TRANSUMANIZZAZIONE:
STANNO TRASFORMANDO IL MONDO IN
QUALCOSA CHE NEMMENO IMMAGINIAMO!
DOCUMENTO VIDEO IMPRESSIONANTE PERCHÉ TUTTO BASATO SU PROVE SCIENTIFICHE. TUTTAVIA, NON POTRANNO PORTARE A TERMINE IL LORO PIANO CRIMINALE POICHÉ DIO, IL CREATORE DELL'UNIVERSO, INTERVERRÀ PER FERMARLI. LA VENUTA DI CRISTO È ALLE PORTE, LA GRANDE BATTAGLIA DEGLI ULTIMI TEMPI È INIZIATA E SEMPRE PIÙ SI ACUTIZZERÀ FINO AL SUO EPILOGO. NON FIDATEVI DEI FALSI PROFETI CHE GRIDANO "PACE" "PACE", MA PACE NON C'È! SIAMO NEL MEZZO DEL LIBRO DELL'APOCALISSE E I PASTORI NON SE NE RENDONO CONTO... E QUANDO LO FARANNO SI COPRIRANNO DI VERGOGNA DAVANTI AL RE DEI RE CHE VIENE NELLA GLORIA.
(a cura di Claudio Prandini)
INTRODUZIONE
Transumanizzazione. Un Documento che Tutti Dovrebbero
Visionare. Cyborg Flesh: Metà Uomo, Metà Macchina
Premessa per i lettori. In questa discussione hanno preso il sopravvento i miei post, di carattere prettamente Cattolico, anzi, affidati al buon senso, alla retta ragione e alla Resilienza Cattolica (gli Ultra Resistenti all’Abominio della Transumanizzazione Biologica e Desolazione Spirituale nel Luogo Santo). Nessuno qui vuole prevalere o imporre i propri punti di vista, ma se chiamati a difendere il nostro Credo, io non mi tiro indietro. Perché la Battaglia è decisiva: Transumanizzazione vs Transustanziazione. Ho dedicato una vita a questa missione e ora non resto ad osservare come tutto un mondo costruito su una “morale certa” (perché è su questo che si fonda la convivenza umana) vada sgretolandosi a favore di questo progetto sterminazionista e di genetica criminale. Ritengo, infatti, che nei Vangeli ci sia tutto quanto succederà, ma anche le risposte. La Resistenza sta nel fatto che anche a Roma non c’è più nessuno che alza la voce sui crimini perpetuati ai danni dell’Umanità e noi siamo chiamati a darne invece Viva Voce. Vuol dire che alcuni alti prelati hanno smesso di credere nel Messaggio del Vangelo, o che sono conniventi con il Nuovo Ordine Mondiale? Questi prelati non appartengono alla Chiesa di Gesù. Gesù ci ha chiesto di scegliere tra Dio e Mammona. Constato che ci sia una forte rottura con il cristianesimo degli Apostoli soprattutto in coincidenza con il “Concilio Vaticano II”, manifestamente tradito e deformato ad arte per aprire al mondo e quindi per essere infiltrati da idee anticristiane per una più rapida Transumanizzazione nel Marchio della Bestia, il famigerato 666 dell’Anti-Cristo. Resta il fatto che questo filmato merita di essere visto e condiviso da tutti, al di là del pensiero a cui tendiamo, col fine di avviare una sorta di BrainStorming.
Il filmato che segue rappresenta la sintesi del Nuovo Ordine Mondiale. Chiunque, dopo essersi documentato con dati alla mano sul piano storico, con dettagli di biologia, chimica, neurologia, medicina, e chi più ne ha, più ne metta, si accorgerà che non avrà altra cosa da fare che convocare amici, parenti, conoscenti, colleghi di lavoro e metterli seduti davanti al monitor per fargli assistere a ciò cui nessuno potrebbe mai arrivare ad immaginare nemmeno facendosi interprete delle peggiori e più severe tesi complottiste. Quella è la “transumanizzazione”, ossia il progetto alveolare della società post umana, dove non ci sarà più amore, istinto riproduttivo, e quindi morale, ma solo super efficientismo.
