa, nota per il suo appetito a tavola e a letto, a volte accusato di fare politica con dilettantismo mentre amava prendere del tempo per godersi la vita, è accusato di aver violentato selvaggiamente una cameriera in un albergo di Manhattan.

Per sei giorni, il francesi sono rimasti attaccati ai loro teleschermi a guardare inebetiti l’accanimento giudiziaria nei confronti un uomo che erano abituati a considerare come il rimedio possibile, dopo il disastroso quinquennio di Nicolas Sarkozy. La sua caduta è stata anche la fine delle loro illusioni.

Lo spettacolo di questo destino spezzato assomiglia a una tragedia greca. Il detto romano "Arx tarpeia Capitoli proxima" torna sulle labbra: la Rupe Tarpea, dove i condannati a morte venivano lanciati nel vuoto, era così vicina al Campidoglio, luogo simbolo del potere e degli onori.

Indipendentemente da ogni considerazione sulla sua innocenza o colpevolezza, il maltrattamento di una simile elevata personalità non può che causare ansia tra i semplici cittadini: se questi non riescono a difendersi, come possiamo sperare di farlo se fossimo accusati noi come lui?

Ascesa e caduta

Ma i francesi sono un popolo politicizzato, nutrito dalle lezioni di Machiavelli, senza averlo mai letto, si sono affrettati a mettere in discussione la fondatezza delle accuse contro il loro concittadino, DSK. Il 57% di loro, secondo i sondaggi, non crede a questa sordida storia che i media statunitensi si dilettano a raccontare. Alcuni hanno cominciato a immaginare gli scenari di possibili manipolazioni, mentre altri si chiedevano "Cui bono?" (A chi giova?).

In questo gioco, il primo nome che viene in mente è quello di Nicolas Sarkozy. Come non pensare a quando ci si ricorda che è diventato presidente presentando una denuncia contro il suo principale rivale, Dominique de Villepin, e trascinandolo in un caso rocambolesco di documenti falsi. Allora perché non un nuovo complotto per far fuori un nuovo concorrente?

E non importa che i due uomini avevano bisogno l’uno dell’altro per preparare i prossimi vertici internazionali, né che erano entrambi asserviti al Signore Supremo degli Stati Uniti. Sappiamo che i peggiori crimini richiedono il sangue di amici o meglio, dei parenti.

Inoltre, i francesi ignorano i legami di DSK [1], come hanno ignorato quelli di Nicolas Sarkozy, quando l’hanno eletto [2]. Mai la stampa li aveva informati che negli anni ’90, durante la sua traversata del deserto politico, è stato assunto come professore alla Stanford University da una certa Condoleezza Rice. Non sapevano che lui e i suoi luogotenenti Pierre Moscovici e Jean-Christophe Cambadelis erano responsabili del finanziamento del partito socialista e della Fondation Jean-Jaurès dal National Endowment for Democracy la facciata legale della CIA [3]. Non hanno seguito i suoi numerosi lavori e contratti con i think tank atlantisti, la German Marshall Fund of the United States [4] o il Bilderberg Group [5]. In definitiva, non sanno nulla del suo impegno per l’integrazione della Francia e dell’Europa in un mercato unico transatlantico, dominato dagli Stati Uniti.

I francesi non conoscevano i suoi stretti legami con Israele. Guidava, in seno al Partito Socialista il Circolo Blum, dal nome di un ex primo ministro ebraico. Questa discreta e potente lobby sorveglia, lontano dalla scena politica, tutti coloro che vorrebbero contestare il progetto sionista. Così fa cadere delle teste, come il politologo Pascal Boniface, che ha evidenziato carattere elettoralmente controproducente del supporto a Tel Aviv, in un paese dove il 10% della popolazione è di cultura araba. DSK ne se cache pourtant pas. DSK non copre ancora. Afferma senza mezzi termini: "Credo che ogni ebreo della diaspora e della Francia dovrebbe fornire un aiuto a Israele. É perciò importante che gli ebrei si assumano delle responsabilità politiche. Insomma, nelle mie funzioni e nella mia vita quotidiana, attraverso tutte le mie azioni, cerco di apportare la mia modesta pietra all’edificio di Israele". Strano per qualcuno che è in corsa per la presidenza francese. Poco importa, è così gioviale.

