Recentemente la Live Science ha pubblicato un articolo in cui elenca i 10 fenomeni non spiegabili dalla Scienza. In molti sono rimasti stupiti di trovare tra questi dieci (molto famosi tipo UFO, Big Foot ecc.) "Il Brusio di Taos", un fenomeno poco conosciuto e che ora andremo a tentare di spiegare. Cittadini inglesi e dell'America del sud-ovest si lamentano da tempo di un brusio che pare non voglia smettere. I ricercatori non sono ancora riusciti a trovare una risposta plausibile e definitiva per determinare la sorgente sonora di questo brusio. Non tutti riescono effettivamente a sentire questo disturbo sonoro dal timbro molto basso, ma quelli che lo riescono a percepire lo descrivono come un suono artificiale e davvero fastidioso. Nel 1977, un quotidiano inglese ricevette circa 800 lettere da persone che si lamentavano della perdita di sonno, emicrania, difficoltà respiratorie, ansia, irritabilità, salute cagionevole, difficoltà motorie e difficoltà a leggere e studiare dovute all'incessante brusio.
Il più famoso caso negli USA è "Il brusio di Taos" ("The Taos Hum"), tanto forte da aver costretto i cittadini di Taos ad organizzarsi assieme nel 1993 per investigare e trovare la sorgente sonora di tale rumore. Purtroppo nulla di preciso ed esauriente per ora è venuto a galla, l'unica teoria che prevale è che questo brusio sia dovuto ai mezzi di trasmissione militari usati per contattare i sottomarini o comunque a dispositivi elettronici. La maggior parte degli "ascoltatori" afferma che il brusio parta bruscamente, non si interrompa per lunghi periodi e interferisca con il sonno e, stranamente, sia più avvertibile all'interno di una casa che piuttosto all'aperto. Alcuni lo descrivono come un rumore di motore diesel avviato ad una certa distanza.
Taos è una cittadina degli Stati Uniti che si erge proprio al di sopra del deserto del New Mexico, a circa 200 miglia a nord di Rosewell, non lontana da diverse istallazioni militari. Non si sa bene quando sia cominciato il fenomeno, ma dai primi anni '90 vi furono diverse segnalazioni di questo fastidioso suono senza che se ne riuscisse ad individuarne la sorgente, così diversi scienziati da laboratori privati ed universitari di tutto lo stato si diressero a Taos per fare una serie di esperimenti in loco, ma nessuno dei vari gruppi di ricerca riuscì a trovare la ben che minima risposta convincente al fenomeno. Numerosi testimoni credibili, come il Reverendo Mell della Chiesa Presbiteriana, riportano ad esempio che per mesi si svegliavano nel cuore della notte per quest'intenso e prolungato rumore profondo (humming, appunto, suono quasi onomatopeico "hummmmmm"), come se fosse un'energica emissione di frequenze molto basse. Tra le possibili spiegazioni che sono numerose, c'è chi sostiene che la crosta terrestre della zona sia molto sottile e che quindi i vulcani ed i movimenti tettonici o di origine magmatica sotterranei possano esserne la causa.
A far pendere però il pendolo su un'origine militare "segreta" del fenomeno (magari nel sottosuolo e che in questo dossier approfondiremo) c'è anche il caso della famiglia Verney in Inghilterra, i quali, furono loro malgrado oggetto di esperimenti di Mind Control condotti con la partecipazione della CIA. Va anche notato che la zona del New Mexico è piena di basi militari, alcune anche sotterranee, dove si lavora a nuove armi e fra esse anche a dispositivi sonori letali. Ma di questa possibilità da parte del Pentagono c'è sempre stato il silenzio più assoluto.
Il lato misterioso di questo fenomeno è però che sembra essere presente anche in alcune zone dell'Inghilterra, a Zurigo in Svizzera e perfino in Australia. E se fosse veramente il grido della terra? Certo è che avrebbe tutte le ragioni per gemere visto come la stiamo trattando!!!