Sofia Smallstorm, Scie chimiche e umanità sintetica
Del resto ho sostenuto da sempre la tesi che la differenza corrente tra una società social-democratica e la società naturale è principalmente che da una parte esiste la ricerca continua della super efficienza, l’aspirazione alla perfezione (che si attinge anche attraverso la modifica genetica che non ti farà più avere malattie e che anzi ti porterà ad avere una tale “super intelligenza” da interagire con i sistemi informatici di ultima generazione) e dall’altra invece, che tutto possa avvenire secondo processi naturali e secondo le nostre capacità individuali, innate e acquisite con l’esperienza. Con il Progetto Hitler (o Soluzione Finale) si tentò di massimizzare l’idea del Nuovo Ordine Mondiale, quella elaborata dalla Fondazione Rockefeller con i primi studi eugenetici, e concepita nelle sue parti dal Piano degli Illuminati con i Protocolli di Sion ed i famosi 25 punti dell’ebreo di nascita, Adam Weishaput (un professore apostata di diritto canonico addestrato dai gesuiti); e sostenuto in Germania tramite i finanziamenti (molti dei quali inglesi) che passavano dalla comune cassa di IG-Farben, Siemens, Krupp, Thyssen e persino IBM, Ford, Standard Oil, GM e Federal Reserve.
Di contro, il cristianesimo, avversato da tutte le organizzazioni neopagane, massoniche, comuniste e pangermaniste, continuava a rimanere, attraverso la Chiesa Cattolica Romana (katechon o ostacolo al Nuovo Ordine Mondiale) la massima idea, secondo cui, ognuno, è degno “liberamente e secondo coscienza” di assurgere a questa perfezione se non volendolo per Fede e per scelta vocazionale.
Vorrei riportare questa frase che segue, come paradigma, sperando un giorno di non doverla rievocare tra le lacrime: La Chiesa non permette nulla e perdona tutto; il Mondo permette tutto e non perdona nulla
Ecco, forse, cosa c’è dietro il capitolo XIII dell’Apocalisse (meglio parlare di una vera e propria “rivelazione” sui segreti del dominio NeoMondialista) di San Giovanni. Questi, infatti, cosa è se non proprio un avviso per la Fine dei Tempi? E’ l’ultimo segnale di ciò che può essere definito come un punto di “non ritorno” dopo che ci hanno imposto e abbiamo coscientemente accettato il post-umanesimo, ossia il Marchio della Bestia.
Alla domanda fatta alla scienziata se ciò non tocca anche a coloro che fomentano una nuova biologia robotica e se non ne siano preoccupati, lei risponde: “è quello che hanno sempre desiderato per sè”.
Cosa ci fa pensare, infatti, che essi lo vogliano? Perchè esiste tutta una corrente di movimenti Transumanisti che parlano con passione di Transumanesimo, senza però dire che ci stanno Transumanizzando attraverso tecniche sofisticatissime e senza chiederci il consenso per farlo. Questo nuovo video ne è la prova, ed è stato trasmesso su canali della RAI, quella che ha scelto la “farfallina” del Programma Monarch, per farci digerire tutto ciò che altrimenti avremmo rifiutato a priori.
Video documentario RAI su Transumanesimo e Crionica
APPENDICE
MORGELLONS,
IL MORBO CHE VIENE DAL FUTURO
Usa: il mistero del morbo di Morgellons
Bollato fino ad ora come patologia psichiatrica sarà oggetto di studio presso il Cdc di Atlanta.
Ai malati spuntano fibre dalla cute che li costringono a grattarsi fino a sfregiarsi.
Fibra misteriosa che esce da un piede colpito dal morbo
dal Corriere della Sera del 08 febbraio 2008
ATLANTA (USA) - Per anni erano stati bollati come dei pazzi. Ma ora sarebbero stati riconosciuti semplicemente come i portatori di una malattia sconosciuta. Una sindrome che fa spuntare dalla pelle fibre colorate sconosciute e granuli neri, con un prurito tale che le persone colpite si grattano fino a sfregiarsi. Sintomi lamentati da migliaia di americani e che ora potrebbero essere riconosciuti portatori di una patologia specifica: il morbo di Morgellons.