Tuttavia, nulla è stato risparmiato a Dominique Strauss-Khan e a coloro che lo amano: mentre lui è stato posto in custodia cautelare, poi in detenzione, senza aver mai la possibilità di parlare, il Procuratore di New York ha fatto distribuire ai media un atto d’accusa dettagliato.

Vi si legge la descrizione freddamente clinica dei reati imputati: "L’imputato ha tentato di avere, con la forza, sesso orale e anale con una terza persona; l’imputato ha cercato, con la forza, di avere rapporti vaginali con una terza persona, l’imputato ha forzato una terza persona a un contatto sessuale; l’imputato rapito una terza persona; l’imputato ha costretto una terza persona al contatto sessuale senza consenso; l’imputato ha intenzionalmente e senza giustificati motivi, toccato i genitali ed altre parti intime di una terza persona, al fine di umiliare la persona e abusare di lei, e al fine di soddisfare i desideri sessuali dell’accusato.
Questi crimini sono stati commessi nelle seguenti circostanze: Il sottoscritto dichiara di essere stato informato da qualcuno conosciuto dall’ufficio del procuratore che l’ha accusato di 1) aver chiuso la porta della stanza e impedito la denunciante di lasciare questa sala, 2) di essersi seduto sul petto della denunciante, senza il suo consenso, 3) ha cercato di rimuovere con la forza i collant di questa persona e di toccarle i genitali con la forza, 4) costretto la bocca della denunciante a toccare il suo pene per due volte, 5) aver commesso questi atti usando la forza fisica.
"

Tutto questo sventolato per giori sul telegiornale delle 20h, con grande dettaglio, sotto gli occhi spalancati di genitori che rientrano dal lavoro, e di fronte a bambini terrorizzati che abbassano il loro naso sul loro piatto di minestra.

Lo shock culturale

Nessuno sa chi è il più traumatizzato: l’economista brillante che avrebbe salvato l’umanità dalla crisi finanziaria, viene improvvisamente ridotto al rango di criminale infame, o le persone che aspiravano al riposo e stavano pensando a scegliere un leader, e si vedono costrette ad osservare ancora una volta la violenza degli Stati Uniti.

A questo proposito, i francesi sono in cerca della scuse al sistema giuridico anglo-sassone che scoprono. Certo, avevano già visto queste parodie di giustizia nella serie televisiva, ma non hanno mai pensato che ciò fosse vero. E il sistema extragiudiziale, Guantanamo e le prigioni segrete, di cui non hanno mai voluto saperne. Alcuni commentatori hanno tentato di spiegare la durezza della polizia e del primo giudice come il desiderio di trattare allo stesso modo i potenti e i deboli. Eppure, tutti hanno letto le opere di famosi sociologi che dimostrano che in questo sistema iniquo il denaro regna, e la giustizia è di classe.

I francesi, inoltre, hanno accettato acriticamente le critiche anglo-sassone. Tutto questo è colpa della stampa francese, si poteva leggere, che non ha mai indagato sulla vita sessuale sfrenata di Strauss-Kahn, in nome del rispetto della sua privacy. Tuttavia, continuano i puritani, colui che seduce apertamente le donne, e anche la stampa, a volte sbandano, è un potenziale stupratore. "Chi ruba un uovo, ruba un bue!". Sulla copertina, Time Magazine presenta DSK e altri come lui, come un maiale. Nessuno ha rilevato che l’imputato era il direttore del FMI a Washington, da 3 anni senza che la stampa anglosassone, che impartisce lezioni, abbia indagato sui suoi presunti vizi occulti.

L’accusa aveva aperto il sospetto, tutti si ricordano, ma un pò più tardi, che nel 2002 DSK aveva cercato di abusare una bella giornalista, Tristane Banon. Quando lei aveva chiesto una intervista, era stata invitata in un appartamento privato, situato nel quartiere storico del Marais, a Parigi. Aveva accolto la giovane donna in un grande loft, privo di mobili ad eccezione di un letto. E siccome questa bellezza non cedeva al libertino, l’aveva picchiata.

Forse a New York, questa violenza aveva travolto l’uomo galante, e l’aveva trasformato in un criminale?