Il Taos hum a Taos in New Mexico (USA)
Ancora i luoghi di Taos: fenomeno naturale o artificiale?
(alzare il volume se non si sente)
Fonte web - La Stampa del 09-09-2009
Chi ha avviato l'enorme motore diesel che gira al minimo nelle viscere delle Montagne Rocciose? Il suo ronzare, un suono a bassa frequenza persistente come un'antica maledizione, viaggia per decine di chilometri nell'aria tersa, spingendo chi lo sente all'esasperazione e a volte a raptus di follia. É l'incubo di Taos, cittadina del New Mexico annidata su un altipiano a 2 mila metri d'altezza, non lontano dal celebre villaggio di Adobe costruito dai nativi Pueblo tra il 1000 e il 1450 d.C. Un tempo il luogo era affascinante, silenzioso e quasi sacro, tanto che negli Anni 20 lo scrittore inglese D. H. Lawrence ne fece il suo buen retiro. Ma nel 1991 è arrivato il «Taos Hum», il fantasma sonoro, e da allora non se n'è più andato. Il sito Live Science l'ha classificato tra i 10 grandi fenomeni inspiegabili dalla scienza.
Taos, piccola cittadina del New Mexico (punto con la A)
Sta di fatto che gli «hearers» - quelli che avvertono il ronzio - lamentano uno stato di malessere generale e sintomi anche gravi (emicranie, difficoltà respiratorie, attacchi di panico, insonnia). Non servono tappi per orecchie, ansiolitici, sonniferi. Alcuni disperati sono scappati da casa in piena notte, percorrendo centinaia di km alla ricerca dell'origine del ronzio. Ciò che e' certo e' che l'«Hum» e' caratterizzato da una bassa frequenza, compresa fra 30 e 80 Hz, e quindi e' difficilmente rilevabile tanto dagli strumenti quanto dall'orecchio. Per l'uomo il suono «udibile» e' un'onda di pressione che si propaga nell'aria con frequenza dai 20 ai 20 mila Hz e con lunghezze d'onda che vanno da qualche centimetro a pochi metri: solo le oscillazioni di oggetti o superfici che hanno dimensioni confrontabili con queste, quindi, producono onde avvertibili. La maggior sensibilità al suono, tuttavia, si riscontra a frequenze tra i 1000 e i 4 mila Hz ed e' per questo che non tutti avvertono il ronzio.
In base all'unico censimento gli «hearers» sono il 2% della popolazione della contea e non risultano affetti da disturbi uditivi. Già nel '93 gli abitanti di Taos, esasperati, ottennero l'intervento di un team di esperti che, diretto da Joe Mullins della New Mexico University, coinvolse l'audiologo James Kelly e centri come il Los Alamos National Laboratory, il Phillips Air Force Laboratory e i Sandia National Laboratories. Si condussero rilevamenti acustici, geodinamici, magnetici, elettromagnetici e nel 95 stilarono un rapporto che tuttavia non chiariva il mistero. Esclusero però l'origine geofisica, visto che l'area e' poco sismica, e la responsabilità della locale rete elettrica, che emette frequenze a 60 Hz. Si sa che in natura i suoni a bassa frequenza sono generati da fenomeni diversi, come interazioni del vento, variazioni barometriche, tornado, onde oceaniche, valanghe, terremoti, attività vulcaniche, fino alle aurore boreali.