LA MALATTIA - Il morbo di Morgellons, bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, è ora oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'organo statunitense di ricerca e prevenzione delle malattie. Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico "Kaiser Permanente" della California del nord, va a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi. La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600. Il sito della fondazione ha 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida: lamentano tutti strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni. In molti hanno ricevuto la diagnosi di «allucinosi parassitaria», l'ossessione di essere invasi da parassiti.
NUOVO STUDIO - La patata bollente è passata infine ai Cdc che, spiega Michele Pearson, esperto dell'agenzia americana, hanno deciso di occuparsi di questa «condizione cutanea sconosciuta», dopo aver ricevuto molte richieste di intervento, in media cento al mese da novembre 2006, da parte di cittadini e medici, ma anche membri del Congresso. I pazienti coinvolti nello studio, il primo finalmente condotto per scoprire cause e trattamenti del morbo di Morgellons, si sottoporranno a esami medici, dermatologici e psichici, inclusi esami del sangue e biopsie cutanee. I primi risultati per risolvere il mistero si aspettano per la fine dell'anno. Precedentemente ci aveva provato Randy Wymore, del Centro per lo studio del morbo di Morgellons della Oklahoma State University's Center for Health Sciences di Tulsa, raccogliendo le fibre che uscirebbero dal corpo dei pazienti e sottoponendole ad analisi nel laboratorio del dipartimento di polizia di Tulsa. I filamenti sono stati confrontati con i 90.000 composti presenti nel database del laboratorio, senza trovare nulla di simile. Le fibre, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.
Il morbo che ha contagiato la mano di un paziente...
Cos’è Morgellons?
E’ una malattia che non ha una definizione convenzionale, ancora. Venne così chiamata dalla mamma di una bambina che presentava strani sintomi cutanei, analoghi a quelli di una patologia di cui la donna aveva letto in un testo medico del 1600, per la precisione in una lettera scritta ad un amico da sir Thomas Browne (1605-1682), un erudito inglese che si interessò a varie branche del sapere, sentendosi influenzato dalla rivoluzione scientifica apportata da Bacone. In quella lettera Browne descriveva parecchie circostanze mediche da lui riscontrate, compreso il fatto che in Linguadoca vi era una endemia chiamata Morgellons, che colpiva i bambini più che gli adulti, i quali presentavano una 'crescita di capelli' non in testa ma sul retro del corpo, unita a convulsioni e tosse. ...
La signora Mary Leitao (biologa), che oggi è Presidente della Fondazione di Ricerche Morgellons, madre della piccola paziente, trovò diverse corrispondenze tra la malattia di sua figlia e quanto descritto da Browne e chiamò allo stesso modo il morbo sconosciuto. I fatti risalgono al 2002 in America, a McMurray (Pennsylvania). La figlia di Mary non riusciva a trovare un medico in grado di capire quale fosse il suo male, ma finalmente -grazie anche ai suoi 'sospetti' che si trattasse di una patologia 'nuova'- alcuni medici le diedero ascolto. Non potendo includere i suoi sintomi in nessuna delle patologie (nemmeno rare) esistenti, sentirono di doverne diagnosticare una del tutto ‘nuova’ e misteriosa, che denominarono Morgellons e aderirono alla MFR (Morgellons Research Foundation). In essa vengono da allora studiati tutti quei casi ‘irrisolti’ che sono giunti alla loro osservazione in anni precedenti (dal 1956 al 2007) e che presentano peculiarità analoghe a quelle della figlia di Mary. Erano state classificate come parassitosi ma non erano curabili come tali; inoltre quei casi si erano dimostrati molto diversi rispetto alle altre forme di parassitosi, con sintomi sistemici e non solo localizzati. Tali pazienti si videro appioppare affrettatamente anche una diagnosi generica di malattia psichiatrica (“allucinosi parassitaria”), in quanto generata da ‘autosuggestione’, mentre sembra che i medici di questi pazienti abbiano osservato che i sintomi della malattia precedono gli effetti ‘impressionabili’. E dopo che ci si documenta un poco, si capisce perché i pazienti comincino comprensibilmente ad ‘agitarsi’ e preoccuparsi fino a giungere a delle possibili crisi nervose!