Nulla permette di immaginarlo, tanto più che DSK non è un celibe frustrato. E’ sposato con una star televisiva, Anne Sinclair, che era la giornalista favorita dai francesi, prima di abbandonare il suo lavoro per accompagnarlo nella sua carriera. I francesi l’hanno ritrovata al tribunale, quando Dominique Strauss-Kahn è apparso, ancora più bella e volitiva, nonostante gli anni in più. Nipote di un grande mercante d’arte, ha una fortuna familiare notevole. Senza esitare, è venuta da Parigi per pagare un milione di dollari di cauzione e offrire cinque milioni di dollari in garanzie bancarie aggiuntive. In quesl momento, questa donna di denari era pronta a cedere tutto per salvare il marito dalle grinfie laceranti della giustizia degli Stati Uniti. Era tanto più ammirevole. É lei che non si alterava per le sue buffonate, e che amava accompagnarlo alla Chandelle, un club per scambisti parigini.

JPEG - 19.9 KbDSK, lo zimbello della farsa.

In ogni nazione degna di questo nome, non si sarebbe sopportato vedere una celebrità che puntava ad essere eletta presidente e incarnare il paese, apparire ammanettato tra i poliziotti dell’FBI e gettato nella parte posteriore di un’auto, come un delinquente, esposto in tribunale senza essersi potuto fare la barba. Probabilmente si sarebbe assediata l’Ambasciata USA, cantando inni patriottici. Non in Francia. Qui si ammirano troppo gli "americani". Li si contempla come il il coniglio è ipnotizzato dal cobra. Ed è difficile ammettere che non si è al centro del mondo, chese c’è complotto, non è nato sulle rive della Senna, ma sulle rive del Potomac.

Il sequestro

DSK è colpevole di stupro o è vittima di un complotto? Basta pensarci per risolvere la questione.

L’imputato avrebbe passato la notte con una ragazza squillo. Avrebbe violentato la cameriera al brunch della mattina, e poi presumibilmente è andato tranquillamente a fare colazione con sua figlia, una studentessa della Columbia University. Infine, avrebbe preso il suo aereo prenotato da alcuni giorni per incontrarsi con la Cancelliera Angela Merkel a Berlino. Era comodamente seduto in uno aereo della Air France, quando è stato arrestato, dieci minuti prima del decollo.

Secondo l’equipaggio, gli agenti del Nucleo vittime speciali (della serie Law and Order SVU [6]) non hanno chiesto ai loro omologhi dell’aeroporto di procedere all’indagine, ma hanno insistito nel farlo loro stessi, nonostante il rischio di arrivare troppo tardi. Per evitare che DSK non fosse preavvertito, hanno chiesto che si disturbassero i telefoni in quella zona dell’aeroporto, il tempo necessario al loro arrivo [7]. Tuttavia, tale interferenza non era responsabilità di una squadra normale. Questa è proprio una questione di sicurezza nazionale.

Quando l’indagato è stato preso in custodia, è stato escluso da qualsiasi contatto esterno se non con i suoi avvocati, come prevede la legge negli Stati Uniti. Ma quando la giudice Melissa Jackson l’ha preso in custodia, è stato nuovamente isolato dall’esterno. Senza motivo. Il fermo era stato spiegato necessario, perché il convenuto poteva fuggire in Francia, con la quale lo Stato di Washington non ha concluso alcun trattato di estradizione, e che ha protetto un altro imputato accusato di stupro, il regista Roman Polanski. Questa decisione non è stata presa per isolare l’imputato e impedirgli di influenzare i testimoni. Ma il giudice ha deciso di farlo rinchiudere a Rikers Island, una delle più grandi prigioni del mondo, con 14.000 detenuti, e uno delle più sordide. Un inferno sulla Terra. "Per la sua protezione", lo si è poi premiato con una camera singola e tenuto in isolamento.

Insomma, per 10 giorni, l’amministratore delegato del FMI è stato sequestrato. Per 10 giorni, il funzionamento delle istituzioni internazionali è stato bloccato per la mancanza della sua firma. Per 10 giorni, i problemi dell’euro e del dollaro, il crollo della Grecia, e molte altre questioni, sono rimasti in sospeso a causa del capriccio di polizia, giudici e guardie carcerarie.