Le più comuni fonti artificiali di infrasuoni sono invece motori, impianti industriali, reti elettriche, «pipeline», turbine eoliche. Ma nulla di tutto ciò risulta una possibile causa del «Taos Hum». «Gli infrasuoni a più alto contenuto energetico, quelli che si propagano per migliaia di km, - spiega Renato Spagnolo dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino - hanno tre origini: esplosioni chimiche o nucleari, lanci di missili, voli di jet supersonici». Eventi sporadici e di breve durata, dunque. Gli «hearers», invece, affermano che il ronzio parte bruscamente, continua per lunghi periodi e - stranamente - e' più forte all'interno degli edifici che all'aperto. Oggi Taos è un luogo vivace, meta di turisti «alternativi». Terreno fertile, dunque, per le ipotesi piu' fantasiose che tirano in causa potenze infernali, antenati «indiani» o i soliti extraterrestri. Ma la tesi cospirazionista e' la piu' accreditata: le indiziate sono le stazioni Elf (Extremely Low Frequency) della Marina e soprattutto quella di Clam Lake, Wisconsin, dove si conducono studi sulla propagazione degli infrasuoni utilizzati nelle comunicazioni sottomarine, anche se la frequenza operativa standard e' 76 Hz (per non parlare della distanza, vale a dire 1500 km).
Ovviamente il segreto militare ha impedito ogni ulteriore indagine. «Bisognerebbe riprovare con mezzi più evoluti - commenta Spagnolo -: le attuali tecniche di rilevazione e trattamento del segnale localizzano una sorgente di infrasuoni a centinaia di km. In giro per il mondo ci sono un'ottantina di stazioni capaci di rivelare test nucleari sotterranei o eventi sismici anche lontani». Ma se il «Taos Hum» resta il più famoso, non è certo l'unico incubo sonoro. I casi crescono e perlopiù rimangono insoluti, dall'Alaska all'Europa, dove la Gran Bretagna detiene uno spiacevole primato, compreso un suicidio dovuto al rumore. Il «Bristol Hum» è il primo della serie, dato che ha conquistato i titoli dei giornali già dagli Anni 70. E oggi si registrano fenomeni a Londra e Leeds, oltre che nelle contee di Cheshire, Cornwall, Gloucestershire, Shropshire, Suffolk, Wiltshire. Tra gli episodi più recenti c'è quello del villaggio gallese di Minffordd, dove il Comune ha installato una serie di strumenti per individuare le cause del ronzio, e quello australiano del «Bondi Hum», nella celebre località balneare vicino a Sydney.
Adesso gli «hummers» hanno costituito associazioni e gruppi di sostegno, mentre la «Low Frequency Noise Sufferers Helpline» di Southampton ha già ricevuto 2 mila richieste di aiuto e nuovi casi sono segnalati ogni settimana. Gli studi sul fenomeno restano scarsi, anche se la prima conferenza sul tema fu tenuta alla Royal Society of Medicine di Londra nell'89. Nel 2006 il neozelandese Tom Moir, dell'Università di Massey, ha registrato l'«Auckland Hum» a una frequenza di 56 Hz, mentre ora David Baguley, audiologo dell'Addenbrooke's Hospital di Cambridge, lavora a un progetto pilota con la Salford University. Vuole alleviare i sintomi degli «hearers», utilizzando un approccio psicologico. É convinto che, per cause sconosciute, alcuni soggetti diventino ipersensibili a determinate frequenze, innescando un circolo vizioso che conduce a un'ansia incontrollabile. Ma il mistero è tutt'altro che risolto.
SUONO REGISTRATO DEL TAOS HUM: Frequenza 1 - Frequenza 2 - Frequenza 3
Altre possibili spiegazioni ufficiali sono:
- Acufene (tinnitus): disturbo nervoso che provoca la percezione di rumori
continui nelle orecchie o nella testa, costante e fastidioso.
- Esperimenti come l' HAARP in Alaska, di cui ho parlato in un altro thread, che
servono a polarizzare la ionosfera attraverso le microonde
- Comunicazioni a bassissima frequenza, come il sistema ELF di comunicazione
sottomarina (che ci farebbe in New Mexico?)
- Onde elettromagnetiche causate dalle meteore. Come tutti i corpi celesti che
si disintegrano, anche le meteore emettono onde radio (e megawatt di potenza)
quando cozzano con la nostra atmosfera.
- Microonde pulsanti
- Infrasuoni geologici: suono a bassissima frequenza emessi da, ad esempio,
movimenti tettonici.