I sintomi
Le caratteristiche peculiari del morbo di Morgellons sono tre:
Lesioni cutanee (tipo una ‘comune’ puntura da insetto) sulle quali sono presenti granelli neri o bianchi, simili nel formato ai granuli di sabbia. Con un microscopio -ma anche ad occhio nudo- è possibile vedere la presenza di “filamenti” di fibre bianchi, blu, rossi o neri (i più comunemente individuati) che diventerebbero fluorescenti alla luce ultravioletta. E' riferita anche la fuoriuscita di un' gel' scuro dalla pelle.Tali filamenti possono comparire anche sulla pelle intatta e le lesioni possono essere secondarie alla loro insorgenza a causa del fastidio avvertito dai soggetti (prurito o dolore intensi) che iniziano a grattarsi procurandosi fino a severe lesioni. Queste ‘fibre’ non sono di origine naturale ma apparterrebbero a quella categorie di materiali ‘artificiali’ costruiti dall’uomo per mezzo delle cosiddette ‘nanotecnologie’. Tali fibre fondono a oltre 700 gradi centigradi (la nostra pelle a 74 circa). I filamenti sarebbero stati confrontati con oltre 90.000 composti presenti nel database del laboratorio del Centro per lo studio del morbo di Morgellons della Oklahoma State University Center for Health Sciences di Tulsa, senza tuttavia riscontrare niente di simile.
Sensazione che ‘qualcosa’ cammini sotto la pelle, si muova, a volte in modo intermittente altre volte continuativamente, provocando disagi di diverso tipo. Può venire interessata tutta la pelle oppure essere limitata al cuoi capelluto, al naso, alle orecchie, al viso, sotto le ginocchia…
Dolori muscolo-scheletrici di vara entità e interessanti diversi distretti corporei; talvolta si accompagna la comparsa di prematuri segni di degenerazione dei dischi vertebrali.
Sono stati segnalati inoltre limitazioni funzionali tali da interferire con le attività quotidiane; disturbi gastro intestinali; a livello cardiologico sono stati rilevati sintomi di tachicardia e miocarditi; disfunzioni cognitive, come alterazioni della memoria di breve durata, deficit di attenzione, aumento dell’impressionabilità, ossessioni.
Al microscopio il morbo appare formato da fibre di
diversi colori di chiara natura non naturale
La concausa del morbo di Morgellons
Una malattia molto strana è tra noi: è il
Morgellons. Negli Stati Uniti i casi registrati sono ormai 20.000, con picchi in
California meridionale e nell’area del Golfo del Messico. Esistono ormai
numerosi elementi in grado di dimostrare che tale patologia è associata alle
nanotecnologie, in particolare alle nanofibre.
La National Science Foundation definisce nanofibre quelle di dimensioni pari a
100 nanometri o inferiori.
Edward Spencer è un neurologo che, da più di trent'anni, opera in California. È
membro del Berkeley City Council.
Il suo articolo, pur non contenendo elementi nuovi rispetto agli studi che
abbiamo già pubblicato sul Morgellons, va segnalato perché conferma purtroppo la
diffusione della sindrome; inoltre contiene un curioso riferimento a "polvere
intelligente" da considerarsi con ogni probabilità uno strumento
nanotecnologico.
Sebbene il medico non vi accenni, è quasi certo (anche se non ci sono prove,
ndr) che il Morgellons è legato alla nefasta operazione delle "scie
chimiche", con cui sono diffusi i filamenti di polimeri sui quali si
sofferma il neurologo.