Secondo la giurisprudenza degli Stati Uniti DSK, che non ha precedenti penali ed è domiciliato a Washington, non avrebbe dovuto essere tenuto in custodia cautelare, ma avrebbe dovuto essergli concessa la libertà. Probabilmente ha rapidamente analizzato la situazione. Attraverso uno dei suoi avvocati, è riuscito a mandare al FMI una lettera di dimissioni. Il giorno dopo, contro ogni previsione, un nuovo giudice ha aderito alla sua richiesta di libertà vigilata. Non era, infatti, più utile tenerlo in custodia poiché il FMI aveva recuperato la sua capacità di agire.

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Christine Lagarde saluta tutti coloro che hanno creduto alle promesse fatte da Washington al signor Zhou.

 Christine Lagarde, Ministro francese dell’Economia, che ha fatto carriera negli Stati Uniti difendendo gli interessi del complesso militare-industriale [8], punta a succedere all’accusato nella direzione del FMI, nonostante le grida di sdegno di Russia e Cina.

In realtà, il secondo suo avvocato, Benjamin Brafman, non è venuto a vederlo in prigione e non ha partecipato alla seconda udienza. La star dei tribunali di New York si era recata precipitosamente in Israele. Ufficialmente per celebrare una festa religiosa in famiglia [9]. Ma per chiedere il suo onorario tasse, il signor Brafman non ha dovuto accontentarsi di accendere i fuochi del Lag Ba’omer, ma ha dovuto negoziare con il suo cliente.

Il progetto Zhou

Perché schierare dei mezzi hollywoodiani per bloccare il FMI per 10 giorni? Due risposte sono possibili, e possono essere collegate.

In primo luogo, il 29 marzo 2009, il governatore della banca centrale cinese Zhou Xiaochuan ha sfidato il predominio del dollaro come valuta di riserva. Deplorando che il progetto dell’economista John Maynard Keynes, di creare una moneta internazionale (il Bancor), non è stato raggiunto alla fine della seconda guerra mondiale, ha proposto di utilizzare i Diritti Speciali di Prelievo del FMI per giocare questo ruolo [10].

JPEG - 15.2 KbZhou Xiaochuan non ha detto la sua ultima parola.

Cedendo alle pressioni, gli Stati Uniti accettano la triplicazione delle risorse del FMI e il rilascio, da parte del FMI, dei Diritti Speciali di Prelievo (DSP) del valore di 250 miliardi dollari, nel corso del vertice del G20 a Londra, del 2 aprile, 2009. Hanno anche accettato il principio di un Consiglio di Stabilità Finanziaria, cui saranno associati i grandi stati emergenti.

Questa idea è stata discussa al vertice del G8 a L’Aquila (Italia), l’8 luglio 2009. Spingendo il pedone più lontano, la Russia propose di non accontentarsi di una moneta virtuale, ma di stamparla. Dmitrij Medevedev, che aveva fatto coniare simbolicamente prototipi di questa moneta, ne mise alcune sul tavolo. Da un lato c’erano i volti degli otto capi di Stato e dall’altra la valuta, recava la scritta in inglese "Unity in Diversity" [11].

Il progetto è presentato agli esperti della Divisione Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite. Il loro rapporto, a cui partecipa il professor Vladimir Popov della New Economic School di Mosca, è studiato il 25 aprile 2010 in una riunione congiunta del FMI e della Banca mondiale [12].

Il processo dovrebbe concludersi oggi, 26 maggio 2011, in occasione del vertice G8 di Deauville (Francia). Il dollaro ha cessato di essere la moneta di riferimento sullo sfondo dell’insolvenza del governo federale degli Stati Uniti. Washington avrebbe rinunciato al finanziamento della sua superpotenza militare con il debito, per perseguire la propria ristrutturazione interna.

JPEG - 29.1 KbIl dinaro libico, la prima (e ultima?) valuta nel mondo garantita dall’oro e dai Diritti Speciali di Prelievo del FMI. Nel 2000, il colonnello Gheddafi aveva sognato di creare una moneta pan-africana basato sull’oro, ma non era giunto a fare avanzare la sua idea. Sempre nel 2009, si era spontaneamente impadronito del progetto Zhou e l’aveva unilateralmente adattato al suo paese.

 

Il granello di sabbia

Purtroppo, durante gli ultimi mesi di questo processo, le iniziative politiche e militari hanno sconvolto questo piano. Alcuni stati, tra cui Russia e Cina, sono stati truffati. L’arresto di DSK dimostra che Washington ha agito in mala fede e che le sue concessioni miravano a guadagnare tempo.