- Apparati audio-video commerciali.
Nel caso di Taos c'è da escludere acufene e apparati civili.
Il Taos hum sembra essere arrivato a Zurigo, in Europa
Titolo Originale: COSPIRACY THEORY
Un film che mette in ridicolo ciò che potrebbe essere vero!
Il caso Verney
Un caso caso simile al «Taos Hum»
che si scoprÌ essere un "arma" segreta
QUANTO FIN QUI DETTO E VISTO CI FA più PROPENDERE PER L'ORIGINE MILITARE DEL TAOS HUM! ECCO ALCUNI SQUARCI SULLE NUOVE ARMI DEL FUTURO, SIA AD ENERGIA DIRETTA CHE SONICHE, a cui gli americani stanno lavorando ormai da decenni con risultati sempre più promettenti.
Armi del futuro utilizzate in Iraq, inquietante!!
Al recente vertice del G20 a Pittsburgh la polizia ha
usato il cannone acustico contro i manifestanti
Armi di distruzione sonora
Come la tecnologia sonica sia impiegata per scopi non propriamente ‘benefici’
Gli esperimenti sulle armi soniche hanno purtroppo dato risultati soddisfacenti: si parla già di utilizzo di tali strumenti da parte della polizia ed in alcuni scenari terroristici e di guerra.
Durante il mio corso di educazione al suono avevo accennato di certi esperimenti e da alcuni studi eseguiti da alcuni eserciti sull’uso di armi soniche, questo soprattutto durante e dopo la seconda guerra mondiale. Dissi anche che tali studi però non avrebbero dato risultati soddisfacenti. Si cercava infatti di costruire una specie di cannone sonoro, ma per fortuna con scarsi risultati: la tecnologia non era ancora in grado di proteggere i propri soldati dagli effetti di tali armi. Devo ahimè darvi delle cattive notizie, purtroppo, ed è qui il caso di dirlo, gli studi in questo settore sono andati avanti e come spesso accade, non è stata fatta molta pubblicità alla cosa.
Cercherò di farla io nel mio piccolo
tramite questo articolo e sarò per me un grande piacere trovare persone
interessate a diffondere il più possibile quello che scriverò e che pare stia
accadendo proprio in questi mesi.
Dobbiamo essere consapevoli quanto il cinismo umano si spinga a cercare sempre
mezzi più raffinati per danneggiare il prossimo e la brutalità della guerra sia
spesso solo una piccola parte di tutto il lavorio che si fa intorno. Le fonti di
quello che leggerete sono diverse ma tutte molto autorevoli ed accreditate. Mi
sono infatti imbattuto ultimamente, quasi per caso, su alcuni articoli scritti
prevalentemente su giornali americani e per fortuna riportati in alcuni siti
internet di alcune associazioni che si occupano di ecologia acustica. Tra cui
(www.acousticecology.org) di cui sono orgoglioso di fare parte. Devo dire ad
onor del vero che ricercando su internet ho trovato anche alcuni bervi articoli
su giornali italiani in merito.
Capisco che una rivista tecnica come questa possa non essere propriamente la tribuna adatta per parlare di questo argomento, sostengo invece che parlare comunque di tutti gli usi, compreso quelli più aberranti, che si possa fare della materia sonora possa insegnare al contrario proprio a rispettarla ed ad utilizzarla nel miglior modo possibile. L’espressione musical-sonora è cultura e la cultura è comunicazione. La guerra è l’antitesi di tutto ciò. La guerra è la fine della comunicazione ed è spesso la fine di tutto. Utilizzare il suono per nuocere è anche peggio che bruciare i libri come in Fahrnheit 451 del grande Ray Bradbury.