Da rilevare, infine, che i casi della sindrome sono più numerosi nelle aree
sottoposte a pesante irrorazione.
Come
sintomi il Morgellons presenta affaticamento, difficoltà di concentrazione ed
altri sintomi neurologici.
Questi sintomi sono associati alla presenza di sottilissime fibre che escono
dalla pelle e che causano prurito intenso e lesioni cutanee. Tali fibre inoltre
si muovono sotto il derma. Non esiste purtroppo alcuna terapia ed i medici, che
non hanno nessuna familiarità con questa sindrome, tendono ad ignorarla.
I pazienti sono etichettati come persone che soffrono di disturbi psichiatrici,
ma i medici non hanno esaminato né la pelle né i filamenti, prima di formulare
questa superficiale diagnosi. I filamenti blu che ho esaminato hanno
un'estremità color oro e non bruciano neppure se sottoposti ad una temperatura
di 1700 gradi Fahreneit.
Niente di simile ai capelli che, se bruciati, sprigionano un odore
caratteristico. I capelli inoltre hanno una struttura cellulare. Il Dottor
Janovy ha stabilito che non sono né cellule né parassiti, ma
nanomacchine veicolate,
come sostiene anche la Dottoressa Hildegarde Staninger, da insetti: infatti le
avvisaglie della malattia sono precedute dalla percezione di una puntura di
insetto. Sono punture di insetti che provengono dai sistemi fognari.
Il Dottor Randy Wymore dell’Università dell’Oklahoma ha mandato dei campioni di
fibre all’FBI, ma nulla di simile è stato trovato negli archivi forensi. Un
contatto nella Naval Intelligence ha suggerito di guardare alla “polvere
intelligente”.
Il National Register of Enviromental Professionals ha creato un’unità di
intervento per indagare sulle possibili cause ambientali della malattia. Ho
chiesto al Berkeley City Council di intervenire presso l’Università della
California affinché usino le loro risorse tecniche ed intellettuali per studiare
questa malattia.
Sotto la saggia guida di Wall Street e delle compagnie assicurative, la medicina
negli Stati Uniti è precipitata in un sorprendente stato di degenerazione. La
reazione del Center for Desease Control è letargica.
Un semplice microscopio elettronico consente di vedere la struttura di queste
fibre ed uno strumento come questo dovrebbe essere in dotazione di tutti gli
ospedali. Ovviamente abbiamo urgente bisogno di terapie.
Rebus - scie chimiche e morbo di Morgellons
L'Aeronautica militare ti vuole L.O.V. (Locus of values) - 1
L'Aeronautica militare ti vuole L.O.V. (Locus of values) - 2
TESI COMPLOTTISTA:
ORIGINE MILITARE DEL MORBO MORGELLONS
L'articolo che abbiamo tradotto è stato elaborato da una ricercatrice sagace e lungimirante del fenomeno "scie chimiche", Carolyn Williams Palit. Basandosi soprattutto sugli studi di scienziati come Castle e la Staninger e su documenti in parte declassificati, la Palit giunge a conclusioni plausibili sul vero scopo delle chemtrails, ossia il controllo della popolazione mondiale, per mezzo della distribuzione un po' in tutto il globo di microsensori che funzionano alimentati dai raggi ultravioletti. Ciò ci permette di comprendere per quale motivo gli avvelenatori stiano completando la distruzione dell'ozonosfera e di capire che, in nessun modo, essi stanno tentando di creare uno schermo contro le radiazioni solari, come ventilato ingenuamente da qualche ricercatore. Sono comunque temi illustrati dalla Palit con chiarezza ed incisività in uno studio che, senza tema di apparire iperbolici, giudichiamo fondamentale e di vitale importanza.
Bisognerebbe
acquisire familiarità con il documento “Weather
As a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”, un
capitolo delle previsioni future. Le persone preoccupate circa le operazioni di
aerosol in tutto il mondo nell’atmosfera e definite “scie chimiche”, spesso si
riferiscono a questo testo come un’evidenza in grado di dimostrare che le forze
armate statunitensi sono coinvolte nelle operazioni di irrorazione per il
controllo del tempo.