Anche se i dettagli esatti dell’idea progettata da Dominique Strauss-Kahn di creare questa nuova valuta di riserva sostenuta dai Diritti Speciali di Prelievo del FMI sono segreti, sembra che la Libia stesse giocando un ruolo chiave: a titolo esperimentale, la Banca Centrale della Libia era la primo a decidere di basare la propria valuta, il dinaro, sull’oro e poi sul DSP. La cosa è tanto più importante poiché la Libia ha un fondo sovrano tra i meglio dotati del mondo (è anche un po più ricco di quello della Russia).

Tuttavia, entrando in guerra contro la Libia, Francia e Regno Unito hanno congelato teoricamente i beni non solo della famiglia Gheddafi, ma dello Stato libico. Peggio, Parigi e Londra hanno inviato dei dirigenti della banca HSBC a Bengasi, per creare una Banca Centrale dei ribelli della Libia e tentare di sequestrare dei beni nazionali [13]. Senza che si sappia se Nicolas Sarkozy e David Cameron si siano lasciati rapire dal loro potere o abbiano agito su istruzioni dai loro mandanti a Washington, il fragile edificio progettato da Dominique Strauss-Kahn è crollato.

Secondo i nostri contatti a Tripoli, al momento del suo arresto, DSK stava partendo per Berlino per trovare una soluzione con la Cancelliera Angela Merkel. Doveva poi partire con un emissario della Merkel per negoziare con i rappresentanti del colonnello Gheddafi, e forse con lui direttamente. La firma del leader libico era necessario per sbloccare la situazione.

Vi è ora una guerra finanziaria di proporzioni senza precedenti: mentre la situazione economica degli Stati Uniti vacilla e il dollaro potrebbe facilmente diventare carta straccia, l’accordo approvato al G8 e al G20, attuato dal FMI in coordinamento con la Banca mondiale e la comunità bancaria internazionale di cui DSK era il campione, è sospeso. Il predominio del dollaro è intatto anche se più artificiale che mai; questo dollaro che gli stati emergenti volevano relativizzare, ma su cui il complesso militare-industriale israelo-statunitense consolida il proprio potere.

In questo contesto chi è un uomo d’onore?

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[1] «Dominique Strauss-Kahn, l’uomo "Prezzemolo" del FMI», Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 5 ottobre 2007.

[2] «Operazione Sarkozy : come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese», Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 19 luglio 2008.

[3] «La NED, vetrina legale della CIA», Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 6 ottobre 2010.

[4] «Le German Marshall Fund, un reliquat de la Guerre froide?», Réseau Voltaire, 5 ottobre 2004.

[5] «Quel che non sapete del Gruppo Bilderberg», Thierry Meyssan, Rete Voltaire, 9 aprile 2011.

[6] Serie televisiva di Dick Wolf per la NBC, trasmesso in Italia con il titolo di Law & Order: Unità vittime speciali.

[7] «Les derniers mots de DSK avant son arrestation», Michel Colomès, Le Point, 19 maggio 2011.

[8] «Avec Christine Lagarde, l’industrie US entre au gouvernement français», Réseau Voltaire, 22 giugno 2005.

[9] «Strauss-Kahn’s lawyer to Haaretz: Former IMF chief will be acquitted», par Chaim Levinson, Haaretz, 22 maggio 2011.

[10] «La Cina inizia ad allontanarsi dal dollaro», Rete Voltaire, 22 Maggio 2009

[11] «La Russie et la Chine proposent une monnaie commune globale», Réseau Voltaire, 11 luglio 2009.

[12] «Plan de réforme du système financier international» (Estratto del rapporto «World Economic and Social Survey 2010: Retooling Global Development»), Christina Bodouroglou, Nazrul Islam, Alex Julca, Manuel Montes, Mariangela Parra Lancourt, Vladimir Popov, Shari Spiegel e Rob Vos Réseau Voltaire, 6 luglio, 2010.

[13] «La rapine del secolo: l’assalto dei volontari ai fondi sovraini libici» e «Dietro l’attacco alla Libia: le strategie della guerra economica», Manlio Dinucci, Rete Voltaire, 22 aprile e 2 maggio 2011.