Veniamo al dunque, una prima notizia: Nella striscia di Gaza l’esercito israeliano ha utilizzato (o sta utilizzando?) bombe soniche che simulano un attacco di missili. In pratica sarebbero delle specie bombe che fanno solo molto rumore e il cui rumore è simile a quello di un attacco missilistico. Questo, secondo l’esercito israeliano, servirebbe a spaventare i terroristi (!). Tali lanci verrebbero fatti a qualsiasi ora del giorno e della notte ed in pratica il risultato, secondo alcune fonti mediche locali, sarebbe quello di far vivere la popolazione in un continuo stato panico, di allerta e di terrore. Ed in effetti l’unico risultato che produce è questo. Purtroppo però anche bambini risentono di ciò causando loro la perdita della concentrazione, la paura ed il basso rendimento scolastico (pensate voi ad un bambino che si sveglia di soprassalto continuamente per tali cause!) Pare che Israele stia utilizzando tali ‘bombe’ da diverso tempo e la popolazione palestinese ne sia esasperata. Certo qualche cinico potrebbe dire: meglio le bombe sonore che quelle vere, ed in effetti è così però quello che a me preoccupa in questi casi è che questo tipo di armi sono subdole, generano un atteggiamento come di scarsa rilevanza, non fanno notizia, non c’è spargimento di sangue diretto ed invece dietro c’è, come al solito, l’industria delle armi che riesce sempre ad usare la tecnologia come vuole ed ha soldi da investire per queste ricerche.
Ma non è tutto. Non è la prima volta che ciò viene fatto: verso maggio-giugno di quest’anno sempre l’esercito israeliano pare abbia utilizzato uno strano veicolo militare in grado di emettere un suono particolare (urlo) per disperdere una manifestazione palestinese nel Benin. (NDA - probabilmente un LRAD) La dimostrazione si protraeva da diverse ore e i militari non sapevano come farla disperdere, invece di usare le armi tradizionali hanno usato questo apparecchio. Le persone che hanno assistito alla scena hanno detto che il suono fosse come un urlo, non di per se forte ma i manifestanti, e la maggior parte della gente, anche se tentavano di tapparsi gli orecchi, venivano comunque colti come da malori e da violenti ed improvvisi mal di testa e la folla si è dispersa immediatamente.
Un’altra notizia parla di armi acustiche utilizzate dall’esercito americano in Iraq molto simili a quelle descritte nell’articolo di cui sopra ma più potenti, capaci di arrivare anche a chilometri di distanza. Altri articoli parlano di dispositivi acustici antipirateria installati sulle navi da guerra e su navi commerciali. (fig1) Tali dispositivi sarebbero installati da circa 4 anni (dopo l’attacco alla nave USS Cole) anch’essi in grado di ’sparare’ un raggio sonico disturbante e sarebbero stati utilizzati con successo dalla ‘Seaburn Spirit’ una nave commerciale nell’estate del 2003 durante un attacco di pirati lungo le coste della Somalia.
Fig 1: installazione di una arma acustica su una nave
Quello che mi colpisce di questi notizie
è che il suono viene descritto come in effetti non molto forte, però penetrante.
Probabilmente la sensazione è che siano state utilizzate frequenze particolari,
molto alte ed intense oppure infra-basse in modo da rendere vana l’idea di
potersi proteggere tappandosi gli orecchi.
Altra cosa è che il suono è molto direttivo (si parla di un angolo di 15-30°).
Ottenere un suono direttivo con le frequenze acute è possibile, si sa, ma con le
frequenze basse è un grosso problema.