Izakovic Rolando,
Amy Worthington e Scott Gilbert hanno esplorato il
problema nei particolari. Mentre è ovvio che il tempo è manipolato con queste
operazioni, le applicazioni militari attuate sono considerate di minore rilievo.
Il concetto che le scie chimiche servono a ridurre il riscaldamento globale
sembra essere la solita vecchia storia di copertura.
Lydia Mancini ha indagato alcuni degli aspetti delle scie chimiche in relazione
al controllo mentale, ma penso di aver trovato una delle tessere finali del
mosaico: l’aeronautica militare statunitense ha studiato come diffondere
sensori
nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo,
dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo.
I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non
solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline,
sali di bario ed un tipo di fibra di polietilene e silicio.
Recentemente la dottoressa
Hildegarde Staninger, tossicologa ed il dottor
Michael Castle,
chimico e attivista, hanno unito le loro forze per determinare se le nanofibre
che fuoriescono dalla pelle dei malati di
Morgellons
e le
nanofibre delle scie chimiche sono correlate.
I pazienti affetti da Morgellons presentano nanofibre di colori differenti che
fuoriscono da piaghe che non guariscono. Le fibre di ricaduta delle scie
chimiche sono simili. Sono su di te e nella tua abitazione e si possono vedere
con una luce fluorescente nera. La
luce ultravioletta le fa brillare. Usa anche una lente di
ingrandimento, per vederle.
I filamenti, campioni di tessuto prelevati dalle vittime del Morgellons e
campioni delle fibre delle chemtrails, sono stati inviati nei migliori
laboratori degli Stati Uniti: AMDL Inc., ACS, Inc., MIT e Lambda Solutions. Il
dottor Castle e la dottoressa Staninger hanno chiesto a questi laboratori di
identificare le fibre. La dottoressa Staninger ha inoltre determinato che i
filamenti del Texas coincidono con quelli analizzati in Italia.
Le fibre delle scie chimiche sono una specie di filamenti pre-Morgellons.
Le fibre del Morgellons sono più sviluppate, ma sono correlate ad un tipo di
nanotecnologia.
Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi,
nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con
sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti
di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in
un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri
elementi non identificati come alimentazione.
Esiste un’evidenza che suggerisce che
queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche
che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. Alcuni
malati di Morgellons riferiscono che queste nanomacchine hanno una sorta di
intelligenza di gruppo.
E’ possibile che le fibre delle scie chimiche diventino nanoparticelle? La
dottoressa Staninger pensa di sì. Le nanoarticelle possono passare attraverso le
barriere del sangue nei polmoni, entrare in circolo e raggiungere il cervello o
altri organi del corpo. Jim Giles afferma: “Le nanoparticelle, piccoli grumi che
potrebbero essere usati per rendere i circuiti dei computers più veloci e per
migliorare l’assorbimento dei farmaci, possono raggiungere il cervello dopo
essere state inalate".
La Staninger ritiene che queste nanoparticelle siano in grado di
assemblarsi dopo che hanno raggiunto il cervello o altri organi. Ella afferma
che noi mangiamo questa nanotecnologia. È nel cibo, nelle piante e negli
animali. Ricorda anche che le nanoparticelle replicano il D.N.A. dei germi con
cui vengono in contatto. Ciò determina un aumento delle malattie. Un tipo di
nanofilo è implicato nella creazione di pseudo-capelli e di pseudo-pelle. Queste
proteine, in grado di replicarsi, creano anche forme chimeriche, simili ad
insetti o a parassiti. Nascono pure dei bambini con queste nanomacchine nel loro
organismo e ciò è la prova che questa tecnologia può oltrepassare le barriere
protettive.