 

 

 CHRISTINE LAGARDE, TANTO A FAVORE DEI

BAILOUT, È UN CAVALLO VINCENTE

 

 

LA SOSTITUZIONE DI STRAUSS-KAHN

Fonte web

Il Ministro francese delle Finanze, Christine Lagarde, ha assunto un ruolo di primo piano nella corsa per la sostituzione dell’ex direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn. È una campionessa di nuoto, un avvocato stimato e una burocrate competente. È anche amica di Wall Street, da sempre accanita sostenitrice degli interessi del grande capitale. L’assistente alla ricerca del destrorso American Enterprise Institute Jurgen Reinhoudt ha evidenziato che sotto "il ministero francese orientato al libero mercato […] il tetto massimo d’imposta è stato abbassato e, in un assalto frontale alla settimana lavorativa di 35 ore, il lavoro straordinario è stato esentato dalla tassazione." (Don't Give Up on Sarkozy Just Yet, AEI)

Ma Lagarde non è salita in cima alle preferenze solamente per le sue inclinazioni contro il lavoro, ma anche perché è un insider di fiducia che implementerà le privatizzazioni del FMI e i programmi di aggiustamento strutturale senza discuterne il merito. Le promesse di “riforma” di Strauss-Kahn sono state una costante fonte di ansietà per la grande finanza. Lagarde non ripeterà quell’errore. Non uscirà dai territori della sua riserva, non frequenterà progressisti come Joseph Stiglitz e non si allontanerà dal copione. Ecco come ce la descrive il Guardian in un impressionante riassunto:

"Christine Lagarde è al suo posto per proteggere le grandi banche… è la più favorevole al salvataggio bancario di tutto il lotto.

"Gli americani stanno cercando di inserire nella lista come numero due [il consigliere alla Casa Bianca] David Lipton. Lipton è il signor Bank Bailout. Ha lavorato per Citigroup. Se riuscissero a far insediare Lagarde e Lipton, cosa potremmo dire? Assisteremmo alla realizzazione del piano di protezione del sistema bancario. E sarebbe un disastro." ("IMF under growing pressure to appoint non-European head", The Guardian)

Secondo il New York Times Lagarde non è solamente una donna alla moda, ma ha un sacco di amici a Washington e Wall Street. Ecco un estratto dal NYT:

"La signora Lagarde, l’ex direttrice dello studio legale di Chicago Baker & McKenzie ha vissuto negli Stati Uniti per 25 anni. Donna alta e di classe, con la chioma argentata e un’inclinazione per le giacche di Chanel, ha i suoi buoni contatti ed è rispettata a Washington e a Wall Street, così come in Europa." (A Favorite Emerges for Helm of I.M.F., New York Times)

Senza sorprese, Lagarde sostiene una più debole regolamentazione per far sì che le banche e gli altri istituti finanziari possano continuare a rastrellare profitti inattesi mentre i fattori di rischio per l’economia allargata stanno aumentando. Secondo Reuters:

Lagarde ha riferito in un articolo pubblicato nell’edizione del venerdì del giornale tedesco Handelsblatt: "Io vedo un pericolo in una regolamentazione troppo rigida perché porta a una fuga di capitali all'estero" ("Too strict regulation risks flight", Reuters)

Lagarde ha anche un approccio duro verso i problemi della Grecia e rigetta l’idea della remissione del debito o di una sua ristrutturazione. Lei crede che i possessori delle obbligazioni e i banchieri devono essere rimborsati senza tener conto dei costi a carico dei lavoratori greci che hanno patito le conseguenze di tre anni di depressione, con il 18% di disoccupazione, tagli selvaggi ai servizi sociali, massicce privatizzazioni dei beni pubblici e un rapporto debito pubblico-PIL che peggiora ogni anno malgrado lo stringersi la cinghia. Lagarde sembra credere che le persone che hanno fatto implodere il sistema finanziario vadano premiate per i loro sforzi. Ecco un estratto dal Wall Street Journal:

"Il Ministro francese delle Finanze Christine Lagarde ha detto lo scorso lunedì, dopo una riunione con i funzionari di tutta l’Unione Europea, che una riprogrammazione o nuova datazione per il debito della Grecia NON è possibile… La realizzazione dei programmi di austerità già fissati, la corretta implementazione delle privatizzazioni e gli sforzi di tutto lo schieramento politico greco sono la soluzione chiave per la Grecia, sono le parole di Lagarde." ("France's Lagarde: Option Of Rescheduling Greek Debt Not On Table", Wall Street Journal)

E allora lo stingersi della cinghia sarà ancora più sfiancante sotto Lagarde e questo è un segnale che i banchieri possono fidarsi di lei per la tutela dei loro interessi e per rimandare al mittente tutte le ipotesi sulla "ristrutturazione morbida" o sulle riforme à la Strauss-Kahn.