L’unico modo per renderle direttive è farle ‘portare’ da un raggio di frequenze
ultrasoniche, ci sono infatti ricerche sul fronte degli ultrasuoni per
‘modulare’ le frequenze più basse e quindi udibili. Un po’ come il principio
della radio che su frequenze alte può portare segnali modulati di frequenze più
basse. (rif. 4° lez, corso educazione al suono C&M n° 4)
Un altro articolo parla di un apparecchio
chiamato MRAD (Medium Range Acoustic Device) (fig 2) in grado di amplificare e
diffondere il suono in un modo rivoluzionario. In pratica si tratterebbe di un
grosso e potentissimo megafono direzionale al cui confronto quelli precedenti
sono giochi per ragazzi. Tale articolo dice che ovviamente se utilizzato in
maniera forte
fig 2 : MRAD utilizzato a New Orleans
Sempre di LRAD e MRAD ( Medium Range
Acoustic Device) si parla in un altro articolo ma (fig.3 e fig.4)
dalle immagini si evince che può essere installato su camionette o su mezzi
blindati e pare sia quindi una realtà ormai collaudata. Servirebbe sempre per
disperdere la folla e quindi utilizzato al posto dei vecchi idranti o gas
lacrimogeni.
Nel pannello posteriore sembra essere presente in entrambi i modelli una specie
di grafico che mostra (nell’ LRAD a colori) 3 tipi di zone, una verde e sicura
(probabilmente dietro l’apparecchio) una gialla laterale (di allerta) ed una
rossa (raggio di azione). Mi sembrerebbe però non molto direttivo, ma queste
sono solo illazioni.
"Non letal weapons o Non Lethal Acoustic device", questi sono i nomi che si
danno a questo tipo di armi progettate per l’uso contro la folla come
alternativa all’utilizzo di armi più dannose.
Pare che tali armi siano state prodotte da una ditta di S.Diego in California,
(una certa American Tecnology Corporation ) e che si vanta che il loro "nuovo
megafono" possa ottenere 145 decibel a 300 iarde di distanza, come dovreste
sapere, tale valore è ben al di sopra della soglia del dolore!
Fig 3: la parte posteriore dell’MRAD
Fig 4: la parte posteriore dell’LRAD
Sembra anche esistere un altro tipo di
arma acustica, più ingombrante e probabilmente a funzionamento più tradizionale,
ma vi riporto le parole originali di chi ha scritto l’articolo, che rendono
l’idea:
box:
These devices are more than just fancy speakers. California-based HPV
Technologies recently demonstrated a "magnetic acoustic device" or MAD (fig. 5)
that can broadcast a targeted beam of sound for a more than mile. At close range,
the sound from these devices can be terrifying and painful.
The same devices can also be used as public address systems, projecting
instructions or warnings at lower settings — and at higher settings, forcing
crowds to disperse. The sonic devices could prove less deadly than so-called "non-lethal"
weapons such as Tazers and pepper spray guns that have actually caused some
fatalities.
Fig 5: il M.A.D (Magnetic Acoustic Device)
In pratica si preferisce usare armi soniche (che potrebbero seriamente compromettere l’apparato uditivo) al posto dei fucili a spray di peperoncino! (fig 5)
Quando viene usato come arma, il LRAD spara un flusso
strettamente controllato di suono aspro e corrosivo, il cui livello può essere
aumentato al punto tale da provocare nausea o svenimento.
Sembra comunque che alla base di tali dispositivi ci sia anche in questo caso la
tecnologia ultrasonica (HSS) che come ho già detto è l’unica che riesca a
determinare una efficace direzionalità al suono. Questi ultramegafoni non
potrebbero a parer mio funzionare in altro modo. Visitando alcuni siti internet
mi sono imbattuto infatti in uno (www.directionalsound-usa.com/mrad/)
che addirittura li vende tramite internet!
Fig. 6: un’immagine tratta dal sito internet che pubblicizza questo tipo di apparecchi.
Per dare un’idea della gravità della cosa
vi riporto una tabella delle tipologie dei danni a uomini e cose a seconda
dell’altezza e potenza del suono. (Fig7).