Il dottor Castle ha stabilito che almeno 20 milioni di Statunitensi hanno
questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Il
Morgellons si diffonde con una media di mille casi al giorno. La media
è destinata a crescere nei prossimi anni. Le persone che non manifestano sintomi
del Morgellons possono avere comunque una malattia non conclamata. Si ritiene
che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle. Se non si
manifestano sintomi, vuol dire che il tuo organismo si sta abituando
all’aggressione.
Clifford Carnicom è uno scienziato esperto in
geodetica, matematica, informatica e fisica. Ha lavorato per quindici anni con
varie agenzie: DOD, Forest Service and The Bureau of Land Management. Egli
studia ciò che molti ritengono essere una conseguenza delle scie chimiche, ossia
l’aumento dell’alcalinità dei suoli del pianeta. Documenta l’incremento di
calcio, magnesio, bario e potassio nell’acqua piovana. E’ interessante che J.
Walleczck del Lawrence Berkeley Laboratory ha stabilito, nel 1991, come gli ioni
di calcio favoriscano il trasporto di elettricità nelle membrane cellulari a
livello molecolare.
Carnicom documenta anche che gli alti livelli di sali nei suoli sono
dovuti alle scie chimiche ed essi rendono la terra più elettroconduttiva. Queste
sostanze sono facilmente ionizzate dalla luce ultravioletta e stanno causando un
aumento degli ioni positivi nell’atmosfera. Questo non è salutare per gli esseri
viventi. Egli ha rilevato le stesse anormalità nel sangue tra i pazienti di
Morgellons.
La terra e tutti i suoi abitanti sono ora un ambiente favorevole per
queste nanotecnologie che prediligono un ambiente alcalino, adatto per usare la
bioelettricità e per sensori, antenne e strumenti in grado di autoreplicarsi ed
autogenerarsi all’interno degli organismi viventi.
Ciò ci porta ad un altro documento dell’Aeronautica denominato: “Hit ‘Em Where
It Hurts: Strategic Attack in 2025”. Questo testo merita un’indagine accurata,
poiché descrive come impiantare nella popolazione “invisibili sensori biologici
che sono più sottili di un capello umano”, diffondendo queste macchine nel cibo,
nell’acqua e nell’aria ed usando agenti umani all’uopo.
Le tecnologie psicotroniche
sono menzionate in
questo studio, ma in modo
non molto particolareggiato, poiché l’informazione è classificata. Il documento
spiega come queste armi siano in grado di penetrare in ciò che dovrebbe essere
privato. Leggiamo:
“Il sistema di acquisizione del bersaglio implica la capacità di prendere
decisioni per scoprire i cambiamenti nei valori personali dell’avversario. I
cambiamenti nelle emozioni di un capo, nei pensieri e negli schemi di
riferimento, sono di grande interesse per un sistema strategico di attacco. Le
tecnologie che penetrano nella mente di un avversario per ottenere informazioni
preziose, richiedono progressi rivoluzionari. Escogitare metodi per adempiere
questo compito è l’obiettivo del documento ‘Information Attack’”.
L’Aeronautica non classificherebbe un’arma che può leggere pensieri, emozioni ed
intenzioni, se il nostro paese non avesse già quest’arma dal 1995 (gli Stati
Uniti - ndt) e non intendesse svilupparla. I
bioimpianti
diffusi nell’ambiente e gli
strumenti spia sono descritti di seguito:
“Piattaforme sulla terra entro il 2025 potranno fare affidamento su strumenti
nanotecnologici che si ridurranno a piattaforme di dimensioni microscopiche.
Queste piattaforme potrebbero essere inserite attraverso agenti umani, l’acqua o
il cibo oppure per mezzo di irrorazione aerea che impiega UAVs (droni).
Microsensori più sottili di un capello umano potrebbero trasmettere dati
all’archivio informatico di Delphi, per mezzo di UAVs o sistemi satellitari. Uno
sciame di microsensori installati a terra potrebbe assicurare la trasmissione
costante di dati relativi a condizioni locali ed a livelli di attività vicino ad
un LOV”.
LOV sta letteralmente per “Luogo di valori”. Un LOV può essere un bersaglio
“duro”, ossia qualcosa di fisico, oppure può essere intangibile come i sistemi,
la conoscenza o il modo di pensare.