E poi non ci saranno ulteriori approfondimenti sulla sostituzione del dollaro con i DSP. Lagarde non ha nessuna intenzione di disturbare. Le uniche politiche su cui lavorerà saranno le "riforme sul lavoro", la parola d’ordine delle élite finanziarie per designare la distruzione dei sindacati.

È degno di nota il fatto che la quasi sempre pacata Lagarde non sia riuscita a contenersi quando Bin Laden è stato assassinato. Ha addirittura ipotizzato che possa aiutare a stimolare le vendite negli Stati Uniti. Ancora dalla Reuters:

Il Ministro francese delle Finanze Christine Lagarde si è rallegrata dell’uccisione del leader di al Qaeda, Osama bin Laden, e ha detto cha la sua morte può stimolare la fiducia dei consumatori e la crescita economica degli Stati Uniti.

Lagarde ha anche riferito al canale televisivo France 2: “L’economia degli Stati Uniti è come la gente americana. Reagisce velocemente sia in positivo che in negativo. Non sarei sorpresa se questi eventi provocassero un aumento della loro fiducia." ("France sees U.S. economic lift from bin Laden death", Reuters)

Naturalmente, l’entusiasmo di Lagarde non è stato mitigato dal fatto che le leggi internazionali proibiscono gli omicidi mirati di persone non-state. Dopo tutto, i "veri" leader non si fermano mai di fronte alla legge.

Quindi sembra che Wall Street abbia trovato il sostituto per il mercuriale Strauss-Kahn. Non ci sarà alcuna ristrutturazione del debito, i possessori dei titoli verranno pagati interamente e il ruolo dominante del dollaro come moneta di riserva mondiale rimarrà immutato.

Lagarde ha appena annunciato la sua candidatura questa mattina (il 25 maggio), ma ha già ottenuto la piena approvazione di Washington, di Wall Street, delle grandi banche e dei capi di stato dell’Unione Europea. È un cavallo vincente.

 

 

APPROFONDIMENTO

 

Strauss-Kahn: ecco la verità

Sulla vicenda che ha portato in carcere l’ex DG del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ho già pubblicato due articoli, nel primo mi limitavo a mettere in dubbio la veridicità della ricostruzione degli avvenimenti, così come riportata da tutti i media mondiali (ma proprio tutti!!!), in altre parole mi chiedevo se Strauss-Kahn da “carnefice” non risultasse esso stesso la vittima predestinata di un perfido complotto. Nel secondo toglievo ogni punto interrogativo in quanto l’evidenza degli eventi era tale che qualunque persona dotata di un cervello, anche minimamente funzionante,  era in grado di giungere alla conclusione che Strauss-Kahn fosse stato fatto oggetto di una delle più barbare azioni persecutorie per motivi che, scrivevamo, “a noi risultano sconosciuti”.

Ora ritorniamo sull’argomento per dissipare anche questi ultimi dubbi, il movente c’è, eccome! E’ sufficiente leggere l’articolo pubblicato sul giornale inglese Guardian lo scorso 10 febbraio, ecco il link (http://www.guardian.co.uk/business/2011/feb/10/imf-boss-calls-for-world-currency) che si riferiva ad un intervento dell’ex DG del Fmi ad un convegno tenutosi a Washington il giorno precedente. Le frasi pronunciate da Strauss-Kahn erano di una tale rilevanza che avrebbero dovuto riempire le prime pagine di tutti i giornali, ed invece, nessun organo di stampa ne fa menzione (evidente era calata la censura  sui media internazionali), ha fatto eccezione il giornale inglese Guardian che, nella versione online, giovedì 10 febbraio pubblicava l’articolo dal titolo “IMF boss calls for global currency”  (Il capo del Fmi auspica una nuova divisa mondiale) a firma Heather Stewart.