Per infrasuoni intendo i suoni al di sotto di 20 Hz, suoni acuti: da 7 KHZ fino
a 16KHZ
Per bassa-media-alta potenza intendo un valori di 115 –130 – 140 e oltre dB
Fig. 7: Tabella delle conseguenze per elevata esposizione sonora a persone e cose
Jurgen Altmann (un fisico laureato
all’università di Dortmund in Germania) in piccolo saggio pubblicato nel 2001 su
Science & Global Security, (Volume 9 pp 165-234 - Taylor and Francis) dal titolo
‘Acoustic Weapons – A prospective Assessment’ In effetti denuncia già la
sperimentazione e in certi casi l’uso di tali armi soniche. In tale articolo
egli spiega in maniera abbastanza scientifica il loro funzionamento e anche le
reazioni del nostro apparato uditivo sottoposto a questo tipo di stimolazioni.
Nel corposo testo dell’autore si fa riferimento a diverse tipologie di armi
soniche, soprattutto a quelle che funzionerebbero ad infrasuoni. Dopo diversi
calcoli ed asserzioni arriva a dimostrare che secondo lui non sarebbero per
adesso possibili armi soniche letali o perlomeno che inducono danni seri ed
irreversibili agli esseri umani. Secondo l’autore per adesso le potenze in gioco
non permetterebbero l’utilizzo di tali dispositivi se non per disperdere la
folla o indurre panico. Di sicuro sono più efficaci i nuovi armamenti laser o
microonde i quali mi risulta siano stati utilizzati con successo attualmente nella
guerra in Iraq.
Una piccola osservazione tecnica: devo ammettere che quando ho iniziato a
scrivere l’articolo non avevo tanto materiale ma via via che mi sono messo in
cerca ne ho trovato moltissimo, talmente tanto che mi sembra strano che in
Italia se ne sappia così poco. Comunque alla fine il materiale che ho pubblicato
è solo una piccola parte di quello che ho trovato e mi sono dovuto limitare per
ragioni ovvie. Invito quindi gli interessati ad informarsi, utilizzando i link
che fornisco alla fine dell’articolo, troverete probabilmente altre notizie,
immagini etc.
Concludo con un avvertimento: se vi capiterà di essere in un "luogo caldo" e di
vedere qualcuno che sistema un apparecchio dalla forma esagonale o una
camionetta della polizia che lo trasporta beh datevela a gambe e tappatevi le
orecchie come potete!
Se la ricerca andrà avanti (e possiamo purtroppo esserne certi) probabilmente
però rischieremo presto (se non le abbiamo già) di avere armi soniche "letali" o
in grado anche di provocare ustioni e emorragie interne e tutte queste belle
cose… così va il mondo… E’ il caso di dire: a ‘risentirci’!
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Cito per dovere e per informazione gli articoli e siti internet dove ho reperito
le immagini pubbliche e le notizie:
- NPR (www.npr.org)
- American Technology Corporation (www.atcsd.com)
- FLIKR XENI PHOTOS: http://www.flickr.com/photos/xeni/sets/870366/
APPROFONDIMENTO
È del tutto chiaro che lo stato che per primo crea tali armi raggiungerà una superiorità incomparabile” - Maggiore I. Chernishev, esercito russo. Il corpo umano, un po’ come un computer, contiene miriadi di processori di dati. Questi comprendono, pur non essendo limitati solo a questo, l’attività elettrochimica del cervello, del cuore e del sistema nervoso periferico, i segnali inviati dalla regione della corteccia cerebrale alle altre parti del nostro corpo, le piccole cellule pilifere all’interno dell’orecchio che elaborano i segnali uditivi, la retina fotosensibile e la cornea degli occhi che elaborano l’attività visiva. [2] Siamo arrivati alla soglia di un’era in cui questi processori di dati del corpo umano possono essere manipolati o debilitati.
Le cavie umane da laboratorio dello Zio Sam
Dicono che gli scienziati governativi hanno devastato la loro mente. Ora, i veterani dei test segreti sulla psiche vogliono delle risposte. Le loro storie sono un ingrediente della cultura cospirazionista: uomini a pezzi, sofferenti di allucinazioni e di amnesie quasi totali, che dicono di essere vittime di esperimenti segreti sul controllo della mente condotti dal governo americano.