Nel documento tutti i sensori sono chiamati “Sensori di terra non assistiti” o
anche “Bioimpianti”. In uno dei grafici del testo, delle frecce puntano verso i
sensori di terra che sono collocati in un’area di incrocio di una coppia di
uomini. In un altro grafico le frecce puntano verso i sensori collocati sulla
spalla e sul polso di un uomo. Quando ho letto questo passaggio, la mia mente è
corsa a Denzel Washington che estrae un microchip dalla sua spalla nel film “The
Manchurian Candidate”. Dietro questi impianti l’Aeronautica discute il modo in
cui diffondere sensori piccoli come granelli in atmosfera per formare una rete
di sorveglianza; i microsensori possono anche essere distribuiti in modo
surrettizio nelle abitazioni e nelle apparecchiature elettroniche.
Nel 2003 i militari rivelarono che essi possiedono una rete di sensori che
potrebbero essere diffusi nell’atmosfera:
“Sono state compiute sperimentazioni per diffondere nanotubi contenenti ognuno
da 10 a 20 sensori per mezzo di un aereo. Una volta che toccano il suolo, i
nanotubi esplodono ed i sensori si disperdono. Quindi stabiliscono connessioni
tra loro e controllano i movimenti delle truppe nemiche, inviando dati
attraverso una rete senza fili ai velivoli che sorvolano il campo di battaglia”.
La polvere intelligente (smartdust)
non è un sensore acustico, ma è piccolissima, dello spessore di un capello. Può
essere chimicamente programmata per attaccarsi ad una specifica sostanza. Cambia
colore per indicare che ha trovato la sostanza bersaglio. Può essere usata per
introdursi nelle etichette e negli abiti. Mike Blair ed altre persone a
conoscenza delle scie chimiche hanno notato che le fibre di ricaduta delle
chemtrails spesso, mostrano barbigli sulla loro superficie. In “Hit ’Em Where It
Hurts” leggiamo:
“Come spinosi ricci marini, sottili
sensori potrebbero agganciarsi a certe persone, effettivamente pedinandole e
tracciando i loro movimenti per inviare i dati a piattaforme nello spazio".
Le compagnie di sicurezza nazionali potrebbero presto usare questi sensori che
possono rilevare l’odore di una molecola o il gusto ed identificarla, a
somiglianza di nanonasi e nanolingue. Questi sensori possono essere utili per
rilevare le molecole di cocaina o di cannabis che sono diffuse attorno alle
persone quando tornano a casa o entrano negli edifici pubblici. I nanonasi e le
nanolingue possono essere individuati dalla luce o da un’altra forma di energia
e cambiano colore come i sensori di terra: “Quando irradiati dai raggi
ultravioletti o dai raggi X, questi cambiamenti possono essere rilevati ed
analizzati dai sensori sospesi in aria".
Il prurito che provoca il morgellons spinge il
paziente a grattarsi fino al sanguinamento
Il morbo può invadere gran parte del corpo umano
APPROFONDIMENTO
Prima diagnosi ufficiale di Morgellons in Italia
Pubblichiamo il referto di uno specialista dermatologo, direttore di dermatologia clinica in un'importante struttura romana che, dopo aver a lungo seguito una paziente, le ha diagnosticato il Morgellons. In primo luogo ringraziamo la persona che, consapevole di come sia importante l'informazione nell'ambito di questa malattia ufficialmente non ancora riconosciuta come tale nel nostro paese, ha deciso di inviarci copia del referto. Tale importante referto dimostra non solo la reale esistenza della grave patologia, negata, lo ricordiamo, dal C.I.C.A.P. e dai suoi seguaci, ma anche la presenza accertata di casi in Italia oltre che la conoscenza di tale inquietante realtà per opera della classe medica in Italia. Bisogna chiedersi per quale motivo chi sa non parla.
Morgellons Disease | Morgellons Treatment | Morgellons Disease ...
The Morgellons Research Foundation